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Monte Compatri
Intervista tra i
cittadini sul gemellaggio
di Mirco Buffi
Quando si sente
parlare di un gemellaggio tra due città di nazionalità diversa,
molto spesso ci si chiede: "ma cosa vuol dire
gemellaggio?". "A cosa serve un gemellaggio, come è
organizzato, cosa esprime?". Calandoci nel nostro
gemellaggio, e cioè quello tra la cittadina spagnola di Calahorra e
Monte Compatri, abbiamo pensato di rivolgere alcune domande alla
popolazione per capire come la gente ha accolto questa iniziativa e
che cosa ne pensa.
Ecco come le persone da noi interpellate hanno risposto.
Salvino
Camponeschi, presidente Monte Compatri 2000 Pro-Loco
D - Quali orizzonti turistici ha
aperto il gemellaggio tra Calahorra e Monte Compatri?
R - Quello che è successo fino ad oggi è che alcuni Calagorritani
venuti a visitare l’Italia e Roma, hanno colto l’occasione per
venire a visitare anche Monte Compatri e lo stesso è accaduto al
contrario. Io sono convinto che questo processo, in futuro, non
potrà che crescere.
Ida e Annalisa, maestre
D - Quale ripercussione ha avuto
sulla vita della cittadina questo incontro tra due culture così
diverse?
R - Come maestre abbiamo riscontrato una risposta entusiastica da
parte dei bambini i quali, stimolati, hanno partecipato con impegno
e interesse ai lavori da noi proposti finalizzati alla conoscenza
delle due culture. Per quanto invece riguarda la cittadinanza è
fuori dubbio che il gemellaggio ha permesso di prendere contatto con
qualcosa di diverso; è stato un momento di confronto molto
importante che su molti ha lasciato un segno positivo, un pizzico di
cultura in più.
Armando Bassani, consigliere comunale nelle file
del PPI
D - Ritiene che l’iniziativa di
questo gemellaggio stia procedendo in maniera proficua? Cosa si
dovrebbe fare che non è stata fatta?
R - L’iniziativa è stata encomiabile, e rappresenta senz’altro
un valido stimolo culturale; ma ho la sensazione che lo scambio
culturale, anziché crescere, stia miseramente calando. Per
mantenerlo vivo, secondo me, si dovrebbero organizzare gite per i
bambini e ragazzi nel paese con cui si è gemellati, in quanto sono
loro il futuro e più di chiunque altro devono trarre profitto dalla
conoscenza di culture diverse.
Vincenzo Pucci, cittadino
D - Come vive il rapporto che si
è venuto a creare tra monticiani e Calagorritani? Come semplice
cittadino, quali benefici ne ha tratto?
R - Purtroppo non ho ancora avuto modo di conoscere gli amici
spagnoli, ma vedo che l’iniziativa sta procedendo per la sua
strada e so che molti miei concittadini hanno visitato Calahorra sia
partecipando a viaggi organizzati dalla nostra amministrazione, sia
per conto proprio e mi risulta che ne sono rimasti entusiasti. Spero
anch’io di aver presto questa possibilità e trarne i vantaggi
culturali che dispensa questa iniziativa che, mi è stato detto,
sono molto intensi.
Elena Neri, commerciante
D - Quali vantaggi ha portato al
nostro paese, dopo tre anni di gemellaggio, il continuo scambio di
visite tra calagorritani e monticiani?
R - Fino ad oggi, secondo me, molto pochi, sia intendendoli come
vantaggi culturali che economici. Il fatto è che quando gli amici
spagnoli vengono a Monte Compatri si vedono poco in giro, e non ne
capisco il motivo. Il comune dovrebbe lasciarli più liberi in
maniera che ci sia più possibilità di fraternizzare ed organizzare
incontri in cui gli si racconti della nostra storia, delle nostre
tradizioni.
Rita Lombardi, cittadina
D - Quale è secondo lei, l’aspetto
più bello nato da questo gemellaggio?
R - Sicuramente lo scambio di culture e usanze ma soprattutto il
fatto che è stato un motivo per rimettere in sesto alcuni nostri
beni come il Parco, che oggi si chiama "Parco Calahorra";
peccato che il suo aspetto ordinato e pulito dura sempre molto poco.
Francesco Valente, giovane
D - Tu che sei un giovanissimo,
cosa pensi dell’unificazione europea? Credi che i gemellaggi
possano risultare utili per l’avanzamento di questo processo?
R - Io penso che l’unificazione europea sia una cosa giusta. Non
ci saranno più frontiere, faremo tutti parte di un’unica grande
nazione e ritengo che i gemellaggi servano a velocizzare il processo
di integrazione tra i popoli.
