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Sommario anno X numero 3 - marzo 2001

DOVE VIVIAMO - pag. - 13


L’alternativa ecologica messa in pratica

S’inaugura l’11 aprile 2001, presso il Centro per l’Ecologia Praticata - Lago di Nemi (Roma) - Localita Giardino, il Giardino del Sole, la prima mostra permanente sull’energia solare italiana che nasce dalla collaborazione dell’ASSOLTERM (associazione nazionale solare termico) e la Cooperativa Integrata RESEDA. Il centro ospita decine di pannelli solari per la produzione di energia termica, ogni impianto è funzionante ed è anche dotato di sensori per la valutazione dell’efficienza e di altri parametri ecologici.
Il programma prevede alle ore 10:00 l’apertura del CEP Centro per l’Ecologia Praticata Il Giardino di Diana e l’inizio delle visite guidate gratuite, alle ore 11.00 l’inaugurazione del Giardino del Sole. Alle ore 12.00 gli organizzatori offriranno agli intervenuti una merenda in campagna con prodotti biologici e del Commercio Equo e Solidale.
All’inaugurazione sono stati invitati il Ministro all’Ambiente Willer Bordon ed altre personalita del mondo politico e scientifico.
Il Centro per l’Ecologia Praticata Il Giardino di Diana è un progetto ideato da tempo dall’agronomo Gino De Sanctis e dal Presidente della Cooperativa sociale Integrata RESEDA Roberto Salustri che ha dichiarato: "L’idea fondamentale del centro è quella di mettere in pratica le tecnologie per un futuro sostenibile. Grazie alla passione per la natura di Gino De Sanctis, il nostro partner in questa iniziativa, abbiamo potuto avviare il centro per l’Ecologia Praticata presso la sua azienda biologica, dove gli studenti e i cittadini potranno conoscere e mettere in pratica stili di vita e tecnologie ecologiche".
Nel centro lavorano anche persone disabili e si possono realizzare esperienze didattiche sull’agricoltura biologica, la conoscenza e la difesa della natura, l’archeologia sperimentale e, come gia detto, esperienze sull’uso delle energie rinnovabili e solari.

http://reseda.grisnet.it


Sommario anno X numero 3 - marzo 2001

DOVE VIVIAMO - pag. - 13


Scuola, ambiente e territorio

La maggior parte degli animali utilizza i cicli delle stagioni per regolare quelli propri vitali della riproduzione.
"Per la falena Operophtera brumata, per esempio, il tempismo è assolutamente essenziale: se nasce troppo presto non trova infatti le foglie di quercia di cui si nutre, mentre un ritardo significa che esse sono gia troppo dure e non digeribili. Secondo un nuovo studio, questo delicato ritmo sta già diventando una delle prime vittime del riscaldamento globale. Purtroppo, questa non è però che la punta dell’iceberg, poiché molti altri rapporti ecologici simili, come quello tra le api e i fiori, potrebbero essere seriamente influenzati dal riscaldamento globale".

Queste idee sono state espresse da Marcel Visser, dell’Istituto olandese di ecologia e coautore dello studio, pubblicato sui "Proceedings of the Royal Society B". Secondo Visser, negli ultimi 25 anni le primavere sono diventate sempre più calde, ma il numero dei giorni freddi in inverno è rimasto lo stesso. Poiché le falene e le querce utilizzano la temperatura in modo diverso per regolare i loro cicli vitali, questo cambiamento li ha mandati fuori sincronia, con le falene che nascono troppo presto, per trovare solo alberi spogli. Questa scoperta mostra che i modi in cui il pianeta si riscalda sono tanto importanti quanto l’entità del riscaldamento stesso. Ovviamente, poi, la sofferenza delle falene si riflette sull’intero ecosistema, poiché la diminuzione della loro popolazione significa che c’è meno cibo per gli uccelli che se ne nutrono.
Secondo un altro ricercatore, anche se in passato non sono mancati periodi in cui il nostro pianeta si è riscaldato, per cause esclusivamente naturali, il riscaldamento provocato dall’uomo sembra essere più veloce, e quindi non lascia all’evoluzione il tempo di adattarsi.

http://reseda.grisnet.it


Sommario anno X numero 3 - marzo 2001