Mimosa:
forza e femminilità
(Silvia Cutuli) - L’otto marzo 1909 a New York, centonove
operaie che scioperavano per ottenere migliori condizioni di lavoro,
morirono nell’incendio della loro fabbrica. Da allora, in corrispondenza
di questa data, si celebra la “Festa della donna” ossia la giornata
dell’emancipazione femminile. In occasione della festa dell’otto
marzo, si regalano rametti di mimosa, simbolo di forza e femminilità.
Diversi significati sono stati attribuiti nel tempo, al profumato fiore
d’acacia: gli indiani d’America usavano donare un ramoscello di mimosa
alle giovani donne di cui si innamoravano; in Inghilterra nel secolo
scorso, le ragazze infilavano un fiore di mimosa nell’occhiello della
giacca o tra i capelli, per esibire la loro femminilità.
La scelta della mimosa quale fiore dell’otto marzo, è però prettamente
romana e risale al dopoguerra. Nel novembre del 1943, durante
l’occupazione tedesca, nacque nel nord Italia un’organizzazione
femminile con il nome di “Gruppi di difesa della donna” e per
l’assistenza ai combattenti della libertà, con l’intento di unire
tutte le donne (senza distinzioni d’età, condizione sociale, fede
religiosa) in uno scopo comune di assistenza e resistenza contro i
nazi-fascisti.
Dopo l’insurrezione del nord, i Gruppi si fusero con affini
organizzazioni meridionali, dando vita all’UDI che si riunì in
Congresso Nazionale a Firenze nel 1945 per concordare un programma di
rinnovamento democratico della vita nazionale, per le riforme
dell’assistenza e della scuola.
A Roma nel 1946, l’UDI stava preparando il primo “otto marzo” del
dopoguerra; le donne romane scelsero i fiori giallo intenso e profumati
della mimosa, come simbolo della loro festa perché abbondanti nei
giardini di Roma e dei Castelli, facili da raccogliere, adatti ad essere
tagliati in piccoli rametti per essere esibiti all’occhiello o tra i
capelli.
Nella realtà l’albero che noi chiamiamo mimosa, è un’acacia
proveniente dall’Australia, che anche in Europa ed in Italia si è ben
acclimatato. I suoi fiori, oltre che come ornamento, sembra siano un
ottimo ingrediente per appetitose frittelle. Basterà mescolarli ad una
pastella fatta con farina, sale, lievito di birra e friggerli a
cucchiaiate in olio bollente. |