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Sommario anno X numero 4 - aprile 2001

 I NOSTRI PAESI - pag. 12

 

albano - castel gandolfo - nemi

I laghi di Albano e di Nemi

La situazione è precipitata: rischio di catastrofe ecologica

w12inostripaesi1.jpg (19979 byte)Con una interrogazione del cinque marzo 2001 al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, i Consiglieri Giovanni Hermanin e Renzo Carella hanno tentato di portare alla ribalta l’ormai insostenibile situazione delle acque del lago Albano e di quello di Nemi. Al di là della loro storia e delle attività che si sono tradizionalmente affermate intorno ai due bacini, il costante abbassamento delle acque rischia di mettere in pericolo l’intero ecosistema del vulcano laziale. Come si ricorda nella interrogazione, il Lago Albano di Castelgandolfo e quello di Nemi sono definiti aree a vulnerabilità primaria nel Piano Regionale delle Acque del 1982 e in base al D.L. 152/99 "area sensibile", in particolare il lago Albano è stato inserito nelle schede Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario da sottoporre ad interventi di tutela e conservazione.
Sta di fatto che negli ultimi tempi la situazione è precipitata ed i dati sono quelli di una vera e propria catastrofe ecologica: il livello delle acque si è abbassato di 20-25 cm/anno per il lago di Albano e di 10-15 cm/anno per il lago di Nemi; tutto questo equivale ad una perdita d’acqua di circa 2 milioni di m3 per ciascun anno osservato! Secondo quanto sostengono i due consiglieri ci si è messo anche il Comune di Albano il quale, non riuscendo a gestire il problema dell’approvvigionamento idrico, preleva l’acqua da pozzi, le cui quote di fondo sono in diversi casi al di sotto del livello del mare.
Anche l’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani non è stato a guardare e sta svolgendo una ricerca sulla qualità delle acque superficiali dell’area dei Colli Albani (lavoro condotto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto di Ricerca sulle acque del CNR), i cui risultati definitivi saranno disponibili a giorni, ma i cui dati preliminari hanno evidenziato un accumulo di nutrienti (fosforo e azoto) nel lago di Albano, tale da collocarlo in una situazione di alterazione definita da media a grave.
L’attività, più o meno abusiva, che sorge intorno ai bacini, ha messo in pericolo non solo il volume delle acque ma la loro stessa qualità. L’accumulo negli anni di scarichi fognari non depurati ha prodotto una concentrazione di fosforo, al di sotto dei 90 metri di profondità, compresa tra 150 e 300 microgrammi/litro e di composti azotati tra 1,5 e 2,5 mg/l; al di sotto dei 60 metri siamo dinanzi ad uno stato di ipossia totale (non c’è ossigeno disciolto). Un campionamento effettuato il 18 settembre 2000 ha evidenziato una forte presenza e di coliformi totali ed altri agenti inquinanti di origine fecale. Questi scompensi biologici e una abnorme concentrazione di nutrienti hanno provocato uno squilibrio nel ciclo vitale del lago: alcune alghe, come la "Oscillatoria rubescens" si sono concentrate oltre le misure tollerate, costringendo la ASL RMH, già dallo scorso 24 febbraio, a vietare la balneazione nel lago Albano.
Quali le cause di questa situazione? Evidentemente una concentrazione antropica superiore a quella tollerata dall’ecosistema, ma anche, secondo i consiglieri che hanno denunciato la situazione, un malfunzionamento del depuratore di Castel Gandolfo e il mancato completamento della rete fognaria collegata alle condotte principali che confluiscono nei depuratori. Certo è che i Consigli Comunali che si apprestano ad approvare le varianti al PRG dovranno tenere in conto anche di questa disastrosa situazione!

Renato Vernini


velletri

Salendosù

velletri

Salendosù

Sono giunti al termine gli incontri di arrampicata dedicati ai giovani soci della S/Sezione C.A.I. di Velletri svolti sulle pareti artificiali di arrampicata dell’Insane Climber Team presso il Palaghiaccio di Ariccia.
Con i consigli e la guida dell’Istruttore Nazionale di Alpinismo e Direttore della scuola di Alpinismo del C.A.I. di Frascati "Montagne", Massimo Marcheggiani, i ragazzi sono riusciti subito a salire "da primi", senza cioè l’ausilio pratico e psicologico di una corda che ti precede. In pochi incontri (15, 22 e 29 marzo) i giovani "ragni veliterni" hanno acquisito una sicurezza ed una tecnica che certamente lascia sbalorditi gli adulti! Per noi la palestra rimarrà comunque tale e saranno le rocce basaltiche delle falesie o calcaree degli Appennini a vederci presto impegnati in salite più o meno difficili. A tutti i partecipanti (Tiziano, Damiano, Simone, Antonello, Andrea, Giuliano) . . . ed intrusi (Flavia), i sinceri complimenti degli operatori sezionali di Alpinismo Giovanile.


