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Sommario anno XI numero 4 - aprile 2002

 I NOSTRI PAESI - pag. 12

monte compatri

Il Paese di Nessuno

(Alessandra Felici) - Nel numero del gennaio scorso sono apparse su Controluce due lettere scritte da lettori-cittadini di Monte Compatri che hanno evidenziato alcuni aspetti della vita della comunità compatrese i quali, a mio avviso, meritano di essere ulteriormente approfonditi.
Vorrei prima raccogliere e allo stesso tempo analizzare alcune delle osservazioni espresse dal sig. L. Baldassarre nella sua lettera dal titolo “Paese Mio”, come anche, in un secondo momento, quelle della sig.ra E. Pizzolato contenute nella sua “Relazione didattica naturalistica”; entrambi i relatori sono neoresidenti. Lo preciso in merito al fatto che altri lettori invece, come la sottoscritta, sono radicati in questo paese da diverse generazioni.
Prima di tutto, voglio ringraziare il sig. Baldassarre in merito all’esortazione da lui promossa quando suggerisce che: “è ora che la comunità Monticiana faccia un salto di qualità a tutti i livelli (socio-politico-economico-culturale) e che tutti gli uomini di buona volontà partecipino fattivamente alla rinascita del proprio paese riscoprendo in ognuno di noi quell’orgoglio da troppo tempo assopito.”  Aggiungo solo una breve nota da parte mia affermando che è difficile tuttavia rendere operativo lo strumento che garantisca il raggiungimento del suddetto scopo quando il sig. Baldassarre aggiunge che a Monte Compatri “non si riesce, insomma, a separare la faziosità politica dei partiti dalla politica socio-culturale del paese, influenzando negativamente la gente che, in tal modo, si chiude sempre più in se stessa, nel proprio egoismo, nella sfiducia e nell’indifferenza totale.”
Ritengo infatti che sia proprio la separazione tra politica e cittadini, e quella tra individuo e collettività a paralizzare la vita democratica del paese. Non è pensabile l’idea di delegare lo svolgimento delle attività socio-culturali ai soli gruppi di cittadini senza un potere politico orientato verso il medesimo scopo: la crescita e lo sviluppo della qualità della vita.
L’interpretazione dei bisogni della comunità da parte dell’ente politico come anche la manifestazione degli stessi bisogni da parte del cittadino sono un passaggio indispensabile per una collaborazione a carattere partecipativo, come viene attualmente definita secondo i criteri di sviluppo democratico più accreditati.
Nella sua lettera al giornale il sig. Baldassarre ci mostra il percorso conoscitivo del cittadino neoresidente, ci parla di Monte Compatri e della sua “naturale bellezza antica ed austera” tuttavia “molto trascurata, abbandonata a se stessa (strade, palazzi, illuminazione pubblica, il verde, ecc. per non parlare di alcuni servizi: acqua, luce, nettezza urbana e così via).” Colui il quale risiede da breve tempo a Monte Compatri infatti rimane quasi sempre vittima di un sentimento nostalgico che auspica il ritorno di un arcadia comunale, di quel tipo di governo cittadino di impronta medievale di documentata storicità.
Perso nel suo vagheggiare, in seguito duramente colpito dal “grande caos di automobili con soste selvagge in dispregio dei divieti, creando disagi a chiunque, con la noncuranza di chi deve far rispettare la legge”, il povero signor Baldassarre rivela la fragilità del suo approccio alla realtà municipale e l’ingenua incapacità di apprezzare gli sforzi compiuti da questa comunità attraverso l’adozione dei più avanzati strumenti amministrativi. Questi ultimi garantiti e legittimati da un solido tessuto sociale a sostegno di un’attività politica con una forte connotazione partecipativa.
Gentile sig. Baldassarre, io non vorrei scoraggiarla, però credo che i sei anni di residenza le basteranno appena per incassare la “mancata sfida dei Borghi - agosto 2001” da lei citata nel suo articolo.
Credo che lei abbia decisamente bisogno di un sostegno incisivo e di una guida adeguata che permetta ai neocittadini come lei di godere delle reali attrazioni del nostro paese.
Apprezzi per esempio la vivibilità delle automobili residenti nel centro storico oppure la mancanza di quelle antiestetiche campane per la raccolta differenziata della plastica che tanto deturpano i comuni limitrofi. Si soffermi a valutare la percorribilità di via Colonna e la fluida transitabilità di Viale Europa. Lo spazio d’indagine è vasto, va dagli interventi a basso impatto ambientale nelle aree pubbliche delle frazioni (zone verdi non violate da strade o marciapiedi!) fino all’adesione al consorzio bibliotecario dei Castelli Romani, nei confronti del quale Monte Compatri si è particolarmente distinto in quanto unico comune dotato di biblioteca virtuale, secondo i canoni più all’avanguardia dell’organizzazione documentale digitalizzata, ben oltre le desuete operazioni di catalogazione del defunto supporto cartaceo.
Le consiglio inoltre di leggere, nel caso non l’abbia fatto, la lettera della sig.ra Pizzolato riguardo le meraviglie del Parco Calahorra; io l’ho fatto e le garantisco che lì troverà intatta l’atmosfera amena di luoghi antichi unita ad una moderna visione della didattica della natura. Credo di poter affermare che il taglio da documentario impresso non ha impedito l’emergere di un realismo a tratti allegorico. Un esercizio di stile ma anche e soprattutto una descrizione integra e lucida delle varie risorse di questo parco. La sig.ra Pizzolato parla di intervento “da parte dell’uomo, che nel corso dei secoli ha radicalmente trasformato l’ambiente introducendo nuove piante e favorendo la diffusione di alcune essenze di maggior interesse economico-produttivo come il castagno” di come “durante la visita i ragazzi hanno avuto modo di dare un nome ad arbusti ed alberi più o meno noti” ed infine “nei pressi della fontana, gli studenti hanno compilato la scheda sul Grande Patriarca Arboreo del Parco, misurando la circonferenza e stimando così l’età delle due ceppaie di castagno più vetuste (risultata essere più di due secoli)”.
Tutto questo è uno studio notevole e merita attenzione. Purtroppo io non riesco più a godere della natura del parco attraverso un’esperienza diretta perché non sono in grado di superare le barriere architettoniche che da anni danno il benvenuto al visitatore. Parlo di barriere architettoniche non nel senso attuale di impossibilità di accesso ai portatori di handicap quanto al fatto di non essere in grado di apprezzare, o meglio, di “guardare” quel tipo di intervento da parte dell’uomo. Quest’ultimo vuole forse esprimere in sé lo slancio di un’architettura auto/etero (?) celebrativa che tuttavia cerca un armonioso inserimento nell’architettura naturale? O più semplicemente, è un’opera di pubblico interesse? Il conflitto generato mi lacera da anni senza il minimo accenno alla risoluzione, nemmeno parziale. Limiti intellettuali ormai abbastanza noti di alcuni nativi compatresi, tra i quali la sottoscritta, mi tengono ai margini della fruizione del parco. Mea culpa! Non mi resta che chiedere consiglio ai nostri gemellati spagnoli ai quali il parco è intitolato. Chissà se è stato loro mostrato?


