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Sommario anno XII numero 1 - gennaio 2003

 AMBIENTE
Decreto Gasparri: Antenne a Go - Go
(WWF Castelli Romani) - L’inquinamento elettromagnetico è, nell’opinione comune, uno tra i temi maggiormente avvertiti, che crea ansia e preoccupazione. La sua “intangibilità” e la sua “invisibilità” lo rendono ancor più preoccupante. Il Decreto Legislativo 198/2002, noto come Decreto Gasparri o decreto “salva antenne”, semplifica e velocizza l’installazione delle antenne per la telefonia mobile sul territorio nazionale. Il decreto fissa inoltre un limite uniforme per le emissioni elettromagnetiche e sancisce il principio del silenzio-assenso per l’installazione delle antenne. Tutto questo comporta che le Amministrazioni Comunali non possono entrare più nel merito di una installazione; questo perché i Comuni possono opporsi all’installazione delle antenne solo per due motivi: 1) Impatto visivo, la normativa fissa vincoli in materia di beni ambientali e culturali, ma esistono ditte specializzate al camuffamento delle antenne, quindi il problema è facilmente superabile dai costruttori; 2) Superamento dei limiti di emissione dei campi elettromagnetici, anche questa seconda motivazione è di molto indebolita, in quanto come si fa a porre un’obiezione all’installazione di una stazione radiobase per telefonia cellulare, per supposta emissione oltre i limiti, quando l’antenna non è stata ancora montata ed è funzionante a pieno regime? Inoltre per controllare in seguito bisogna avvertire prima il proprietario dell’installazione che nel caso si trovasse fuori dai limiti di legge gli basterebbe spegnere la stazione per il tempo dei controlli.
Questo Decreto ha inoltre all’articolo 12 abrogato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, e all’articolo 11 consentito un’espropriazione senza alcun indennizzo della proprietà privata. Per questi motivi il WWF chiede alle Amministrazioni Comunali di riprendersi in mano il Territorio, per difendere il diritto alla salute, chiaramente eluso da questa normativa, dei suoi cittadini e per tutelare la stessa Amministrazione da eventuali richieste di risarcimento danni per non aver tutelato la salute pubblica, certificando le emissioni delle varie antenne garantendo così ai cittadini il diritto alla salute incostituzionalmente disatteso dal Decreto in questione.
 AMBIENTE

Sommario anno XII numero 1 - gennaio 2003