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Sommario anno XI numero 12 - dicembre 2002

CINEMA E TEATRO - pag. 20
La febbre del Sabato sera
(Silvia Cutuli) - “… ah ah ah ah … Stayin’ Alive”: Tony Manero rincorre il suo futuro sulla pista da ballo dell’Odissey 2001; Sebastien Torkia irrompe sulla scena, firmando con il suo dito puntato verso l’alto, l’edizione del musical “La Febbre del Sabato Sera” per la regia di Massimo Romeo Piparo (dal film Saturday night fever di John Badham del 1977), in scena al Teatro Sistina di Roma fino al 4 dicembre.

Sullo sfondo delle vicende di Tony e dei suoi amici Baroni: Bobby, Joely, Double J e Gus, si staglia il Ponte di Brooklyn, meta ideale oltre il quale i sogni possono divenire realtà.
Sotto i costumi patinati, i colletti a punta e i pantaloni a zampa di elefante, si cela voglia di riscatto (Frank Jr., diventato prete per desiderio di gloria di papà e mamma Manero, lascia i voti), disagio giovanile (Bobby intona una struggente “Tragedy” ponendo fine alla sua vita, per non sottostare alla costrizione dei genitori, di sposare la sua ragazza Doreen, rimasta incinta). Si fa luce sulle tristi famiglie di emigrati in cui nulla resta da dirsi (sulla scena Frank Sr. e Flo Manero), sui diritti negati sul posto di lavoro (in scena il signor Fusco, datore di lavoro di Tony Manero). Candidi sorrisi: le note di “If I can’t have you” accompagnano l’amore deluso di Annette per Tony Manero. Baci sensuali: Tony insegue l’amore al di là del ponte di acciaio; Stephanie Mangano, la ragazza di cui si innamora, vuol tentare l’ascesa sociale, trasferendosi a Manatthan. È sabato sera: il Dj Monty scatena la “Night fever” con una gara di ballo all’Odissey 2001, è l’occasione giusta per mettercela tutta ed esibirsi in balli sfrenati. Rocky Roberts scende in platea, dispensando energia, esortando gli spettatori a cantare e ballare con lui. “How deep is your love”: i bei sogni stanno al di là di un ponte, per passare dall’altra parte bisogna credere davvero in qualcosa. Massimo Romeo Piparo ci ha condotto in questa passeggiata al di là di un ponte con tre narratori di eccezione, i fratelli Gibb, ovvero i Bee Gees. La loro presenza scenica, rende ancor più palpabile dalla platea, l’atmosfera magica degli anni ‘70, fatta di trascinati numeri coreografici ed intramontabili costumi (jeans a zampa d’elefante, camicie sgargianti, ray-ban a goccia, scarpe zeppate, miniabiti, top).
Applauditissimo il cast di questa versione italiana, composto da trenta ballerini/cantanti ed un’orchestra di dieci elementi che si esibiscono dal vivo. Le coreografie sono di Jaime Rogers, le scene di Giancarlo Fuselli, i costumi di Angela Buscemi , la direzione musicale di Maurizio Campo, le canzoni dei Bee Gees (in lingua originale).
Il Cast
Sebastien Torkia  Tony Manero
Rocky Roberts Dj Mounty 
Loredana Sartori Stephanie Mangano 
Francesca Taverni Annette
Cristian Ruiz Bobby
Giorgio Raucci                  Double J
Eros Conforti                   Joely
Giuseppe Galizia             Gus
Igino Massei                    Fusco/Frank Sr. 
Carlo Spanò                    Frank Jr.
Carla Castelli                   Flo Manero
Marco Di Folco                     Jay
Ketti Rosselli                    Maria Huerta
Maurizio Gibin                  Cesar Rodriguez
Francesca Zaccherini          Linda
Ursula De Nittis              Doreen
Monica Mitoli                  Connie
Giuseppe Rosignano          Chester
Graziella Statile                Shirley
Karen Nicole Stange             Gina
Elisabetta Pignataro               Lucille
Marco Beddu                        Ryan 
Paride Acacia                  Barry
Massimiliano Giusto        Robin
Alessandro Sammarini   Maurice
CINEMA E TEATRO - pag. 20

Sommario anno XI numero 12 - dicembre 2002