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Sommario anno XII numero 8 - agosto 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 10
monte compatri
Una sera a teatro
(Roberto Esposti
flann.obrien@email.it) - Anche quest’anno nelle fresche sere di luglio presso il parco del Casale delle Streghe di Monte Compatri è stata allestita una commedia firmata da Maria Letizia Mele, che questa volta ha curato anche la regia.
Il titolo della piece, “E se la fantasia incontrasse la realtà?”, corrisponde ad una frase pronunciata dalla protagonista, Lucrezia, in un dialogo che va a sciogliere l’intreccio principale della storia.
Lucrezia (la Mele) è una commediografa in crisi che ha deciso di non scrivere più opere a seguito dell’incidente aereo che, anni orsono, le ha portato via l’amata nuora Valentina; i suoi ex attori però rimpiangono i bei momenti passati a recitare e nelle persone di Luisella (Rossella Martini) e di Paolo (Fabio Preziosi) tentano a più riprese di convincerla a ritornare sulla sua decisione. In questa loro opera di convincimento possono contare su tutto il peso (è il caso di dirlo) di Mami (Leandro Pitolli), l’ingombrante governante di colore, giunta nella casa di Lucrezia dalla Giamaica dopo la morte di Valentina e da allora impadronitasi dell’argenteria (che lucida a più non posso) e di un italiano sgangherato che strappa non poche risate al pubblico.
Un altro dei motivi addotti da Lucrezia al suo blocco creativo è la necessità di occuparsi delle adorate nipoti Greta (Greta Bassani) ed Elisa (Elisa Romersi), nate dal matrimonio tra Valentina e Giorgio, il figlio della scrittrice. Di esse si occupa anche Marzia (Cristina Martini), l’attuale compagna di Giorgio che si tormenta per prendere il posto della scomparsa Valentina nei cuori di Giorgio e delle bambine, avversata però dalla gelosia di Greta e dall’irriducibile amore che Giorgio nutre ancora verso la moglie scomparsa.
Un bel giorno per spezzare tutta questa tensione indovinate che ricompare? Valentina! La donna (Silvia Sacchetti), che tutti credevano morta, a seguito dell’incidente perse la memoria e rimase in cura per degli anni in Giamaica. Una volta recuperata la memoria di sé e dei suoi cari decide di recarsi segretamente da Lucrezia per sapere quanto siano cambiate le cose e se una sua eventuale ricomparsa possa causare più dolore che bene nei suoi cari.
L’imbarazzo e l’angoscia dominano il cuore della suocera, felice però di poter riabbracciare l’amata nuora: di comune accordo decidono che Valentina si nasconderà in casa per raggiungere quella consapevolezza che cerca. Ma Lucrezia non ricorda forse che la nuora è un vulcano e la sua esuberanza la porterà a farsi prima beccare in casa da Marzia a cui dovrà far credere di essere una cameriera ucraina e poi a manifestarsi durante la notte alla figlia piccola Elisa, che la scambierà per la Madonna. La donna durante le sue passeggiate notturne incontrerà anche Mami che, terrorizzata, la scambierà per “una fantasma”, esigendo un esorcista. Valentina concluderà la sua carriera di “anima” apparendo come in sogno a Giorgio (Paolo Pitolli) e nel corso del colloquio conoscerà le risposte ai suoi dubbi.
Del seguito della commedia vi diciamo solo che un ruolo decisivo avrà Lucrezia, ma conteranno la dedizione di Marzia ed i sentimenti di Giorgio. Ultima questione: riprenderà a scrivere la nostra scrittrice?
La commedia risulta divertente soprattutto nelle comparsate di Mami e della piccola Elisa, da cui un plauso al Geometra Pitolli ed alla piccola Elisa Romersi. Di vibrante nelle scene drammatiche ci sono le interpretazioni di Cristina Martini (abbiamo forse scoperto un talento drammatico?) e a tratti di Greta Bassani. Pagano un pò l’inesperienza e la giovane età Silvia Sacchetti e Paolo Pitolli, non aiutati certo da alcuni cali del testo, ma ce la mettono comunque tutta. Rossella Martini, sempre brava, è il jolly che tutti i registi vorrebbero avere. Fabio Preziosi è chiamato ad una parte troppo piccola per essere valutata.
Maria Letizia Mele è perfetta in una parte che si è scritta da sola e le affinità biografiche con il personaggio le servono a togliersi diversi sassolini dalla scarpa: l’avversione alla guerra, la lunga tirata contro i laboratori teatrali e forse la sistematica storpiatura compiuta da Mami dell’unico cognome introdotto nel testo da “Mancia” in “Mannaggia”, cognome questo di uno degli attori della passata compagnia, rinnovata quasi integralmente (ci abbiamo indovinato Signora Mele?)...
Gli ultimi testi della Mele giocano sempre sull’inganno che uno dei personaggi usa per poter amare da lontano, e si risolvono quando la fabula spinge l’eroe a rivelare la propria identità/presenza per poter ottenere la ricompensa, ossia la ricostituzione dell’unità affettiva della famiglia. Un valore borghese se si vuole, come gli ambienti in cui si muovono i personaggi della brava commediografa monticiana.

