I NOSTRI PAESI
CIAMPINO
Assenza di vento comune
Alla galleria dAc in mostra Roberto Piloni
È in corso questo mese a Ciampino nella galleria dAc la mostra
personale di Roberto Piloni «Assenza di vento». Lartista romano persegue un suo
percorso compositivo in cui prevalgono figure concettuali su piani monocromi. La mia
sensazione è che queste opere siano come contenute, trattenute dallesprimere
emozioni e sensazioni attraenti, come se una razionalità di fondo dovesse regolare e
controllare ogni minimo movimento dei contrasti fra la superficie e gli elementi
aggettanti che costituiscono i soggetti dei singoli quadri. Questa sensazione di
autocostrizione e autocontenimento dellemozione dellautore moderatamente mi
preoccupa, non meno dellarte urlata cui Piloni si oppone artisticamente. Se nel caso
dellarte alla moda, o accattivante per le sue caratteristiche provocatorie e
trasgressive, il pericolo è quello di metter su opere prive di una riflessione
sulluomo, di facile fruizione, piacevoli a primo impatto (ma poi di fatto vuote di
spirito, incapaci di continuare a narrare, entro se stesse, storie ulteriori
sulluomo e sul suo mondo), in Piloni la costrizione formale mi pare indirizzata a
variazioni tematiche personali, tutte incentrate su moduli che trovano il loro pregio
maggiore nella tecnica sicura dellartista e nella sua ostinazione a rimanere
ancorato a una perseveranza che, a lungo termine, può portare lartista a far
cantare su poche corde uno spirito che tarda a dimostrarsi. Questo non vuol dire che non
ci sia già tale spirito; tuttaltro: può essere che il mio limite fruitivo, la mia
capacità di leggere lopera non sia a tale grado di comprensione da permettermi di
coglierlo. Può darsi che, come i ritmi africani appena percepiti da un uomo occidentale,
io non abbia ancora un orecchio per le variazioni, che insomma poche configurazioni là di
suoni, qua di forme e colori, non mi trovino preparato.
Come può darsi che la mia frequentazione personale dellartista disturbi la
percezione dellopera in quanto tale, conferendole una seriosità che non le
appartiene. Eppure, a leggere i titoli che Piloni dichiara essere contingenti
non emerge quellindicazione che ogni buon titolo di unopera sa suggerire. Il
titolo non mi aiuta nella lettura, anzi mi si oppone e tenta di impedirmi di leggere
lopera secondo un percorso che il mio occhio intravede a distanza. La mia idea di
«assenza di vento» e quella di Piloni non coincidono, e lopera che ne porta il
titolo richiama alla mia mente altri scenari, altri luoghi interiori, come abbiamo potuto
direttamente constatare Piloni e io nel 1997, quando, a partire dai suoi lavori, la mia
scrittura in versi, proprio muovendo da quei mondi concettuali, si è indirizzata ad
aprire mondi figurativi caratterizzati da esplosioni e implosioni, emozioni differenziate,
in netto contrasto con la razionalità essenziale dellartista romano. Questo
confronto con il lavoro di Piloni mi pare un momento esemplificativo di ciò che avviene
nellarte contemporanea degli ultimi decenni, ossia di come gli artisti siano in
qualche modo chiusi in compartimenti stagno, che, una volta aperti come camere
comunicanti, si trovino a non riconoscersi neppure come facenti parte di uno stesso
scenario epocale. Resta fortemente avvertibile il desiderio degli artisti di comunicare
gli uni con gli altri, di confrontarsi, e questo è un buon segno. Ciò che manca è la
capacità mia, di Piloni, e come noi di molti artisti della nostra generazione, di cantare
con i propri arnesi da lavoro luno il mondo degli altri, superando le cattive scuole
e i pessimi apprendimenti sullarte che hanno caratterizzato noi e le generazioni che
ci precedono.
