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Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002

 I NOSTRI PAESI - pag. 15
frascati
La Chiesa del Gesù
(Davide Civerchia) - Tra le numerose e variegate attrazioni che la cittadina di Frascati sa offrire ai propri abitanti e a chiunque abbia la possibilità di visitarla, sicuramente merita attenzione la Chiesa del Gesù. Situato nell’omonima piazza, questo luogo sacro, oltre a possedere per forza di cose un enorme valore religioso, è caratterizzato da una bellezza assolutamente indiscutibile.

Occorre risalire al XVI secolo per rintracciare l’origine dell’edificio citato, allorquando il Papa Paolo III (Alessandro Farnese, eletto pontefice nel 1534), venuto a Frascati, invitò S. Ignazio a erigere una Chiesa in onore del Salvatore. Lo stesso S. Ignazio stabilì di affidare il lavoro a S. Francesco Borgia, il quale cominciò l’opera nel 1570. Purtroppo però, la morte lo colse l’anno successivo. La nuova Chiesa fu comunque aperta al pubblico nel 1597, anche se furono interventi successivi a renderla esattamente come la vediamo oggi.
La Chiesa presenta una suggestiva facciata, il cui splendore è esaltato dai recenti lavori di restauro. Internamente, aldilà di rifiniture di altissima eleganza, può essere notata sulla sinistra, per chi entra, l’altare di San Francesco Saverio, ricostruito nel 1990, dopo la sua distruzione durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale. L’altare è impreziosito da una tela raffigurante S. Vincenzo Pallotti, il quale nel 1818, vivendo nell’attigua Via Cairoli, celebrò la sua prima messa proprio nella Chiesa del Gesù. Sempre sulla sinistra, è conservato il pulpito da cui predicò S. Leonardo da Porto Maurizio. Accanto al pulpito è visibile l’altare dedicato ai Santi Ignazio di Loyola e Francesco Borgia. Vicino può invece essere ammirata la meravigliosa Cappella della Madonna Rifugio dei Peccatori. Provvista di una vera cupola, la Cappella fu consacrata nel 1732. Notevole è l’affresco presente in fondo alla Chiesa, in esso risultano visibili tra gli altri, il Bambin Gesù e la Vergine Maria. Il capolavoro fu eseguito dal gesuita Andrea Pozzo. Quest’ultimo, nato a Trieste nel 1642 fu abile architetto e pittore, tra l’altro ottenne a Roma la nomina ad accademico di S. Luca; trasferitosi a Vienna nel 1702 per iniziativa dell’imperatore Leopoldo, lì si spense sette anni più tardi. Del resto nel Tempio sono apprezzabili vari affreschi del Pozzo, il quale fu coadiuvato da Antonio Colli. Sulla destra, arricchita da un crocifisso di ottima fattura, si trova la Cappella in onore di Santa Maria Maddalena. Sul medesimo lato è anche presente l’altare ai Santi martiri Sebastiano e Agnese. Sicuramente degna di nota la finta Cupola centrale, risalente ai primi anni del settecento.
Occorre sottolineare che la bellezza della Chiesa del Gesù, seppur enorme, presenta attualmente il bisogno di alcuni restauri nella parte interna. Peraltro un intervento di recupero renderebbe ancor più evidente il fascino di un Tempio, amato dai fedeli e contemplato dai turisti.

in giro per il lazio: leonessa
Il Palio del Velluto
(La redazione) - Il 29 giugno, festa di S. Pietro primo patrono della città, sei cavalieri correranno, per la centesima volta, la "gara dell’anello", prova principale delPalio del Velluto di Leonessa (Rieti). La manifestazione ricorda la fiorente attività di tessitura, che arricchì la città dalla fondazione, e si disputò dal 1464 (data del riconoscimento reale per la grande Fiera di S. Pietro che si tiene ancor oggi) fino al 1557 quando il Palio fu abolito per le sanguinose risse tra tifosi. La ripresa è nel 1997 e da quattro anni le gare sono organizzate da un’associazione di volontariato, l’Ente Palio del Velluto Leonessa onlus; quest’anno si svolge l’edizione centenaria, contando anche quelle rinascimentali.
La manifestazione si apre la sera di venerdì 28, con le "Sorprese della notte di San Giovanni", e per tre giorni la città, su un altopiano a mille metri d’altezza, rivive la festosa atmosfera del Rinascimento, con centinaia di personaggi in costume, strade e palazzi pavesati a festa, la riapertura delle antiche botteghe artigiane e delle taverne che servono pietanze tradizionali. Concerti con musiche d’epoca, recite, giocolieri, gruppi di tamburini, sbandieratori fanno da contorno alle quattro gare tra i rappresentanti dei Sesti (tradizionali suddivisioni del territorio cittadino). Ogni vincitore ha in premio un paliotto di velluto rosso e al Sesto con i migliori piazzamenti viene assegnato per un anno il grande Palio dipinto con i santi Pietro e Paolo. Due grandi cortei di oltre 300 persone in costume rievocano l’ingresso solenne in città di "Madama" Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e duchessa di Parma, che la ebbe in feudo come dote. La conclusione è nella serata di domenica 30 giugno con la grande Festa del fuoco.
I "Sesti" sono: Corno, Croce, Forcamelone, Terzone, Torre, dai nomi dei castelli più importanti che concorsero alla fondazione della città.
Per informazioni: leonessa@paliodelvellutoleonessa.it
Pro Loco di Leonessa tel. 0746/923380 - Comune di Leonessa tel. 0746/923212


grottaferrata
Buon riposo professore

(Massimo Medici) - La chiesa era piena. San Nilo, il vecchio tempio da Lei tante volte visitato, da Lei tante volte pazientemente spiegato in ogni angolo d’arte e di storia, era pieno di gente silenziosa e triste. Lei era, una volta ancora, in mezzo a noi ma taceva e noi guardavamo la Sua bara coperta di fiori.
La ricorderemo sempre Professore. Specialmente noi, le Guide da Lei forgiate, ogni volta che vedremo un basco muoversi tra la folla, ripenseremo ad un uomo colto e semplice, ad uno sguardo acuto ed un po’ ironico, ad una voce calma tra l’attenzione ed il silenzio generali.
Buon riposo Prof. Bruno Martellotta.


