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Sommario anno XI numero 9 - settembre 2002

 I NOSTRI PAESI... - pag. 05
frascati-cocciano
Prosegue il cammino dopo il 5° scudetto
(Roberto D’Alessio) - La società campione d’Italia, fregiatasi due mesi del 5° titolo italiano della sua quasi cinquantenaria storia della scherma, convoca i suoi 160 schermitori per l’inizio della preparazione che li porterà ad affrontare una stagione molto densa di impegni agonistici di alto spessore, che concluderanno la stagione con i Campionati Mondiali Assoluti previsti all’Havana (Cuba) nell’ottobre 2003.
La società castellana quest’anno ha nei programmi l’ampliamento del Palazzo della Scherma “Cesare Simoncelli” costruito nel 1974. L’attuale dinamico presidente Roberto Buccione, visto l’enorme aumento degli atleti tesserati per il Frascati Cocciano, dall’alto della sua professionalità di architetto ha capito che era il momento di elaborare un progetto, sul quale stava lavorando da qualche tempo, che adesso finalmente si sta concretizzando. Si tratta di un ampliamento dell’attuale Palazzetto che consentirà di disporre di altre tre pedane e quindi di avere più spazio a disposizione per gli atleti. Questa miglioria dell’impianto permetterà di ospitare altre manifestazioni internazionali e nazionali importanti, oltre alla prova di Coppa del Mondo di Sciabola A20 del 2002-2003 che si svolgerà il 23-24 Novembre 2002.
La stagione 2002-2003 dovrà trainare, verso importanti traguardi Mondiali 2003 ed Olimpiadi 2004 di Atene affermati atleti azzurri del Frascati Cocciano come Marco Ramacci nel Fioretto Maschile, Margherita Granbassi ed Ilaria Salvatori in quello femminile, ed Andrea Aquili nella Sciabola Maschile. Ma alle loro spalle spingono nella rappresentativa nazionale Seniores e Giovani Elisabetta Castrucci, Francesca Facioni, Diego Zucca, Ennio Piazza, Stefano Barrera, Valentina Cipriani, Marta Simoncelli, Olimpia Troili, Francesca Quondamcarlo. Ai Maestri Salvatore Di Naro, Lucio Landi, Gino Pacifico, ed agli istruttori Fabio Galli, Alessandra Nucci, Bruno Scardini, Alessandro D’Alessio, Elisabetta Castrucci, un “in bocca al lupo” per la nuova stagione. Un buon lavoro al preparatore atletico Giovanni Scardini che dovrà centellinare le forze degli atleti per ogni gara che andranno ad affrontare.

frascati
Convegno su Nanotubi e Nanostrutture all’INFN
(Silvia Colasanti) - La città di Frascati ospiterà dal 23 al 28 Settembre 2002, presso i Laboratori Nazionali dell’INFN la terza edizione del Convegno su Nanotubi e Nanostrutture. Nell’ultimo decennio l’enorme sviluppo di ricerca e tecnologia applicata a dimensioni atomiche ha costituito la base di una delle discipline più stimolanti della scienza moderna. Le nano-tecnologie e le loro potenziali applicazioni sono al centro di importanti programmi di ricerca in tutto il mondo. Gli sviluppi riguardano oltre la scienza fondamentale, anche tecnologia dei materiali, elettronica, fotonica, medicina, biologia.
Questa manifestazione ha richiamato interesse nella comunità scientifica internazionale e porterà a Frascati moltissimi ricercatori, studenti stranieri e ditte che sponsorizzano l’iniziativa. L’incontro metterà a confronto sviluppo scientifico e reali ricadute tecnologiche, accrescendo il potenziale di innovazione del territorio di Frascati.


