Storia di una gabbianella e
del gatto che le insegnò a volare
(Silvia
Cutuli) - La storia di Zorba, il gatto nero del porto di Amburgo e
Fortunata, la gabbianella è la favola di tutti i diversi che imparano ad
amarsi, rispettarsi, essere amici.
La comunità dei gatti del porto si
stringe attorno a Zorba, aiutandolo a mantenere la promessa fatta a Kengah
(madre di Fortunata) di proteggere la neonata gabbianella e insegnarle a
volare. Fortunata crescerà con la protezione dei gatti, al sicuro nel
bazar di Harry, la sua diversità sarà apprezzata, rispettata e amata: "Ti
abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te
un gatto. Ti vogliamo gabbiana… È molto facile accettare e amare chi è
uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci
hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di
gabbiana. Devi volare".
Fortunata oserà spiccare il volo,
rendendo più forte ed intenso il legame con gli amici gatti, poiché
sarà l’affetto tra esseri diversi.
La solidarietà che emerge nel rapporto
tra diversi, si manifesta anche come spirito di unione fra simili: i gatti
del porto solidarizzano con Zorba e alla tristezza per la morte di Kengah,
partecipano tutti gli animali; l’ululato dei cani, il cinguettio
straziante dei canarini in gabbia, il garrito delle rondini nei nidi, le
grida stonate dello scimpanzè, si uniscono al miagolio dei gatti per una
canzone d’addio.
L’umano è nel mondo animale una
presenza imprevedibile, causa dei danni all’ambiente con l’abitudine
di avvelenare il mare (la parola inquinamento occuperà tutto il nono
capitolo- lettera I- dell’enciclopedia del gatto Diderot), umilia gli
animali che si mostrano intelligenti con lui, condannandoli a fare i
"pagliacci".
Anche in questo rapporto tra diversi,
Sepùlveda lascia spazio alla speranza: i gatti del porto troveranno un
umano amico: è un poeta che scrive belle parole che rallegrano e
rattristano, ma non mancano mai di provocare piacere e desiderio di
continuare ad ascoltare; in lui riporranno la loro fiducia, infrangendo la
legge dei gatti per cui l’idioma degli umani è tabù.
Il messaggio di Sepùlveda è quanto
mai attuale in questa domenica di maggio, che ha dedicato alla pace in
Medioriente, una marcia straordinaria Perugia-Assisi: non si vola solo con
ali d’uccello ma anche con le parole. |