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Anno IX numero 9 - settembre 2000

 I NOSTRI PAESI

CASTELLI ROMANI
Educazione ambientale
Già disponibili presso il Crea i programmi e le proposte sull'educazione ambientale
Pubblichiamo il programma delle escursioni e del corso di riconoscimento di alberi e piante organizzate da Reseda, in collaborazione con il WWF Castelli Romani, per iniziare a capire la natura, per conoscere il proprio territorio e iniziare a difenderlo. Il corso è destinato ad adulti, ragazzi e docenti (riconosciuto dal Provveditorato agli Studi).
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Incontro teorico con l'ausilio di diapositive e dispense, durata due ore. Il territorio dei Castelli Romani, gli ecosistemi presenti, la loro ecologia e la loro difesa. Sabato 16 settembre ore 17.00 presso il Crea a Nemi.
L'incontro teorico sara ripetuto alla fine delle escursioni in programma per chi si fosse iscritto a corso già iniziato.
2. Escursione facile al sentiero dei Fiori (bacino craterico del Lago di Nemi) alla scoperta di ecosistemi di macchia mediterranea e alberi di montagna, i vecchi orti e le nuove opere in difesa della natura. Domenica 24 settembre, ore 9.00 presso il Crea. Pranzo al sacco. Fine escursione ore 16.00 a Nemi.
3. Escursione facile e breve al Bosco dei Cappuccini (Albano) per osservare l'elevata biovarieta di specie presenti in questa piccola area naturale. Sabato 30 settembre ore 16.00 ingresso al Bosco, davanti all'ingresso della chiesa (sopra la scalinata), ore 18.00.
4. Escursione lunga sul Monte Artemisio (cresta e colate laviche), boschi di castagno e particolarita botaniche. Domenica 15 ottobre, alle ore 9.00. Piazzale cimitero Velletri. Pranzo al sacco. Ore 17.00.
5. Escursione facile nel Bosco del Cerquone, l'ultimo bosco planiziale dei Castelli Romani, con enormi querce centenarie. Domenica 29 ottobre, ore 9.00. Piazza Roma a Nemi. Pranzo al sacco. Ore 16.00.
Per iscrizioni e informazioni potete rivolgervi al CREA, in Corso Vittorio Emanuele II, 18; tel. 06 9368027; e-mail: crea@grisnet.it .
La quota di partecipazione all'intero corso è di lire 100.000 (lezione teorica, guida per le escursioni e dispense). La quota di iscrizione al singolo incontro o escursione è di lire 25.000.

CAMPO AVVENTURA
Nei boschi intorno al Lago di Nemi
Organizzato da Reseda - Onlus in collaborazione con il Wwf Castelli Romani.
Corso di vita all'aria aperta: un'immersione totale nella natura per scoprirla, apprezzarla, viverla assieme ai coetanei. La vita al campo permette di acquistare autonomia e sviluppare un forte senso sociale e di mettere in pratica gioiosamente regole di vita ecologiche.
Il campo e residenziale, si dorme in tenda.
Il campo inizia a Nemi venerdi 6 ottobre alle ore 17.00 e finisce domenica 8 ottobre alle ore 18.30.
Per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni.
La quota di partecipazione e di lire 60.000. Il programma del campo è un vero e proprio corso di vita all'aria aperta. Come organizzare e realizzare un'escursione, fare un accampamento, cucinare
all'aria aperta, costruire capanne e rifugi, utilizzare le corde e i metodi di salvataggio e pronto soccorso, orientarsi con le carte e la bussola. E inoltre a rispettare e conoscere la natura, gli alberi e gli animali.
Per tutte le attività, svolte sempre in condizioni di massima sicurezza, sono previsti veri e propri corsi con istruttori esperti e della zona.
Per informazioni e iscrizioni potete rivolgervi al Crea in via Vittorio Emanuele, 18, a Nemi; tel. 06 9368027.