genzano
La rassegna “Sul sipario”
(Alessio Colacchi) - La quarta edizione di Genzanoestate ha esordito con la rappresentazione dei brani teatrali con cui varie scuole sono state premiate nell’ambito della rassegna “Sul sipario”. Ha iniziato domenica 30 Giugno il liceo Ugo Foscolo di Albano presentando una raccolta di vari pezzi che hanno creato un armonioso collage intitolato “Scene dal carcere”.
Del gruppo di liceali teatranti ha discorso per noi Annamaria Ferraro, regista di questo spettacolo, che al teatro Valle in Roma è stato insignito del premio di miglior recitazione. Le parole della Ferraro stupiscono oltre che per la calma anche perché latrici di un messaggio che risulta essere estraneo al mondo d’oggi. Annamaria ha infatti capito che recitare non significa “Fare la recita”, ma scoprire un lato dell’uomo di cui la moderna tecnologia ci ha fatto perdere la cognizione. Lei non si ritiene la burattinaia pronta a plasmare con le formine un gruppo di ragazzi, ma pretende di trovare alla fine del suo lavoro una crescita interiore. Vuole insomma che i suoi ragazzi maturino. Così ricorda pure che troppo poco spazio viene dato dai vari comuni alla recitazione che, se vogliamo, è una delle arti più importanti e prestigiose che l’uomo conosca.
Il giorno seguente si è invece esibita la scuola media “Via Mar Rosso” di Ostia, che ha presentato ai convenuti “La gatta cenerentola”, brano tratto da un’opera di Roberto De Simone. In questo caso l’esibizione pretendeva un lavoro più complesso dal punto di vista scenografico, tanto che questa scuola si è aggiudicata nell’ambito della rassegna “Sul sipario” il premio per miglior allestimento. Togliendo inoltre le varie assenze dovute alle partenze per le ferie, ci si stupisce alla notizia che il gruppo avrebbe dovuto contare circa cinquanta ragazzi, di cui dieci facenti parte del coro e quaranta del gruppo di teatranti.
Il programma di Genzanoestate 4 ha inoltre portato a parco Sforza-Cesarini personaggi come “Er Cipolla” (29 Giugno), Alessandro Di Carlo (6 Luglio), Alfiero Alfieri con “Er mastro Titta” (13 Luglio), Gabriele Birilli (14 Luglio), Antonio Giuliani (20 Luglio), Roberto Ranelli (26 Luglio) e Greg&Lillo (27 Luglio). Si è poi svolta, sempre all’interno di questo programma, il concorso nazionale di comicità, che ha visto in prima linea: Pablo e Pedro, Cinzia Leone e Antonio Rezza.
Il tutto si sarebbe poi dovuto concludere con “Un brindisi alle stelle cadenti nella notte di san Lorenzo”, purtroppo non andato in porto a causa del maltempo.


