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Sommario anno X numero 10 - ottobre 2001

 I NOSTRI PAESI - pag. 11

colonna

Pian Quintino… finalmente!

di Fausto Giuliani

Sull’albo d’oro della manifestazione mancava soltanto il suo nome : Pian Quintino. Dal 1994, anno della prima edizione del Palio la contrada rossoverde non era mai riuscita a salire sul gradino più alto del podio (lo scorso anno aveva terminato al secondo posto sia in campo maschile che in campo femminile). Domenica 16 Settembre invece Giuseppe D’Arienzo e Carla Anselmi hanno, seppur entrambi al fotofinish, regalato una grande soddisfazione agli amici residenti nella zona di Pian Quintino (per intenderci la parte dei terreni che si estende tra il campo sportivo ed il territorio del comune di Montecompatri).
Come ormai da anni le due gare sono state seguite con grande entusiasmo dalla numerosa folla che ha incitato a gran voce i propri beniamini, nonostante il cielo, assai plumbeo, nelle prime ore pomeridiane, lasciasse cadere qualche timida goccia di pioggia.
Il Palio riservato alle fantine – giunto alla seconda edizione – ha avuto inizio alle 18,30; alle defezioni già note dei rappresentanti di Via Frascati e di Via Casilina, si era aggiunta, per indisposizione, anche l’assenza della fantina di Parco Barberi; quando, a pochi centimetri dal traguardo la vittoria sembrava nelle mani del rione Maranella, l’asino giallorosso si impuntava caparbiamente, permettendo all’accorrente equino di Pian Quintino di cogliere una vittoria insperata. Più avvincente invece il duello in campo maschile, giunto all’ottava edizione, tra i rappresentanti del Centro Storico e di Pian Quintino (ancora assenti Via Frascati e Via Casilina); la gara, il cui percorso era assai impegnativo con una salita infinita fino in Piazza Vittorio Emanuele, ha regalato attimi di esilarante divertimento : all’altezza del curvone del cimitero l’asino della Maranella, dopo essere passato in vantaggio con uno scatto imperioso ha puntato verso l’erbetta del parco giochi sito nell’adiacente Parco Tofanelli, mentre Scirea, al secolo Nando Corrieri, vincitore dello scorso anno per la Circonvallazione, veniva continuamente sbalzato in terra dalla sua bestia apparsa alquanto irrequieta (l’Assessore allo Sport terminerà la prova in ultima posizione, fisicamente distrutto).
In dirittura d’arrivo poi Pian Quintino, dopo un forsennato testa a testa, riusciva a prevalere sul Centro Storico per pochissimi centimetri, scatenando la gioia dei contradaioli increduli di fronte al clamoroso en plein.
Per il terzo posto poi i tre asini ancora in gara si bloccavano a circa dieci metri dal traguardo (ai quattro cantoni …) non avendo intenzione alcuna di concludere la gara; alla fine, con grande fatica dei rispettivi fantini e tra le risate del pubblico, riuscivano a tagliare la linea d’arrivo nell’ordine Maranella, Parco Barberi e Via Circonvallazione.
Le gare sono state precedute dalla suggestiva sfilata in costume per le vie del paese da parte dei rappresentanti dei vari rioni con la partecipazione del gruppo Sbandieratori delle Sette Contrade di Orte che si è esibito in applauditissimi numeri con le bandiere più volte nell’arco della giornata. Il momento di maggior calore tra gli abitanti dei rioni si era raggiunto però la sera del sabato quando nelle varie zone del paese si era mangiato, cantato e ballato all’aperto.
La manifestazione nel suo complesso è riuscita ancora una volta in pieno; determinanti sono stati il contributo dell’Amministrazione Comunale e della Pro Loco ma soprattutto il notevole impegno dei capitani e di tutti gli abitanti che hanno partecipato nelle più svariate maniere – come non ricordare i figuranti, le cuoche e tutti i volontari che hanno allestito le numerose tavolate nelle strade e nelle piazze. Purtroppo l’assenza di due rioni si è fatta sentire – nella sfilata la mancanza dei magnifici costumi di Via Frascati era fin troppo evidente – e pertanto il Palio 2001 è risultato, per quanto avvincente, purtroppo incompleto.
Speravamo, al di là dei motivi – peraltro alquanto oscuri e contraddittori – che hanno portato i capitani dei due rioni a prendere tali drastiche decisioni, nell’orgoglio di qualche altro contradaiolo nel permettere, magari in extremis, la presenza della propria contrada. Ciò non è stato possibile e per questo esprimiamo il rammarico anche a nome di quanti avrebbero voluto la presenza dei colori rossoblu (Casilina) e gialloblu (Via Frascati) con i consueti e simpatici addobbi lungo le relative strade. Speriamo che per il prossimo anno si possa tornare ad una kermesse che coinvolga di nuovo tutta la popolazione ed invitiamo fin da ora i vari rappresentanti a lavorare proficuamente in tal senso in pieno spirito di collaborazione con le autorità locali per un Palio 2002 sempre più entusiasmante e ancor più coinvolgente.