Nicola DUgo
ROCCA
DI PAPA
Concerto di Natale
Domenica 26 dicembre 1999, presso la Chiesa di S. Maria Assunta in
Cielo a Rocca di Papa, si è tenuto lormai annuale Concerto di Natale eseguito dalla
Corale Tuscolana diretta dal maestro Giovanni Molinari.
Il Duomo dellAssunta con le sue armonie architettoniche si presta bene per
lesecuzione e lascolto dei concerti polifonici.
I musicisti di tutte le epoche, di tutti i paesi e di tutti i generi musicali, hanno
evocato, almeno una volta nella loro vita, lemozione del Natale. Il panorama
artistico offre varie interpretazioni dellEvento, non necessariamente sostenute
dalla Fede Cristiana. È molto interessante notare e poter ascoltare come, dal 1600 ai
nostri giorni, il filo sottile che unisce i musicisti nellesprimere le loro emozioni
sia la bellezza, la semplicità e allo stesso tempo la grandezza di questa Nascita. Si
può così comprendere laccostamento, nello stesso concerto, di autori di epoche,
stili, concezioni e conoscenze musicali tanto diversi da sembrare incompatibili. E la
somma è senzaltro unica: la Santità della Natività.
Il programma è stato eseguito sui brani di G. Croce (Cantate Domino), Bourzignac (Ave
Maria), A. Ramirez (El Nacimiento), R. Thompson (Alleluia e The Best
of Rooms), M. Macchi (Ave Maria), D. Bartolucci (Christus natus est),
Haendel (Alleluia). Comprendeva anche componimenti di genere spiritual (Mary Had
the Baby) e popolare americano (Jamaican Noel).
La Corale Tuscolana di Frascati è una formazione polifonica con un organico in media di
40 elementi, con solisti di rilievo, diretta dal maestro Giovanni Molinari. Fondata nel
1970 ha al suo attivo moltissimi concerti tenuti su tutto il territorio nazionale e
internazionale.
Sergio Troìa
CECCHINA
Il presepe dei ragazzi
Iniziativa della Pro Loco e delle scuole locali
In occasione del Natale, la Pro Loco di Cecchina, anche per
questanno, ha allestito nella centrale piazza XXV Aprile, un suggestivo e raffinato
Presepe in scala.
Alliniziativa, ormai divenuta un appuntamento fisso per la cittadinanza, hanno
contribuito questa volta anche le scuole statali, materne, elementari e medie della
frazione, i cui studenti hanno animato con variopinte creazioni e con genuino entusiasmo
la giornata inaugurale del 19 dicembre.
I bambini della scuola elementare «Edmondo De Amicis», hanno realizzato, sotto la guida
attenta dei loro insegnanti, un presepe originalissimo, riproducente le vie centrali di
Cecchina e animato da personaggi del nostro tempo.
Linsegnante Laura Vieri, tra le promotrici delliniziativa, spiega il
significato di questa Cecchina in miniatura, su cui docenti e alunni insieme, hanno voluto
riflettere in occasione della fine del millennio: «Saremo capaci di far nascere in questo
piccolo paese, in ogni casa, in ogni cuore, il messaggio di pace e di solidarietà verso
gli altri?» È un invito ma anche una sfida che ci commuove tutti profondamente e ancora
di più ci «costringe» a un concreto impegno personale. Anche i bambini della locale
scuola materna, italiani ma anche svedesi, tunisini, eritrei e tedeschi, hanno dato il
loro contributo al moderno presepe, realizzando, tra laltro, un «mondo» in
cartapesta abitato da persone di ogni nazionalità e promuovendo una raccolta di fondi in
favore dellorfanotrofio San Giuseppe e Santa Teresa di Rocca di Papa.
