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Sommario anno XI numero 12 - dicembre 2002

IL CONGEDO DI UN GENIO - pag. 23
“Si congeda un genio”
(Riccardo Faini) - Gabriel García Márquez si è ritirato dalla vita pubblica per ragioni di salute: cancro linfatico.  Adesso, sembra, che si aggravi sempre di più.  Ha inviato una lettera di saluti ai suoi amici che grazie ad Internet è stata possibile diffondere. Vi proponiamo la lettura di questo breve e commovente messaggio all’umanità scritto da uno dei latino-americani più brillanti degli ultimi tempi.

«Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stracci e mi regalasse un pezzo di vita approfitterei di questo tempo il più possibile.
Possibilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico... 
Darei valore alle cose, non per quel che valgono ma piuttosto per quello che significano. 
Dormirei poco, sognerei di più... comprendendo che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi perdiamo sessanta secondi di luce... Andrei via quando gli altri rimangono... alzandomi quando gli altri dormono...

Se Dio mi donasse un pezzo di vita, vestirei semplice... mi nutrirei di bocconi di sole... lasciando scoperto non soltanto il mio corpo ma anche la mia anima... Agli uomini dimostrerei quanto è sbagliato pensare di smettere di amare quando si invecchiano senza sapere che si invecchiano proprio quando smettono di amare. 
A un bimbo donerei ali, lascerei però che imparasse a volare da solo... Agli anziani insegnerei che la morte non giunge con la vecchiaia ma con la dimenticanza...

Tante cose ho appreso da loro... gli uomini... Ho appreso che tutti vogliono vivere in cima alla montagna, senza capire che la vera felicità risiede nel superamento delle difficoltà... Ho appreso che quando un neonato  afferra con il suo piccolo pugno per la prima volta il dito del padre... lo terrà con se per sempre. Ho appreso che un uomo ha  il diritto di guardare un altro uomo dall’alto al basso soltanto quando ha la possibilità di aiutarlo ad evolversi... Sono tante le cose che ho potuto capire da loro... ma in realtà molte non mi potranno servire... perché quando guardo dentro di me... mi vedo che sto morendo...
Dì sempre quello che senti... e fa quello che pensi...
Se sapessi che oggi sarà l’ultima volta che ti vedrò dormire ti abbraccerei fortemente, e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima. Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo ti direi “ti amo”  e non darei per scontato che tu già lo sappia. Sempre c’è un altro giorno e la vita ci da un’altra opportunità per fare le cose bene, ma se mi sbaglio ed oggi è tutto quel che mi rimane mi piacerebbe dirti quanto ti amo e che mai ti dimenticherò...
Il domani non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi coloro che ami... Per questo non aspettare più... fallo oggi... che se mai il domani arriverà, sicuramente rimpiangerai il giorno che non hai preso tempo per un sorriso... un abbraccio... un bacio... e che sei stato tanto occupato da non concedergli un ultimo desiderio. Conserva quelli che ami vicino a te, fagli sentire il più possibile quello che hanno bisogno, e trattali bene... usa il tempo per dirgli “partecipo” “ perdonami” “per favore” “grazie” e tutte le parole di amore che conosci...
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti... Chiedi al Signore la forza e sappila esprimere... Dimostrala ai tuoi amici e sarai amato per quanto vali»
Gabriel García Márquez

“Se despide un genio”

Gabriel García Márquez se ha retirado de la vida pública por razones de salud: cáncer linfático.  Ahora, parece, que es cada vez más  grave.  Ha enviado una carta de despedida a sus amigos, y gracias a Internet está siendo difundida. Les recomiendo su lectura porque es verdaderamente conmovedor este corto texto escrito por uno de los Latinoamericanos más brillantes de los últimos tiempos. 

 

 

“Si por un instante Dios se olvidara de que soy una marioneta de trapo y me regalara un trozo de vida, aprovecharía ese tiempo lo más que pudiera”Posiblemente no diría todo lo que pienso, pero en definitiva pensaría todo lo que digo. Daría valor a las cosas, no por lo que valen, sino por lo que significan. Dormiría poco, soñaría más, entiendo que por cada minuto que cerramos los ojos, perdemos sesenta segundos de luz.  Andaría cuando los demás se detienen, despertaría cuando los demás duermen. Si Dios me obsequiara un trozo de vida, vestiría sencillo, me tiraría de bruces al sol, dejando descubierto, no solamente mi cuerpo, sino mi alma.A los hombres les probaría cuán equivocados están al pensar que dejan de enamorarse cuando envejecen, sin saber que envejecen cuando dejan de enamorarse! A un  niño le daría alas, pero le dejaría  que él solo aprendiese a volar.A los viejos les enseñaría que la muerte no llega con la vejez, sino con el olvido.Tantas cosas he aprendido de ustedes, los hombres...  He aprendido que  todo el mundo quiere vivir en la cima de la montaña, sin saber que la verdadera felicidad está en la forma de subir la escarpada.He aprendido que cuando un recién nacido aprieta con su pequeño puño, por primera vez, el dedo de su padre, lo tiene atrapado por siempre. He aprendido que un hombre sólo tiene derecho a mirar a otro hacia abajo, cuando ha de ayudarle a levantarse. Son tantas cosas las que he podido aprender de ustedes, pero realmente de mucho no habrán de servir, porque cuando me guarden dentro de esa maleta, infelizmente me estaré muriendo. Siempre di lo que sientes y haz lo que piensas. Si supiera que hoy fuera la última vez que te voy a ver dormir, te abrazaría fuertemente y rezaría al Señor para poder ser el guardián de tu alma.Si supiera que estos son los últimos minutos que te veo diría “te quiero” y no asumiría, tontamente, que ya lo sabes. Siempre hay un mañana y la vida nos da otra oportunidad para hacer las cosas  bien, pero por si me equivoco y hoy es todo lo que nos queda, me gustaría decirte cuanto te quiero, que nunca te olvidaré. El mañana no le está asegurado a nadie, joven o viejo.  Hoy puede ser la última vez que veas a los que amas.  Por eso no esperes más, hazlo hoy, ya que si el mañana nunca llega, seguramente lamentarás el día que no tomaste tiempo para una sonrisa, un abrazo, un beso y que estuviste muy ocupado para concederles un último deseo. Mantén a los que amas cerca de ti, diles al oído lo mucho que los necesitas, quiérelos y trátalos bien, toma tiempo para decirles “lo siento”, “perdóname”, “por favor”, “gracias” y todas las palabras de amor que conoces. Nadie te recordará por tus pensamientos secretos.  Pide al Señor la fuerza y sabiduría para expresarlos.  Demuestra a tus amigos y seres queridos cuanto te importan...

IL CONGEDO DI UN GENIO - pag. 23

Sommario anno XI numero 12 - dicembre 2002