ALBO D’ORO
Maschile
1994 Via Frascati
1995 Non Assegnato
1996 Parco Barberi
1997 Via Casilina
1998 Via Circonvallazione
1999 Centro Storico
2000 Via Circonvallazione
2001 Pian Quintino
Femminile
2000 Maranella
2001 Pian Quintino

- I biglietti vincenti
1 - 6062
2 - 1645
3 - 4606
4 - 9197
5 - 7066
6 - 2304
7 - 8603
8 - 8526
9 - 7110
10 - 1740


frascati

Il passaggio della campana al Rotary Club

L’anno di "servizio" passato
È festa grande per il gran numero di presenti! È festa, soprattutto per il Club. È festa per il Rotary tutto perché si dà il via ad un nuovo anno di "servizio", un altro ancora da quel lontano 1905! Il Rotary si avvicina ai suoi cent’anni di vita a testimonianza della sua ancora va1idità, meglio, necessita di essere presente nella vita dei popoli. Qualcosa di nuovo c’è stato che ci fa piacere ed è la grande presenza di ospiti, per la maggior parte personalità e abitanti nel territorio, invogliati ad accettare nostri inviti dalla felice eco del Forum che dalla Villa Mondragone ha fatto sapere in tutto il territorio dei Castelli Romani che il Rotary è quivi anche presente, vigile ed attento promotore di iniziative utili alle istituzioni sia pubbliche che private. Ed ancora, c’eravamo quasi tutti e, quindi, è inutile riportare la sintesi dei discorsi. È sufficiente sottolineare l’essenza, il significato di una serata nella quale, tacitamente, ognuno di noi ha sottoscritto ancora una volta un impegno morale nei confronti del prossimo ed, in particolare, per quanto ci riguarda, il nostro impegno è per il territorio di nostra competenza. Ed ecco perché è stato interrotto da applausi il Presidente Perrone quando, nel dare il rendiconto della sua annata, ha accennato al Forum. Perrone ha ricordato anche che il territorio è attraversato da quell’antico sentiero pedonale che faceva il periplo del Mediterraneo e le non poche conferenze tenute, durante l’anno, su questo tema nell’intento di unire ancora di più in "Amicizia" tutti i Club Rotary esistenti lungo detto periplo. E l’impegno per il territorio anche nelle paro1e del Presidente entrante Alberto Tribioli, "il territorio sarà il tema della mia presidenza, farci conoscere per quello che facciamo e per quanto valiamo". E, se lo dice Alberto, c’è da scommetterci, perché ha aggiunto: "ho la cultura del fare, e da sempre sono avvezzo a fare, soprattutto quando sento di credere in ciò che faccio". Quando si è convinti di far parte di una Associazione come il Rotary non si può che vivere di queste certezze, non si può non inneggiare ad un ideale che, anno dopo anno, rafforza in ognuno di noi la certezza di essere nel giusto, di essere chiamati a far luce ad una umanità che, messo da parte troppo frettolosamente, certi valori dello spirito, ora è su una strada buia, alla ricerca di se stessa. E questi sono altri pensieri che non solo chi scrive ha formulato in una era piena di particolari sensazioni nella quale anche il nostro Rotaract ed il nostro Inner Wheel, nelle parole dei rispettivi presidenti Nicola Polisini ed Agata Jus, hanno assicurato quella necessaria collaborazione per un "servire" più ampio, per coprire spazi a loro più congeniali sul nostro territorio. La serata, prima di concludersi con il passaggio del collare e dei rispettivi distintivi e con il ringraziamento di Perrone ai suoi collaboratori, ha offerto a tutti i presenti, la gioia di applaudire il nostro Padre Borgomeo che, dalle mani del Presidente del Club Roma N.O. ha ricevuto, su pergamena, una meritatissima menzione con la quale la Commissione del Premio Casalegno ha riconosciuto ed apprezzato i meriti e l’impegno del nostro Socio Onorario quale giornalista durante l’anno del giubileo. Gli applausi a Padre Borgomeo ed il tintinnare dei calici si sono confusi con il suono della campana che, se non si è sentito è perché gli applausi vogliono che il Rotary continui!!
La Relazione programmatica del nuovo Presidente Tribioli

