La cottura in pentola a pressione
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Prosegue la pubblicazione della
rubrica di gastronomia curata dal professor Giancarlo Tomassi
dell’I.P.S.S.A.R. "P. Artusi" di Roma. Questa parte è
tratta dal suo testo "L’alimentazione ideale - Cuocere e
mangiare senza ammalarsi".
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La cottura in pentola a pressione è soprattutto indicata per gli
alimenti che hanno bisago di cuocere a lungo, così mantengono i principi
nutritivi più integri, infatti questo tipo di cottura abbrevia anche di
un terzo la cottura dell’alimento.
Si possono cucinare quasi tutti gli alimenti, è indicata per carni
lesse o stufate, patate bollite, cottura dei cereali integrali
biologici, zuppe di legumi, brasati, verdure che necessitano di molta
acqua, in questo modo, la cottura viene condotta con minime quantità di
acqua.
Gli alimenti vengono cotti a una temperatura di 110-120°; usata a
dovere, essendo perfettamente chiusa, conserva gli aromi e i sapori meglio
di una pentola a chiusura normale.
Per preparare un bollito, si porta ad ebollizione l’acqua leggermente
salata con gli aromi, si aggiunge la carne e la si lascia bollire per
alcuni minuti, si schiuma, si mette il coperchio ermetico e si continua la
cottura per circa 45 minuti a fuoco basso.
Per gli stufati, si fa rosolare la carne nella pentola, si aggiungono gli
odori, si bagna con poco liquido e con pentola coperta e fuoco basso
cuocere per circa 35 minuti.
Come si adopera la pentola a pressione
Dopo aver posto nella pentola i cibi e i liquidi secondo la tabella
dei tempi di cottura, chiudere il coperchio e portare la pentola
sul fuoco; quando avrà raggiunto la pressione desiderata, la valvola
della pentola lascerà uscire del vapore ed un fischio, prima leggero e
poi più forte, da quel momento va calcolato il tempo di cottura
richiesto. Diminuire leggermente il calore con il solo scopo di
risparmiare combustibile.
Durante il tipo di cottura la valvola scaricherà vapore a brevi
intervalli
Per il perfetto funzionamento occorre:
- terminato il tempo di cottura, lasciare riposare due minuti;
- alzare ad intervalli il pomello della valvola di funzionamento;
in questo caso scaricare la pressione interna gradatamente e quando la
fuoriuscita del vapore sarà quasi nulla aprire il coperchio.
Se avete fretta portare la pentola sotto il getto freddo del rubinetto,
poi alzare il pomello ad intervalli e terminata l’uscita del vapore (in
questo caso il tempo sarà certamente minore) si potrà aprire il
coperchio.
Avvertenze:
Non aprite la valvola se dalla pentola esce ancora vapore; controllate
sempre che le valvole siano libere e non otturate.
Non riempire mai la pentola oltre i due terzi della sua capacità, ne
metterla sul fuoco senza liquido o contenuto.
Buona regola da seguire per il dosaggio del liquido è la seguente: una
tazza
d’acqua o liquido equivalente, per esempio brodo, per ogni mezz’ora di
cottura più mezza tazza.
Per le minestre, zuppe ecc., ci si regolerà come se si cuocesse con
pentole comuni e cioè, circa due tazze o più per persona.
Principali vantaggi ottenuti cucinando con la pentola a pressione
1) Elevatissimo risparmio di tempo e combustibile.
2) Gli alimenti conservano inalterati i colori naturali e integro il loro
sapore, perché la cottura avviene fuori dal contatto con l’aria e
quindi senza dispersione di sapori e senza ossidazioni.
3) Gli alimenti conservano tutte le vitamine e i sali minerali in essi
contenuti e neces-sari alla nostra salute.
4) Nella cottura si impiega minima quantità di acqua e si evita così il
rammollimento delle vivande.
La ricetta
Questo dolce particolare, preparato dall’alunno Samuel Scala dell’Istituto
IPSSAR "G. Maffioli" di Castelfranco Veneto, è il piatto che ha
vinto il 1° premio nel Concorso Nazionale di Cucina "Lazio in
Tavola" svoltosi il 13 aprile 2002 nell’ IPSSAR "P.ARTUSI"
di Roma
Carciofi croccanti con spuma di
ricotta ai profumi laziali
Ingredienti e dosi per 8 persone
8 carciofi romaneschi
3 l acqua
2.5 kg zucchero
50 g salvia
50 g rosmarino
250 g maizena
100 g pinoli
2 arance
150 g cioccolato
300 g ricotta
600 g panna
100 g miele
150 g burro
20 g colla di pesce |
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Procedimento:
In una casseruola portare ad ebollizione l’acqua, lo zucchero, la salvia
ed il rosmarino con i carciofi e lasciare cuocere fino a quando non sono
al dente. Raffreddarli, scolarli e tagliarli a lamelle sottili.
Montare la panna. Incorporare alla ricotta il miele ed unire alla panna
montata. Aggiungere la colla di pesce e lasciarla riposare in frigorifero.
Tagliare la buccia di arancia a listarelle e farla sbollentare. Tostare i
pinoli nel burro. Fare il caramello e coprire i carciofi precedentemente
cotti e tagliati a lamelle sottili.
Lasciare raffreddare i carciofi caramellati. Una volta freddi, con un
sacchetto di tela, ricoprire i carciofi croccanti messi a ventaglio con lo
spumone di panna, ricotta e miele.
Filtrare lo sciroppo di zucchero aromatizzato con la salvia ed il
rosmarino e portarlo ad ebollizione. Aggiungere la maizena fino a che non
si ottenga una consistenza desiderata e lasciare raffreddare.
Spolverare sopra lo spumone la buccia di arancia sbollentata, i pinoli
tostati nel burro e la cioccolata grattugiata; il tutto viene servito con
la salsa di rosmarino e salvia.
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