rocca
priora
Il castello
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti ) Uno dei monumenti più
belli di Rocca Priora, è il Palazzo Baronale, sorto sull’antico
castello già
appartenuto
agli Annibaldi (1347). Ben poco resta del vecchio “castrum”
medioevale, solo le fondamenta e qualche torrione. Prima del mille faceva
parte del territorio della chiesa, successivamente passò alle dipendenze
dei Conti di Tuscolo fino al 1090. Per quasi due secoli lo tennero gli
Annibaldi e dal 1382 passò ai Savelli, i quali restaurarono e ampliarono
il vecchio maniero, trasformandolo in un palazzo residenziale. Esso,
infatti, servì come residenza abituale del Barone, che spesso dava
ospitalità a personaggi importanti, come avvenne nella primavera del
1463, accogliendo papa Pio II Piccolomini e, un secolo dopo, Beatrice
Cenci (che nel suo obbligato peregrinare sostò diversi giorni nel
palazzo). Fu sottratto ai Savelli per brevi periodi: nel 1440 da papa
Eugenio IV e nel 1501 da Alessandro VI (per infeudarne il figlio Giovanni
Borgia). Capitava spesso ai roccaprioresi di lasciare la loro terra per
trovare un’occupazione. Antonello Di Rocca Priora si portò a Roma, dove
fu assunto come cameriere dal cardinale Angelo Palazzi, titolare della
Chiesa di San Marco. Preso dal desiderio di arricchirsi presto, decise in
cuor suo di sopprimere il suo benefattore. Portò a compimento tale
scellerato proposito il 12 settembre 1444. Uccise il cardinale nel proprio
letto e lo derubò di denaro e gioielli. Subito scoperto, fu catturato,
immediatamente impiccato e, legato a quattro cavalli, barbaramente
squartato. Fin dall’inizio del suo pontificato, Alessandro VI ebbe buoni
rapporti con i Savelli, tantoché il 27 marzo 1493 il castello fu concesso
al cardinale Giovanni Battista Savelli. Alla fine del secolo XV e agli
inizi del XVI, però, i Savelli si trovarono in netto contrasto con il
papa Alessandro VI Borgia. Essi ricambiarono la sua originaria benevolenza
con avversioni e ribellioni arrivando persino a prendere le parti di Carlo
VIII, re di Francia e nemico giurato del pontefice. Questi, dopo la morte
di Carlo VIII, avvenuta nel 1498, cominciò a perseguitarli e, giovandosi
anche dell’aiuto del successore di Carlo VIII, Luigi XII, riuscì a
sconfiggerli con gli altri baroni loro alleati e ne confiscò i numerosi
beni. Tutti i beni confiscati di casa Savelli furono poi divisi tra i
Borgia. Il castello fu dato al figlio, ancora in tenera età, con bolla
del 17 settembre 1501. Tuttavia, non essendo questi all’altezza di
governare un castello, anche se di piccole dimensioni, lo stesso papa si
preoccupò della rocca e l’assentò da qualsiasi tassa. Il dominio dei
Borgia fu breve e insignificante, e non apportò nessun beneficio né al
paese né agli abitanti e, alla morte d’Alessandro VI (18 agosto 1503),
il castello tornò in possesso dei Savelli. Undici giorni prima della sua
morte, avvenuta il 9 luglio 1551, Giovanni Battista Savelli fece
testamento, lasciando il castello a suo figlio Bernardino. Il nuovo
signore di Rocca Priora accettò con entusiasmo e cercò in tutte le
maniere di migliorare la situazione dei sudditi, sgravandoli di tanto in
tanto delle salate tasse imposte da Roma. Il 7 febbraio 1584 donò il
castello alla moglie Donna Lucrezia Anguillara, gran benefattrice di Rocca
Priora, che trasformò il suo feudo in un paradiso terrestre: apportò dei
miglioramenti, fece costruire palazzi e case con saggezza e gusto,
riorganizzò e migliorò le vigne e, inoltre, iniziò un vero commercio
affittando i prati, le selve e i pascoli. Fu una donna eccezionale e portò
progresso economico non solo per la sua casa ma anche per i cittadini
roccaprioresi. Il castello fu anche sede carceraria e di giustizia,
specialmente dopo la stesura dello Statuto, nel 1547, per opera dei “Massari”:
Bernardo Ravi, Lolo Francioso, Alessio Pozzi, Trojano Ascenzi e del
Vicario Palmario Panzero per ordine di Giovanni Battista Savelli. Norme
severe riguardavano sia gli osti sia i macellai, i quali dovevano servire
merce sana e fresca, buona e giusta nel peso. Qualità e quantità erano
le prerogative da rispettare per esercitare tali impieghi, altrimenti
correvano multe salate. Una delle ricchezze più grandi di Rocca Priora
fin dal sec. XV è il commercio, con Roma, della neve presente in
abbondanza nei pozzi e crepe della terra esistenti nel territorio montano.
Sul finire del XVI
secolo (1596), la rocca fu definitivamente tolta alla famiglia Savelli da
papa Clemente VIII e posta sotto l’amministrazione della Camera
Apostolica. Quando i Savelli decaddero, anche il palazzo cominciò ad
andare in rovina. Infatti, dopo nove anni diventò inabitabile. Il Signor
Petroni, il quale lo affitta dalla Camera Apostolica nel 1605, non poté
usufruire d’alcuna stanza per abitarvi, ma solo di qualche piccolo
locale per deporvi il grano, potendo, inoltre, asportare tegole e legname
per utilizzarli altrove. I roccaprioresi, approfittando del completo
abbandono del palazzo, portavano via coppi, tegole e legname per
accomodare le loro case. Per l’incuria dei responsabili e per il
trascorrere del tempo esso rovinava sempre di più.