CASTELLI ROMANI
Trasporti: quale rapporto con i clienti?
I clienti chiedono un normale servizio nel reciproco rispetto

Già nel mese di febbraio ho avuto modo, per diretta esperienza, di analizzare i problemi inerenti al trasporto (pubblico o privato) con annessi servizi che dalla provincia c'immettono nel cuore della capitale e viceversa.
Per chi, come me, non è abitudinario di trasporti pubblici è facile cadere in trabocchetti e giungle normative.
Il fatto. Acquisto due biglietti metro (per me e un amico), entriamo in stazione e, dopo pochi metri, mi accorgo della mancanza del timbro sul mio biglietto. Torno indietro per annullarlo e senza spiegazioni l'inserviente mi chiede un documento. Circa dieci minuti dopo mi si consegna un verbale, senza la possibilità di contestazione ed errato nella forma: mi si riconosce "sprovvisto del titolo di viaggio".
Presento un regolare ricorso, ricevendo per risposta una lettera già prestampata con " … spiacenti … ma …". Non so se qualcuno ha letto le mie spiegazioni, di certo una mancata timbratura della macchina si è tramutata in una multa sonante: l'organizzazione amministrativa del Cotral ha funzionato. Peccato che la stessa situazione non è presente su pullman e metro.
Non di rado i pullman passano senza fermarsi, chi li usa (come i miei figli per andare a scuola) ne conosce tutti i disagi, non di meglio avviene nel metro o nei mezzi cittadini. Con fare ironico il "Garante dell'Autority" ci rammenta che il rapporto qualità/prezzo dei nostri servizi è tra i peggiori in Europa. Una cosa è certa: paghiamo senza sapere cosa prendiamo e senza diritto al posto. Quanti di voi conoscono il senso del B.I.T. (biglietto a tempo integrato) o i regolamenti di ogni ditta di trasporti? È con rammarico e disappunto che conosciamo disagi e disfunzioni. L'acquisto di biglietti o abbonamenti non ci considerano clienti da tutelare che casualmente possono trovarsi in errore, bensì marioli che acquistano sì i biglietti, ma poi non li usano truffando così la società. Continuo a sentire un gran parlare di miglioramenti e funzionalità, ma nelle rare occasioni che mi si presentano ritrovo immancabilmente l'Armata Brancaleone Italiana.
Nella speranza che, in futuro, oltre a riconoscimenti ai dipendenti con orologi e prossime parure, la società di trasporti pubblici si accorga dei clienti che chiedono un normale servizio nel reciproco rispetto.
Gelsino Martini

 


"I Pittori di Piazza Grassi" ringraziano

Siamo un gruppo di artisti che in Piazza Grassi a Fiumicino hanno creato il loro "Salotto", per scambiare tra loro e per comunicare al pubblico la necessità di fare arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla scultura,alla letteratura, alla ceramica, alla musica, al teatro.
È con questo spirito aperto e dinamico che ci muoviamo ed affrontiamo con
entusiasmo nuove esperienze.
Siamo quindi grati al comune di Monte Compatri che ci ha ospitato dandoci la possibilità di stabilire nuovi ed interessanti contatti.
Augurandoci che tutto ciò porti ad una lunga ed interessante collaborazione
ringraziamo.
I Pittori di Piazza Grassi

 