nemi

Scandaloso!
(Bruna Macioci) - Van Ban chiude in anticipo la sua bellissima mostra allestita a Palazzo Ruspoli e parla addirittura di lasciare Nemi e trasferirsi altrove. Il perché? Ben cinque tentativi di effrazione alla sala della mostra, quattro pneumatici tagliati e un tettuccio d’automobile spaccato. Disgustato dai danni già subiti e preoccupato da quelli che potrebbe subire, Van Ban ha deciso di mettere al sicuro le sue opere, tutti pezzi unici di cui è difficile calcolare con precisione l’altissimo valore monetario. L’autore dei quadri a china più grandi del mondo è fortemente amareggiato: “Mi tocca deludere tutti” dice con rammarico “ma non posso rischiare che me li rubino o me li distruggano.” E sì, perché non si sa se questi tentativi di scasso siano stati compiuti da ladri o da vandali. Il crimine del furto, soprattutto di opere d’arte, è sicuramente gravissimo; ma quello di puro vandalismo è francamente odioso, non avendo altro scopo che fare danni senza neanche averne un tornaconto personale (a meno che il tornaconto non risieda nella maligna soddisfazione del danno stesso: e si sconfina nella psicopatologia). Nemi del resto è da tempo bersaglio dei vandali: non si contano i vasi di fiori spaccati durante la notte, i muretti del Belvedere Dante Alighieri diroccati appositamente e scagliati nella valle, e c’è stato addirittura il caso di una pesantissima panchina di pietra buttata nottetempo nella ‘pentima’ (la scarpata), che certamente ha richiesto un consistente impiego di energie degne di miglior causa. Anche i vandalismi contro le vetture non sono infrequenti (l’ex Sindaco Canterani ne ha subiti di recente alla sua), e da qualche anno l’Amministrazione Comunale è stata costretta ad allestire la Mostra dei Fiori in luogo chiuso per evitare che i soliti ignoti ne facciano scempio durante le ore in cui la gente perbene dorme... e quella “permale” va in giro a far danni. A nulla servono le ronde delle Forze dell’Ordine: questi odiosi criminali restano impuniti. Ed è un vero scandalo che il cittadino sia inerme contro costoro, ed un peccato che un artista come Van Ban debba sospendere una splendida mostra per salvare le sue opere.

frascati

Congresso mondiale di esperanto a Goteborg
(Eliana Rossi) - La città svedese di Goteborg è stata scelta quest’anno per ospitare l’88° Congresso Mondiale di Esperanto, che si è svolto dal 26 luglio al 2 agosto. Il tema dell’incontro è stato “Diritti e responsabilità nel campo delle lingue” e ha confermato l’impegno dei parlanti questo idioma, per la diversità linguistica nel mondo. Il meeting è stato seguito da circa 2000 ospiti provenienti  da 70 Paesi, tra cui un centinaio di italiani. Protettore ufficiale del Congresso è stato il Presidente del Consiglio dei Ministri svedese, Goran Persson. La novità di quest’anno, riguarda l’organizzazione di un congresso internazionale per i bambini, che si è svolto contemporaneamente all’evento principale, in una località vicina; qui i piccoli esperantisti hanno potuto parlare questa lingua, mentre giocavano con i loro coetanei e, soprattutto allacciare nuovi contatti internazionali. Inventata da Ludovico Zamenhof nel 1887, l’esperanto è una lingua pianificata; lo scopo dell’autore era quello di creare un idioma facile da imparare per tutti gli uomini, che sostengono la pace mondiale e la comprensione tra i loro simili. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo parlano esperanto e i Congressi Mondiali sono ogni anno la più grande e viva manifestazione di una cultura internazionale. In Italia, risale al 1955 l’ultima volta che fu organizzato, a Bologna, un meeting di proporzioni mondiali, al quale parteciparono circa 1700 simpatizzanti e, per il 2006 è stata già proposta la città di Firenze. Anche una delegazione romana ha partecipato all’88° Congresso Mondiale di Esperanto ed era costituita da Giorgio Denti, presidente del Gruppo Esperantista Romano; Michela Lipari, presidente del consiglio direttivo dell’Associazione Mondiale per l’Esperanto; Filomena Canzano, Francesco Maurelli e Anna Lowenstein, scrittrice in esperanto, che comunica normalmente in questa lingua con i figli Gabriele (20) e Fabiano (18) e con il marito, Renato Corsetti, docente di Psicopedagogia del Linguaggio e della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, nonché Presidente dell’Associazione Universale di Esperanto. I corsi di lingua esperanto sono gratuiti e si tengono nelle città di Frascati (ogni martedì dalle 18 alle 19, presso la sala parrocchiale del SS. Sacramento), Grottaferrata e Ciampino.
 I NOSTRI PAESI - pagina 10

Sommario anno XII numero 8 - agosto 2003