Sommario anno X numero 10 - ottobre 2001
I
NOSTRI PAESI -
pag. 12
frascati
Viaggio in Italia o, più
modestamente…a Frascati (3)
di Va. Mar.
La Frascati’ bancarellara’
- ormai dilagante sopattutto in estate, di giorno e di notte, che fa
rimpiangere il variopinto mercatino dei vù cumprà, sparito dai siti
tuscolani - fa il paio con la Frascati-’sponsorizzatrice’, cioè quel
groviglio di legami tra sponsor, premi e premiati (sempre i soliti),
amministrazioni, occasioni costruite, amici, amici degli amici,
tipografie, giornalucoli e varie amenità, che non esitano da alcuni anni
a questa parte a sostenere senza remore o pudore, pubblicazioni di dubbio
fondamento storico in particolare sul Tuscolo, Frascati e…dintorni, che
farebbero inorridire gli storici antichi, da Tommasetti a Borda, ma anche
i ricercatori contemporanei da Toffanello a Del Nero ! Ma il nostro giro
turistico sorvola su questo e passa per fortuna quest’oggi per piazza
San Pietro dove lo sguardo è decisamente attratto dal recente restauro
della facciata della Basilica Cattedrale di san Pietro, tornata… all’antico
splendore, dopo una ‘penitenza’ durata un anno santo e mezzo! Chissà
se così apparve anche al Montesquieu, che, alla metà del Settecento,
così la descrive nel suo ‘Viaggio in Italia’: la Chiesa è
tale che in Francia non v’è altra chiesa più bella!
Lasciamo a lui l’enfatico giudizio, per ricordare che proprio in questi
giorni è stata promossa una raccolta di firme (peccato che un certo tipo
di laicato venga mobilitato solo per queste cose) affinché l’amministrazione
sia più vigilante nei confronti di sagrato, scale e affini e della
relativa pulizia. E pensare che in un nostro articolo di ben undici anni
fa vi era, tra l’altro, testualmente scritto: Ora, la pulizia di una
città compete a tutti, ma in primo luogo all’Amministrazione comunale,
che dovrebbe almeno vigilare di più in certe zone come sul sagrato della
Cattedrale, dove se è bello vedere la gioventù seduta sulla scalinata,
è certamente meno decoroso farvela bivaccare consentendo che vi si
lascino cocci di bottiglia e lattine di Coca. ( Vedi: Frascati da
perla dei Castelli a…pattumiera, Avvenire/Frascati, 22 settembre
1990).
Certo i vigili (almeno alcuni) fanno quello che possono. Abbiamo
assistito, ad esempio, alla giusta reprimenda fatta da un vigile urbano,
ad un arrogante energumeno in ‘smart’, che, accesasi la sigaretta,
aveva ostentatamente buttato il pacchetto vuoto dal finestrino in mezzo ad
una strada del centro e nello stesso tempo minacciava un altro
automobilista che gli aveva fatto notare il comportamento poco corretto.
Ma lasciamo per un po’ il centro cittadino, spostandoci nel parco
comunale (l’ex Villa Torlonia), in cui si assiste con piacere alla
installazione di nuovi giochi per i bambini e di verdi prati, ma le
strutture ( leggi in particolare i parapetti e balaustre) sono sempre più
vandalizzate con grave pericolo per i ragazzi e non solo per essi, mentre
l’occhio dell’amministratore pubblico, non cade mai su certi spuntoni
arruginiti di ex lampioni che stanno lì da più di trent’anni in attesa
che qualcuno sopra ci cada davvero! Se poi scendiamo per via Alberico II,
calpestiamo un insolito manto asfaltato talmente alto da far si che il
povero pedone debba camminare lateralmente in una specie di fossato e con
un parapetto pericolosamente basso. Non si capisce perché poi
puntualmente all’incrocio tra due vie restino normalmente buche e
avvallamenti, come se all’improvviso fosse venuto a mancare il catrame o
la competenza fosse spettasse ad…altri.
Proseguendo per il Viale F. Cecconi, un viale anch’esso ex - alberato,
(degli alberi piantati negli anni ’30 ve n’è rimasto uno solo) anche
qui, il 29 aprile del 2000, l’amministrazione (prevedendo che per il
giubileo dei lavoratori a Tor Vergata, il primo maggio, chissà quante
macchine si sarebbero riversate su Frascati: cosa poi non verificatasi
affatto), in fretta e furia fece ricoprire la dissestata strada con
qualche tonnellata d’asfalto, così che il già fatiscente marciapiede
è ora … quasi scomparso sotto il livello stradale. Tra l’altro la
storia di questo marciapiede è molto interessante. Fu ‘risistemato’
giusto 25 anni fa, con gli stessi blocchi di peperino del 1961 ( epoca in
cui furono collocati la prima volta) mentre gli unici ‘cigli’ nuovi
(di travertino e ovviamente a spese dei cittadini) furono messi in
sostituzione di quelli danneggiati dai lavori di una ditta di costruzioni
(1975).
Bene, per oggi il nostro turista, può anche riposarsi, magari all’ombra
di uno di quegli inutili cartelli stradali che indicano sosta vietata
dalle 11.00 alle 12.00 per pulizia della strada, mentre qualche decina
di metri prima c’è già un segnale di sosta vietata in qualsiasi ora
del giorno e della notte!
nemi
Torna il Progetto Nemus
di Bruna Macioci bmacioci@tiscalinet.it
Già un anno e mezzo fa
avemmo modo di seguire un interessantissimo convegno tenuto da un gruppo
di architetti dei Castelli Romani che presentarono il ‘Progetto Nemus’,
aprendo alla fantasia degli astanti una meravigliosa prospettiva: un’idea
in cui il mito, la cultura e la promozione del territorio si sposavano in
uno splendido connubio, e Diana, l’alfabeto dendrico e il rex nemorensis
si affiancavano allo sviluppo sostenibile del territorio.
