I NOSTRI PAESI
Monte Compatri chiama Calahorra
Una via per l'Europa
Sabato 2 Maggio alle ore 11 si è tenuta a Monte Compatri una riunione che non esitiamo
a definire storica: nella gremita Sala Don Bassani, il Consiglio Comunale in seduta
pubblica ha solennemente proclamato e sancito la propria volontà di gemellare la nostra
città con quella Spagnola di Calahorra, secondo lo spirito e i regolamenti
dellUnione Europea.
E stato il primo passo ufficiale verso il gemellaggio vero e proprio, che verrà
ratificato e festeggiato a Monte Compatri nel mese di Ottobre di questanno. Alla
cerimonia inaugurale hanno partecipato il Sindaco (Alcade) di
Calahorra, don
Javier Pagola Saenz, accompagnato da una delegazione ufficiale costituita da Consiglieri
Comunali e da membri della Commissione preliminare per la realizzazione del gemellaggio.
Per Monte Compatri erano presenti il Sindaco Franco Monti, il Consiglio Comunale al
completo, il Segretario Comunale d.ssa Rosa Mariani, i membri della Commissione
preliminare omologa di quella spagnola, tra i quali il nostro direttore Domenico Rotella.
Numerosi gli ospiti di riguardo, tra i quali segnaliamo S. Ecc. Mons. Giuseppe Matarrese
Vescovo di Frascati, padre Giovanni Strina postulatore della causa di beatificazione di p.
Giovanni di Gesù Maria, Madame Anne De Barsy che più di tutti ha fortemente voluto e
perorato la causa del gemellaggio, Paolo Rinelli priore del conv
ento di S. Silvestro che ospita le spoglie del Venerabile e nelle cui sale si è poi
tenuta una cordiale agape fraterna. Altre autorità civili, militari e religiose onoravano
altresì con la loro presenza la vasta e qualificata platea. Come già detto, questo è
stato il primo passo ufficiale verso il gemellaggio, poiché la fase successiva vedrà un
analogo incontro a Calahorra il 29 Agosto: le norme europee, infatti, prevedono che le
delegazioni delle città interessate abbiano almeno due incontri preliminari ufficiali
prima dellatto formale.
La nostra città era ormai una delle poche, nella cinta castellana, a non vantare un
gemellaggio europeo, ma non cè dubbio che la scelta è stata la più significativa
possibile: Calahorra e Monte Compatri sono intimamente unite dalla meravigliosa figura del
Venerabile p. Giovanni di Gesù Maria, che ebbe i natali nella città spagnola ma operò
ardentemente tra i Monticiani. La causa ecclesiale di beatificazione, che precede di
qualche tempo la solenne proclamazione in S. Pietro, si chiuderà il 23 Ottobre prossimo,
ma anche senza la consacrazione canonica la devozione popolare monticiana ha da sempre
rivolto le sue orazioni a lu beatu Giuvanni. Va poi detto che un ulteriore
rafforzamento simbolico di questa unione si può trovare nel vocabolo spagnolo che
equivale il nostro gemellaggio: i nostri amici iberici parlano infatti di
hermanamiento (affratellamento), dando così un senso ancor più profondo ed
emozionale allintera operazione. Dalla scheda di presentazione che abbiamo preparato
su
Calahorra, pubblicata qui accanto, si possono ricavare altri elementi significativi di
comunanza: è una città collinare, con una buona tradizione vinicola; e se la fiera
Calahorra ha contribuito alla gloria di Roma coi suoi figli migliori, Monte Compatri offre
da sempre alla Città Eterna la corona delle sue alture boscose. Sulla nostra via per
lEuropa non potevamo trovare un migliore compagno di viaggio.
La redazione
Scheda su Calahorra
Cittadina di circa 19.000 abitanti nella Spagna centro - settentrionale,
regione storica della Vecchia Castiglia. Amministrativamente appartiene alla provincia di
Logrono, regione di La Rioja. Sorge a 358 m daltitudine sulla sinistra del fiume
Cidacos, presso il suo blocco nellEbro. E Sede vescovile, soggetta al
metropolita di Pamplona e Tudela. Antichissimo insediamento preromano, si chiamò
Calahuria poi prese il nome latino di Calagurris, a cui Giulio Cesare - che ne curò la
riedificazione - - fece aggiungere il suffisso Julia. Diventa municipio
romano, ebbe il privilegio di battere moneta propria. Per la sua posizione altamente
strategica (sita su una collina, domina la valle dellEbro) fu al centro di numerosi
fatti darme e di lunghi assedi: da Annibale a Pompeo, fino alle guerre carliste nel
1834. I re di Lèon concessero a Calahorra particolari diritti e libertà municipali
(fuero) con Alfonso VII, ai quali Alfonso X il Saggio aggiunse nel 1225 altri
privilegi. Non è dunque un
caso che nello stemma civico compaia la definizione di nobilissima e
fedelissima città.
Tra i monumenti di maggior interesse si citano le vestigia romane
dellacquedotto e del circo, il palazzo vescovile e la Cattedrale, costruita sul
luogo del martirio dei SS. Emeterio e Celedonio, poi divenuti i patroni della città.
Le principali attività economiche si basano sullagricoltura: molto rinomati sono
i prodotti ortofrutticoli, i quali hanno dato origine nello stesso luogo a numerosi
stabilimenti di lavorazione e trasformazione. Si coltivano i cereali, ma alcuni anni fa si
sperimentò anche la coltura del riso. Si produce un vino di buona qualità, in sintonia
con la tradizione specifica della regione di La Rioja a cui appartiene. Unattività
di rilievo è anche rappresentata dallallevamento di bestiame (bovini, ovini,
caprini) e di cavalli.
Oltre al Venerabile padre Giovanni di Gesù Maria, Calahorra annovera altri figli
illustri: Quintiliano, uno dei massimi esponenti della cultura latina, e il poeta
Prudenzio. Marco Fabio Quintiliano (I° secolo d.C.) nacque nella città iberica ma
studiò a Roma, ove divenne celebre oratore, avvocato e letterato. Fu maestro di Plinio il
Giovane e forse di Tacito, nonché precettore di famiglia per Vespasiano e Domiziano.
Insigne modello di eloquenza, Quintiliano fu un continuatore dellopera di Cicerone
in chiave più moderna, tanto da influenzare concretamente le scuole di pensiero delle
età successive.
Aurelio Prudenzio Clemente visse invece nel IV secolo d.C. e fu forse il più grande
tra i poeti latini cristiani. Autore di poemi religiosi di alta spiritualità, fu nel
Medioevo che la sua fama giunse allapice di una enorme popolarità.
La Redazione