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anno VIII n. 9 - settembre 1999

  

 ARTE

Gian Lorenzo Bernini
Regista del Barocco

Si è conclusa il 16 settembre la mostra dedicata al «Regista del Barocco», Gian Lorenzo Bernini, allestita a Palazzo Venezia e organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma e l’Ingegneria per la Cultura con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,Il colonnato di Piazza San Pietro in una foto di Fabrizio Fioravanti il Comune di Roma, il Comitato Nazionale «Roma e la nascita del Barocco».
Oltre duecento le opere in mostra provenienti da tutto il mondo che hanno documentato la multiforme creatività dell’artista.
L’esposizione si presentava suddivisa in otto sezioni: «Il volto del genio», dedicata agli autoritratti e ai ritratti dell’artista; «Figlio d’arte», che esplorava la formazione di Bernini e il suo rapporto con il padre, Pietro, allora famoso scultore; «Il volto del potere», una galleria di ritratti marmorei che rivela la grandezza di Bernini scultore e l’importanza dei suoi committenti (papi, cardinali e sovrani); «Il gran teatro di Roma», che mette in risalto, attraverso bozzetti, modelli e disegni, il ruolo primario di Bernini architetto e urbanista nella trasformazione di Roma in grande capitale europea; «La grande decorazione barocca», dedicata agli arredi e agli apparati decorativi; «Bernini pittore», che presenta un aspetto poco noto della sua attività artistica.
Bernini esordì giovanissimo, attirando su di sé l’attenzione del cardinal Scipione Borghese, che gli commissionò quattro gruppi scultorei: Enea ed Anchise, il David, il Ratto di Proserpina e Apollo e Dafne, conservati a Roma nella Galleria Borghese. Continuò la sua attività realizzando capolavori quali il baldacchino di San Pietro, opera insieme di architetto e scultore, e la fontana del Tritone, che precisano la ricerca berniniana di forme mosse, impostate su ritmi di linee curve.
La fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona, compiuta nel 1651, rappresenta forse il punto più alto livello raggiunto dall’arte barocca, per la fusione dell’elemento plastico e paesistico e il pittorico legarsi delle forme ai giochi d’acqua.
La sua fama di ritrattista è provata dai molti busti realizzati. La sua attività di architetto fu avviata nel 1625 con il rifacimento della chiesa di Santa Bibiana, il restauro del palazzo di Propaganda Fide e la sistemazione della fontana della Barcaccia.
Nel 1656 iniziò la costruzione del portico di San Pietro, uno straordinario esempio di architettura aperta ai più larghi effetti di luce e atmosfera.
Scultore, architetto, decoratore, pittore e urbanista, Gian Lorenzo Bernini dominò la scena artistica romana per circa sessant’anni, affermandosi a pieno titolo quale regista dell’universo barocco.
Francesca Vannucchi

 

  
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