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Monte Compatri
Entrevistas a los
ciudadanos sobre el hermanamiento
de Mirco Buffi
Cuando se oye hablar
de un Hermanamiento entre dos ciudades de nacionalidad diferente, a
menudo uno se pregunta: "¿Qué qiere decir Hermanamiento?".
"¿Para qué sirve un Hermanamiento, cómo está organizado y
qué exprime?". Entrando en nuestro Hermanamiento, o sea el
de la ciudad española de Calahorra y de Monte Compatri, hemos
pensado hacer algunas preguntas a la población para entender como
la gente ha acogido esta iniciativa, y qué piensa de ella. He aquí
como las personas han respondido.
Salvino
Camponeschi, Presidente Monte Compatri 2000 Pro- Loco
D - ¿Cúales horizontes
turísticos ha abierto el Hermanamiento entre Calahorra y Monte
Compatri?
R - Lo que ha pasado hasta nuestros días es que algunos
calagurritanos que han venido a visitar Italia y Roma, han
aprovechado para ir también a Monte Compatri y viceversa. Yo estoy
convencido que este proceso en futuro, sin duda alguna crecerá.
Ida e Annalisa, maestras
D - ¿Cúales repercusiones ha
tenido en la vida de esta ciudad con los encuentro entre dos
culturas tan diferentes?
R - Como maestras hemos obtenido de los niños un grande entusiasmo,
los cuales estímulados han partecipado con empeño e interés en
los trabajos por nosotras propuestos, finalizados al conocimiento de
las dos culturas. Por lo que concierne la ciudadanía está claro
que el Hermanamiento ha permitido tener contacto con algo diferente;
ha sido un momento de confrontación muy importante que en muchas
personas ha dejado una señal positiva, un poquito más de cultura.
Armando Bassani, Consejal en el Grupo de PPI
D - ¿Piensa que la iniciativa de
este Hermanamiento está procediendo de manera provechosa?, ¿Qué
se tendría que hacer que no se ha hecho aún?
R - La iniciativa ha sido lodable, y representa sin duda un válido
estímulo cultural; pero tengo la sensación que el intercambio
cultural, más bien que crecer, está lamentablemente descendiendo.
Para mentenerlo vivo según mi opinión, se tendrían que organizar
vacaciones para los niños y muchachos en la ciudad hermanada, en
cuanto son ellos el futuro, los que obtendrán el provecho del
conocimiento de culturas diferentes.
Vincenzo Pucci, ciudadano
D - ¿Cómo vive la relación que
se ha venido creando entre montichanos y calagurritanos? ¿Cómo
simple ciudadano, qué beneficios ha obtenido?
R - Lamentablemente no he tenido la ocasión de conocer a los amigos
españoles, pero me doy cuenta que la iniciativa está encaminada
muy bien y sé que muchos de mis conciudadanos han visitado a
Calahorra, sea participando en los viajes que nuestra
administración ha organizado, sea por su propia cuenta y me resulta
que todos han quedado entusiastas. Yo también espero tener pronto
esta posibilidad y lograr obtener así las vantajas culturales que
nos da esta iniciativa, las cuales son muy interesantes.
Elena Neri, comerciante
D - ¿Cúales vantajas ha traído
a nuestra ciudad después de tres años de Hermanamiento los viajes
contínuos entre montichanos y calagurritanos?
R - Según mi opinión hasta hoy muy pocas, sea como vantajas
culturales que económicas. Cuando los amigos españoles llegan a
Monte Compatri se ven poco por ahí y no entiendo la motivación. El
Ayuntamiento tendría que dejarles más libres de manera que puedan
fraternizar más fácilmente y organizar encuentros en los cuales se
pueda contarles nuestra historia y nuestras tradiciones.
Rita Lombardi, ciudadana
D - ¿Cúal es según Usted el
aspecto más importante que ha nacido de este Hermanamiento?
R - Seguramente el intercambio de culturas y costumbres, pero sobre
todo la ocasión para arreglar algunos de nuestros bienes como el
parque, que hoy se llama "Parco Calahorra"; lástima que
su aspecto ordenado y limpio dure siempre tan poco.
Francesco Valente, joven
D - Tú que eres muy joven, ¿qué
piensas de la unificación europea? ¿Crees qué los Hermanamientos
puedan ser útiles para el acrecimiento de este proceso?
R - Yo pienso que la unificación europea sea justa. No habrán más
fronteras, seremos todos parte de una grande nación y creo que los
Hermanamientos sirvan para trasformar más rápidamente el proceso
de integración entre los pueblos. |