castelgandolfo

Motori, pagaie e remi

(Silvia Cutuli) - Il lago di Castelgandolfo, patria adottiva di campioni dello sport italiano, ha ospitato domenica 10 marzo altrettanti campioni di … motori. L’occasione è stata una manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Canoa e Kayak, al fine di mettere in comunicazione le imprese sportive degli assi dei motori, rappresentate dal Club Ferrari di Marino e Club Owner’s di Roma, con quelle dei campioni di pagaie e remi.
Ad aprire la giornata, nove Ferrari d’epoca dai colori giallo, rosso e grigio fiammante, che hanno sfilato costeggiando il lago e raggiungendo il cortile del Centro FICK, dove alle ore 11.30 c’è stato un incontro con gli atleti.  A fare gli onori di casa, Oreste Perri, commissario tecnico azzurro e Beniamino Bonomi, campione olimpico a Atlanta e Sydney, che hanno commentato con gli ospiti le immagini video delle ultime Olimpiadi. È stato uno spettacolo rivedere l’imbarcazione azzurra di Bonomi e Rossi scivolare sull’acqua: gli atleti affondano pagaiate pesanti fin dai primi metri della gara, lottano remo dopo remo, azzeccano il passo e con coraggio e classe tagliano per primi il traguardo. I due club automobilistici hanno voluto in questa occasione, omaggiare Oreste Perri di una targa, riconoscendo l’importanza che l’allenamento e la preparazione hanno in questo sport. Appaiono evidenti le diversità tra le due realtà sportive, che inseguono però uno stesso obiettivo: velocità e potenza; la forza è nelle braccia, nei muscoli degli atleti così come è nei cavalli del motore delle automobili.
L’esposizione di Ferrari ha lasciato il lago Albano nel pomeriggio, raggiungendo Marino; l’Associazione Colline Romane ha espresso soddisfazione per la manifestazione che ha richiamato, nella zona dei Castelli Romani, molti turisti della domenica.


