Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XII numero 3 - marzo 2003

 I NOSTRI PAESI
monte compatri
Ricordo di un protagonista
(La readzione) - L’11 marzo è deceduto il senatore Severino Lavagnini.

Scompare dalla scena politica un personaggio dei Castelli Romani che molto ha inciso nella politica locale e nazionale nel recente passato. La sua morte prematura genera un vuoto di riferimento per numerose persone che hanno condiviso con lui i suoi affetti e le sue passioni politiche. Nato il 26 settembre 1944 a Montecompatri dove risiedeva, era stato eletto per la XIV Legislatura alle ultime elezioni politiche del 2001 nel collegio di Marino - Colleferro - Frascati. Era stato senatore anche nella XII e XIII Legislatura ed aveva ricoperto gli incarichi di Questore del Senato, di membro del gruppo Margherita, di Membro della 4a Commissione permanente (Difesa), Membro della 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali). Era Direttore dell’istituto di ricerche economico-sociali “P. Martini”. È stato Sottosegretario per l’ interno nel Governo Amato-II. La redazione di Notizie in... Controluce si associa nel dolore di amici e parenti che piangono per la sua scomparsa e rivolge le condoglianze ai suoi familiari.

monte porzio catone
Testimoni dal XX secolo – 1910 – 1989
(Susanna Rossi Esser) - A Palazzo Borghese, via G. Garibaldi 1, l’Associazione Culturale Idus Dianae, a cura di Susanna Rossi Esser, ha organizzato la mostra Testimoni dal XX secolo – 1910 – 1989 che si articolerà dal 22 marzo al 5 aprile 2003 con incisioni di: Max Klinger, Pilecèk, Kubin, Orozco, Vespigniani, Guttuso, Bodini, Guerreschi, Turchiaro e con dipinti di: Zavattini, Wintersberger, Grieshaber, Esser, Rossi Esser.

Dal lunedì al venerdì: 10.00 – 13.00, 17.00 – 20.00
Sabato e domenica : 10.00 – 20.00
Ingresso Libero
Programma
Sabato 22 marzo ore 17,30 – Palazzo Borghese
Inaugurazione della mostra e presentazione del volume
Piccola Serenata Notturna
di Errico Buonanno (Edizioni Marsilio, 2003, premio Calvino 2001)
Incontro con l’autore
Interverranno: Susanna Rossi Esser e Renato Santia
Venerdì 28 marzo ore 17.30
L’Italia fascista nei Cinegiornali Luce ( proiezioni in VHS)
La Milano di Achille Bertarelli regia di Luigi di Gianni, 1987, documentario
Venerdì 4 aprile ore 17.30
Amori in città , film a episodi con la regia di: Fellini, Antonioni, Lizzani, Maselli e Lattuada, coordinato da Cesare Zavattini. 1953 (VHS).