Nel 1876-77
avvenne un altro colpo mortale per il palazzo: grandi piogge e nevicate
rovinarono il tetto e si sgretolarono pezzi di muro. L’amministrazione
comunale decise d’intervenire e, nel 1880, distrusse completamente la
rocca e affidò l’incarico all’Architetto Conte Francesco Vespignani,
affinché sui ruderi del vecchio maniero ricostruisse integralmente il
castello in stile XV sec.. Oggi l’attuale Palazzo Baronale ospita la
sede del Comune. Si conservano alcuni resti del recinto del castello, con
una porta ad arco ogivale del secolo XVI. Sono ancora visibili un tratto
in muratura in tufelli molto irregolari e uno sperone di sostegno della
medesima muratura che, inseriti nell’odierno edificio, testimoniano la
preesistenza medioevale.
rocca
priora
Il sito del mese:
comune di Rocca Priora
(Roberto Esposti flann.obrien@email.it)
- Proseguendo
la rassegna dei siti dei comuni dei Castelli Romani approdiamo questa
volta in
quello
di Rocca Priora, raggiungibile all’indirizzo www.comune.roccapriora.roma.it;
pagine realizzate da Paolo Mancini.
L’home page
ci accoglie con una bella foto del Belvedere innevato, affiancata a destra
dagli strilli delle novità del sito ed a sinistra dai collegamenti con
cui si accede alle varie sezioni. In basso sono saggiamente presenti le
indicazioni su alcune tecnologie utilizzate nel portale e dove reperirle.
Le sezioni del sito si raggruppano sotto “Il Comune” e “La Città”.
Entriamo nel “Comune”:
Amministrazione:
ospita i nomi ed in alcuni casi le foto e gli indirizzi di email della
Giunta comunale, dei membri del Consiglio e i quelli delle Commissioni
consiliari.
Organizzazione:
ospita l’organigramma dell’Amministrazione comunale.
Servizi:
è a sua volta suddiviso in varie sezioni, che corrispondono a vari uffici
del Comune, riportandone responsabili, orari di apertura e tempistiche dei
procedimenti; in alcuni casi anche con link a documenti utili. Sono poi
presenti gli avvisi emanati dalla Giunta, le delibere della stessa e
quelle del Consiglio, le ordinanze, le istruzioni per ottenere i
certificati (i cui prezzi sarebbe ora che fossero aggiornati in euro!), i
moduli per richiederli e gli indirizzi di posta elettronica degli uffici
del Comune.
Orari di
accesso:
indica gli orari di apertura o di ricevimento degli uffici e
dell’Amministrazione.
Telefoni:
fornisce i numeri di uffici, Amministrazione ed attività economiche
principali del paese.
Gare e concorsi:
dà notizia e tiene informati sull’esito dei concorsi banditi
dall’Amministrazione, offrendo i bandi in formato zip (Winzip).
Regolamenti
deliberazioni:
offre la possibilità di scaricare, regolamenti e deliberazioni di Giunta,
presenti in formato doc (Microsoft Word) e zip, sia per l’anno in corso
che per quello passato.
Biblioteca:
fornisce, orari, servizi e storia della Biblioteca Comunale “Luigi
Porcari”, associata al SBCR.
Siti
interessanti:
fornisce dei link a siti di varia utilità, sia istituzionali, che non.
Peccato che l’apprezzabile intenzione di riportare i loghi dei siti
contrasti molto con il resto della grafica della pagina.
Archivio:
ospita i risultati dell’ultima consultazione elettorale cittadina, nonché
delle politiche, anche in formato xls (Microsoft Excel).
La “città”
ospita poi le sezioni dedicate alla storia, alla geografia ed al costume
di Rocca Priora.
Il territorio:
da alcune informazioni statistiche sul Comune, le indicazioni su come
raggiungerlo con cartina (davvero stringata), un paio di foto ed un
principio di storia del paese; soffre però di un problema che condivide
con il link successivo: soprattutto per chi naviga nel sito alla
risoluzione consigliata (800x600) sussiste il problema che quello che
sembra l’inizio del testo narrante le informazioni, posto sulla colonna
destra, in realtà non lo è, poiché l’inizio del documento è a
sinistra, messo sotto una foto. Fuorviante.
Cenni storici:
riparte con la storia del paese dove il precedente link si era fermato ed
ospita alcune foto; è inspiegabile la scelta di dividere la storia di
Rocca Priora tra due sezioni e di liquidarla così in fretta.
Manifestazioni:
tratta delle iniziative folkloristiche che si svolgono nel paese e nelle
frazioni durante l’anno.
Informazioni:
impudicamente si apre con l’offerta da parte dell’Amministrazione di
spazi pubblicitari (in gergo banner) ad associazioni od imprese, anche a
pagamento… Comunque ospita poi gli orari delle corse della circolare, i
recapiti dei servizi sanitari nel o prossimi al paese e gli orari delle
messe che si celebrano nelle chiese locali.
In conclusione: un
sito che ospita molte informazioni, soprattutto riguardo ai servizi
comunali, ma che trascura quasi del tutto l’aspetto turistico e questo
è grave. Alcuni contenuti andrebbero raggruppati per risultare
maggiormente fruibili. La grafica risulta pulita, ma manca davvero di
coerenza, iniziando dai font fino agli stili di frame e sheet. L’uso di
Flash praticamente inavvertibile. Da migliorare. |