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Sommario anno XII numero 8 - agosto 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 6

rocca priora
Centro storico: che cosa significa?
(Gelsino Martini) - Sabato 5 luglio si autoconvoca in piazza il “comitato del C. S.”. Ancora una volta i cittadini denunciano una mancanza di non rispetto degli accordi intercorsi con l’amministrazione e di un’arroganza politico-amministrativa.

Appare subito evidente il contrasto comitato-amministrazione, dove un’introduzione a tutto campo coinvolge aspetti privati o generali del paese (problema parcheggi blu: introiti e benefici per i cittadini?), senza individuare il concetto principale di C. S. L’amministrazione, presente con l’assessore Vinci ed il vice sindaco Bertaccini, genera un polverone tra presente e passato, progetti, evoluzioni ed opere da realizzare, un invito poi ad abbandonare le polemiche e le demagogie politiche.
In questa situazione di non dialogo, bensì di continuo contrasto ed accuse, resta difficile individuare cosa significhi Centro Storico.
L’ordinanza del Comune del 24/07/2003 ufficializza la libera circolazione da P.za Umberto I, Via Umberto I, P.za V. Emanuele, Via Roma, con possibilità di sosta in P.za Belvedere a tempo determinato. Le restanti vie del C. S. sono a traffico limitato con sosta nelle zone consentite dietro rilascio di autorizzazione per i residenti. Tutto sembra orientato sui criteri di C. S., eppure il contrasto istituzioni-cittadini resta ed è attivo.
Riguardo agli indirizzi amministrativi è difficile dare indicazioni, resta un’azione trincerata all’interno del palazzo, con notizie ufficiose destinate ad essere smentite un minuto dopo. Per quanto riguarda gli umori dei cittadini il discorso assume visioni di interessi e necessità. Ognuno ha un motivo o interesse ad una libera ed arbitraria mobilitazione nel C. S. È un difetto prettamente Italiano, fare ed agire come necessità, se non dietro condizioni di divieto.
Faccio un esempio: noi ci autogiustifichiamo quando parcheggiamo un’auto davanti ad un cancello o ad una porta se non vi è alcun divieto. La nostra necessità però va oltre il diritto dell’individuo di utilizzare un percorso non adibito a transito veicolare. In pratica il divieto è fisiologico, la sosta, invece, dovrebbe essere consentita. Tutto questo non solo è diritto, ma fondamentalmente rispetto delle regole di una civile convivenza. Un marciapiede non è fatto per parcheggiare, bensì per camminare, non servono indicazioni. Così come le strade sono fatte per il transito e non per la sosta (se non d’emergenza) lungo il margine stradale.
Ora torniamo al nostro C. S., che cos’è? Un dormitorio con parcheggio selvaggio per diritto di residenza, o un paesaggio naturale del nostro passato da conservare e valorizzare come la vetrina del nostro paese? Una risposta può crearci sicuramente dei disagi, un’arma a doppio taglio, non dimentichiamo che stiamo parlando di un ambiente particolare: il centro storico.
Tutto questo non esclude l’amministrazione dalla ricerca di una soluzione delle esigenze attuali, consentendogli delle attuazioni di rattoppo senza una programmazione o soluzione delle necessità dei cittadini. In particolare il nostro C. S. può disporre di una soluzione parcheggio chiacchierata da trenta anni. Il terreno racchiuso tra Via Lazio e Via Giacci, un terrazzato naturale in grado di ospitare parcheggi e verde pubblico. Risolvere l’ubicazione del rice-trasmettitore ENEL: emissioni di onde magnetiche nel centro urbano, nuovo utilizzo a parcheggio o servizi per il C. S. (soluzione valida anche per il Palazzo RAI di Via F. Maggiore).
Non credo di avere la soluzione del C. S., ritengo sia necessario avviare definitivamente un dialogo tra i cittadini e l’amministrazione, abbandonando le polemiche, le demagogie politiche, l’utilizzo individuale o partitico delle opere pubbliche con un solo obiettivo: l’interesse sociale.

rocca priora

Simon Blades, scultore di automi

(Nicola Pacini) - Nella recente Sagra del Narciso, uno dei padiglioni più ammirati è stato quello degli automi, sculture di arte moderna, realizzati in acciaio, con parti di recupero di automobili, ed altri congegni simili. Questi automi, alti oltre 2 metri, si muovevano, aprivano le braccia, la bocca, accendevano le luci degli occhi, un mondo di fiaba per grandi e piccini. Autore di questi marchingegni futuristi è un inglese. Simon Blades, nato 37 anni fa nella verde Yorkshire inglese. Da alcuni anni risiede e lavora a Rocca Priora, dove ha organizzato un laboratorio per la lavorazione dei metalli, e dove costruisce i suoi robot. Simon ha girato tutto il mondo, ha lavorato negli USA, in Messico, oltre che nella natia Inghilterra. È stato per qualche tempo a Roma, ed ha trovato infine la sua residenza ideale a Rocca Priora dove lavora. I pezzi che servono per le sue creazioni, li sceglie nei depositi degli sfascia carrozze, li pulisce, li prepara, ed infine li assembla, creando automi fantastici.
Le opere di Simon sono esposte nei più importanti musei del mondo, a Londra, New York, Città del Messico, Copenaghen, in Italia. A  Gardaland è stata installata una scenografia ispirata ai lavori di Simon.
Le creazioni vengono ideate di volta in volta secondo l’ispirazione del momento. A volte vengono prenotate con caratteristiche particolari, per esigenze cinematografiche, altre volte per essere esposte (come queste presentate alla Sagra del Narciso),  che verranno esposte negli USA, presso le Niagara Falls.
Attualmente sta lavorando per una esposizione personale che verrà presentata nel prossimo autunno.

castel san pietro romano
 La Rocca dei Colonna
(Tania Simonetti–Marco Cacciotti) - Castel San Pietro Romano sorge sul Monte Ginestro, tra i Monti Prenestini e i Lepini.

