Sommario
anno X numero 4 - aprile 2001
MEDICINA - pag. 22
Novità nel trattamento delle emorroidi
Bisogna solo vincere il pudore della visita
di Giovanni Milito e Marco Gargiani
Le statistiche nazionali riferiscono che circa il 40% della
popolazione soffre per patologie proctologiche. Questo è il primo di una serie di
articoli che verteranno su queste problematiche (malattie ano/perianali) ed hanno
lintento di fornire utili suggerimenti a tal riguardo prima che il caldo estivo
precipiti fastidi ben tollerati nei mesi invernali.
1° grado - Modeste dilatazioni interne nel canale anale
2° grado - Dilatazioni che fuoriescono durante levacuazione per poi tornare
spontaneamente nel canale anale
3° grado - Prolasso, cioè fuoriuscita dal canale anale con ritorno manuale
allinterno
4° grado - Prolasso stabile allesterno, non riconducibile nel canale anale
Le emorroidi sono strutture vascolari (gruppi di vasi sanguigni) già
presenti alla nascita in ognuno di noi. Le emorroidi sintomatiche ossia quelle che
provocano sanguinamento, dolore, bruciore e tanti altri fastidi anali costituiscono la
malattia emorroidaria. Se consideriamo lano come il quadrante di un orologio, esse
si sviluppano a partenza dalle ore 3, 7 ed 11. In tal caso i vasi appaiono ingranditi e
rigonfi. Le emorroidi sintomatiche possono essere interne o esterne. Quelle interne si
sviluppano, appunto, allinterno del canale anale e risultano indolori, le esterne
allano si presentano come protuberanze dure e dolenti, sanguinanti solo in caso di
rottura. I sintomi più comuni sono il sanguinamento e la fuoriuscita dallano
durante la defecazione. Ad ogni modo le emorroidi interne possono causare dolore di severa
entità se sono completamente prolassate al di fuori dellano e non possono più
essere riportate allinterno. La causa precisa della malattia emorroidaria è
sconosciuta, ma è stato accertato che diversi sono i fattori che favoriscono o scatenano
tale malattia. Tra di essi citiamo letà, la stipsi cronica, la diarrea, la
gravidanza, lereditarietà, leccessivo uso di lassativi, e labitudine a
trascorrere molto tempo seduti sul wc, ad esempio leggendo. Comunque qualunque sia la
causa presunta o lelemento scatenante, leffetto è leccessivo stiramento
con rottura dei legamenti vascolari e conseguente prolasso della mucosa ed
assottigliamento delle pareti vasali con dilatazione delle stesse. Perdurando tali
condizioni nel tempo i vasi indeboliti fuoriescono dallano. La cura più idonea
della malattia emorroidaria è strettamente connessa con il grado evolutivo della stessa.
A tal fine è importante sottoporre il paziente ad unaccurata visita proctologica.
Se la diagnosi viene fatta allo stadio iniziale, può risultare efficace aumentare
esclusivamente il quantitativo di fibre (frutta e verdura ) ed acqua nella dieta, ed
evitare gli sforzi defecatori eccessivi. Anche effettuare semicupi tiepidi per circa dieci
minuti al dì, fornisce giovamento. Mettere in pratica queste piccole norme, favorisce
nellarco di 4, 6 settimane il miglioramento del quadro clinico iniziale. Nel caso si
dovesse verificare la persistenza del dolore potrebbe trattarsi di una trombosi
emorroidaria. Allorchè in anestesia locale mediante una piccola incisione, si provvede
alla rimozione del sangue coagulato dallinterno del vaso, con immediato benessere
per il paziente. Le legature elastiche sono il trattamento indicato per le emorroidi
interne che con gli sforzi defecatorio-fisici protrudono al di fuori dellano, per
poi rientrarvi spontaneamente o manualmente. Mediante un adeguato supporto strumentale, ed
in maniera totalmente indolore, viene applicato alla base del gavocciolo emorroidario un
anellino elastico che blocca lafflusso di sangue. Il gavocciolo e lanellino si
distaccano dalla parete del canale anale dopo circa 7, 12 giorni e vengono eliminati con
le feci. La mucosa si consolida dopo 1, 2 settimane. Talvolta tale metodica può arrecare
"disagio anale" e può causare un modesto sanguinamento. Lablazione
chirurgica dei tre gavoccioli emorroidari, rappresenta invece lintervento radicale.