CASTELLI ROMANI
Lettera aperta

Sono indignato!
In macchina non vedevo l'ora di arrivare a casa per accendere il modem e dare sfogo alla mia amarezza..
Stasera ero su alla collina di Tuscolo con due amici. Viste le condizioni meteo avevamo deciso di salire su al Tuscolo per approfittare del grande vento che da tutta la giornata sferzava con inusuale intensità le nostre zone. Avevamo dei teloni coi quali abbiamo giocato a far gonfiare le vele. Dopo una ventina di minuti, verso le 22, essendoci messi proprio sulla collina spartiacque tra l'interno della Valle Latina e l'esterno della cinta tuscolana, proprio dove più forti arrivavano le raffiche, non è stato affatto difficile distinguere
nel buio due focolai; uno proprio sottostante la nostra posizione - giù a valle di fronte il ristorante Casal Molara - e l'altro a ovest, sulla nostra destra in mezzo ai pini.
In pochissimi minuti, alimentate dall'incredibile vento, le fiamme sotto di noi si sono estese a vista d'occhio: ora divoravano l'erba su di un circolo irregolare di una ventina di metri di diametro.
Avevamo i cellulari con noi ed è stato immediato mettervi mano per avvisare le autorità.
Ma qui iniziano le stranezze. Mi attacco letteralmente al telefonino, ma nè il 112 dei VVFF, nè il 113 di pronto intervento danno segni di vita. Solo dopo un buon numero di tentativi il mio amico riesce ad avvisare i vigili. Una voce affrettata ci rincuora: due "macchine" sono già partite. Riprendiamo i nostri giochi, ma è penoso constatare che ora il "cerchio" s'è allargato a più di 50 m di diametro e le lingue di fuoco stanno attaccando il ripido versante e risalgono con preoccupante velocità la collina, mentre grosse nuvole di fumo ci avvolgono.
Ormai non è più tempo per le distrazioni, riprendiamo i cellulari fino a ritrovare la stessa voce che con fastidio ci liquida "sono già sul posto…"
Ma di autobotti e di lampeggiatori, nemmeno un riflesso. Preoccupati, decidiamo di scendere giù al Ristorante per andare il più vicino possibile. Forse i vigili sono già lì e per un buffo gioco prospettico siamo noi a non vederli. Siamo già di ritorno verso il piazzalone, quando un volontario della Protezione Civile fende il buio con la sua torcia. "Finalmente" gridiamo, e lo guidiamo sul ciglio della collina perché si renda conto della gravità dell'incendio e della sua
ubicazione. Poi dopo un breve scambio, lo riacompagnamo alla sua auto dove, col suo telefono privato, avvisa di nuovo le autorità competenti di cui ancora, però, non si vede l'ombra.
Non soddisfatti, decidiamo ugualmente di scendere, per renderci conto di persona di questa misteriosa assenza. Percorriamo velocemente la strada per Grottaferrata, ma dopo qualche curva ci si para di fronte un triste spettacolo: sul bordo della pineta, a ridosso della carreggiabile, parte un lungo fronte di fuoco che risale il pendio.
Qualche auto passa ma non sembra interessata a quanto sta succedendo.
Solo un signore è lì fermo, preoccupato quanto noi del rischio che la pineta stava correndo. Io e Daniele non aspettiamo tempo: con in mano qualche vecchia coperta risaliamo fino alle fiamme e tentiamo di soffocarle, mentre Roberto si dà da fare come un forsennato per richiamare i vigili e la Forestale, ma è inutile perchè i nostri mezzi sono inadeguati e subito i focolai si riattizzano.
Stentiamo a credere a quel che sta avvenendo, nella più sconfortante assenza di soccorsi e con la frustrazione di nonpoter fare nulla.
Scendiamo sulla Tuscolana-Anagnina e solo lì i nostri sospetti prendono corpo: non c'è proprio il becco di una autobotte, nemmeno una volante, nulla. Le auto sfrecciano e la sterpaglia sopra le nostre teste arde.
Andiamo fino in fondo, se ci hanno ripetuto che le due macchine sono uscite, allora andiamo a sincerarcene direttamente in caserma, solo lì potremo avere qualche spiegazione.
A Frascati, alla Caserma dei VVFF ci apre un ragazzo che con la testa fa capolino dalla stanza operativa; apprezza il nostro interventismo e la disponibilità, ma non può far altro che ripeterci di avere comunicato le segnalazioni e di farci constatare di persona, che le due unità sono effettivamente uscite...ma per andare dove se l'incendio è al Tuscolo? Ci dice che anche a Rocca Priora ci sono focolai, ma allora perchè nei luoghi dove eravamo noi dopo un'ora esatta - attorno alle 23 - ancora non s'era visto nessuno… Il giovane, presumo di leva, ci ringrazia, ma non siamo contenti e torniamo di nuovo alla pineta per accertarci che non fossero stati aggrediti i grossi alberi da fusto.
Non notiamo fiamme alte, ma inevitabilmente alimentato dal vento, ora il fronte si è spostato molto più su ed è quasi impossibile rintracciarlo, tanta strada ha percorso e sfuggendo così alla visuale che si ha dalla strada.
I lettori immaginano le nostre considerazioni al rientro, dopo la mezzanotte e un quarto. Ve le risparmio perchè sono intuibili da chiunque.
Il solito pastore-piromane che per avere pascoli più verdi, appicca su più fronti il fuoco? E se riesce a farlo con tale efficacia e precisione ogni anno che passa, allora sono due le ipotesi.
O questo pastore è dotato di poteri paranormali, sa rendersi invisibile e suscitare le fiamme col solo pensiero per non lasciare traccia alcuna dei suoi misfatti ( e non siamo in Barbagia dove ci sono centinaia di pastori..), oppure le autorità che devono vigilare all'integrità dei nostri residui boschi, quelli che come eroici testimoni strenuamente si difendono dalla morsa dell'urbanizzazione e ell'incuria, latitano inspiegabilmente.
Vorremmo capire di più, comprendere cos'è sucesso… ma forse solo l'arrivo della pioggia, stasera, ha evitato l'ennesimo italico scempio della disattenzione divenuta Costume.
Tre amici che amano l'oasi di verde e storia di Tusculum

