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Sommario anno XII numero 4 - aprile 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 12
rocca priora
Il castello
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti ) Uno dei monumenti più belli di Rocca Priora, è il Palazzo Baronale, sorto sull’antico castello già appartenuto agli Annibaldi (1347). Ben poco resta del vecchio “castrum” medioevale, solo le fondamenta e qualche torrione. Prima del mille faceva parte del territorio della chiesa, successivamente passò alle dipendenze dei Conti di Tuscolo fino al 1090. Per quasi due secoli lo tennero gli Annibaldi e dal 1382 passò ai Savelli, i quali restaurarono e ampliarono il vecchio maniero, trasformandolo in un palazzo residenziale. Esso, infatti, servì come residenza abituale del Barone, che spesso dava ospitalità a personaggi importanti, come avvenne nella primavera del 1463, accogliendo papa Pio II Piccolomini e, un secolo dopo, Beatrice Cenci (che nel suo obbligato peregrinare sostò diversi giorni nel palazzo). Fu sottratto ai Savelli per brevi periodi: nel 1440 da papa Eugenio IV e nel 1501 da Alessandro VI (per infeudarne il figlio Giovanni Borgia). Capitava spesso ai roccaprioresi di lasciare la loro terra per trovare un’occupazione. Antonello Di Rocca Priora si portò a Roma, dove fu assunto come cameriere dal cardinale Angelo Palazzi, titolare della Chiesa di San Marco. Preso dal desiderio di arricchirsi presto, decise in cuor suo di sopprimere il suo benefattore. Portò a compimento tale scellerato proposito il 12 settembre 1444. Uccise il cardinale nel proprio letto e lo derubò di denaro e gioielli. Subito scoperto, fu catturato, immediatamente impiccato e, legato a quattro cavalli, barbaramente squartato. Fin dall’inizio del suo pontificato, Alessandro VI ebbe buoni rapporti con i Savelli, tantoché il 27 marzo 1493 il castello fu concesso al cardinale Giovanni Battista Savelli. Alla fine del secolo XV e agli inizi del XVI, però, i Savelli si trovarono in netto contrasto con il papa Alessandro VI Borgia. Essi ricambiarono la sua originaria benevolenza con avversioni e ribellioni arrivando persino a prendere le parti di Carlo VIII, re di Francia e nemico giurato del pontefice. Questi, dopo la morte di Carlo VIII, avvenuta nel 1498, cominciò a perseguitarli e, giovandosi anche dell’aiuto del successore di Carlo VIII, Luigi XII, riuscì a sconfiggerli con gli altri baroni loro alleati e ne confiscò i numerosi beni. Tutti i beni confiscati di casa Savelli furono poi divisi tra i Borgia. Il castello fu dato al figlio, ancora in tenera età, con bolla del 17 settembre 1501. Tuttavia, non essendo questi all’altezza di governare un castello, anche se di piccole dimensioni, lo stesso papa si preoccupò della rocca e l’assentò da qualsiasi tassa. Il dominio dei Borgia fu breve e insignificante, e non apportò nessun beneficio né al paese né agli abitanti e, alla morte d’Alessandro VI (18 agosto 1503), il castello tornò in possesso dei Savelli. Undici giorni prima della sua morte, avvenuta il 9 luglio 1551, Giovanni Battista Savelli fece testamento, lasciando il castello a suo figlio Bernardino. Il nuovo signore di Rocca Priora accettò con entusiasmo e cercò in tutte le maniere di migliorare la situazione dei sudditi, sgravandoli di tanto in tanto delle salate tasse imposte da Roma. Il 7 febbraio 1584 donò il castello alla moglie Donna Lucrezia Anguillara, gran benefattrice di Rocca Priora, che trasformò il suo feudo in un paradiso terrestre: apportò dei miglioramenti, fece costruire palazzi e case con saggezza e gusto, riorganizzò e migliorò le vigne e, inoltre, iniziò un vero commercio affittando i prati, le selve e i pascoli. Fu una donna eccezionale e portò progresso economico non solo per la sua casa ma anche per i cittadini roccaprioresi. Il castello fu anche sede carceraria e di giustizia, specialmente dopo la stesura dello Statuto, nel 1547, per opera dei “Massari”: Bernardo Ravi, Lolo Francioso, Alessio Pozzi, Trojano Ascenzi e del Vicario Palmario Panzero per ordine di Giovanni Battista Savelli. Norme severe riguardavano sia gli osti sia i macellai, i quali dovevano servire merce sana e fresca, buona e giusta nel peso. Qualità e quantità erano le prerogative da rispettare per esercitare tali impieghi, altrimenti correvano multe salate. Una delle ricchezze più grandi di Rocca Priora  fin dal sec. XV è il commercio, con Roma, della neve presente in abbondanza nei pozzi e crepe della terra esistenti nel territorio montano.