Nellaffollata serata di inaugurazione del «Presepe in Piazza», la scuola media
statale «Trilussa» ha allestito un mercatino di oggettistica varia, dai ricami al
modernariato, dalle composizioni natalizie ai piccoli oggetti di legno, e un banco
gastronomico con prodotti di varie regioni dItalia, i cui proventi saranno destinati
al sostegno di progetti di adozione a distanza e allacquisto di supporti didattici
per la scuola stessa. Una collaborazione e un coordinamento tra la Pro Loco e le scuole
locali che rappresenta una positiva novità per la frazione di Albano Laziale e che
dimostra come la volontà di creare momenti di aggregazione, valorizzando lapporto
dato dai bambini e dai ragazzi delle scuole inferiori, possa contribuire alla diffusione
di quel messaggio di solidarietà e di impegno per il prossimo che è poi, in ultimo,
parte fondamentale del significato autentico del Natale. A lato della manifestazione
inaugurale, allietata dai canti intonati da giovani studentesse improvvisatesi «majorette
natalizie», piace ricordare lattività degli operatori e dei volontari
dellAssociazione Internazionale Ricerca e Trapianto (Assirt) «Marta Russo» di
Cecchina, impegnati in unopera di sensibilizzazione alla cultura della donazione
degli organi.
Gianluca Polverari
MARINO
Personale di Franco Crocco
«Omaggio a Giovanni Segantini»
Palazzo Colonna 16 - 30 gennaio 2000
Promossa dal Comune di Marino, si inaugura domenica 16 gennaio alle ore
18.30 la mostra personale di Franco Crocco dal titolo «1899-1999. Omaggio a Giovanni
Segantini», dedicata al grande pittore divisionista trentino.
Appena trascorso il 100° anniversario della morte, e proseguendo tuttora le mostre a lui
dedicate (come «La vita, la natura, la morte», al Palazzo delle Albere di Trento),
Franco Crocco, 36 anni, romano, attivo da oltre ventanni nel settore delle arti
figurative e grande appassionato delle opere del maestro, rende omaggio alla sua complessa
personalità artistica esponendo 60 opere tra disegni, incisioni e oli che per tecnica e
tematiche si rifanno al pittore di Arco, ma che sono inedite come concezione e
rappresentazione. I soggetti proposti, molti dei quali eseguiti con la tecnica
divisionista, sono quelli prediletti dallartista: scene di vita contadina, grandi
paesaggi montani, figure sospese tra simbolismo e realtà. La mostra si terrà nelle sale
espositive di Palazzo Colonna dal 16 al 30 gennaio e godrà del patrocinio della Regione
Lazio e del Museo Segantini di St. Mortitz. È presente anche uno spazio dedicato alla
vita e alle opere dellartista, con lesposizione di alcune copie eseguite dagli
allievi del liceo artistico L. R. «San Giuseppe» di Grottaferrata, oltre a un video dal
titolo Viaggio nei luoghi di Giovanni Segantini. Il catalogo è a cura del Comune
di Marino, con presentazione di Franco Crocco e testi di Franco Campeggiani, Sabrina
Spinazzé e Silvia Surace.
La mostra è visitabile su internet al sito:
http://utenti.tripod.it/francocrocco
ROCCA
DI PAPA
Achtermann
Presentato il libro di Franca Peluso
Sabato 2 ottobre è stato presentato in Duomo il libro di Franca Peluso
W. T. Achtermann: uno scultore nazareno a Rocca di Papa, edito da «La Spiga».
Liniziativa, patrocinata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
dallambasciata della Repubblica Federale Tedesca presso la Santa Sede, dal Goethe
Institut e dalla parrocchia di Rocca di Papa, è stata resa possibile dai contributi della
Banca di Credito Cooperativo di Castel Gandolfo e dellAssartigiani di Roma. Ospiti
deccezione della manifestazione sono stati il vescovo tuscolano Giuseppe Matarrese,
Jurgen Oesterhelt, ambasciatore della Rft presso la Santa Sede, accompagnato dalla sua
gentile consorte, mons. Martin Hulskamp, rappresentante capitolare della diocesi di
Muenster (Westfalia), il consigliere spirituale dellambasciata mons. Max-Eugen
Kemper e Vincenzo Bilardello, docente di Storia comparata dellarte dei Paesi europei
presso La Sapienza di Roma nonché relatore della tesi di laurea di Franca Peluso, dalla
quale ha avuto origine il libro. Numerose oltre a diversi esponenti della cultura
castellana anche le personalità militari e civili intervenute, tra cui ricordiamo
almeno il maresciallo Atripaldi, comandante dei Carabinieri di Rocca di Papa, il
comandante dei Vigili Urbani Lolli e il consigliere Enzo De Angelis in rappresentanza del
Municipio. Graditissima, inoltre, è stata la presenza della banda musicale di Landsberg
am Lech che ha concluso la serata con una toccante esecuzione dellinno nazionale
tedesco e con apprezzatissimi brani del suo vasto repertorio. Il volume presentato, che
rappresenta la quinta esperienza editoriale del Centro «La Spiga», oltre a
unesauriente biografia dello scultore tedesco, offre unanalisi critica
completa delle sue opere e le inquadra magistralmente nel periodo storico di riferimento.
Si tratta, cioè, di uno studio scientificamente ineccepibile, ma anche di un piacevole
strumento di conoscenza della nostra storia locale, incredibilmente ricca di figure e di
eventi degni di approfondimento e di divulgazione. Come hanno sottolineato i relatori nei
loro interventi, la statura umana e artistica dellAchtermann meritava ampiamente la
rivalutazione e lomaggio costituiti dallopera di Franca Peluso e, molto
probabilmente, il rinnovato interesse per questo grande artista troverà nuova linfa tanto
in unedizione tedesca del libro quanto nellapposizione del bassorilievo
bronzeo di Giuseppe Mascìa che lo raffigura (offerto dal Centro «La Spiga»)
nellambito della Cattedrale di Muenster, città natale dellAchtermann.. Anche
a nome del presidente de «La Spiga», Massimo Saba, vogliamo ringraziare di cuore tutti
coloro e sono stati veramente tanti che con la loro presenza alla
manifestazione hanno voluto onorare la memoria dellAchtermann, un artista
profondamente cristiano che rappresenta nel migliore dei modi il profondo e antico legame
di Rocca di Papa con il popolo e la cultura della Germania.
Carlo M. Guarinoni
CIAMPINO
Articoli e saggi che leggono un paese
Vivere altrove di Sciara a favore allassociazione «Il Chicco»
Natale Sciara è un poeta ciampinese che si è reso attivo in questi
anni con una serie di iniziative locali che hanno per oggetto la letteratura. Attraverso
la Pro Loco ciampinese ha convogliato insegnanti, scrittori, editori, giornalisti e
politici a raccontare gli autori degli ultimi duecento anni, italiani e stranieri, e
alcune riflessioni sugli scritti filosofici di autori non strettamente letterari. Vivere
altrove (frammenti di un discorso comunitario) è una raccolta di articoli pubblicati
da Sciara a partire dalla fine degli anni Ottanta su varie testate, fra cui quella storica
ciampinese, Anni Nuovi. La scrittura di Sciara rispetta il suo modo di incontrare
gli eventi di una comunità tanto frammentata quanto i «frammenti» del sottotitolo, con
i suoi cittadini venuti dalle più diverse regioni dItalia prima e del mondo poi,
che appena si sfiorano quotidianamente fra un treno e laltro caratteristici del
pendolarismo locale. Fa da sfondo il desiderio di comunicare la passione di un uomo che
prova a dare una ragione degli scenari che gli si presentano davanti nellarco degli
anni, e quellamore per larte e per la poesia che è difficile comunicare, a
una comunità inesistente, che non comunica in altro modo che nei compartimenti stagno dei
palazzi, dei muretti, delle strade, dei bar, dei campi di calcio e delle scuole.