lettera al giornale
...e le chiamiamo ...“feste”...!
(Wilma Pasquali) -
“FESTA”: qualcosa che rallegra il cuore, luogo in cui tutti possono trovare il loro posto: grandi, piccoli, sani, malati, ricchi, poveri, piante, animali,.. festa, cioè armonia, gioia, nel rispetto di tutti e di tutto!
Chiediamoci: quelle popolari, che vorrebbero ridare importanza ai Borghi, e a tutto il paese di Montecompatri qualcosa che arricchisca il suo folklore ed insieme l’aspetto umano, sociale… quale principio seguono?
L’informazione è certamente la base per una partecipazione consapevole, per permettere uno scambio e vivere in unità; ma capita che giunto il momento delle feste, non si riesce nemmeno a conoscere un programma, e allora quale tipo di partecipazione ci si aspetta? E che tipo di festa si vuole organizzare? E per chi?
Parliamo di Borgo Ghetto: nessun programma in vista nella zona della festa e pur chiedendolo a qualche organizzatore il giorno stesso di inizio, la risposta è che non lo conosce e non sa dove sia.
Possiamo chiamare festa quel trambusto che si verifica senza tener conto dei disagi che possono derivare agli abitanti della zona, sani o malati soprattutto e quando in maniera scorretta e incosciente si fanno allontanare le macchine dei residenti, ma poi si occupano con macchine degli organizzatori, o altri abusivi, addirittura strade e vicoli che per
“SICUREZZA”, oltre che per correttezza, dovrebbero restare assolutamente liberi!? A cosa si pensa in tal caso? Al benessere delle persone? Così come quando si dispongono tavoli e sedie senza alcun corridoio dove potersi muovere liberamente e ancor più provvedere ad un soccorso qualora fosse necessario, come purtroppo spesso accade?
Quest’ultima evenienza è stata fatta presente, ma non è stata presa assolutamente in considerazione e qualcuno ha risposto che intanto stavano tutti lì presenti e le macchine si sarebbero potute spostare.
Proprio in conseguenza di tale leggerezza ed indifferenza il Borgo ha avuto la sua vittima, cioè
BELLA! Era una cagna randagia, che viveva nella piazza da 12 anni ed ha svolto con una fedeltà e responsabilità incredibili il suo dovere di guardia, difendendo con il suo abbaiare, la zona e tutte le persone che amava e dalle quali era amata. Qualcuno, per paura o superficialità, non capendo il suo abbaiare le ha creato a volte qualche problema, ma anche in questi casi Bella ha saputo dimostrare la sua intelligenza e pazienza. Esposta a tutte le intemperie, anche con le sue due cucciolate, solo negli ultimi 2 anni ha potuto godere del riparo di una cuccia e di un cibo più consono alla sua età e salute. Nonostante l’età e l’affanno, non disdegnava di farsi belle passeggiate con le persone che la invitavano e la sua riconoscenza era davvero grande per chi le mostrava un minimo di attenzione; così pure amava essere presente alle “feste”, civili e religiose, tra le persone che l’accoglievano. Era sicuramente conosciuta da quasi tutti i Monticiani. E non meritava certo di morire così!
Durante la preparazione della “festa del Borgo” Bella ha mangiato qualcosa che le ha fatto male (voglio ancora sperare senza intenzione da parte di alcuno) ed è iniziato il suo tormento: diarrea, vomito e quindi digiuno completo. In queste condizioni chiedeva soltanto un po’ di calma perché lei se ne stava tranquilla nella rientranza di un palazzo e beveva alla fontana, ma il trambusto, con i rumori dei ferri, di cui aveva paura, l’invasione della zona, che le toglieva il fresco degli alberi e dell’acqua, l’ha costretta ad allontanarsi, specialmente il venerdì sera, quando insieme agli spostamenti (per una Messa dedicata alla Patrona S. Brigida, anticipata tra l’altro di 5 giorni) al temporale sopraggiunto durante la celebrazione (e proviamo a chiederci se il Signore non abbia voluto dirci che quella festa non la gradiva e ci invitava nello stesso tempo ad una purificazione, ma non ci si ferma poi molto per ascoltare certi segni..si preferisce rimanere ciechi e sordi, purchè si raggiunga il proprio scopo e a qualunque costo..), ai fuochi d’artificio sparati così all’improvviso, Bella è arrivata fino all’inizio di S. Silvestro dove abita una signora che lei conosceva. Quando un veterinario le ha potuto metterle una flebo Bella oramai aveva iniziato a vomitare sangue.
Bella era una cagna, ma una cagna eccezionale! Rappresentava il borgo, lei lo sentiva, faceva bene il suo dovere, e ne è stata la vittima! Se si fosse trattato di una persona le cose sarebbero andate diversamente? Chiediamocelo seriamente!!
Se “non cade un passero senza che Dio lo voglia” (Mt.10), anche ciò che è capitato a Bella è stato permesso da Dio, ma non è neanche un caso che tutto questo sia successo durante la “festa del Borgo”.
Leggiamo ancora nella lettera di S. Paolo ai Romani, cap. 8: “Tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto.. e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”. Non è un mistero: se l’uomo non vive di Dio è schiavo del denaro e del potere, e questi altari esigono sacrifici.
Perché dunque questo articolo? Sia perché Bella meritava di essere ricordata, ma soprattutto perché anche se è stato il sacrificio di un animale, ha il suo significato, che non può restare nel silenzio e che tutti siamo invitati ad approfondire.
Nel nostro paese, ovunque ci giriamo osserviamo trascuratezza, cose rotte, buche, crolli, pericoli lasciati così da anni…particolarmente nella parte storica. Dove vogliamo arrivare? Tutti credo, siamo invitati a fare un esame di coscienza, per costruire sulla verità e il rispetto, per crescere nell’accoglienza e nel servizio, con retta intenzione, se amiamo ancora Montecompatri.
Forse così le nostre feste diventeranno veramente “feste, dove ognuno può trovarsi bene”, e, come dice Ernesto Olivero: “dove possa rafforzarsi la speranza in una società nella quale, senza bisogno di eroi, ognuno sappia compiere bene il proprio dovere, da persona normale, che sa discernere il bene dal male secondo la logica di Dio e non quella degli uomini” e affinchè il nostro Paese possa veramente risollevarsi, le rovine essere riedificate e l’armonia, la pace e l’unità dimorare nel cuore dei monticiani!

 I NOSTRI PAESI... - pag. 05

Sommario anno XI numero 9 - settembre 2002