Esso simpone quando si verificano trombosi emorroidarie recidivanti, quando fallisce
il trattamento con le legature elastiche, quando si verifica un prolasso emorroidario
irriducibile o quando cè un sanguinamento persistente. Lintervento chirurgico
ha lo scopo di rimuovere leccesso di tessuto che causa sia il sanguinamento che il
prolasso di mucosa rettale. Oggi le scuole di pensiero riassumono due tipi di scelta
chirurgica: la correzione del prolasso mucoemorroidario mediante suturatrice meccanica
(stapler), o lemorroidectomia con le tecniche classiche. Lintervento con la
stapler consiste nel sezionare e cucire al tempo stesso i peduncoli emorroidari, con il
minimo disagio per il paziente. Tra le tecniche tradizionali quella di Milligan-Morgan a
nostro avviso è la più indicata. Il tanto temuto dolore e sanguinamento post-operatorio,
eseguendo tale intervento, è ormai ridotto al minimo. Come? Utilizzando una pinza
dedicata, monouso a radiofrequenza e rispettando i principi della tecnica (integrità
della struttura sfinteriale, e salvaguardia dei tre ponti mucosi). Attualmente tale
metodica, che consiste nellisolamento e nellasportazione dei tre peduncoli
emorroidari, si avvale appunto della tecnologia a radiofrequenza che ha migliorato
notevolmente il gold standard. La novità sta nellapplicare una determinata
quantità di energia associata alla pressione della pinza dedicata, per un certo periodo
di tempo, calcolato automaticamente in base allimpedenza del tessuto. Questa
combinazione di pressione ed energia, causa una sintesi della porzione di tessuto compreso
nel morso della pinza, sotto diretto controllo visivo delloperatore. In tal maniera
sottiene la fusione del collagene e dellelastina presenti nella parete dei
vasi comportando unemostasi permanente e sicura evitando così lapposizione di
punti di sutura (in tal maniera si elimina il rischio di uneventuale emorragia alla
loro caduta). Tale processo avviene senza carbonizzazione né adesività, con una minima
diffusione termica ai tessuti circostanti. I tre peduncoli emorroidari vengono dunque
sezionati lungo la linea di sintesi che appare come unarea ben distinta.
Già da un po di tempo eseguiamo tutto ciò, ottenendo appunto dei risultati
straordinari in termini di gestione del paziente nel post-operatorio.
I vantaggi dellutilizzo della radiofrequenza in una tecnica già collaudatissima
sono molteplici:
-lintervento viene eseguito in anestesia locale in day hospital
-i tempi operatori sono più brevi
-il dolore post operatorio è assente o modesto controllabile con un antidolorifico
assunto oralmente
-il rischio emorragico è ridotto al minimo
-rapida ripresa dellattività lavorativa
-rapida risoluzione delle ferite chirurgiche
È importante sottolineare che non viene più applicato
allinterno il tampone, dopo nessun tipo dintervento, con un notevole sollievo
per il malato, in quanto lestrazione risultava molto dolorosa.
Dunque il paziente ha ormai a sua disposizione, a seconda dei vari casi, diverse opzioni
chirurgiche o parachirurgiche (legatura elastica e coagulazione a raggi infrarossi) nel
trattamento della malattia emorroidaria. Solo però rivolgendosi allo specialista, il
chirurgo coloproctologo, potrà essere valutato correttamente lo stadio evolutivo della
malattia con la conseguente scelta terapeutica più idonea.
Tel: 06-32479514-06324791 E-mail: militogiovanni@libero.it
E-mail: marcogargiani@katamail.com
Sommario anno X numero 4 - aprile 2001 |