velletri

Il Parco dei Castelli Romani e l’Elettrosmog

(Legambiente Circolo “La Spinosa”) - In occasione della Festa delle Camelie di Velletri, il Circolo Legambiente Castelli Sud - Lepini Nord “La Spinosa” ha iniziato la raccolta di firme relativamente a due gravi emergenze del territorio: il Parco Regionale dei Castelli Romani e l’Elettrosmog. Del primo argomento le cronache di queste ultime settimane ci hanno riempito di notizie vere e false, in realtà si vuole screditare l’operato del Presidente Caracci e dei suoi collaboratori che tra mille difficoltà, create proprio da alcune giunte comunali sempre avverse alla tutela del territorio, hanno continuato un incisivo lavoro di difesa dell’ambiente e di proposte per uno sviluppo sostenibile. Fa da contorno a tutto ciò la volontà di restringere la perimetrazione del Parco ai minimi termini e dare ad esso poteri di controllo poco incisivi (vedi dichiarazioni del maggio 2001 del Presidente della Regione Lazio). Altra raccolta di firme è rivolta al Sindaco di Velletri per effettuare un controllo sulle emissioni di onde elettromagnetiche nella Contrada Tevola (M.Artemisio). Questo sito identificato dal Ministero dell’Ambiente più di un anno fa tra quelli da bonificare, è tuttora operativo e le sue emissioni continuano a piovere sulla testa di centinaia di cittadini e su una scuola elementare. Chiediamo perciò la misurazione da parte degli enti preposti ed eventualmente il suo più veloce spostamento in luoghi non abitati e con meno impatto ambientale possibile. Continua perciò la raccolta delle firme ed invitiamo le associazioni dei castelli romani ed i singoli cittadini sensibili a queste tematiche, di affiancare il Circolo di Legambiente di Velletri in queste due iniziative. La Sede del Circolo di Via Orti Ginnetti n.32 è aperta tutti i martedì dalle ore 19.00 alle ore 20.30, oppure contattare telefonicamente 328.3864047. In merito poi alla costituzione del Comitato della salute di Lariano e della sua battaglia contro l’installazione di una nuova antenna all’interno del campo sportivo e nei pressi di una scuola e del centro abitato, il Circolo la Spinosa esprime piena solidarietà ed il suo appoggio alla analoga iniziativa a difesa dell’ambiente e dei cittadini.


albano

Aldo Onorati vince il premio letterario “Eschilo”

(Eliana Rossi) - Si è svolta a Gela, in Sicilia, la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “Eschilo” che è stato conferito, quest’anno, allo scrittore di Albano Aldo Onorati, per essersi distinto con un suo saggio sul grande tragediografo greco. Al filosofo dell’estetica Giorgio Romano (candidato al premio Nobel per la Pace) si deve la perfetta organizzazione, nonché l’ideazione del premio letterario “Eschilo”. Nella giuria, presieduta da Giorgio Romano, erano presenti illustri personalità del corpo accademico: Giuseppe Morselli, Angelo Passaro, Concetta Battaglia, Elia Nobile e Renzo Guglielmino. Aldo Onorati presenzierà, con i suoi romanzi, tra cui “La saga del mondo perduto: gli ominidi” (Ed.Sovera), alla Fiera Internazionale del Libro a Praga, nel mese di maggio.


Sommario anno XI numero 4 - aprile 2002