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Gemellaggio Monte Compatri Calahorra
Inserto a Notizie in... Controluce anno X/10 - ottobre 2001
Sommario

in italiano

en español

 pagina 04

Monte Compatri

Intervista tra i cittadini sul gemellaggio

di Mirco Buffi


Quando si sente parlare di un gemellaggio tra due città di nazionalità diversa, molto spesso ci si chiede: "ma cosa vuol dire gemellaggio?". "A cosa serve un gemellaggio, come è organizzato, cosa esprime?". Calandoci nel nostro gemellaggio, e cioè quello tra la cittadina spagnola di Calahorra e Monte Compatri, abbiamo pensato di rivolgere alcune domande alla popolazione per capire come la gente ha accolto questa iniziativa e che cosa ne pensa.
Ecco come le persone da noi interpellate hanno risposto.


Salvino Camponeschi, presidente Monte Compatri 2000 Pro-Loco
D - Quali orizzonti turistici ha aperto il gemellaggio tra Calahorra e Monte Compatri?
R - Quello che è successo fino ad oggi è che alcuni Calagorritani venuti a visitare l’Italia e Roma, hanno colto l’occasione per venire a visitare anche Monte Compatri e lo stesso è accaduto al contrario. Io sono convinto che questo processo, in futuro, non potrà che crescere.
Ida e Annalisa, maestre

D - Quale ripercussione ha avuto sulla vita della cittadina questo incontro tra due culture così diverse?
R - Come maestre abbiamo riscontrato una risposta entusiastica da parte dei bambini i quali, stimolati, hanno partecipato con impegno e interesse ai lavori da noi proposti finalizzati alla conoscenza delle due culture. Per quanto invece riguarda la cittadinanza è fuori dubbio che il gemellaggio ha permesso di prendere contatto con qualcosa di diverso; è stato un momento di confronto molto importante che su molti ha lasciato un segno positivo, un pizzico di cultura in più.
Armando Bassani, consigliere comunale nelle file del PPI

D - Ritiene che l’iniziativa di questo gemellaggio stia procedendo in maniera proficua? Cosa si dovrebbe fare che non è stata fatta?
R - L’iniziativa è stata encomiabile, e rappresenta senz’altro un valido stimolo culturale; ma ho la sensazione che lo scambio culturale, anziché crescere, stia miseramente calando. Per mantenerlo vivo, secondo me, si dovrebbero organizzare gite per i bambini e ragazzi nel paese con cui si è gemellati, in quanto sono loro il futuro e più di chiunque altro devono trarre profitto dalla conoscenza di culture diverse.
Vincenzo Pucci, cittadino

D - Come vive il rapporto che si è venuto a creare tra monticiani e Calagorritani? Come semplice cittadino, quali benefici ne ha tratto?
R - Purtroppo non ho ancora avuto modo di conoscere gli amici spagnoli, ma vedo che l’iniziativa sta procedendo per la sua strada e so che molti miei concittadini hanno visitato Calahorra sia partecipando a viaggi organizzati dalla nostra amministrazione, sia per conto proprio e mi risulta che ne sono rimasti entusiasti. Spero anch’io di aver presto questa possibilità e trarne i vantaggi culturali che dispensa questa iniziativa che, mi è stato detto, sono molto intensi.
Elena Neri, commerciante

D - Quali vantaggi ha portato al nostro paese, dopo tre anni di gemellaggio, il continuo scambio di visite tra calagorritani e monticiani?
R - Fino ad oggi, secondo me, molto pochi, sia intendendoli come vantaggi culturali che economici. Il fatto è che quando gli amici spagnoli vengono a Monte Compatri si vedono poco in giro, e non ne capisco il motivo. Il comune dovrebbe lasciarli più liberi in maniera che ci sia più possibilità di fraternizzare ed organizzare incontri in cui gli si racconti della nostra storia, delle nostre tradizioni.
Rita Lombardi, cittadina

D - Quale è secondo lei, l’aspetto più bello nato da questo gemellaggio?
R - Sicuramente lo scambio di culture e usanze ma soprattutto il fatto che è stato un motivo per rimettere in sesto alcuni nostri beni come il Parco, che oggi si chiama "Parco Calahorra"; peccato che il suo aspetto ordinato e pulito dura sempre molto poco.
Francesco Valente, giovane

D - Tu che sei un giovanissimo, cosa pensi dell’unificazione europea? Credi che i gemellaggi possano risultare utili per l’avanzamento di questo processo?
R - Io penso che l’unificazione europea sia una cosa giusta. Non ci saranno più frontiere, faremo tutti parte di un’unica grande nazione e ritengo che i gemellaggi servano a velocizzare il processo di integrazione tra i popoli.


