frascati
La Chiesa del Gesù
(Davide
Civerchia) - Tra le numerose e variegate attrazioni che la
cittadina di Frascati sa offrire ai propri abitanti e a chiunque abbia la
possibilità di visitarla, sicuramente merita attenzione la Chiesa del
Gesù. Situato nell’omonima piazza, questo luogo sacro, oltre a
possedere per forza di cose un enorme valore religioso, è caratterizzato
da una bellezza assolutamente indiscutibile.
Occorre risalire al XVI secolo per
rintracciare l’origine dell’edificio citato, allorquando il Papa Paolo
III (Alessandro Farnese, eletto pontefice nel 1534), venuto a Frascati,
invitò S. Ignazio a erigere una Chiesa in onore del Salvatore. Lo stesso
S. Ignazio stabilì di affidare il lavoro a S. Francesco Borgia, il quale
cominciò l’opera nel 1570. Purtroppo però, la morte lo colse l’anno
successivo. La nuova Chiesa fu comunque aperta al pubblico nel 1597, anche
se furono interventi successivi a renderla esattamente come la vediamo
oggi.
La Chiesa presenta una suggestiva
facciata, il cui splendore è esaltato dai recenti lavori di restauro.
Internamente, aldilà di rifiniture di altissima eleganza, può essere
notata sulla sinistra, per chi entra, l’altare di San Francesco Saverio,
ricostruito nel 1990, dopo la sua distruzione durante i bombardamenti del
secondo conflitto mondiale. L’altare è impreziosito da una tela
raffigurante S. Vincenzo Pallotti, il quale nel 1818, vivendo nell’attigua
Via Cairoli, celebrò la sua prima messa proprio nella Chiesa del Gesù.
Sempre sulla sinistra, è conservato il pulpito da cui predicò S.
Leonardo da Porto Maurizio. Accanto al pulpito è visibile l’altare
dedicato ai Santi Ignazio di Loyola e Francesco Borgia. Vicino può invece
essere ammirata la meravigliosa Cappella della Madonna Rifugio dei
Peccatori. Provvista di una vera cupola, la Cappella fu consacrata nel
1732. Notevole è l’affresco presente in fondo alla Chiesa, in esso
risultano visibili tra gli altri, il Bambin Gesù e la Vergine Maria. Il
capolavoro fu eseguito dal gesuita Andrea Pozzo. Quest’ultimo, nato a
Trieste nel 1642 fu abile architetto e pittore, tra l’altro ottenne a
Roma la nomina ad accademico di S. Luca; trasferitosi a Vienna nel 1702
per iniziativa dell’imperatore Leopoldo, lì si spense sette anni più
tardi. Del resto nel Tempio sono apprezzabili vari affreschi del Pozzo, il
quale fu coadiuvato da Antonio Colli. Sulla destra, arricchita da un
crocifisso di ottima fattura, si trova la Cappella in onore di Santa Maria
Maddalena. Sul medesimo lato è anche presente l’altare ai Santi martiri
Sebastiano e Agnese. Sicuramente degna di nota la finta Cupola centrale,
risalente ai primi anni del settecento.
Occorre sottolineare che la bellezza
della Chiesa del Gesù, seppur enorme, presenta attualmente il bisogno di
alcuni restauri nella parte interna. Peraltro un intervento di recupero
renderebbe ancor più evidente il fascino di un Tempio, amato dai fedeli e
contemplato dai turisti.
in
giro per il lazio: leonessa
Il Palio del Velluto
(La
redazione) - Il 29 giugno, festa di S. Pietro primo patrono della
città, sei cavalieri correranno, per la centesima volta, la "gara
dell’anello", prova principale delPalio del Velluto di Leonessa
(Rieti). La manifestazione ricorda la fiorente attività di tessitura, che
arricchì la città dalla fondazione, e si disputò dal 1464 (data del
riconoscimento reale per la grande Fiera di S. Pietro che si tiene ancor
oggi) fino al 1557 quando il Palio fu abolito per le sanguinose risse tra
tifosi. La ripresa è nel 1997 e da quattro anni le gare sono organizzate
da un’associazione di volontariato, l’Ente Palio del Velluto Leonessa
onlus; quest’anno si svolge l’edizione centenaria, contando anche
quelle rinascimentali.
La manifestazione si apre la sera di
venerdì 28, con le "Sorprese della notte di San Giovanni", e
per tre giorni la città, su un altopiano a mille metri d’altezza,
rivive la festosa atmosfera del Rinascimento, con centinaia di personaggi
in costume, strade e palazzi pavesati a festa, la riapertura delle antiche
botteghe artigiane e delle taverne che servono pietanze tradizionali.
Concerti con musiche d’epoca, recite, giocolieri, gruppi di tamburini,
sbandieratori fanno da contorno alle quattro gare tra i rappresentanti dei
Sesti (tradizionali suddivisioni del territorio cittadino). Ogni vincitore
ha in premio un paliotto di velluto rosso e al Sesto con i migliori
piazzamenti viene assegnato per un anno il grande Palio dipinto con i
santi Pietro e Paolo. Due grandi cortei di oltre 300 persone in costume
rievocano l’ingresso solenne in città di "Madama" Margherita
d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e duchessa di Parma, che la
ebbe in feudo come dote. La conclusione è nella serata di domenica 30
giugno con la grande Festa del fuoco.
I "Sesti" sono: Corno, Croce,
Forcamelone, Terzone, Torre, dai nomi dei castelli più importanti che
concorsero alla fondazione della città.