 riceviamo dal comitato dei borghi e pubblichiamo

Programma proposto dalla ProLoco, attività turistiche e culturali

In riferimento alla proposta di cui all’oggetto, che alcuni di noi si sono visti recapitata dal comune di Monte Compatri e addirittura pubblicata sul giornale Notizie in Controluce nel numero di febbraio 2001, pur coscienti dell’importanza che ricopre l’attività associativa e dei vari circoli per il risveglio ed il rilancio turistico del nostro paese, ci corre l’obbligo di portare a conoscenza delle SS.VV. in indirizzo quanto segue.
Non siamo mai stati contattati da nessuno e nessuno ci ha mai proposto di organizzare iniziative da inserire nel programma delle manifestazioni del comune di Monte Cornpatri; tanto meno la Pro Loco che ci ha completamente ignorati tenendoci all’oscuro sia delle date di svolgimento che dei contenuti di tali manifestazioni.
Pertanto, ritenendo gravissimo questo modo di comportarsi, che a nostro giudizio ancora una volta evidenzia gli atteggiamenti arroganti di chi non sa per quale motivo e per quale scopo è stato chiamato al vertice della Pro Loco, per evitare in futuro spiacevoli incomprensioni vi chiediamo ufficialmente con la massima sollecitudine di voler rettificare la proposta di programma cancellando tutte le manifestazioni che vedono i borghi protagonisti in quanto i borghi non sono mai stati contattati anzi ignorati.
Alla luce di quanto accaduto desideriamo di far conoscere che il comitato dei borghi e i borghi stessi non intendono delegare nessuno a rappresentarli o a sostituirli in quanto legalmente costituiti ma intendono realizzare e gestire le manifestazioni nel rispetto dei propri ruoli che scaturiscono dalla partecipazione di tutti i cittadini e non dalle solite posizioni di potere verticistico. Distinti saluti.

Enrico Caridà, Stefano Carli, Franco Camponeschi, Fabio Evangelisti, Armando Bassani, Cesare Radica, Pino Ferretti

riceviamo dalla pro loco e pubblichiamo

Risposta alla lettera del Comitato dei Borghi

Carissimi,
non avremmo voluto rispondere alla vostra lettera, se lettera si può chiamare uno scritto privo di considerazioni di merito pieno di arroganza e inesattezze, ma quando occorre far chiarezza, replicare è d’obbligo.
È meschino e falso dichiarare che nessuno vi ha contattati, siete stati sempre invitati alle riunioni della pro loco come facilmente si può dimostrare dalle copie delle lettere in archivio. Anche all’ultima riunione, come di consueto, non si è presentato nessuno.
In merito al fatto di essere stati "completamente ignorati" ricordiamo che il sig. Fabio Evangelisti è socio fondatore della pro loco come altri due componenti del Comitato dei Borghi (sinceramente nella fase costituente ci saremmo aspettati una adesione più numerosa). È certo che l’arroganza non è di questa sede, ancorché continueremo ad invitarvi sperando in una vostra sempre gradita e utile presenza.
Vogliamo rassicurarvi che tutti noi sappiamo benissimo "per quale scopo e per quale motivo" facciamo parte della pro loco. Ma considerato che a Monte Compatri c’era una pro loco fantasma, la quale:
- non aveva rapporti con le associazioni operanti sul territorio;
- non presentava alle istituzioni progetti e programmi (tesi al rispetto dei principi fondamentali di una pro loco) in quanto non inscritta all’albo regionale perché non in regola con le direttive contemplate nelle leggi regionali n. 1 del 1975 e n. 76 del 1990, quindi senza i requisiti necessari per presentare progetti e richiesta di contributi;
- non essendo costituita con atto notarile (e la costituzione pubblica di una pro loco è la sua legalità) non era legittimata ad operare;
- una pro loco che nei due anni di attività, se così si può chiamare, non ha mai presentato un consuntivo pur avendo gestito anche danaro pubblico.
Una pro loco, che secondo quanto detto era ancora da costituire, ed è ciò che si è fatto, dietro invito dell’amministrazione comunale rivolto a tutte le associazioni di Monte Compatri, compresi i Borghi.
Altra considerazione, che a voi è sfuggita per la poca attenzione alla regolarità gestionale di una pro loco è la seguente: noi abbiamo inserito la rievocazione storica e la sfida dei borghi nella proposta di programma 2001 perché legittimati alla gestione finanziaria dell’intero programma. Quindi, pur nelle ristrettezze economiche in cui versa il nostro comune, con i pochi fondi disponibili abbiamo doverosamente dovuto pensare un po’ a tutte le manifestazioni. Contrariamente a quanto voi pensate, noi assicuriamo il maggior sostegno possibile alle vostre manifestazioni che, lungi da noi, non abbiamo mai pensato di gestire.
Avete sempre fatto bene e siamo sicuri che farete meglio. Quindi vogliamo rassicurarvi che nessuno si vuole sostituire a voi, vogliamo invece ribadire il rispetto dei ruoli e vi assicuriamo che il nostro lo conosciamo molto bene. Vi informiamo che nella pro loco sicuramente non vi è nessuna deleteria posizione di potere verticistico, ma solo molto lavoro e sicuramente una vostra collaborazione sarebbe molto utile al nostro Paese. Inoltre, ognuno di noi lascia i propri pensieri politici al di fuori della Monte Compatri 2000 pro loco nel rispetto delle norme statutarie. Ciò che ci consente di lavorare serenamente è proprio il non mischiare la politica con la promozione turistica e socioculturale, come invece purtroppo è capitato qualche volta in altre sedi.
Siamo sicuri che avrete modo di fare un’attenta riflessione e speriamo troverete lo spazio per una fattiva collaborazione.
Un fraterno abbraccio da tutti i componenti la Monte Compatri 2000 pro loco.

Per il consiglio di amministrazione, il Presidente Salvino Camponeschi


Sommario anno X numero 4 - aprile 2001