 


ROCCA PRIORA
Chi ha rubato la via lattea?
Perduto il piacere di seguire con gli occhi una stella cadente

Due anni or sono una nota casa, costruttrice d'apparecchi d'illuminazione, lanciava uno slogan e una sfida: "Chi ha rubato la via lattea?". Il chiaro riferimento all'inquinamento luminoso delle città non è dubbio: difficile è illuminare e contemporaneamente osservare il cielo sopra di noi.
Da alcuni anni un lento e costante flusso politico, con la via lattea, si è impossessato della fine settimana dei roccaprioresi. Luglio e agosto rappresentano per i partiti il "week-end pride" della presenza e possesso sociale-amministrativo di Rocca Priora. L'apertura del ristorante "Piazzale P. Pallottini" è il sogno accarezzato nel lungo inverno, non da meno del famoso locale "ex Pineta".
Arriva l'estate e sfolgoranti fari accendono la sera. I partiti sono presenti, diretti, indiretti o in gestione. I locali aprono i battenti e stancamente il frastornante liscio invade i commensali. Così, in una fase decadente, sulle nostre teste non vi è più il cielo. Sotto i riflettori "pasta & pesca" rimpinzano le povere casse dei partiti. Con il Patrono, santo dimenticato, san Rocchittu, l'ex pineta è facile preda, per i giovani un rifugio.
Da bambini correvamo dalle "casi spallate" allu "pullaru", pe' la "cina" finu a "denanzi alla chiesa". Lu "vicolu de mezzu" co' la piazza viveva i giorni della gente.
Oggi tace il borgo, asfissiato dai motori, oppresso dalle automobili, non vissuto nelle strade, impantanato nei week-end di partito, con diecimila abitanti dormienti non integrati nella struttura sociale.
L'ipocrisia del politico, intento a trascinare un "fiume di turisti" per un giorno due o tre nel nostro paese, ha dimenticato i giorni della gente e il significato di turismo.
Il fiume di turisti passa lasciando detriti e scorie, da gennaio a dicembre il buio. Strutture turistiche inesistenti, programmi solo scritti, territorio abbandonato agli assalti domenicali e al cemento. La parola d'ordine del nostro paese è: P.R.G. Unico obiettivo: quanti metri cubi, dove e per chi. Turismo, vita sociale, a redini salde in mano ai partiti.
Il nuovo millennio ci restituirà la via lattea?
E tu cittadino, troverai il tuo cammino per il borgo con il piacere di parlare, discutere alzando gli occhi per seguire una stella cadente?
Martini Gelsino

 


COLONNA
Sagra dell'uva e delle pesche
Attività Centro Culturale e Consulta Femminile