Fra poco tornano. Venerdì 21 settembre al Museo delle Navi ci sarà la
seconda puntata di questo affascinante ‘sogno possibile’: la valle del
lago di Nemi trasformata in ciò che fu. Cioè in un parco
storico-mitologico-archeologico-naturalistico: un’area sacra, non più a
Diana, ma alle radici culturali dell’intera Europa. Il progetto parte
dalla riscoperta e dal rilancio della più antica mitologia del lago che
risale ai primordi dell’umanità, e del ruolo fondamentale che il luogo,
da sempre sacro alla dea Madre della Natura, ha svolto nel corso dei
millenni. "Il progetto del Parco del Ramo d’Oro tende a far
riacquistare a tutto il bacino craterico l’originario carattere sacrale,
mentre sarà pressoché eliminato ogni elemento di disturbo" dice il
portavoce del gruppo, l’arch. Giuliano Di Benedetti. "Non sono
previsti insediamenti di tipo edilizio mentre l’accesso sarà
esclusivamente pedonale o con mezzi elettrici del Parco con esclusione di
mezzi privati. Non nascondo che il problema dell’accesso e della sosta
per i visitatori è stato uno dei più difficili da risolvere. Come l’abbiamo
risolto? Venite al convegno e sentite con le vostre orecchie. Non voglio
anticipare nulla". Sempre più intrigante. "L’ambiente e la
cultura potranno essere la fonte di un sano, corretto e solido sviluppo, e
gli operatori economici scopriranno di avere più bisogno del patrimonio
ambientale e culturale che delle deturpazioni urbanistiche fin qui
perseguite" continua imperterrito l’architetto. "Valorizzare
quanto di arte, storia, cultura, ambiente i Comuni del nemus - Albano,
Ariccia, Genzano e Nemi - possono offrire: cose di cui sono fortunatamente
molto ricchi, ma che finora sono rimaste abbandonate e sostanzialmente
inutilizzate. E poi soddisfare le esigenze dei trasporti, del pendolarismo,
dell’attraversamento rapido dei singoli centri urbani e della sosta all’interno
di essi". Già. Quante volte abbiamo sentito i turisti lamentarsi per
i pochi parcheggi, per le code di traffico, per i lunghi tratti a piedi
fra il punto in cui si riesce fortunosamente a lasciare l’automobile e
il Centro Storico? Qua gli architetti ci fanno intravedere la luna... Ma
se avessero davvero quadrato il cerchio? Se davvero la valle del lago di
Nemi potesse diventare l’ombelico d’Europa, il posto da cui tutto ebbe
inizio, il sito archeologico più importante del continente?
"Attraverso un ideale percorso nel bosco, il visitatore potrà
riscoprire il cammino compiuto dall’umanità verso la civiltà e la
conoscenza" afferma Di Benedetti. "Il Parco del Ramo d’Oro non
sarà un parco di divertimenti, ma un piacevole ed interessante viaggio
nel mondo dello spirito, della logica, della fantasia; un forte polo di
attrazione che potrà espandere effetti positivi su tutto il
comprensorio". Vi pare poco?
nemi
Nemi sbarca su Internet
di Bruna Macioci bmacioci@tiscalinet.it
Il sito ufficiale del
Comune dei Castelli Romani, finalmente in rete all’indirizzo www.comunedinemi.it,
per il momento privilegia l’aspetto storico e descrittivo delle
attrattive di Nemi ed è quindi rivolto principalmente all’utenza
turistica, ma c’è anche una parte riservata ai residenti, con gli orari
degli uffici pubblici, la composizione della Giunta, i bandi, gli avvisi
alla popolazione. Presto verrà inserita una sezione dedicata alle
associazioni presenti sul territorio comunale e una per le attività
commerciali. Non manca la biblioteca, con un elenco completo dei libri
reperibili. E naturalmente c’è la pagina dedicata alla celeberrima
Sagra delle Fragole, e per le navi di Caligola c’è addirittura una
sezione a parte con la serie degli articoli - dotti e piacevolissimi -
scritti tempo fa da Massimo e Marina Medici per la testata Controluce,
che ne ha gentilmente concesso l’utilizzo. La pagina riservata agli
eventi verrà continuamente aggiornata, come pure quella relativa agli
avvisi pubblici e alle offerte di lavoro.
L’Amministrazione Comunale è lieta di offrire questo - ormai
irrinunciabile - servizio alla cittadinanza ed auspica che con l’aiuto
della Rete Nemi divenga sempre più frequentato luogo di turismo. Il sito,
curato dal webmaster Talos Zsolt, è molto accurato dal lato grafico ed è
stato studiato per essere particolarmente veloce nel caricamento ed
evitare lunghe e dispendiose attese all’utente. Stampa e popolazione
sono invitati a visitarlo e ad esprimere giudizi, consigli, pareri.
palestrina
Ricorrenze e auguri
Al luogotenente
Vittorio Stampa, comandante
della stazione capoluogo di Palestrina, è stata conferita, con decreto
del Presidente della Repubblica, la Medaglia Mauriziana al merito per
dieci lustri di carriera militare.
In seguito ad esami, e grazie all’alta preparazione
tecnica unita a spiccate attitudini militari, il maresciallo M.A. Giuseppe
Vaia, in forza alla stazione carabinieri di Palestrina, è stato promosso
al grado di maresciallo sostituto U.P.S.
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