marino
Poeti alla ribalta nei Castelli Romani
(Eliana Rossi ) - La conoscenza dei poeti che vivono e/o operano ai Castelli Romani attraverso la lettura delle loro poesie, è stato il motivo guida della rassegna letteraria "Poeti alla ribalta". All’incontro, che si è svolto giovedì 6 giugno alle 18, presso la Pro Loco di Marino, in Piazza Lepanto 6, hanno preso parte come relatori, la prof. Rosalma Salina Borello, docente di Letterature Comparate all’Università di Roma Tor Vergata e il poeta-critico d’arte Franco Campegiani. Dopo la presentazione di rito da parte del presidente della Pro Loco, Ugo Onorati, è stata la volta dei relatori che, a turno, con tratti salienti hanno delineato il profilo di sei poeti: Angiolina Bosco, Rosario Foglia, Maria Fondi, Domenico Gilio, Renzo Iacobucci e Giuseppina Nieddu. Ciascun autore è stato poi invitato a leggere i versi di alcune poesie, per deliziare il pubblico presente.


xima comunita’ montana
Finanziamenti per le risorse tipiche locali
(Laura Frangini) - Stanziati dalla XI Comunità Montana del Lazio - Assessorato Servizi Sociali e Prodotti Tipici - circa 40.000 Euro, per finanziare proposte di promozione del territorio e di valorizzazione dei suoi prodotti tipici, intendendo come tali non solo il vino, il kiwi o le castagne, ma anche i prodotti della cultura locale, ad esempio la conoscenza dei dialetti e degli antichi mestieri, oggi a rischio di estinzione. Per i tre bandi, si utilizzeranno fondi scaturiti da risparmi gestionali dell’Ente e dall’autoriduzione delle indennità da parte degli Amministratori.
l’Ente Montano individua, due settori di intervento principali, ovvero la valorizzazione delle risorse e il miglioramento della qualità della vita, per tre tipologie differenti di beneficiari: produttori associati, organizzazioni giovanili, centri-anziani. Categorie molto diverse tra loro, ma strettamente connesse nell’unica finalità dell’Ente di rafforzare l’identità territoriale dell’area tuscolana e prenestina, quale leva socio-economica di sviluppo.
Non ci può essere crescita economica, senza un radicamento alla tradizione - afferma l’assessore ai Prodotti Tipici e ai Servizi Sociali della XI Comunità Montana, Gianfranco Monti -, più i confini si allargano in un contesto di globalizzazione, più diventa necessario rafforzare l’identità territoriale e offrire un prodotto con una personalità ben precisa, che sia riconoscibile nel mercato, a cominciare proprio da quello locale".
In questa prospettiva si colloca il primo bando, quello rivolto alle Associazioni di Produttori, che mira a promuovere la conoscenza e il consumo dei prodotti dell’agricoltura dell’enologia, del sottobosco e dell’artigianato legato ai mestieri tradzionali. Accanto a queste forme più classiche di promozione, l’Ente Montano intende stimolare però anche strategie nuove, che possano utilizzare sperimentalmente altri canali di comunicazione, come ad esempio le organizzazioni giovanili. Gruppi scouts e associazioni culturali del mondo giovanile, sono infatti i destinatari del secondo bando, per attuare scambi socio-culturale trans-nazionali, convegni tematici, giornate di incontro con altri grupppi e associazioni del territorio nazionale. "Dai giovani - sono sempre parole di Monti - ci aspettiamo un contributo progettuale in termini di creatività e originalità, come spesso solo loro, con quella particolare sensibilità rivolta al futuro, riescono ad elaborare". Se i giovani possono offrire un contributo importante, a fianco del mondo produttivo, per valorizzare un territorio come ambasciatori di cultura, gli anziani possono svolgere un ruolo altrettanto importante, quali depositari della memoria e delle tradizioni locali. Pubblicazioni su dialetti e mestieri tipici, incontri con le scuole locali, gemellaggi a livello nazionale e quanto altro in linea con le finalità generali, sono tra le azioni finanziabili dal terzo bando della XIma Comunità Montana, che individua come beneficiari i centri-anziani riconosciuti dai Comuni "È un’iniziativa che la doppia valenza di salvaguardare quel patrimonio di conoscenze che costutiscono le nostre radici, favorendo lo scambio comunicazionale tra vecchie e nuove generazioni, ma anche e non ultimo di migliorare la qualità della vita degli anziani, troppo spesso emarginati dalla vita sociale e dal confronto con i bambini e i giovani."
Daremo notizia nei prossimi numeri delle proposte, che passato il vaglio della commissione, sono state ritenute idonee (ndr).

 I NOSTRI PAESI - pag. 15

Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002