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Sommario anno X numero 4 - aprile 2001

 I NOSTRI PAESI - pag. 05

 

monte compatri

Le suore, un asilo, una caserma e…la tentazione di Satana

w05inostripaesi1.jpg (25182 byte)Finalmente anche noi, notoriamente tardi a capire, abbiamo compreso i reali motivi per cui ha chiuso l’asilo delle suore insegnanti domenicane a Montecompatri. Troppo pochi i bambini? Esiguo il ricavo dalle rette troppo concorrenziali? Inadeguata l’offerta didattica?
Niente di tutto questo: al posto (e oltre) dell’asilo sorgerà un centro commerciale con annessa una caserma per i carabinieri! La rappresentante giuridica dell’istituzione religiosa ha presentato formale richiesta al comune di Montecompatri per la licenza di una nuova costruzione di oltre 8.000 metri cubi. Il complesso sorgerà su un terreno, che, a quanto dichiara la religiosa nella sua richiesta, è di proprietà delle suore. Logico aspettarsi per le domenicane congrui affitti. La commissione edilizia del comune di Montecompatri ha rilasciato a tempo di record il nulla osta e l’amministrazione ha anche sollecitato la Regione Lazio perché sveltisca i tempi del parere di merito in relazione all’impatto ambientale del nuovo edificio...
La questione può essere affrontata e discussa sotto numerosi aspetti, tutti rilevanti. Però, essendo chi scrive un cattolico credente ed osservante, nei limiti concessi dal nostro essere comunque peccatori, si vuole qui sottolineare brevemente la rilevanza del problema sotto l’aspetto religioso. Per carità, niente moralismi facili del tipo: "ma come proprio i religiosi? Dove è finito il voto di povertà?". Riteniamo e diamo per scontato che le persone che hanno condotto l’operazione sul versante religioso siano in perfetta buona fede. La vita delle singole suore non cambierà e continueranno a lavorare al meglio, secondo la loro coscienza. Ne conosciamo personalmente alcune e testimoniamo della loro vita di servizio. Quello che vogliamo discutere è l’unico argomento fondato che ci è stato posto nel momento in cui, colpevolmente in ritardo, ci siamo resi conto dell’accaduto. L’argomento è il seguente: "questo mondo è un mondo nel quale si sopravvive solo se si lotta dentro i canoni della logica del mercato. Le suore debbono sopravvivere perché il loro impegno, magari in terra di missione, è fondamentale. Quindi, proprio per continuare a fare del bene, le suore traggono il massimo profitto dai loro beni materiali e con questo profitto continueranno ad aiutare il prossimo". Argomento ineccepibile. Solo che… è lo stesso argomento utilizzato da Satana nella sua impresa più insidiosa, tentare Gesù Cristo. Non ci credete? Lasciamo la parola al demonio in persona: "Se sei figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane" (LC 4,3). Satana tenta Gesù perché Egli ha fame dopo quaranta giorni di digiuno, ma cosa sarebbe costato al Messia trasformare le pietre in pane e saziare tutti gli affamati della terra? Gesù risponde: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"(LC 4,4). Gesù non si piega a Satana neanche per perseguire il più nobile dei fini: è questo il suo insegnamento. Naturalmente il Vangelo e l’intera Sacra Scrittura sono pieni di passi che vanno nella stessa direzione: provate a leggere MT 6, 25-34 o a guardare cosa dice Gesù quando manda i suoi in "missione" (MC 6,7-11). Fortunatamente nella Chiesa Cattolica tale insegnamento ha fatto qualche proselita ed è stato seguito da molti, ricordiamo solo due esempi. Uno è quello di una grande donna: Madre Teresa di Calcutta. L’altro è quello di un ordine, esattamente come quello delle suore insegnanti domenicane: i Padri Comboniani. Li avete mai visti piegati alla logica del mercato? Forse le suore di madre Teresa o i padri comboniani non fanno ugualmente del bene con straordinaria efficacia? Ancora dubbi? Leggete un numero di Nigrizia, oppure date un’occhiata ai siti www.nigrizia.it ; missionidonbosco.it

Jeorge Herrera


frascati

Campionati italiani giovani di scherma

Frascati scherma tricolore giovani con un tris d’assi

Frascati scherma tricolore giovani con un tris d’assi

Nicola Facioni - Campione Italiano Giovani Fioretto Maschile
Valentina Cipriani - Campionessa Italiana Giovani Fioretto Femminile
Francesca Quondamcarlo - Campionessa Italiana Giovani Spada Femminile

