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  Anno VIII numero 12 – dicembre 1999

  

 PARLIAMO DI ANIMALI

In marcia per i diritti animali

di ANNA FACCENDA

Il giorno 2 ottobre 1999 alle ore 15.00 da Piazza della Repubblica in Roma, si è tenuta la seconda edizione della Marcia internazionale per i diritti animali.
Promossa dalla Lav (Lega Antivivisezione) con la partecipazione di 15.000 persone e associazioni di tutto il mondo. Fra queste: Animal (Portogallo), Efap (Grecia), British Union for the Abolition of Vivisection (Gran Bretagna) e Vier Pfoten (Austria).
Hanno aderito alla marcia anche molti personaggi dello spettacolo e della cultura come: Lea Massari, Salvatore Veca, Gianni Vattimo e Don Mario Canciani.
Ogni cittadino ed organizzazione sono stati invitati a partecipare affinchè vengano riconosciuti e tutelati i diritti individuali di ogni animale; a modificare comportamenti e legislazioni nella direzione del rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere vivente; infine per collaborare attivamente per il raggiungimento dell’abolizione dalla schiavitu’, a cui sono sottoposte le creature piu’ deboli e indifese. Quindi contro la tortura in cui soccombono gli animali negli allevamenti, nei laboratori, nei circhi, negli zoo e nei canili lager. Contro la strage sistematica operata attraverso la caccia, la pesca, la macellazione, le pellicce, le feste popolari e tutte quelle attività di divertimento che creano sofferenza per gli animali.
Il titolo dei manifestini, che annunciavano la marcia era: un grande appuntamento per la libertà, un incontro con la civiltà, che ha visto protagonisti anche alcuni nostri concittadini monteporziani.  E gli animali ?
Eravamo a decine a marciare, a due e a quattro zampe, oltre ai moltissimi cani hanno sfilato un vitello e un cavia salvata da un coraggioso infermiere da un ospedale romano, già preparata ad una atroce fine.
Per Monte Porzio Catone i rappresentanti a quattro zampe ve ne erano molti fra cui  Lilli, la  meticcia incrocio pastore tedesco, che grazie alla felice collaborazione di alcuni cittadini è guarita da una brutta malattia.
La marcia si è snodata, festosa e giocosa, per le strade di Roma, la via Barberini, ricolma di canti  e slogan sembrava un fiume in piena, ognuno, al di là delle sue esperienze, con un solo fine: abolire l’ingiustizia e la crudeltà verso i nostri amici animali.
Questo è un mondo segnato profondamente dall’incomprensione e dall’ingiustizia, in cui ogni giorno la libertà del singolo è regolarmente soppressa sotto il peso dell’indifferenza. Questa marcia ha avuto il sapore del riscatto, un unica voce, al di sopra delle diversità, per chiedere in particolare pace e convivenza fra i vari viventi.
La marcia è stato anche un invito rivolto alle varie amministrazioni a prendere coscienza e ad impegnarsi ad applicare le leggi in materia di tutela animale ; ma ai singoli cittadini spetta ancora di impegnarsi in prima linea scegliendo di adottare un randagio dal canile o dalla strada, non acquistando, soprattutto sotto le festività natalizie, prodotti crudeli come le pellicce. L’invito è il solito per questo Natale 1999: siate civili e generosi. Auguri.


 

  

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