Vivere altrove assume allora un carattere diaristico, ripulito di quanto di
diaristico non sa contenere un articolo di giornale, il cui intento non è quello di
appuntare i propri pensieri quotidiani, ma di comunicarli ad altri, attraverso una
levigatura linguistica che socializzi lespressione e la renda adatta agli scenari
del lettore. Ne emerge una filosofia personale della vita, un modo di pensare del
ciampinese che non ha nulla di letterariamente compiuto, ma che testimonia le mutazioni di
una scena locale attraverso gli ultimi due decenni, richiamando alla memoria le
motivazioni della propria immigrazione, simile a quella di molti altri concittadini, e la
volontà di rendere un luogo comune di incontro, in accordo con le tante iniziative in cui
Sciara si prodiga. Da questo punto di vista, Vivere altrove rappresenta un
documento interessante, di scorrevole lettura. Il volume è stato pubblicato per cura
dellAssessorato alla Cultura del Comune di Ciampino. Il ricavato della vendita del
libro è devoluto allassociazione «Il Chicco».
Nicola DUgo
CASTELLI
ROMANI
Solidarietà a Natale e non solo
Iniziative della rete di associazioni dei Castelli
Anche questanno il Natale dei Castelli Romani si è tinto dei
colori della collaborazione e della solidarietà tra le associazioni e le Organizzazioni
non lucrative di utilità sociale (Onlus) della zona; anche questanno le
manifestazioni del dicembre scorso hanno dato testimonianza della volontà di dare vita ad
un coordinamento stabile che diffonda una cultura della solidarietà, del rispetto dei
diritti delluomo e dellambiente. Dal 7 al 17 dicembre, il Coordinamento
Immigrazione dei Castelli Romani (Cicar), i gruppi locali del Wwf e di Amnesty
International, le Comunità protestanti di Albano, Ariccia e Fontana di Papa,
lAgesci, le cooperative Spazio Lavoro e Reseda, il Volontariato Vincenziano, la
Bottega del Mondo Commercio Equo e Solidale, lUnione Italiana Ciechi, le
associazioni Famiglie Genzano, Sostegno Donna, Acros, Avis, Genzano Domani, Melardo,
Oltreconfine, Italia Nostra, Diritti & Rovesci e Physis si sono prodigati per animare
i dibattiti, le mostre ed i mercatini nellarea dei Colli Albani. Momenti centrali
sono stati, nel fitto calendario degli appuntamenti, gli incontri del 7 e del 17 dicembre
scorsi con i bambini del Kosovo ospiti del Centro Evangelico Battista di Rocca di Papa,
incontri organizzati dallAssociazione Diritti & Rovesci. In clima prenatalizio,
successo di pubblico hanno riscosso i mercatini del commercio equo e solidale, organizzato
a Nemi l11 dicembre, e quello della solidarietà promosso l11 ed il 12 dello
stesso mese ad Albano presso la Comunità Evangelica Ecumenica. Filo conduttore
dellimpegno solidale delle diverse organizzazioni, è stato in questa edizione un
progetto di raccolta fondi e di adozione a distanza per il martoriato Corno dAfrica;
un piccolo contributo nella speranza che Eritrea ed Etiopia ritrovino congiuntamente la
via della negoziazione e della pace.
Un impegno di collaborazione tra le diverse anime del volontariato e delle realtà
associative locali che continua e che, ormai alla seconda edizione, si prepara a
concretizzarsi in un prossimo futuro in una struttura polifunzionale capace di offrire ai
singoli operatori, mezzi e capacità dazione più efficaci nel tessuto dei Castelli.
Un 2000 che nasce quindi perché le speranze non vengano deluse e perché, anche a livello
locale, possano essere gettati i semi di nuove sensibilità sociali ed ecologiche, in
grado di preservare lumanità ed il pianeta dai disastri di cui il Novecento è
stato in larga parte testimone.
Per informazioni sul progetto Eritrea-Etiopia è possibile contattare
lAssociazione Famiglie di Genzano al numero 06 9362846.