Si sono conclusi domenica scorsa a Minturno i Campionati Italiani Giovani alle sei armi con una clamorosa affermazione della Società frascatana, affermazione sperata ma non prevista nei modi ottenuti e nei titoli conquistati.
Il Trofeo Antonio Conte, donato dal Comune di Minturno in ricordo dello schermitore prima medaglia olimpica dello sport italiano ed abbinato alla classifica tricolore per Società, è stato consegnato dal Sindaco della città pontina direttamente agli atleti del Frascati Scherma, protagonisti ed artefici della prestigiosa vittoria conseguita con larghissimo margine sulle compagini del Club Scherma Rapallo e della Conad Sicilia Modica. Oltre all’affermazione societaria gli atleti tuscolani hanno riportato ben tre titoli individuali nelle sei gare previste. Nella prima giornata di gare Francesca Quondamcarlo, recente vincitrice del Campionato Italiano Cadette, si ripeteva nella categoria superiore dominando nettamente le pur agguerrite avversarie, tra le quali spiccava la beneventana Boscarelli, facendo ben sperare per i prossimi mondiali giovani che si svolgeranno in aprile in Polonia. Sotto gli occhi del CT Andrea Magro la Quondamcarlo sfoderava una delle sue più belle prestazioni in carriera dimostrando di essere l’astro nascente della spada femminile italiana, arma, che dopo le delusioni di Sidney, necessita di nuovi talenti come Francesca per la quale avere come obiettivo Atene non è più un sogno ma una realtà.
Nella sciabola maschile era invece Matteo Buccione a cullare sogni di vittoria, ma sulle soglie della finale veniva fermato dal torinese Cerina, poi vincitore della gara. Comunque il settimo posto finale premia il bravo sciabolatore che nelle ultime prestazioni aveva ottenuto poco rispetto al suo valore.
La seconda giornata di gare vedeva di scena il fioretto, arma tradizionalmente prodiga per i tuscolani. Ancora una volta i fiorettisti del Frascati Scherma imponevano il loro valore conquistando ambedue i titoli italiani, dimostrando che la società frascatana è oramai un polo inamovibile di questa arma nello scenario italiano.
Nicola Facioni si è affermato fra gli uomini superando in finale il livornese Ott, mentre nella semifinale aveva battuto l’altro atleta tuscolano Ennio Piazza terminato al terzo posto. Purtroppo la composizione del tabellone dell’eliminazione diretta, effettuata in base ai risultati del girone di qualificazione, ha anticipato alla semifinale lo scontro fra i due atleti che avremmo volentieri visto nella finalissima.
Nella prova femminile Valentina Cipriani, dopo aver superato la jesina Elisa Di Francisca, batteva perentoriamente la pisana Pichichero cogliendo un successo, per lei nata a Latina, che entusiasmava il numeroso pubblico presente. Nella stessa prova terminava sesta Marta Simoncelli, superata proprio dalla Cipriani nello scontro diretto (anche qui la composizione del tabellone non è stata benevola con i colori tuscolani).
Nella giornata conclusiva ancora Marta Simoncelli concludeva terza nella sciabola, mentre l’altra atleta frascatana Francesca Buccione si affermava al settimo posto.
Gli altri atleti che hanno contribuito alla vittoria con le loro prestazioni:

- nella spada femminile Chiara Conti;
- nella sciabola maschile Valerio Pompei, Emanuele DeMaria, Alessandro Reali, Marco Carfagna, Stefano Cittardi, Daniele Gorrieri, Paolo Turco, Paolo Alfonsetti
- nel fioretto femminile Francesca Buccione, Simona Marcheggiani, Germana Panattoni, Chiara Conti
- nel fioretto maschile Alessio Annecchiarico, Alessio Adami
- nella spada maschile GianLuca Conti

AS Frascati Cocciano Scherma


san cesareo

Annata record per la Fiera

La settima edizione della Fiera di San Cesareo è stata sicuramente la più riuscita sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello del numero di visitatori, ampiamente al di sopra delle ventimila presenze fatte registrare lo scorso anno. La manifestazione ha cambiato volto da quando le redini dell’organizzazione sono state prese in mano direttamente dalla N.A.C.A e dall’Agenzia San Cesareo, suo braccio operativo, presiedute rispettivamente da Mauro Ginepri e da Pino Miglio, decano dell’imprenditoria sancesarese. Col patrocinio di Comune, Provincia e Regione, la Fiera è stata inaugurata dal sindaco Filippo Mariani alla presenza di rappresentanti politici di ogni colore. Come dicevamo, un vero successo per l’organizzazione, a tutto vantaggio sia dei centotrenta operatori presenti, sia del numerosissimo pubblico intervenuto, che ha potuto notare un deciso salto di qualità rispetto alle pur positive esperienze passate. Spazi espositivi più ampi e notevole qualità dei prodotti esposti, in rappresentanza delle più svariate categorie merceologiche, hanno deliziato i visitatori, giunti anche da fuori regione. Per il prossimo anno si pensa sempre più in grande, sperando anche in un contributo più generoso da parte degli Enti Locali.

Luca Marcantonio


Sommario anno X numero 4 - aprile 2001