Sul finire del XVI secolo (1596), la rocca fu definitivamente tolta alla famiglia Savelli da papa Clemente VIII e posta sotto l’amministrazione della Camera Apostolica. Quando i Savelli decaddero, anche il palazzo cominciò ad andare in rovina. Infatti, dopo nove anni diventò inabitabile. Il Signor Petroni, il quale lo affitta dalla Camera Apostolica nel 1605, non poté usufruire d’alcuna stanza per abitarvi, ma solo di qualche piccolo locale per deporvi il grano, potendo, inoltre, asportare tegole e legname per utilizzarli altrove. I roccaprioresi, approfittando del completo abbandono del palazzo, portavano via coppi, tegole e legname per accomodare le loro case. Per l’incuria dei responsabili e per il trascorrere del tempo esso rovinava sempre di più.
Nel 1876-77 avvenne un altro colpo mortale per il palazzo: grandi piogge e nevicate rovinarono il tetto e si sgretolarono pezzi di muro. L’amministrazione comunale decise d’intervenire e, nel 1880, distrusse completamente la rocca e affidò l’incarico all’Architetto Conte Francesco Vespignani, affinché sui ruderi del vecchio maniero ricostruisse integralmente il castello in stile XV sec.. Oggi l’attuale Palazzo Baronale ospita la sede del Comune. Si conservano alcuni resti del recinto del castello, con una porta ad arco ogivale del secolo XVI. Sono ancora visibili un tratto in muratura in tufelli molto irregolari e uno sperone di sostegno della medesima muratura che, inseriti nell’odierno edificio, testimoniano la preesistenza medioevale.

rocca priora

Il sito del mese: comune di Rocca Priora
(Roberto Esposti
flann.obrien@email.it) - Proseguendo la rassegna dei siti dei comuni dei Castelli Romani approdiamo questa volta in quello di Rocca Priora, raggiungibile all’indirizzo www.comune.roccapriora.roma.it; pagine realizzate da Paolo Mancini.
L’home page ci accoglie con una bella foto del Belvedere innevato, affiancata a destra dagli strilli delle novità del sito ed a sinistra dai collegamenti con cui si accede alle varie sezioni. In basso sono saggiamente presenti le indicazioni su alcune tecnologie utilizzate nel portale e dove reperirle. Le sezioni del sito si raggruppano sotto “Il Comune” e “La Città”. Entriamo nel “Comune”:
Amministrazione: ospita i nomi ed in alcuni casi le foto e gli indirizzi di email della Giunta comunale, dei membri del Consiglio e i quelli delle Commissioni consiliari.
Organizzazione: ospita l’organigramma dell’Amministrazione comunale.
Servizi: è a sua volta suddiviso in varie sezioni, che corrispondono a vari uffici del Comune, riportandone responsabili, orari di apertura e tempistiche dei procedimenti; in alcuni casi anche con link a documenti utili. Sono poi presenti gli avvisi emanati dalla Giunta, le delibere della stessa e quelle del Consiglio, le ordinanze, le istruzioni per ottenere i certificati (i cui prezzi sarebbe ora che fossero aggiornati in euro!), i moduli per richiederli e gli indirizzi di posta elettronica degli uffici del Comune.
Orari di accesso: indica gli orari di apertura o di ricevimento degli uffici e dell’Amministrazione.
Telefoni: fornisce i numeri di uffici, Amministrazione ed attività economiche principali del paese.
Gare e concorsi: dà notizia e tiene informati sull’esito dei concorsi banditi dall’Amministrazione, offrendo i bandi in formato zip (Winzip).
Regolamenti deliberazioni: offre la possibilità di scaricare, regolamenti e deliberazioni di Giunta, presenti in formato doc (Microsoft Word) e zip, sia per l’anno in corso che per quello passato.
Biblioteca: fornisce, orari, servizi e storia della Biblioteca Comunale “Luigi Porcari”, associata al SBCR.
Siti interessanti: fornisce dei link a siti di varia utilità, sia istituzionali, che non. Peccato che l’apprezzabile intenzione di riportare i loghi dei siti contrasti molto con il resto della grafica della pagina.
Archivio: ospita i risultati dell’ultima consultazione elettorale cittadina, nonché delle politiche, anche in formato xls (Microsoft Excel).
La “città” ospita poi le sezioni dedicate alla storia, alla geografia ed al costume di Rocca Priora.
Il territorio: da alcune informazioni statistiche sul Comune, le indicazioni su come raggiungerlo con cartina (davvero stringata), un paio di foto ed un principio di storia del paese; soffre però di un problema che condivide con il link successivo: soprattutto per chi naviga nel sito alla risoluzione consigliata (800x600) sussiste il problema che quello che sembra l’inizio del testo narrante le informazioni, posto sulla colonna destra, in realtà non lo è, poiché l’inizio del documento è a sinistra, messo sotto una foto. Fuorviante.
Cenni storici: riparte con la storia del paese dove il precedente link si era fermato ed ospita alcune foto; è inspiegabile la scelta di dividere la storia di Rocca Priora tra due sezioni e di liquidarla così in fretta.
Manifestazioni: tratta delle iniziative folkloristiche che si svolgono nel paese e nelle frazioni durante l’anno.
Informazioni: impudicamente si apre con l’offerta da parte dell’Amministrazione di spazi pubblicitari (in gergo banner) ad associazioni od imprese, anche a pagamento… Comunque ospita poi gli orari delle corse della circolare, i recapiti dei servizi sanitari nel o prossimi al paese e gli orari delle messe che si celebrano nelle chiese locali.
In conclusione: un sito che ospita molte informazioni, soprattutto riguardo ai servizi comunali, ma che trascura quasi del tutto l’aspetto turistico e questo è grave. Alcuni contenuti andrebbero raggruppati per risultare maggiormente fruibili. La grafica risulta pulita, ma manca davvero di coerenza, iniziando dai font fino agli stili di frame e sheet. L’uso di Flash praticamente inavvertibile. Da migliorare.
 I NOSTRI PAESI - pagina 12

Sommario anno XII numero 4 - aprile 2003