Una relazione programmatica di difficile trascrizione non per il programma che è semplice da elencare, ma per le sentite note di ispirazione rotariane con cui la relazione è stata presentata. Dal compito del Presidente e dalle motivazioni che lo animano al rapporto con i Consoci, dalla gioia e fierezza di appartenere al Rotary al "servire" a favore del territorio, tutto un affiato di sincera fede, un credere in quella "Amicizia" che "fa del Rotary una classe dirigente" che lavora a progetti tutti a favore dell’Umanità.
"L’Umanità è il nostro impegno" - Tribioli ha ricordato il motto presidenziale di quest’anno - quindi, "dobbiamo esercitare un ruolo sociale non facile nell’attuale epoca". Un ruolo che "dobbiamo svolgere con l’aiuto di quei principi etici che sembrano non più uguali per tutti". Ed allora le organizzazioni come il Rotary si debbono sostituire agli individui perché possano assumere più responsabilità cercando progetti, alleandosi con altre realtà, trovando così più energie". E, qui, il Presidente ha ricordato il Rotaract ed il nostro Inner Wheel, auspicando anche altri incontri e collaborazione con i Club viciniori. Ed è stato, appunto, nello spirito di questa felice interpretazione del "servire" che Tribioli ha elencato il suo programma: sviluppo dell’effettivo creando occasioni che, dandoci lustro, ci aiutino a cooptare nuovi Soci; indire, inoltre, il 2° Forum per le innovazioni tecnologiche, con il tema che sia più vicino alle realtà locali; collaborare con i Comuni per il "festival delle ville"; svolgere più familiari possibili in interclub con altre Associazioni esistenti sul territorio ed impegnare i Soci a parlare, durante le conviviali del proprio lavoro e delle problematiche che incontrano in esso. Interessante il progetto di farci "tutori" - termine suggerito dagli Addetti al laboratorio strategico ideato dal PDG De Zuani dell’Associazione "Mosaico" che assiste malati terminali di AIDS, come pure a quella che assiste bambini autistici per i quali, sul territorio, non vi sono provvidenze statali. Nel programma non è mancato l’impegno al "Progetto Colibrì", all’incontro annuale con il Club gemello di Antibes Antipolis che il nostro impegno di elettori ha impedito di incontrare in Francia e che, quest’anno avremo il piacere di averlo nostro ospite in Italia. È in programma anche la visita al Club di Todi, nonché serate all’insegna dei fiori per salutare con musica e ballo l’arrivo di ogni stagione. Troppa roba bolle in pentola? Tribioli, per primo, se lo ha chiesto. Forse, ma l’essenziale è che non si spenga il fuoco che alimenta la nostra volontà e la nostra fede!
Organigramma per l’anno 2001-2002

Presidente: Alberto Tribioli Tesoriere: Gabriele De Zorzi
Presidente incoming: Sebastiano Baudo Prefetto: Carlo Gargiulo
Past President: Antonio Perrone Consigliere: Giulio Marinelli
Segretario: Luigino Coia Consigliere: Luigi Cimaschi


Sommario anno X numero 10 - ottobre 2001