Gianluca Polverari
MONTE
COMPATRI
Un eroe della Seconda Guerra Mondiale
«Al fante dell88° Reggimento fanteria Mari Mario fu Raimondo.
Radiotelegrafista di compagnia, colpita e resa inutilizzabile la radio, con alto spirito
combattivo toglie larma automatica ad un caduto e si affianca ai fanti combattendo
la loro dura battaglia con slancio e valore fino al conseguimento dellobbiettivo»
(Abbazia Torrente Senio, 10 aprile 1945).
Con questa motivazione il nostro concittadino Mario Mari nel 1945 venne decorato di
C.G.V.M.. Ma ecco come il Mari ci racconta la sua triste storia: «Gastone Giacomini è il
comandante della 5a Compagnia di cui faccio parte come radiotelegrafista. Il capitano,
valoroso ufficiale decorato al valore militare, aveva fatto del suo reparto, con opera
instancabile ed entusiasmo, una salda compagine di volontà, dando coraggio ai suoi
soldati con tanto amore, mai autorità: questa la sua personalità. Spunta lalba del
10 aprile 1945, scoccano le ore 5.30, il fronte si agita: si muove il II Battaglione
dell88° per lattacco a Riolo, Cuffiano e Abbazia, il nemico resiste e aumenta
la pressione. Giunto lordine del passaggio del fiume Senio e avuta la comunicazione
dei compiti affidati alla 5° Compagnia, il capitano Giacomini, consapevole dei gravi
sacrifici che comportava non perdere la sicurezza, prepara i suoi uomini con serena attesa
e vede nei volti dei suoi soldati la certezza nei risultati della battaglia. Siamo
martellati dal fuoco di armi automatiche e granate di mortai, la mia radio viene colpita e
resa inutilizzabile, sono al fianco del capitano, non abbiamo più mezzi di comunicazione.
Sotto la violenta azione di fuoco nemica, che fa le prime vittime, il capitano, non
curante di se, dispone i reparti, infine quando ritiene giunto il momento, balza in piedi
e per primo da il via allattacco, con lesempio ottiene dai suoi uomini
obbedienza e devozione assoluta. La reazione nemica diviene sempre più intensa, la
compagnia trascinata dallesempio del suo comandante si porta vicino al caseggiato di
Abbazia. Dopo una breve sosta il capitano Giacomini scatta per primo in piedi e lancia il
grido ASSALTO SAVOIA. Ma una raffica di moschetto automatico colpendo in pino petto il
capitano Giacomini ne stronca leroico slancio. Io sono al suo fianco, accorro per
assisterlo, lo sollevo, cerco di tamponare le ferite mentre ascolto le sue ultime parole
(avanti) e cade tra le mie braccia. Mi approprio della sua arma automatica e obbedisco al
suo ordine di andare avanti. Questo è il ricordo che porto sempre con me del valoroso mio
comandante capitano Gastone Giacomini decorato di M.O.V.M.».
Sono trascorsi 55 anni, la redazione di Notizie in
Controluce si complimenta con
Mario; vorremmo anche noi dargli una medaglia, ma per unaltra motivazione:
«Incurante del pericolo soccorreva un compagno mortalmente ferito cercando di salvarne la
vita.» Bravo Mario!
