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Sommario anno XI numero 2 - febbraio 2002

 I NOSTRI PAESI - pag. 05

parco regionale castelli romani

Progetti lodevoli…applicazioni sbagliate

(Pino D’Agostini) - "Il parco educa e produce", finanziato dalla comunità europea per un miliardo e duecento milioni. È già un anno che una cooperativa costituita all’uopo ha "vinto" il bando per mancanza di concorrenti, dopo che la prima "battuta" era andata fallita. Già questo fatto doveva far riflettere chi di dovere.
Ma andiamo con ordine.
Il progetto prevede uno stagno; gli opuscoli parlano di uno stagno. Ma lo stagno dov’è? Non è mai stato "costruito", per fortuna, mi viene da aggiungere. Il bando d’asta prevedeva che entro 40 giorni dovevano iniziare le attività e ancora oggi, a distanza di 9 mesi, nulla si vede di quell’indotto che "tutti" si aspettavano. Diamo pure tempo, ma tempo non ce n’è davvero molto.
Il progetto prevedeva la ricostruzione di alcuni casolari che ivi "esistevano dall’antichità", dicono gli opuscoli che trattano l’argomento. In realtà, tutti sanno che dette costruzioni furono realizzate nel periodo fascista, quando in quelle zone si piantava il grano, e costruite con sassi e calce in maniera molto approssimativa. Erano delle semplici costruzioni per la rimessa degli attrezzi. Dopo quel periodo in breve tempo si ridussero a ruderi da sole, proprio per l’approssimazione dei sistemi costruttivi. Meno che uno! L’attuale locanda che fu ristrutturata a scopi ricreativi in maniera pietosa già qualche anno fa.
La tecnica di ristrutturazione di detti casolari oggi ha stravolto completamente sia la forma che l’uso! Tutti sono stati ricostruiti praticamente da capo! Tutto questo all’interno del parco! Tra sei anni, alla scadenza del comodato d’uso stipulato con i "proprietari", sicuramente torneranno di loro proprietà, poiché non essendo stato stabilito un valore di riscatto precedentemente, si potrebbe richiedere una qualunque cifra per la continuazione dell’esperienza.
L’opuscolo, prima menzionato, parla di orto biologico ad uso didattico. Tale orto, presumiamo, verrà piantato a Marzo e le nostre tardive gelate sposteranno la data di uno o due mesi. Prima che l’insalata cresca credo che nessuna scolaresca potrà visitarlo poiché le scuole già saranno chiuse. Che didattica è se non potranno vedere nulla?
Una domanda ci nasce spontanea! Ma quale mente così eccelsa ha pensato di realizzare un progetto di questo tipo sul monte Algido? Tutti i vecchi del paese sanno che lassù (700 m.slm) mai sono stati realizzati orti, al massimo grano e alberi da frutta! Non vogliamo criticare il progetto che peraltro è validissimo e di cose simili ormai è piena l’Italia e funzionano benissimo, ma lasciateci dire che la scelta della zona è proprio sbagliata! Tutti sanno che quelle colline sono piene di testimonianze archeologiche di inestimabile valore.
Pensate che se sulla Montagnola (M. Finale, come era chiamato fino a qualche anno fa) e il vicino M. Salomone fosse possibile riportare alla luce le ville rustiche, le cisterne, le strade, i monumenti funebri ecc., ci troveremmo forse in un’altra Pompei e allora si che migliaia di turisti verrebbero a visitare i nostri paesetti e con un miliardo e duecento milioni una bella "botta" in questo senso si poteva anche dare.
In quelle terre i nostri nonni ci sono sempre andati a fare legna e a cercare l’acqua ben sapendo che null’altro ci poteva crescere e per via dei ruderi presenti e per la particolare qualità della terra. Pensate, ancora sopravvivono toponimi del tipo: pratarena, la vipera, le due noci.
In conclusione, l’Archeoclub di Monte Compatri ha cercato di dimostrare che altre sono le vie di uno sviluppo turistico e culturale delle nostre zone. E ancora adesso vorremmo far "ragionare" le istituzioni e tutti i cittadini sul come purtroppo il territorio, in mano a chi non lo conosce, possa essere trasformato e falsamente valorizzato. Vorremmo che i politici, quando discutono di simili scelte, invitassero pure chi del territorio ne ha fatto una bandiera, sia per amore dell’ambiente che per il fatto che di là ci sono passati i propri progenitori che con la loro fatica hanno permesso a noi di esistere!


