castelli
romani
68°
Giro del Lazio
(Tarquinio
Minotti) - Serpellini vince il Gran Premio della Montagna
istituito dalla XI Comunità Montana. Partito da Rieti alle ore 11,20
dello scorso 21 settembre il 68° Giro del Lazio ha toccato buona parte
del territorio dei Castelli Romani ed in particolare quello della XI
Comunità Montana, la quale, anche nell’ambito dell’anno
internazionale della Montagna “non si è lasciata sfuggire
l’occasione per promuovere il nostro territorio presso il grande
pubblico” come sottolineano sia il presidente Giuseppe De Righi che
l’assessore allo sport Franco Belleggia, istituendo un premio dedicato
al miglior scalatore di questa prova.
Nel percorso della gara sono stati inseriti tre Gran Premi della Montagna
a Palestrina, Rocca Priora e Rocca di Papa. Ai primi 5 corridori di ogni
GPM è stato assegnato un punteggio, al termine delle tre salite il
miglior punteggio è stato conseguito da Serpellini al quale è stato
assegnato il Trofeo (una conca in rame tipica delle nostre zone) messo in
palio dalla XI Comunità Montana oltre ad un consistente premio in danaro.
Il giro si è concluso poi a Nettuno con la vittoria di Paolo Bettini
mentre il nostro scalatore è giunto quinto con lo stesso tempo del
vincitore.
monte
compatri
Il
Palio dell’Assunta al Borgo Le Prata
(Tarquinio
Minotti) - Mai la tensione era stata così alta. L’arciere in
piedi sul catafalco, allestito appositamente per l’occasione, con la
corda dell’arco tirata all’inverosimile, le dita pronte a lasciar
partire la freccia, sentiva su di se lo sguardo interessato di una folla
immensa. Tutto ora dipendeva da lui, le genti del suo borgo in attesa
trepidante di un punteggio vincente che ripagasse l’attesa e il lavoro
di un anno, speravano e fremevano con lui.
I numerosi spettatori, ancora in ammirazione per la bellezza e la
ricchezza dei costumi sfilati poco prima per le vie di Monte Compatri,
anche se non coinvolti emotivamente come le genti dei borghi, partecipi
del delicato momento, rimanevano in religioso silenzio in attesa che la
freccia colpisse il bersaglio…
Tutto era cominciato pochi giorni prima quando in una piazza, finalmente
svuotata dai moderni mezzi di trasporto, erano state ricostruite scene
tipiche di vita, come quella che si doveva svolgere in un piccolo paese
come il nostro all’inizio del diciassettesimo secolo.
Nella sua bottega il fabbro forgiava i ferri per calzare somari e
cavalli; il carbonaio preparava la pira di legna per trasformarla in
carbone; il pastore la ricotta; la massaia il pane con i dolci per i più
piccoli; l’oste in attesa di qualche avventore sistemava le sue cose; i birri
vigilavano non senza incutere timore e sicurezza alla gente del borgo
affaccendata nelle cose di tutti i giorni.
Un ambiente così tranquillo viene all’improvviso sconvolto. Un
cavaliere corre trafelato verso la porta del castello, porta una notizia
sensazionale. Monte Compatri è stato elevato a principato, e il suo nuovo
Signore, il cardinale Scipione Borghese, sta venendo per prendere possesso
delle sue terre.
Non passa molto tempo che una carovana, composta da servitori,
faccendieri, notabili, soldati, tutti, che accompagnano il Principe,
appare alla vista del popolo di Monte Compatri che in attesa dell’evento
si è riunito compatto all’ingresso del paese e accoglie festante il
nuovo Signore. È qui che
dopo i discorsi di rito e la lettura della bolla di papa Paolo V (23
dicembre 1613), che eleva Monte Compatri a Principato, il Cardinal
Borghese prende possesso delle sue terre e indice una gara tra le genti
del posto.
…scoccano i dardi, gli arcieri dei vari borghi si susseguono sul
catafalco. In tutti la tensione e l’emozione sono altissime, e si sente.
Mesi di allenamento, punteggi altissimi conseguiti nelle prove, ora non
contano. Ora è tutta un’altra cosa, l’emozione, la tensione, il
sentirsi osservati fa smarrire lucidità, gli occhi si velano, il
bersaglio
sembra scomparire, e pochi sono i dardi
che lo colpiscono. I
giudici fanno i loro calcoli. Il boia prende posizione. Il patibolo è
pronto. Man mano che vengono chiamati, gli arcieri dei borghi perdenti
prendono il loro posto sul patibolo. Un rullo di tamburi, uno squillo di
trombe e il boia è pronto. Ad un segnale convenuto una leva si abbassa e
i quattro arcieri cadono dentro quattro botti da mille litri, riempite
d’acqua fino all’orlo. Simultaneo è il grido di gioia delle genti di
Borgo le Prata, il Palio è loro, iniziano i festeggiamenti, mentre meste
le altre genti imprecano contro la cattiva sorte.
castelli
romani
Slam
podistico Tusculum
(Gelsino Martini) - Con l’arrivo dell’autunno si avvia
la seconda fase dello slam podistico Tusculum. Il 28 settembre 2002, in
concomitanza con la Sagra dell’Uva a Colonna, continua la stagione delle
gare programmate dall’Atletica Tusculum. Il sabato alle 17.00 il via
alla competizione che culminerà con ceste di uva da tavola della città
di Colonna e con la degustazione dei classici vini Pallavicini promotori
del trofeo. Il 1° novembre 2002 sarà la 21° Corsa dell’Angelo a Monte
Compatri, a chiudere la stagione agonistica promossa dalla società
sportiva. Tutti gli atleti, amatori ed appassionati dell’atletica sono
benvenuti alle competizioni o semplicemente per un momento da vivere
insieme. La conclusione delle gare è momento di bilancio per il “2°
Grande Slam Tusculum”, invitando sin da ora società ed atleti a
partecipare alla festa della premiazione che si terrà il 1° dicembre
2002 (il luogo verrà tempestivamente comunicato). Tutti insieme correndo
nello stupendo scenario dei Castelli Romani, con il progetto per la terza
edizione dell’attività agonistica del 2003.
albano
Quarto
Concorso Nazionale di Fumetto
(Associazione
Nuvoloso) - Organizzato dalla nostra Associazione in
collaborazione con la Pan Distribuzione (Panini) e il Patrocinio del
Comune di Albano (Assessorato alla cultura). Il tema di questa terza
edizione è stato ARIECCOLO per non dimenticarlo,
riproposta di un vecchio personaggio maschile o femminile del fumetto, del
cinema o dello spettacolo che, per i suoi connotati positivi o negativi,
il concorrente riteneva degno di essere ripescato. Fra gli oltre cento
elaborati pervenuti la giuria composta da Mario Rossi, Pino Rinaldi,
Emiliano Mammucari, Giancarlo Caracuzzo e Lorenzo Bartoli ha scelto i
vincitori del concorso. Il 20 ottobre in Albano Laziale alle ore 11.30,
presso l’area espositiva del Cellomaio avverrà la premiazione e
l’inaugurazione della mostra che resterà aperta dal 21 al 26 ottobre
(10.30/13.00 -
16.30/19.30). Contemporaneamente verrà
presentato il catalogo di questa Quarta edizione, che ha in copertina
un’illustrazione di un concorrente e la prefazione di Lorenzo Bartoli.
Il catalogo, anche quest’anno, raccoglie la selezione di 30 lavori.
Info: Tel/Fax 069322693 info@nuvoloso.it |