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Anno VII num 5/6 ___________________ Pagina 23 - Noterelle di note


Anno VII numero 5/6 - maggio/giugno 1998 - pagina 23


SATIRA E COSTUME


Ariccia Jones e la Pina Koteka

Prosegue la "saga" di Ariccia Jones, improbabile guardaparco germanico

Carissimi passecciatori e passecciatrici in Parco di Castelli Romani, puona ciornata. Credo oramai mia presentazione esere superflua come pelo. Anche più imbeciloni di foi afere imparato che io esere Franz von Kapellmeisterkunzermann, guida di Parco di Spielberg (Presidente fostro Silfio Pellico), mandato qvi per scampio di cemellaccio con fostro Parco Castelli Romani. Mia indiscussa competenza mi afere frutato sopranome: ARICCIA JONES!

Non solo di fauna, flora, storia, arkeologia io esere esperto, ma anche di antropologia e di arte!

Studiando popolazione Castelli, io afere indifiduato tribù di recente insediamento: pensionati profenienti da urbe! Esere costoro arzilli fechietti che apitare per lo più in filette del Parco. Alcuni, con saccezza di poeta latino Orazio, praticare carpe diem; molti altri purtoppo praticare carpe...ntiere; praticamente si fare casa da soli. Spesso loro hobby si trasformare in... hobby-torio, in quanto cadere da palanche o restare atacati corente, con crande giubilo di I.N.P.S., che subito cancelare da elenco. Loro frenetica atifità mi afere ispirato poesia, che ora fi recitare:

      S’ode a destra nitrire un frullino,

      da sinistra risponde un trapàno,

      d’ambo i lati rimbomba il casino

      che, oltre i timpani, rompe i cojòn!

Superstiti contusi, dopo massiccio trattamento di cojonoforesi, tentare di allestire piccolo orto, ma subito incapare in inesorabile legge di ortaccio: se va bene, ti va l’acqua per l’orto, se va male... finisce in culo a l’ortolano!

Per sicurezza e compagnia, fecchietti allefare grossi cani che abbaiare continuamente a persone che passano a piedi in ferdi stradine. Anche tale circostanza mi afere ispirato poesia, che anche io fi recitare:

      S’ode a destra latrare un mastino,

      da sinistra risponde un alano,

      d’ambo i lati rimbomba il casino

      che, oltre i timpani, rompe i cojòn!

Forse foi pensare che mia poesia esere ripetitifa: colpa di inesorabile teorema: infertendo l’ordine dei rompipalle il prodotto non cambia. Comunque noi amare animali.

Come dire antico proferbio tedesco: il gatto non si discute, si ama. Il cane non si discute, si ama. La suocera non si ama, si discute!

Ma parliamo ora di arte: io crande esperto di piture e afreschi; però merafiglia me che qvesta circostanza fenire subito intuita da indiceni castellani, che appena io parlare, mi dire subito: A FRESCONE!

Per pasione di arte io afere conosciuto mio crante amore: professoressa polacca Pina Koteka. Nostro incontro afenuto in museo dafanti picola natura morta di Parmigianino. Scocato colpo di fulmine! Io afere supito portato lei in fraschetta dafanti grande natura fifa di pecorino. Apena lei ordinato fava, io susurato maliziosamente: “Nein meine liebe, fava eserci abastanza!” E subito noi finiti in zimmer... dofe afere skiantato letto in mille pezzi! Ciò in quanto dolce Pina esere un poco ciunonica: dafanti esere molto tettonica e di dietro, al contrario di me che afere calo ipoglicemico, lei... afere culo iperglicemico. Per qvesto esere stata scelta come modella da grande artista: Botero! Come dolce in intìmità! Lei chiamare me porketto di Ariccia e io chiamare lei Kòteka, kotekina mia! Ma ora io afere apuntamento con Pina e salutare foi con romanza: “L’ora è fuggita e muoio disperato...” Come disse Cafaradossi qvando Scarpia fece lui multa in parkeggio Castel Sant’Angelo per superato limite sosta oraria.

Francesco Barbone


La satira di Compare Antonino e .... scompare