montecompatri

I personaggi significativi della nostra storia


Ecco altri tre personaggi tratti dal lavoro "Da Monte Compatri all’Europa" delle classi V C-D dell’Istituto Comprensivo di Monte Compatri; un progetto finanziato dalla Comunità Europea e dal Comune.


Leandro Ciuffa
Leandro Ciuffa era nato nel 1794. Era nipote di Marco Mastrofini; lo zio fu suo professore di filosofia nel seminario di Frascati. Studiò all’università la "Sapienza" di Roma teologia, diritto e medicina.
Lavorava in ospedale e si dedicava allo studio delle piante. Pio VII lo nominò professore ordinario di botanica alla Sapienza e Direttore Aggiunto all’Orto Botanico. Si dedicò infine alla magistratura, occupò cariche molto importanti presso lo Stato Pontificio per oltre 30 anni.
Quando fu consigliere provinciale di Roma fece costruire la nuova strada che collega Frascati, Monte Porzio e Montecompatri.
Questa strada porta oggi il suo nome.

Ruggero Villa

Ruggero Villa è nato nel 1914. A 15 anni faceva parte attiva dell’Azione Cattolica.
Durante la seconda guerra era ufficiale dell’aviazione; fu fatto prigioniero dai Tedeschi e portato in Germania; tornato dalla prigionia venne riconosciuto come grande invalido di guerra. Si dedicò alla politica nel Partito Democristiano.
Fu sindaco di Montecompatri per lunghissimo tempo; si occupò soprattutto del piano regolatore, della viabilità. Arricchì il paese con l’acquisto di una zona boscosa per fare un parco: "la villetta".
Nel 1958, quando era sindaco, è stata inaugurata la nostra scuola. È stato parlamentare, ed alcune leggi hanno il suo nome. Si è impegnato per la comunità Economica Europea.

Alfovino Missori

Alfovino Missori è nato nel 1901.Era molto giovane quando cominciò a dedicarsi all’arte.
Dipinse molti quadri su Montecompatri: paesaggi, vie, case e monumenti.
Tanti suoi quadri sono di argomento religioso. Alcuni ritratti che ha fatto sono stati esposti in San Pietro durante la beatificazione delle persone rappresentate.
Ha dipinto anche la parete dell’altare della chiesa di S. Giovanni Battista De Rossi a Roma. Ha ricevuto medaglie, coppe e premi per la sua pittura, anche a livello internazionale.
La via a lui dedicata è nel borgo Missori.


rocca priora

Celebrata la sesta giornata sociale del Centro anziani

(Nicola Pacini) -

Celebrata la sesta giornata sociale del Centro anziani

(Nicola Pacini) -

Celebrata la sesta giornata sociale del Centro anziani

(Nicola Pacini) - I soci del centro sociale anziani A. Crisciotti hanno celebrato la sesta giornata sociale e l’assemblea di fine anno. Circa 200 dei 750 iscritti hanno ascoltato la relazione delle attività svolte nello scorso 2001, il bilancio consuntivo e quello preventivo per il corrente anno approvandoli all’unanimità. Il presidente Tisbi ha quindi consegnato una medaglia d’oro al cav. Pietro Bucci, classe 1911, ed una medaglia d’oro con diploma al cav. Grande ufficiale Giacomo Matano, per la sua attività decennale quale segretario del centro anziani, svolta sempre con equilibrio e impegno. È seguito il pranzo sociale e l’intrattenimento musicale con pianola e la tromba del socio Paolo Giordani.


Sommario anno XI numero 1 - gennaio 2002