L’evento, di notevole spessore culturale, articola attorno al romanzo “Piccola serenata notturna”, di Errico Buonanno, una corona di testimonianze artistiche e documentative, che traggono spunto e si riflettono nella tessitura letteraria dell’opera stessa, “motore” della mostra e delle due serate di cinema e documentario. “Quando il secolo iniziò, un uomo uccise il nostro re. Non tutti se ne accorsero però, c’erano alcuni che non sapevano neppure fosse nato, il re, e l’eco di quel colpo di pistola non poteva toccarli. Il mio paese era un paese d’Abruzzo, la gente era impegnata a vivere, anzi a campare. La gente lavorava e non sapeva neppure quale fosse stato il nome del re morto, quando il secolo iniziò…”. Un viaggio letterario, tra storia e visionarietà, nell’Italia che cambia con la nascita del Fascismo, la guerra, le rivoluzioni culturali europee: il Surrealismo, l’Espressionismo, il Futurismo marinettiano, la Psicoanalisi di Freud, in un brulicare di incontri e accadimenti che passano rapidamente negl’occhi di un viaggiatore, affamato di cultura… cento anni percorsi come un soffio, correndo su un immaginario binario che da Roma arriva a Parigi, facendo soste a Praga, Vienna o Berlino. Il libro e l’evento sono quindi un viaggio, nel quale il viaggiatore ama talvolta perdere la rotta, tra i caffè letterari parigini incontrando Breton o James Joyce, o nel Golem praghese insieme a Ernst Muller, o ancora nella capitale d’Italia che vede sorgere i fasti del Fascismo… “Quando passava Mussolini per strada, non lo vedevi neppure, le urla, le trombe, le mani alzate alla romana, prima tutti quanti a correre, poi tutti bloccati a far la calca, a spingere a pigiare, tutti neri, tutti sudati, tutti euforici…” Quando ho letto il manoscritto, letto e riletto, correva nella mia immaginazione un binario… un filo rosso, giallo, indaco… un filo arcobaleno che attraversava l’Europa del XX secolo, ma anche un treno veloce che sfreccia su una monorotaia a Tokyo come a Berlino, teso tra miserie e splendori, piccole stazioni di provincia e chiassosi terminal. “…la gente, per strada, lì in giro, a camminare, al lavoro, ci stava la folla, si, ecco, la folla, ruggente, indistinta…” “…c’era la folla a Roma, di corsa, tutta densa e che girava attorno a un miope, sfocata, sconosciuta ed un tantino nauseabonda… Giacomino – mi urlavano – Giacomo Lullo!”.  (citazioni da: Piccola Serenata Notturna)

i parchi nel lazio
 Federparchi preoccupata per la legge del Lazio
(federparchi.roma@comunic.it) - La Federazione Italiana dei Parchi vuole richiamare le osservazioni già svolte in sede di audizione presso la Commissione stessa riguardante la proposte di modifica della legge regionale sulle aree protette. La Federparchi indica quattro punti che suscitano la preoccupazione del mondo dei parchi per i provvedimenti che si prevede di adottare, che porterebbero inevitabilmente a un ridimensionamento della attuale bella e funzionale realtà delle aree naturali protette del Lazio

Il primo è relativo all’estensione della definizione di momunento naturale, che contraddice la legge che si intende modificare e la riconosciuta classificazione internazionale dell’IUCN e crea “confusione e discrepanze con le realtà similari di altre regioni italiane”.
Il secondo punto riguarda la composizione dell’organo direttivo dell’Ente Roma Natura. Per Federparchi è evidente che l’adeguamento, numerico e qualitativo, debba avvenire in piena sintonia con quanto stabilito per tutti gli altri parchi della Regione. In questi, a garanzia dei principi di sussudiarità e partecipazione, la maggioranza del Consiglio Direttivo è conservata dalla Comunità del Parco. Ricordando di aver sempre fatto una bandiera dell’applicazione di questi principi, Federparchi fa presente che, se ciò non dovesse avvenire anche per il Consiglio Direttivo dell’Ente Roma Natura, l’insorgere di contenziosi e conflitti di competenze, ad esempio in tema di programmazione e pianificazione, finirebbe con il compromettere gravemente la gestione delle aree protette.
Il terzo elemento si riferisce ad un altro principio di cui Federparchi ha sempre chiesto l’osservanza: quello dell’autonomia dei Parchi nella nomina di Presidenti e Direttori, formulando l’esigenza di introdurre la nomina diretta da parte del Consiglio Direttivo, affermando così anche negli enti parco, come per gli enti locali, il principio del rapporto di fiducia tra chi decide e chi attua. Infine un richiamo alla netta contrarietà verso qualsiasi ipotesi di apertura della caccia nei territori già sottoposti a protezione, che tornerebbero così ad essere oggetto di attività chiaramente incompatibili con le esigenze di tutela e di fruizione da parte dei cittadini.

albano
“La civitatem Albanensem cum burgo et terris”
(Silvia Cutuli) - Dai barbari di Alarico, Genserico, Belisario, fino ai Saraceni e agli antipapi Guisberto e Anacleto, e ai Romani nel 1168, Albano fu preda ambita dei vari condottieri e protagonisti della storia nel primo Medioevo. Verso il 1178 compare a capo del borgo Giovanni Savelli, la cui famiglia tenne il possesso della città per quattro secoli.

