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Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002

 CINEMA - pag. 29
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
(Silvia Cutuli) - La storia di Zorba, il gatto nero del porto di Amburgo e Fortunata, la gabbianella è la favola di tutti i diversi che imparano ad amarsi, rispettarsi, essere amici.

La comunità dei gatti del porto si stringe attorno a Zorba, aiutandolo a mantenere la promessa fatta a Kengah (madre di Fortunata) di proteggere la neonata gabbianella e insegnarle a volare. Fortunata crescerà con la protezione dei gatti, al sicuro nel bazar di Harry, la sua diversità sarà apprezzata, rispettata e amata: "Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana… È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare".
Fortunata oserà spiccare il volo, rendendo più forte ed intenso il legame con gli amici gatti, poiché sarà l’affetto tra esseri diversi.
La solidarietà che emerge nel rapporto tra diversi, si manifesta anche come spirito di unione fra simili: i gatti del porto solidarizzano con Zorba e alla tristezza per la morte di Kengah, partecipano tutti gli animali; l’ululato dei cani, il cinguettio straziante dei canarini in gabbia, il garrito delle rondini nei nidi, le grida stonate dello scimpanzè, si uniscono al miagolio dei gatti per una canzone d’addio.
L’umano è nel mondo animale una presenza imprevedibile, causa dei danni all’ambiente con l’abitudine di avvelenare il mare (la parola inquinamento occuperà tutto il nono capitolo- lettera I- dell’enciclopedia del gatto Diderot), umilia gli animali che si mostrano intelligenti con lui, condannandoli a fare i "pagliacci".
Anche in questo rapporto tra diversi, Sepùlveda lascia spazio alla speranza: i gatti del porto troveranno un umano amico: è un poeta che scrive belle parole che rallegrano e rattristano, ma non mancano mai di provocare piacere e desiderio di continuare ad ascoltare; in lui riporranno la loro fiducia, infrangendo la legge dei gatti per cui l’idioma degli umani è tabù.
Il messaggio di Sepùlveda è quanto mai attuale in questa domenica di maggio, che ha dedicato alla pace in Medioriente, una marcia straordinaria Perugia-Assisi: non si vola solo con ali d’uccello ma anche con le parole.
 CINEMA - pag. 29

Sommario anno XI numero 6 - giugno 2002