Fu l’Arce dell’Antica Preneste e di essa restano gli avanzi delle Mura Ciclopiche.
Risale al castrum Sancti Petri, costruito dall’imperatore Costantino (280-337) che vi fece erigere un oratorio in onore di San Pietro, meta di continui pellegrinaggi fino al XVII secolo.
Divenne un feudo dei Colonna, che curarono l’ampliamento dell’oratorio e costruirono una rocca.
Nel 1297 fu incamerato da Bonifacio VIII: il crescente potere della nobile famiglia Colonna venne però malvisto da papa Bonifacio VIII, che fece mettere a ferro e fuoco l’intera zona, riducendola ad un mucchio di rovine. I Colonna riuscirono a fuggire, mentre gli abitanti del paese furono ridotti in miseria. Tra essi si trovava anche Jacopone da Todi, che dimorò per lunghi anni nascosto a Castel San Pietro dove compose le sue più belle “laudi”.
I Colonna dovettero attendere la morte del Pontefice per essere reintegrati nei loro possedimenti dal suo successore Benedetto XI. Tornato ai Colonna, seguì le vicende di Palestrina.
Nel 1438 fu raso al suolo dal cardinale Vitelleschi. Riedificato nel 1482, fu di nuovo distrutto nel secolo seguente. Seguirono lunghi anni di lotte e contrasti con la Chiesa finché nel 1630 Francesco Colonna cedette il fondo a Carlo Barberini, fratello di papa Urbano VIII.
La Rocca dei Colonna, oltre Jacopone da Todi, ospitò anche altri illustri prigionieri come san Bernardo vescovo di Marsi e Corradino di Svevia.
Una leggenda ruota attorno alla famiglia Colonna: c’è una piccola chiesa dedicata alla Madonna dove la beata Margherita Colonna trascorse alcuni anni in mistico raccoglimento. Narra l’antica leggenda: “La Beata era molto devota a Gesù Crocifisso e a san Giovanni Battista. Il 24 di giugno organizzava un pranzo per i poveri. Una volta, durante uno di questi banchetti, comparvero due pellegrini che ella riconobbe in Gesù e san Giovanni, i quali non appena furono riconosciuti immediatamente scomparvero”.
Bibliografia: (C.Rendina – Bonech i- Istituto Italiano Castelli - Manieri del Lazio)

san cesareo

Altri successi per il G.S. Libertas
(Luca Marcantonio) - Ogni anno e ad ogni manifestazione sportiva i ragazzi e le ragazze del Gruppo Sportivo Libertas di San Cesareo si affermano a qualsiasi livello, dimostrando che anche un piccolo paese può esprimere atleti di valore se alle spalle c’è un’organizzazione seria, con dirigenti di valore e soprattutto con un allenatore preparato che svolge il suo mandato con passione infinita. Le ultime affermazioni si sono avute durante i cinquantesimi campionati nazionali di atletica leggera, tenuti a Velletri sotto l’egida del C.O.N.I. e della F.I.D.A.L. I rappresentanti della Libertas hanno fatto la parte del leone cogliendo traguardi prestigiosi in ogni disciplina, dai 5000 metri in cui ha trionfato Luca Borghi, alla staffetta 4x400, dai salti ai lanci di peso e giavellotto, alle corse e al mezzofondo. Gli atleti che hanno dimostrato tutto il loro valore sono stati Nicolino Montone, Giada Pinci, Eleonora Marziali, Giada Pavone, Silvano Checchi, Manrico Lancioni, Alessandro Marziali, Valerio D’Aquila, Rotariu Jonut, Fabio Di Gio Battista, Marco Patriarca, Nicola Passari, Alessandro Quadrino. Ovviamente entusiasta per i risultati il mitico allenatore Pino Iannuzzi, i tecnici Fausto Passari e Riccardo Meden. Da non dimenticare il prezioso apporto dei genitori dei ragazzi, che sono sempre stati vicino ai propri figli e che si spera non mancheranno di educarli sempre al rispetto dello spirito sportivo e degli avversari, cosa divenuta ormai rarissima nel mondo dello sport. Le iscrizioni all’anno 2003/2004 si potranno effettuare fino ad ottobre presso il campo sportivo, e in seguito presso la palestra delle scuole medie nei giorni di martedì dalle 18 alle 20 e giovedì dalle 17 alle 19.

frascati

I finalisti del Premio di poesia Seccareccia
Maria Luisa Botteri) -
Indicati dalla Giuria del Premio Nazionale di Poesia Frascati” Antonio Seccareccia” i tre finalisti :

Antonella Anedda “ Il catalogo della gioia” (Donzelli), Maria Benedetta Cerro “Allegorie d’inverno” (Manni), Umberto Piersanti “Nel tempo che precede” (Einaudi) Ad Alda Merini il Premio alla Carriera.
Il vincitore verrà proclamato sabato 29 novembre alle ore 18,00 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, del Comune di  Frascati.

 I NOSTRI PAESI - pagina 6

Sommario anno XII numero 8 - agosto 2003