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Anno IX numero 9 - settembre 2000

 SATIRA E COSTUME

La nostra canzone

di Francesco Barbone

"La nostra canzone è prima da tre settimane", sussurrava Fred Bongusto. Il massimo del massimo: me ne sto sulla spiaggia a rosolarmi al sole di luglio, tu..."esci come Venere dall'onda", la nostra canzone capeggia la hit parade... la vita non può offrire di più: Tutti hanno la "nostra canzone", colonna sonora e cartolina evocativa dell' amore giovanile. E c'è un perchè.
Da millenni, Lou Begadalle danze tribali ai baccanali romani, dalle carole medievali ai minuetti settecenteschi, dai valzer dell'ottocento alle canzoni del secolo testè trascorso, è stato alla musica affidato, fra l'altro, un ruolo...paraninfo (basti pensare alla mattinata ovvero serenata).
Secondo secolare costume è quindi la musica il passaggio obbligato per approcciare il sesso opposto. Va bene per chi sa cantare e ballare, per gli stonati è un momento terribile. Giovanni è un drago con le formule chimiche, studia biologia, nel suo futuro c'è la farmacia dello zio. Magari potesse avvicinare la bocca all'orecchio di lei e sussurrarle dolcemente... la formula dell'acido desossiriibonucleico; egli, invece, balla come un orso e va fuori tempo. Deborah, un fisico non proprio da top model, dopo dieci ore di negozio dovrebbe trasformarsi in una Natalia Estrada e, per farsi notare da lui, farsi una bella ballata sul cubo della discoteca. Capirai! Ballerina: facile a dirsi. Ma dietro quei volteggi leggeri ci sono anni di allenamento senza sosta, muscoli di ferro in gambe di velluto e glutei da spaccarci le noci. Oltre (una cosuccia) il talento e il senso del ritmo. Non è il caso di Deborah. Però, poichè Dio li fa e poi li accoppia, altrimenti si estinguerebbe il genere, pagato il faticoso scotto alla musica, anche gli stonati si conoscono, si piacciono, iniziano una vita di coppia e, pur se della musica non può fregargliene di meno, ricordano con nostalgia la canzone galeotta. Poichè in questi casi l'unica musica è quella dei vent'anni, si va a livelli generazionali. I sessantenni ragazzi degli anni sessanta si commuovono con Paoli e Peppino di Capri, ma a chi ha dieci anni di meno, guai a toccargli Venditti e Baglioni. Per quelli ancor più giovani durano ancora i Duran Duran, mentre gli adolescenti stanno vivendo il tempo delle mele con Ricky Martin e Lou Bega. Ma a metà del ventunesimo secolo, saran per loro cavoli amari ballare il "Mambo n.5"!


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