GENZANO
Vini novelli
Una tradizione che guarda al futuro
Il Comune di Genzano di Roma, lassessorato allagricoltura,
commercio e artigianato ed il consorzio Colli Lanuvini hanno promosso un «invito alla
degustazione» del vino novello il 13 e 14 Novembre a Genzano nellinaspettata
cornice del Palazzo Sforza Cesarini aperto per loccasione. Alla realizzazione
dellevento hanno partecipato lassociazione Commercianti eno-gastronomici,
lassociazione ristoratori di Genzano e lormai celeberrimo Consorzio Pane
Casereccio di Genzano. Una così vasta sponsorizzazione la dice molto lunga sulla qualità
del vino novello italiano ed in particolare delle vigne castellane. A tuttoggi molto
vini laziali doc provengono da queste celebri zone vitivinicole. Ed il pubblico non è
rimasto affatto insensibile al richiamo di Bacco, tra sommelier che versavano vini novelli
provenienti dalla provincia di Roma, dal Consorzio del Bardolino e dai migliori vigneti
italiani, e degustazioni di pane, pizza e dolci locali! Le presenze sono state costanti e
numerose nonostante il clima non invogliasse ad uscire. La pigrizia e luggiosità
meteorologica sono state sconfitte senza problemi dalle inebrianti degustazioni, che hanno
assaporato coloro che hanno fatto visita al Palazzo Sforza Cesarini. Loccasione ha
dato anche lopportunità a molti genzanesi e turisti, di rientrare nel Palazzo,
anche attraverso visite guidate. Al momento nellinterno stanno continuando i lavori
di ristrutturazione e manutenzione, promossi dal Comune di Genzano, che lo porteranno ai
suoi vecchi fasti.
La manifestazione è stata arricchita dalla presentazione di un libro, realizzato dagli
alunni del liceo Ugo Foscolo, dal titolo Nunc est bibemdum. Il libro, nato da una
ricerca sulla natura legata alla vite e al vino, fa ben sperare nel mantenimento
dellinteresse verso una tradizione locale fondamentale per la nostra cultura e la
nostra economia. Abbiamo potuto partecipare anche a una presentazione di «Abiti
Scultura» della scuola di moda degli stilisti Filippo La Fontana e Ida Ferri, e alla
presentazione di poesie da parte di Getulio Baldazzi, uno tra i più accesi sostenitori
della cultura locale. Insomma una due giorni allinsegna del cultura
da tutti i
punti di vista!
Silvia Del Prete
MONTE
PORZIO CATONE
Jorge Luis Borges
Omaggio nel centenario della nascita del grande scrittore argentino
La Biblioteca Comunale di Monte Porzio Catone ha organizzato sabato 15
gennaio una conferenza stampa intitolata «Omaggio a Jorge Luis Borges», in occasione del
centenario della nascita del grande scrittore argentino.
Autore di poesie, saggi e racconti, Borges ha comunicato attraverso la parola scritta la
sua visione cosmica, le sue perplessità, le sue ossessioni, come oggettivazioni diverse
di uno stesso spirito che, nella ricerca dei suoi canali espressivi, raggiunge un
linguaggio apparentemente semplice, ma complesso, della sapiente costruzione allusiva, del
sottile gioco ironico, dellequilibrio perfetto.
Borges dona forme a quelle fantasie ora poetiche ora allucinate che hanno rinnovato la
letteratura di lingua spagnola. Affascinato dalle teorie che tentano di interpretare il
senso del mondo, Borges le usa per creare un insieme spettrale, teso a smuovere le
certezze e la fede del lettore in unesistenza concreta.
A questo scopo attacca i concetti basilari che danno sicurezza al vivere: luniverso,
rappresentato ora come caos insensato, ora come cosmo di cui però non possediamo la
chiave di interpretazione; la personalità, che si scioglie in una visione panteistica; il
tempo, disintegrato in giochi che, ingannevoli, alludono a una possibile eternità;
linfinito, che schiaccia con la sua costante presenza; infine, la materia, che si
disfa in riflessi, sogni e simulacri.
«Omaggio a Jorge Luis Borges» si inserisce nel contesto di altre iniziative organizzate
in Italia e in particolare a Roma dagli assessorati alla cultura e dagli istituti
latino-americani.
Allincontro, svoltosi presso lHotel dei Giovannella, sono intervenuti il poeta
e critico Sangiuliano del Centro Internazionale di Cultura Florida di Aprilia, Norbert Von
Prellwitz dellUniversità della Sapienza di Roma e Nicola Bottiglieri
dellUniversità di Cassino.
Francesca Vannucchi
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