pagina 05

Monte Compatri

Entrevistas a los ciudadanos sobre el hermanamiento

de Mirco Buffi


Cuando se oye hablar de un Hermanamiento entre dos ciudades de nacionalidad diferente, a menudo uno se pregunta: "¿Qué qiere decir Hermanamiento?". "¿Para qué sirve un Hermanamiento, cómo está organizado y qué exprime?". Entrando en nuestro Hermanamiento, o sea el de la ciudad española de Calahorra y de Monte Compatri, hemos pensado hacer algunas preguntas a la población para entender como la gente ha acogido esta iniciativa, y qué piensa de ella. He aquí como las personas han respondido.


Salvino Camponeschi, Presidente Monte Compatri 2000 Pro- Loco
D - ¿Cúales horizontes turísticos ha abierto el Hermanamiento entre Calahorra y Monte Compatri?
R - Lo que ha pasado hasta nuestros días es que algunos calagurritanos que han venido a visitar Italia y Roma, han aprovechado para ir también a Monte Compatri y viceversa. Yo estoy convencido que este proceso en futuro, sin duda alguna crecerá.
Ida e Annalisa, maestras

D - ¿Cúales repercusiones ha tenido en la vida de esta ciudad con los encuentro entre dos culturas tan diferentes?
R - Como maestras hemos obtenido de los niños un grande entusiasmo, los cuales estímulados han partecipado con empeño e interés en los trabajos por nosotras propuestos, finalizados al conocimiento de las dos culturas. Por lo que concierne la ciudadanía está claro que el Hermanamiento ha permitido tener contacto con algo diferente; ha sido un momento de confrontación muy importante que en muchas personas ha dejado una señal positiva, un poquito más de cultura.
Armando Bassani, Consejal en el Grupo de PPI

D - ¿Piensa que la iniciativa de este Hermanamiento está procediendo de manera provechosa?, ¿Qué se tendría que hacer que no se ha hecho aún?
R - La iniciativa ha sido lodable, y representa sin duda un válido estímulo cultural; pero tengo la sensación que el intercambio cultural, más bien que crecer, está lamentablemente descendiendo. Para mentenerlo vivo según mi opinión, se tendrían que organizar vacaciones para los niños y muchachos en la ciudad hermanada, en cuanto son ellos el futuro, los que obtendrán el provecho del conocimiento de culturas diferentes.
Vincenzo Pucci, ciudadano

D - ¿Cómo vive la relación que se ha venido creando entre montichanos y calagurritanos? ¿Cómo simple ciudadano, qué beneficios ha obtenido?
R - Lamentablemente no he tenido la ocasión de conocer a los amigos españoles, pero me doy cuenta que la iniciativa está encaminada muy bien y sé que muchos de mis conciudadanos han visitado a Calahorra, sea participando en los viajes que nuestra administración ha organizado, sea por su propia cuenta y me resulta que todos han quedado entusiastas. Yo también espero tener pronto esta posibilidad y lograr obtener así las vantajas culturales que nos da esta iniciativa, las cuales son muy interesantes.
Elena Neri, comerciante

D - ¿Cúales vantajas ha traído a nuestra ciudad después de tres años de Hermanamiento los viajes contínuos entre montichanos y calagurritanos?
R - Según mi opinión hasta hoy muy pocas, sea como vantajas culturales que económicas. Cuando los amigos españoles llegan a Monte Compatri se ven poco por ahí y no entiendo la motivación. El Ayuntamiento tendría que dejarles más libres de manera que puedan fraternizar más fácilmente y organizar encuentros en los cuales se pueda contarles nuestra historia y nuestras tradiciones.
Rita Lombardi, ciudadana

D - ¿Cúal es según Usted el aspecto más importante que ha nacido de este Hermanamiento?
R - Seguramente el intercambio de culturas y costumbres, pero sobre todo la ocasión para arreglar algunos de nuestros bienes como el parque, que hoy se llama "Parco Calahorra"; lástima que su aspecto ordenado y limpio dure siempre tan poco.
Francesco Valente, joven

D - Tú que eres muy joven, ¿qué piensas de la unificación europea? ¿Crees qué los Hermanamientos puedan ser útiles para el acrecimiento de este proceso?
R - Yo pienso que la unificación europea sea justa. No habrán más fronteras, seremos todos parte de una grande nación y creo que los Hermanamientos sirvan para trasformar más rápidamente el proceso de integración entre los pueblos.


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