VISTO DA
Diritti umani e infanzia
Continua la campagna di Amnesty International
di GIANLUCA POLVERARI
In occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario della
Convenzione dei diritti del fanciullo, nel novembre dello scorso anno, ha preso il via la
campagna di Amnesty International, tuttora in corso, dedicata alla promozione ed alla
difesa dei diritti dellinfanzia. Di fronte allaffermarsi di un complesso di
norme di diritto internazionale rispettose della dignità dei bambini in quanto persone
meritevoli di particolare tutela, il Movimento internazionale denuncia il dilagare di
situazioni di violenza generalizzata e di ingiustizia che vedono proprio nelle
giovanissime generazioni le vittime più immediate. Conflitti interetnici, civili e
religiosi non risparmiano affatto il mondo dellinfanzia e anzi proprio le
generazioni più giovani risultano le più colpite dalla violenza cieca, dalla
prevaricazione e dalla follia umana; dallAngola allEtiopia,
dallAfghanistan alla Sierra Leone, i bambini sono gli obiettivi privilegiati dei
conflitti armati, talvolta utilizzati essi stessi come strumenti di morte o resi carne da
macello come bersagli innocenti delle mine antiuomo. E così Amnesty denuncia come in
Colombia almeno seimila minori sono stati impiegati come soldati nel corso degli
innumerevoli scontri armati tra forze dellordine ed eserciti di narcotrafficanti;
come Lal Jamilla Mandokhel, pakistana di sedici anni, sia stata uccisa perché fosse
restituito lonore perduto dalla sua tribù; o come in Myanmar (ex Birmania) a due
ragazze di tredici e di sedici anni sia stato imposto dalle autorità di lavorare,
abbandonando per questo la scuola. Capitolo tristemente noto alla giustizia americana è
poi quello relativo al divieto, sancito dallarticolo 6 del Patto Internazionale sui
diritti civili e politici del 1966, e dallarticolo 37 della Convenzione sui diritti
dellInfanzia, di condanna allergastolo ed alla pena di morte di persone
minorenni al momento del crimine; in 9 anni sono avvenute 19 esecuzioni di persone che
avevano commesso reati nella minore età, 10 negli Stati Uniti, le altre in Iran, Nigeria,
Pakistan, Arabia Saudita e Yemen. Ma alla violenza di mondi che ci appaiono lontani, deve
sommarsi quella perpetrata a danno dellinfanzia delle nostre società del benessere,
vittima di episodi di maltrattamento e di violenza psicologica e fisica in costante e
preoccupante aumento.
Unoccasione, quella della campagna di Amnesty, per riflettere sui passi necessari
affinché il testo di quella Convenzione possa essere tradotto in strumento di difesa
dellinfanzia del mondo, in momento di affermazione di una giustizia minorile che
rinunci a mezzi coercitivi quali la tortura ed il sistematico maltrattamento fino
allomicidio come nei confronti dei «figli della strada» di Rio de Janeiro e
per la eliminazione di fenomeni di sfruttamento dellinfanzia nei conflitti armati e
nel turismo sessuale. Per informazioni sulla campagna e sulle iniziative
del gruppo Italia 140 di Amnesty International, è possibile contattare il numero 06
9396361.
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