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Sommario anno XII numero 2 - febbraio 2003

 L'ANGOLO DELLA POESIA
Marcia della Tempesta
Lucidi spettri precedono la tempesta
fragorosi di pianto, stridono appesi ai fianchi
grigiastri di pecore nere,
rombano in roghi d’ argento
e bromuro, scoppiano urlando in fiamme scroscianti,
si avvicina!
sento l’odore muschioso nel vento
che gonfia le ali e spuma violento,
lo sento! lo sento!
In turbini vertiginosi di melma,
di polvere e legna, prorompe sugli alberi
e sulla verde gemma.
Culmina in
una apoteosi della natura,
discende gradualmente,
boccheggia
e soffoca in un silenzioso risucchio.   
Stefano Tiglio

Luogo di potere

Sacra è la montagna
L’ho ritrovata
Si odono gli spiriti avvicinarsi
e l’anima pensare
Potevo guadare la luna e il sole
A terra bisogna rimanere per
poter alzare lo sguardo e scorgere
il cielo all’infinito
Stormi di rondini
Corvi e vento
Gelida mano: non toccarmi il cuore
Oggi sono solo.... con il mondo
Mario Ceccacci

Mi domando

Mi domando
se le nubi si riducono
piovendo
e le fonti delle idee
pensando
le parole che rimangono
scrivendo
e la forza del cuore
vibrando

se i dolori scemano
sapendo
da cosa nascono

o crepando.
Biagio Salmeri

ma tutti quei rumori

ora conosco
che come nella pelle mia son generati
son’anche generati in quelle

d’unica verità
per ora mi giaccio
che corpo d’animale
a intelligenza fa da supporto

che di strumento
a coniugar con fuori la pelle
è tutto disposto

e d’uguaglianza è il mio
e qualunqu’altro

e sentimenti emerge
e son sempre gli stessi
che quanto al corpo mio
anche del suo
fanno la voce dentro

che poi
solo a pesar dei contenuti aggiunti
sono diversi

e qui trovo il gran tratto
che d’oltrepassar
non mi riesce

e a disegnar la verità
manco gl’addendi
che di crear figure
disuguaglianza nasce
antonio

La luce

Dal fondo della stanza oscura,
si vedeva il fiaco bagliore
dell’argentata luna,
che dalla finestrella entrava
ed illuminava
il volto pallido di un bimbo.
Manuela Olivieri

Il pazzo

E’ un lago fondo e chiaro
d’impeccabile innocenza,
nobile e azzurra vi scorre
pupilla senza più ragione
diritta scorge e solca
remoti labirinti d’animo
e ignudi vermi che siamo
ci voltiamo ignorandolo.
Enrico Pietrangeli

Attendo

Su una lama di spazio
attendo
che si sciolgano i nodi.
            Ancora m’ingombra
            lanuggine fitta
            e mi duole il destino.
Da un’ara posata sul piano
si spandono profumi ignorati
e la spiritualità dell’uomo mi prende
e mi adagia
sulle dorate vesti dei sogni.
            Limpide gocce
            su ghiacci e su nevi...
Achille Norci

Il fiume e l’uomo

È dalla Fiumata che l’Aniene nasce
è lì che vidi il bimbo ancora in fasce
Era d’estate, il bimbo nel suo lettino riposava
con gli occhi azzurri il ruscello rimirava
Ora l’uomo è grande
il ruscello è diventato fiume
Ne han fatta di strada il fiume e l’uomo
Ognuno per suo conto
ognuno per sua dimora
eppur per tutti e due è giunta l’ora!
Ora son vecchi e stanchi
son diventati curvi i due giganti
ed han la faccia stanca...
Si sono ritrovati nella valle,
si sono salutati e ripartiti!
Son ripartiti per viaggi eterni
L’acqua nell’infinito mare è ritornata
all’uomo la sua terra natìa sarà ridata
Ma lo spirito verrà reso al Signore
che ce lo donò quel dì
quando ci diede il cuore!
Romolo Bernardini

La sequenza della vita

Ologramma futuro,
dentro me, provoca sgomento,
preoccupazione fin d’ora,
d’arrivare ad esso.
Ma fermandomi a pensare e a scandire,
il futuro sequenza per sequenza,
scopro ch’ognuna mostra
le sue condizioni, già presenti.
Anima, perché ti tormenti,
e non vivi  scandendo i momenti,
pensando a costruire il tassello mancante,
e più vicino al presente?
Emanuela Pancotti

Spermatogenesi

I ragazzi s’attardano
sulle panchine accapigliandosi
sulle qualità delle donne
che si offrono nude
sulla carta stampata.
E’ il testosterone
l’oscuro congegno
a battere il tempo
nella lentezza di quei giorni
che trascinano con loro
sentore di pioggia e di noia.
Salvatore Celeste

Lo spaventa passeri

Stà uno spaventa passeri piazzato
in mezzo al grano pe’ scaccià ogni uccello:
ma un passeraccio, furbo, emancipato
je s’è posato proprio sur cappello.
            Ci hanno proprio ragione
            er passerotto fa.
            Mica ce vò er leone       
            pè mettete paura:
            la cosa più sicura
            (pure si pare strana)
            è fa un pupazzo
            co’ la forma umana.
            Li celletti lo sanno
            che l’omo li tradisce co’ l’inganno.
Mo quasi quasi
je faccio ‘ndispetto
già che ce stò…
e fece er bisognetto.
Quanno ch’ebbe finito
volò per aria verso l’infinito.
Mario Vinci

Deserto

Dinanzi a me nulla...
I miei occhi guardano la polvere.
Un granello ci ha creato
Un granello è un mistero
Misteri di piccoli mondi diversi
Di piccoli universi.
Il suono del vento,
che accarezza l’insolito tacere di vita
è un silenzio che sembra dolce,
mi ferisce il cuore…
Mistero…
Valentina Bovi

Cento anni

Colpevole di essere indeciso,
di aver sognato di cambiare il mondo,
colpevole di aver rinchiuso l’amore
nella calda prigione del tuo cuore.
            Reo di aver chiesto aiuto ad un amico,
            Per scoprire i segreti di un gioiello
            Di essere nell’involucro sbagliato,
            di aver chiesto di essere amato;
noi tutti, dopo aver pensato bene,
abbiam deciso la tua penitenza,
e vista la lunghezza dei tuoi giorni
per punizione vivrai fino a cento anni.
            Però non ti dovrai mai rassegnare,
            la tua vita continuerà normale,
e allo scoccar dell’ultimo secondo
ringrazierai di aver lasciato il mondo.
Riccardo Simonetti

Mi sovviene

Mi sovviene il ricordo del tutto
Il bisbiglio di una sua parte
L’altra ( sopita ) afferra qualche voce
Cercando di ricostruire il nesso
Combatte l’idea – Dea confusa –
Evoca il dilemma delle parti
Chi vince (Nessuno)  avrà la soluzione
Chi perde riposerà nell’ignorante quiete
Marco Saya
 L'ANGOLO DELLA POESIA

Sommario anno XII numero 2 - febbraio 2003