“La civitatem Albanensem cum burgo et terris” risulta da una Bolla del 1217 data da Onorio III, della famiglia Savelli, al locale Vescovo; Papa Onorio IV rimise Albano tra i possedimenti della famiglia. Nel 1436, a causa della lotta tra il Papato con Eugenio IV ed i Colonna alleati con i Savelli, Albano fu distrutta completamente. Solo il Borgo rimase e una volta ripresosi, fu tolto da Sisto IV ai Savelli e dato ai parenti Rovere. Nel 1501 Alessandro VI lo donò ai Borgia. Nel 1503, anno della morte del Papa, ritornò proprietà dei Savelli. Paolo III, nel 1607 conferì a Paolo Savelli, già Signore di Castel Gandolfo, il titolo di Principe di Albano. Nel 1697 fu estinto ad un’asta della Camera Apostolica. Nel secolo XVIII Albano fu nuovamente sede di residenza: ville delle famiglie Altieri, Corsini, Doria-Pamphili. Con la Repubblica Romana gli Albanensi si ribellarono e insorsero contro i Francesi, ma furono sedati da Murat. Fece parte del Dipartimento del Tevere e fu capoluogo di Cantone. Fu inclusa nella Comarca quando ci fu la divisione in provincie dello Stato Pontificio. Dal 1870 Albano entrò nella geografia del Regno d’Italia e nel 1872 ha assunto il nome di Albano Laziale. Nel 1894 viene inaugurata la ferrovia Roma-Albano. La vera fioritura edilizia si svilupperà all’inizio del XVIII secolo con il passaggio di Albano dagli antichi proprietari Savelli alla Camera Apostolica. Sorsero, infatti, la Porta Romana, la Chiesa di S. Rocco, la Villa Altieri, Palazzo Doria, Palazzo Pamphili, il Palazzo Camerale. Tutto questo fiorire di opere portò la città di Albano ad un significativo livello architettonico ed urbanistico, tale da diventare in breve tempo, più di altri centri urbani dei Castelli Romani, meta importante del “Gran Tour” che scrittori e pittori intraprenderanno in Italia ed a Roma nell’800. Tra questi ricordiamo Goethe, Stendhal, D’Annunzio, Ivanov, Turgenev, Gogol, Piranesi, Kestner, Kuchler, Overback. Oggetto d’interesse furono soprattutto le chiese e le ville di questo importante centro urbano. Albano conserva ancora resti romani di Terme, tombe e di un anfiteatro, accanto a chiese rinascimentali e campanili duecenteschi.

monte compatri
Finalisti ai Campionati Italiani 2003
(La redazione) - Nei giorni 20-23 Febbraio 2003 si sono svolti presso il PalaGolfo di Follonica i Campionati Italiani di Danze Olimpiche classe A-A1 organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva.  Giovedì 20 Febbraio nella categoria ADULTI II classe A disciplina STANDARD (Valzer Inglese, Tango, Valzer Viennese, Slow Fox Trott e Quick Step)  si mette in evidenza sin dalle prime fasi eliminatorie la coppia formata dagli atleti di Montecompatri Fabio Schina e Natascia Cristini, i quali dopo aver superato quattro impegnativi e faticosi rounds si piazzano al 5° posto assoluto della classifica nazionale. Un grande soddisfazione che ripaga l’impegno dedicato durante l’anno ad una continua e costante preparazione fatta di ore di allenamento settimanali nelle palestre, lasciando così poco del loro tempo a familiari, amici e conoscenti. Ed è proprio a loro che dedicano questo risultato.
 I NOSTRI PAESI

Sommario anno XII numero 3 - marzo 2003