Anche in questa edizione dell'anno 2000 il Centro Culturale e la Consulta Femminile di Colonna partecipano con diverse iniziative culturali alla Sagra dell'uva organizzata dalla Pro Loco.
Nei giorni 30 settembre e 1° ottobre si svolgerà la tradizionale rassegna di Arte ed Artigianato, ospitata nelle cantine del centro storico, giunta ormai alla V edizione, che vedrà esposte le opere di pittura e scultura di affermati e bravi artisti. Per la sezione Artigianato, l'artista torinese Odilla esporrà le sue porcellane dipinte. Una mostra particolare sarà dedicata alla Tailandia, che esporrà oggetti di artigianato, tessuti, gioielli e fiori, in una atmosfera magica dal profumo orientale.
Per quanto riguarda la pittura, quest'anno si replica con la II edizione della gara estemporanea di pittura "Colonna nascosta", di cui a fianco il relativo bando.
Il giorno 29 settembre l'anfiteatro di Parco Tofanelli di Colonna ospiterà lo spettacolo organizzato in collaborazione con la sede locale della Unione Nazionale Scrittori.
Il lato nascosto
Alcune pagine di riflessioni tese a scoprire il lato nascosto delle cose: dal punto di vista dei bambini, dei sofferenti, dell'amore tragico e dell'amore grottesco. Partecipano l'attrice Marina Viganelli, il coro di gospel di Frascati, balletti orientali e musicisti. Invitiamo a partecipare a queste iniziative che caratterizzano culturalmente la sagra dell'Uva di Colonna.
Carla Sbaraglia


Centro culturale comunale
Bando di concorso
II gara estemporanea di pittura
"Colonna nascosta"
Premio unico £ 1.000.000

I
scrizioni dalle ore 08.00 del giorno 30 settembre
Timbratura delle tele in Piazza Vittorio Emanuele
I concorrenti provvederanno alle tele ed ai colori
Il soggetto dei dipinti sarà uno scorcio di Colonna a scelta dei concorrenti.
La gara si svolgerà per le vie e le piazze di Colonna per tutto il giorno 30 settembre 2000.
Consegna delle opere alla Commissione entro le ore 24.00 dello stesso giorno.
Tassa di iscrizione L 50.000
Numero minimo 10 iscritti

 


SAN CESAREO
Risse da bettola
Siamo costretti nel duemila ad assistere a liti degne di pollai popolati da presuntuosi galletti e vanitose galline

Sono circolati per diversi giorni in tutto il paese alcuni volantini composti e fotocopiati in proprio in cui qualche bacchettatore dei comportamenti (altrui) ha deciso di esprimere tutta la propria indignazione per presunti malcostumi di governanti e personaggi in vista. I quali, evidentemente, hanno ferito la profonda moralità del censore che è così passato all'attacco. Insulti pesanti scritti in versi (a proposito, chissà se i compilatori dei volantini hanno mai letto i versi di qualche poeta o visto qualche film che non sia con Pierino), allusioni mica tanto velate, poco mancava che venissero allegate foto dei personaggi in atteggiamenti sconvenienti. Replica immediata degli offesi nello stesso stile dell'accusa (hai visto mai che un linguaggio più pulito non sarebbe stato capito). Finita l'epoca dei Don Camillo e Peppone, in cui i contrasti erano forti ma in fondo c'era un imprescindibile e profondo rispetto ed affetto tra i contendenti, siamo costretti nel duemila ad assistere a liti degne di pollai popolati da presuntuosi galletti e vanitose galline. Chi parla molto di corna e di malefatte, evidentemente conosce l'argomento molto da vicino, forse in prima persona, per poterlo affrontare. Fino a quando i cittadini dovranno sopportare queste schifezze a base di offese, prepotenze e insulti? Fino a che punto queste cose andranno avanti? Verrà anche il giorno in cui per dar sfogo alle proprie rabbiosità, frustrazioni, impotenze e voglie di violenza si arriverà all'aggressione fisica solo per antipatia? In paese non sono nuovi gli episodi di minacce, intimidazioni, aggressioni, acidi sui tetti delle macchine, lettere minatorie ecc. Evidentemente questo clima degno del Bronx sta bene a tutti, ed è l'unico modo che i prepotenti conoscono per farsi sentire e incutere timore. Perché, è chiaro, chi è totalmente privo di valore e valori, chi è un povero fallito, non conosce altro metodo che la violenza (sia fisica che verbale) per mettersi in mostra. Tra poco troveremo teste di cavallo davanti alle porte. Tuttavia, il cane che obbedisce al padrone non per affetto ma per paura delle bastonate, prima o poi morde. E c'è chi dice che il clima che si respira in un piccolo centro è molto diverso da quello presente in città perché la gente si conosce tutta e si è tutti amici. Meno male!
Luca Marcantonio


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