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Sommario anno XI numero 11 - novembre 2002

 COSTUME E SOCIETÀ - pag. 10
gastronomia -L’alimentazione equilibrata

Prosegue la pubblicazione della rubrica di gastronomia curata dal professor Giancarlo Tomassi dell’I.P.S.S.A.R. “P. Artusi” di Roma. Questa parte è tratta dal suo testo “L’alimentazione ideale - Cuocere e mangiare senza ammalarsi”.

Alimentarsi correttamente
Alimentarsi nella giusta maniera, cioè in modo tale da salvaguardare la salute e garantire il benessere, è molto meno complicato di quanto si creda.
Dagli alimenti dobbiamo ricavare ad un tempo energia e sostanze nutritive.
L’energia (misurata in calorie) è indispensabile per consentire ogni attività del nostro corpo, da quelle meno avvertite (respirazione, regolazione della temperatura corporea, ecc.) a quelle più evidenti (camminare, correre, sollevare dei pesi, ecc.).
È importante introdurre abitualmente con i cibi una quantità di energia proporzionata a quella che abitualmente spendiamo: questo significa mantenere in equilibrio il nostro bilancio energetico ed evitare così di ingrassare (è proprio l’energia introdotta in eccesso che viene trasformata dal nostro organismo in grasso di riserva) o, nel caso opposto, di deperire. È questo l’aspetto “quantitativo” dell’alimentazione. C’è poi l’aspetto “qualitativo” rappresentato appunto da quelle sostanze nutritive che pure ci debbono essere apportate dagli alimenti. Le sostanze nutritive sono suddivisibili in sei categorie: proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali ed acqua. Sono contenute un po’ in tutti gli alimenti, ma non esiste l’alimento “completo”, il che significa che nessun alimento contiene tutte le sostanze nutritive nelle qualità, quantità e proporzioni a noi necessarie. Bisogna strutturare in maniera corretta la nostra alimentazione quotidiana e salvaguardarne cioè la completezza qualitativa.
L’energia che ci serve quotidianamente non va introdotta a casaccio con qualunque alimento, ma rispettando invece certe proporzioni fra le varie sostanze nutritive: circa il 10% delle calorie deve essere fornito dalle proteine (apportano circa 4 calorie a grammo), circa il 25% - 30% dai grassi (apportano circa 9 calorie a grammo) con prevalenza di grassi vegetali, ed il restante 60% - 65% circa dai carboidrati (apportano circa 3,75 calorie a grammo) 3/4 dei quali è bene siano carboidrati complessi (soprattutto amido, come quello del pane e della pasta). La fibra alimentare deve essere assunta al giorno in misura di 30 -35 gr. Il livello di zuccheri semplici non dovrebbe superare il 10% - 12% dell’energia totale della dieta. Le proteine assunte devono essere pari a 0,75 g. per giorno. (0,75 gr. per ogni Kg. di peso dell’adulto). Tra i lipidi o grassi gli acidi grassi TRANS di monoinsatun non dovrebbero superare il 5% delle calorie totali assunte.
Gli acidi grassi saturi non devono superare il 10%, mentre prevalente deve essere la quota da monoinsaturi e soprattutto da acido oleico (olio d’oliva). Il colesterolo assunto giornalmente deve essere non superiore ai 300 mg. Nei bambini il limite è di 100 mg/ 1000 Kcal assunte. L’alcool è un nutriente ad alto contenuto energetico, un grammo di alcool apporta 7 Kcal; da un adulto va assunto il 10% delle calorie del fabbisogno energetico giornaliero. Il sale da cucina deve essere consumato con molta moderazione, dai 3-7 grammi al giorno. I sali minerali e le vitamine hanno ognuno differenti livelli di assunzione giornaliera.  (I valori sopra riportati riguardano persone in età adulta).
L’alimentazione mediterranea
L’alimentazione tipica del sud d’Italia degli anni cinquanta fu valorizzata da un nutrizionista americano, A. Keys, fatta conoscere in tutto il mondo e considerata corrispondente ai principi ideali di alimentazione. La suddivisione ideale delle calorie della dieta fra proteine, carboidrati e grassi, nonché le corrette proporzioni fra grassi saturi ed insaturi e fra carboidrati semplici (zucchero ecc.) e carboidrati complessi (amido ecc.), sono i principi cui l’alimentazione mediterranea si riferisce. Attualmente è il modello alimentare considerato dagli esperti mondiali come esempio da seguire per una giusta alimentazione nell’ambito della prevenzione delle malattie alimentari.
Questo modello consiste nella rivalutazione del cereale integrale, con tutti i suoi derivati: pasta, pane, polenta, pizza ecc.
Altra caratteristica è la frequente presenza di legumi unita al cereale; consumo di ortaggi, verdure, frutta e grassi vegetali (olio d’oliva soprattutto).
L’importanza della carne va ridimensionata, dando preferenza alle carni bianche: pollo, coniglio, tacchino ecc. I grassi animali vanno consumati in maniera ridotta.
Il piatto unico consigliato, capace di apportare tutti gli elementi nutritivi, è: pasta e fagioli, riso e piselli, ecc.. A questo piatto unico si accompagnerà sempre una verdura.
Lo zucchero e il sale vanno presi con molta moderazione.


La ricetta
Composizione di frutti di mare e gamberoni su purea di broccoli romaneschi

Ingredienti per 8 persone:
kg. 0,600 Vongole; kg 0,600 Canolicchi;
kg 0,600 Cozze; kg.0,600 Fasolari;
n. 9 Gamberoni; kg 0,600 Calamaretti;
n. 18 Polipetti moscardini;
lt. 0,300 Olio extra vergine d’oliva;
gr. 100 Pomodori; kg 1  Limoni d ‘Amalfi;
gr. 50 Basilico fresco; gr. 50 Prezzemolo;
n. 2  Broccoli romaneschi da kg 2 ciasc.
sale, pepe bianco
Procedimento:
Pulire e cuocere  a bollitura separatamente i calamaretti, i polipetti e i gamberoni. A  parte cuocere sempre a bollitura i frutti di mare per pochi minuti. Sgusciarli e condirli con  olio, succo di limone , basilico e prezzemolo. Pulire e cuocere  in acqua bollente per pochi minuti i broccoli romaneschi e ridurne la metà in una purea. Comporre il piatto: mettere nel fondo la purea di broccoli con  sopra l’insalata di mare, guarnire con i restanti broccoli insaporiti con olio d’oliva.

 COSTUME E SOCIETÀ - pag. 10

Sommario anno XI numero 11 - novembre 2002