Per informazioni: leonessa@paliodelvellutoleonessa.it
Pro Loco di Leonessa tel. 0746/923380 -
Comune di Leonessa tel. 0746/923212
grottaferrata
Buon riposo
professore
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(Massimo Medici) - La
chiesa era piena. San Nilo, il vecchio tempio da Lei tante volte
visitato, da Lei tante volte pazientemente spiegato in ogni angolo
d’arte e di storia, era pieno di gente silenziosa e triste. Lei
era, una volta ancora, in mezzo a noi ma taceva e noi guardavamo
la Sua bara coperta di fiori.
La ricorderemo sempre
Professore. Specialmente noi, le Guide da Lei forgiate, ogni volta
che vedremo un basco muoversi tra la folla, ripenseremo ad un uomo
colto e semplice, ad uno sguardo acuto ed un po’ ironico, ad una
voce calma tra l’attenzione ed il silenzio generali.
Buon riposo Prof. Bruno
Martellotta.
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marino
Poeti alla ribalta
nei Castelli Romani
(Eliana Rossi ) - La
conoscenza dei poeti che vivono e/o operano ai Castelli Romani attraverso
la lettura delle loro poesie, è stato il motivo guida della rassegna
letteraria "Poeti alla ribalta". All’incontro, che si è
svolto giovedì 6 giugno alle 18, presso la Pro Loco di Marino, in Piazza
Lepanto 6, hanno preso parte come relatori, la prof. Rosalma Salina
Borello, docente di Letterature Comparate all’Università di Roma Tor
Vergata e il poeta-critico d’arte Franco Campegiani. Dopo la
presentazione di rito da parte del presidente della Pro Loco, Ugo Onorati,
è stata la volta dei relatori che, a turno, con tratti salienti hanno
delineato il profilo di sei poeti: Angiolina Bosco, Rosario Foglia, Maria
Fondi, Domenico Gilio, Renzo Iacobucci e Giuseppina Nieddu. Ciascun autore
è stato poi invitato a leggere i versi di alcune poesie, per deliziare il
pubblico presente.
xima
comunita’ montana
Finanziamenti per le risorse tipiche
locali
(Laura Frangini) -
Stanziati dalla XI Comunità Montana del Lazio - Assessorato Servizi
Sociali e Prodotti Tipici - circa 40.000 Euro, per finanziare proposte di
promozione del territorio e di valorizzazione dei suoi prodotti tipici,
intendendo come tali non solo il vino, il kiwi o le castagne, ma anche i
prodotti della cultura locale, ad esempio la conoscenza dei dialetti e
degli antichi mestieri, oggi a rischio di estinzione. Per i tre bandi, si
utilizzeranno fondi scaturiti da risparmi gestionali dell’Ente e dall’autoriduzione
delle indennità da parte degli Amministratori.
l’Ente Montano individua, due settori
di intervento principali, ovvero la valorizzazione delle risorse e il
miglioramento della qualità della vita, per tre tipologie differenti di
beneficiari: produttori associati, organizzazioni giovanili,
centri-anziani. Categorie molto diverse tra loro, ma strettamente connesse
nell’unica finalità dell’Ente di rafforzare l’identità
territoriale dell’area tuscolana e prenestina, quale leva
socio-economica di sviluppo.
Non ci può essere crescita
economica, senza un radicamento alla tradizione - afferma
l’assessore ai Prodotti Tipici e ai Servizi Sociali della XI Comunità
Montana, Gianfranco Monti -, più i confini si allargano in un
contesto di globalizzazione, più diventa necessario rafforzare l’identità
territoriale e offrire un prodotto con una personalità ben precisa, che
sia riconoscibile nel mercato, a cominciare proprio da quello
locale".
In questa prospettiva si colloca il
primo bando, quello rivolto alle Associazioni di Produttori, che mira a
promuovere la conoscenza e il consumo dei prodotti dell’agricoltura dell’enologia,
del sottobosco e dell’artigianato legato ai mestieri tradzionali.
Accanto a queste forme più classiche di promozione, l’Ente
Montano intende stimolare però anche strategie nuove, che possano
utilizzare sperimentalmente altri canali di comunicazione, come ad esempio
le organizzazioni giovanili. Gruppi scouts e associazioni culturali del
mondo giovanile, sono infatti i destinatari del secondo bando, per attuare
scambi socio-culturale trans-nazionali, convegni tematici, giornate di
incontro con altri grupppi e associazioni del territorio nazionale. "Dai
giovani - sono sempre parole di Monti - ci aspettiamo un contributo
progettuale in termini di creatività e originalità, come spesso solo
loro, con quella particolare sensibilità rivolta al futuro, riescono ad
elaborare". Se i giovani possono offrire un contributo
importante, a fianco del mondo produttivo, per valorizzare un territorio
come ambasciatori di cultura, gli anziani possono svolgere un ruolo
altrettanto importante, quali depositari della memoria e delle tradizioni
locali. Pubblicazioni su dialetti e mestieri tipici, incontri con le
scuole locali, gemellaggi a livello nazionale e quanto altro in linea con
le finalità generali, sono tra le azioni finanziabili dal terzo bando
della XIma Comunità Montana, che individua come beneficiari i
centri-anziani riconosciuti dai Comuni "È un’iniziativa che la
doppia valenza di salvaguardare quel patrimonio di conoscenze che
costutiscono le nostre radici, favorendo lo scambio comunicazionale tra
vecchie e nuove generazioni, ma anche e non ultimo di migliorare la
qualità della vita degli anziani, troppo spesso emarginati dalla vita
sociale e dal confronto con i bambini e i giovani."
Daremo notizia nei prossimi numeri
delle proposte, che passato il vaglio della commissione, sono state
ritenute idonee (ndr). |