Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XII numero 1 - gennaio 2003

 COSTUME E SOCIETÀ
Cavalli in miniatura, non oggetti
(Carlo Faillace) - Durante un giro d’ispezione sulla sua proprietà, il signor Newton, un irlandese emigrato in Argentina nel 1800, incontrò presso un corso d’acqua un cavallo nano che si stava abbeverando. Pur essendo un grande appassionato di cavalli, il signor Newton non aveva mai visto nulla di simile e restò subito sorpreso e affascinato dalla perfetta costituzione dello stalloncino. Decise, quindi, di catturarlo. Ancora più sorprendente fu il fatto che incrociando lo stalloncino con fattrici diverse nascevano sempre esemplari di piccola statura. La fase sperimentale durò fino al 1940, quando un nipote del signor Newton, che si chiamava Falabella, fondò la razza che porta il suo nome. Questi mini cavalli, che raggiungono l’altezza di 75 centimetri, non devono essere confusi con i ponies “Shetland”, dai quali differiscono per avere caratteristiche morfologiche più delicate e proporzionate. Nel 1977 Lord e Lady Fisher visitarono l’allevamento e si accordarono con la famiglia Falabella per l’acquisto di quattro stalloncini e di alcune fattrici da importare in Inghilterra. Pur essendo originari delle calde praterie argentine, i Falabella si adattarono facilmente al clima rigido dell’Europa settentrionale. L’attrazione che questi mini-cavalli esercitano sulla gente è la causa della loro diffusione in tutto il mondo. In Europa, una notevole commercializzazione ne viene fatta in Olanda, dove sono sorti diversi allevamenti, che producono più o meno in purezza. Da alcuni anni la presenza dei mini-cavalli nelle maggiori Fiere italiane sta diventando sempre più numerosa, poiché aumentano i commercianti che li espongono in vendita. Evidentemente l’offerta trova la sua giustificazione nella domanda. Richiesta, purtroppo, che viene per lo più da chi di cavalli ne sa ben poco, perché i veri appassionati di cavalli e di equitazione non hanno un serio interesse per questo cavallino,che, per loro, può eventualmente rappresentare solo l’appagamento di uno “sfizio”. Il grande rischio che corre il mini-cavallo è quello di cadere in mano a chi crede di comperare una specie di giocattolo o, nel migliore dei casi, una specie di cane facilmente gestibile. Bisogna, perciò, chiarire che il mini-cavallo è un cavallo a tutti gli effetti, anche se non montabile, perché la sua costituzione fisica e la fragilità delle ossa non resisterebbero neppure al peso di un bambino. Come tutti i cavalli ha bisogno di esercizio e deve avere a disposizione lo spazio sufficiente per muoversi e correre. La sua alimentazione, nel dovuto rapporto, è uguale a quella di un cavallo normale. Identiche a quelle del cavallo normale sono tutte le sue espressioni comportamentali. Per averne cura è, quindi, necessario possedere esperienza in campo equestre. Altrimenti succede come a certi signori, che, avendone acquistato uno, si sono irritati perché un pomeriggio lo hanno visto raspare sull’erba del giardino e hanno interpretato tale atteggiamento come un nocivo e fastidioso comportamento dell’animale e lo hanno anche punito. Il giorno dopo il mini cavallino è stato trovato morto: il poverino raspava perché era in preda ai dolori di una colica. L’inesperienza viene sfruttata, inoltre, da commercianti senza scrupoli: c’è chi ha acquistato un mini cavallino convinto che avesse due anni per poi scoprire, per caso e grazie a un veterinario, che aveva tre mesi. La nostra raccomandazione è, perciò, quella di non comperare un mini cavallino se non si ha l’esperienza necessaria per garantire il benessere dell’animale. Chi decide di assumersi la responsabilità che tale garanzia comporta deve affidarsi al parere e alla visita di un veterinario per equini di sua fiducia prima di procedere all’acquisto. Ricordarsi che il cavallino deve essere accompagnato da una documentazione (passaporto) valida, proprio come un cavallo normale. Se volete assecondare i capricci di un bambino, comperategli un cavallino di pelouche, non un mini-cavallo vero e, se è veramente appassionato per i cavalli, portatelo in un pony club serio e riconosciuto, non prima degli otto anni. Se son rose fioriranno.
 COSTUME E SOCIETÀ

Sommario anno XII numero 1 - gennaio 2003