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Sommario anno X numero 3 - marzo 2001

 I NOSTRI PAESI - pag. 04


Corsi Astronomia Viva! 

Come Maestro il Cielo

04atanet.jpg (55804 byte)Sulla scia dei risultati molto positivi delle precedenti due edizioni dell’iniziativa "Astronomia Viva!", che hanno portato allo svolgimento in tutta Italia di circa 30 corsi ogni anno, l’Unione Astrofili Italiani propone per quest’anno una terza edizione con numerose varianti e novità.
I corsi sono già approvati dal Ministero della Pubblica Istruzione con delibera n. 3256 del 20/09/2000.
L’ATA propone, sul suo territorio (Castelli Romani e Agro Pontino) due corsi di aggiornamento professionale per insegnanti, e valevoli anche ai fini del credito formativo per gli studenti, di tipo eminentemente pratico, e rivolti allo studio ed all’osservazione didattica e sperimentale del cielo stellato, rispettivamente per l’Area dei Castelli Romani e per l’Agro Pontino, intitolati:

"Come Maestro il Cielo - Castelli"
"Come Maestro il Cielo - Latina"

I corsi in ogni caso saranno aperti anche a tutti i soci e gli interessati. Al termine del corso verrà rilasciato a ciascun partecipante che abbia seguito almeno i 2/3 delle lezioni, l’attestato relativo. Ecco di seguito i dati specifici per ciascun corso e le informazioni sui costi e le pre-iscrizioni:

Sedi di svolgimento del corso:

- Osservatorio Astronomico "Franco Fuligni"; Via Lazio - Vivaro (frazione di Rocca di Papa, nei pressi del Centro Equestre Federale ai Pratoni del Vivaro).
- Fattoria "Prato di Coppola"; Via del Mare, km 4,200 - Latina

Programma Didattico del corso (Lezioni):

I. Scopriamo la rotazione del cielo e la Stella Polare; attorno al polo nord; una semplice fotografia del cielo; trovare la Stella Polare. Un’esercitazione sull’ora delle vacanze. Conoscere l’ora senza orologio; l’ora di giorno; l’ora di notte; costruire una meridiana; costruire un notturnale. Il tempo delle stelle e quello del Sole; l’alba di una stella; l’alba del Sole.

II. Un modello per capire le stagioni del cielo. Misurare la latitudine: dalla Polare, dal Sole, da una stella in meridiano. Misurare la longitudine: dalle eclissi lunari, dalle distanze lunari, per mezzo dell’ora. Per una didattica del calendario: il giorno, la settimana, il mese, l’anno. Misurare la Terra: alla Posidonio, alla Eratostene.

III. La danza di Giove e Saturno; la luce di Saturno; evoluzioni celesti; alla ricerca di un modello. Il sesto e il settimo pianeta visibili a occhio nudo: alla caccia di Urano; alla caccia di Vesta. Stimare le luminosità stellari; costruire costellazioni. Imparare tutti i nomi propri delle stelle; osservare le stelle vicine. Alla scoperta della natura della Via Lattea. Dove siamo nella Galassia? Panoramica sui software più utili per la didattica dell’astronomia.

IV. Come costruire un semplice strumento ottico per l’osservazione del cielo, più o meno della stessa potenza dei migliori cannocchiali galileiani. Il cannocchiale del Project Star. Un mondo a parte: osservare e disegnare la Luna con il cannocchiale: confronto con i disegni galileiani. Osservare e disegnare le posizioni dei satelliti di Giove. Il caso della percezione delle fasi di Venere: il delicato rapporto fra osservazione e aspettativa nel campo scientifico.

V. Osservazioni di oggetti diffusi con il cannocchiale del Project STAR: disegnare le Pleiadi, il Presepe, la spada e la cintura di Orione e confronto con i disegni galileiani. Il limite del Project Star: l’osservazione di Saturno.

VI. Un telescopio alla portata di qualunque classe: il 114. Osservazioni con il 114: il mondo delle stelle doppie, la risoluzione di Saturno, la visione di Marte, osservazioni di alcune nebulose, ammassi aperti e galassie luminose.

Le lezioni sono articolate nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio. Ai partecipanti verrà fornito materiale didattico.
Se volete contattare personalmente l’ATA, la lista delle occasioni possibili, ovvero degli appuntamenti sociali per le varie attività, è consultabile al sito:

http://www.ata.panservice.it Luca Orrù


castelli romani

Luca Orrù


castelli romani

GAL Colli Tuscolani al BIO-FACH 2001

Si è inaugurata il 15/02/01 a Norimberga (Germania) BIO-FACH 2001, la più importante fiera del biologico del mondo. Il GAL "Colli Tuscolani" è stato presente con un proprio stand per presentare Biobacco, 1° rassegna internazionale riservata ai vini prodotti con uve coltivate con metodo Biologico.
L’iniziativa, promossa nell’ambito di un progetto europeo con il Gal Greco ANAPTIXIAKI PELLAS-AE come riferisce il presidente del Gal Sandro Caracci, è stata promossa in collaborazione con il CEDA-AIAB, l’Associazione Nazionale città del Vino, i Comuni di Colonna, Frascati, Montecompatri, Monte Porzio Catone ed il Parco Regionale dei Castelli Romani, e culminerà in un Convegno Internazionale che si terrà il 06/05/01 nello scenario di Villa Aldobrandini di Frascati. Il Convegno, cui hanno partecipato i maggiori esperti mondiali del vino biologico ed aziende commerciali estere, è servito -tra l’altro- per mettere a punto una proposta di disciplinare per la trasformazione delle uve biologiche in modo da garantire un vino di qualità.
Detto disciplinare verrà sottoposto all’esame dell’Unione Europea per colmare una lacuna legislativa, particolarmente avvertita dagli operatori che vogliono garantire un prodotto di alta qualità al consumatore finale.


colle di fuori

Teatro dialettale

Il 24 febbraio è stata presentata a Colle di Fuori dai ragazzi della confraternita del S. Antonio una recita in un miscuglio del dialetto rocchiggiano-capranicotto Ne proponiamo uno stralcio.

- Domenico e Mozzone (si incontrano con altri e si salutano)

Addo jete?
Nu jemo a batte le nuci agliu funnu Casacca e vu?
Nu stemo a j a vanga’ agliu Casaletto
Allora ci vedemo massera alla fraschetta.

- (Arrivano al fondo)

Manna Mozzo’ battemo se nuci!
E che è sta prescia? Mo ntantu magnamoci stu trucciu pa’ e ci bevemo stu fiascu vino!
Vabbe’ ficiamo cusi?

- (mangiano)

Allora Mozzo’ be manna battamo se nuci?
Ecco mo ci fumemo sa sigaretta!

- (Pausa)

Ma che va vedenno Mozzo’?
Zi Dome’ sto a vede’ se cha remasa qua noce dell’anno scorso?
Non ciau remase no chelle sau caiute!
E allora te sta a preoccupa’ se caarau pure chesse!!!


Sommario anno X numero 3 - marzo 2001