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Sommario anno XII numero 10 - ottobre 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 9

labico
Labico blues
(Tania Simonetti - Marco Cacciotti) - La bellezza delle serate passate in molti paesi ci ha allietato dalla fastidiosa calura estiva, tra questi, come non possiamo parlare del piccolo paese di Labico e delle tante manifestazioni organizzate nelle calde serate estive, tra le tante “Labico Blues”.
Eccezionale serata con l’artista internazionale Paul Young ed il suo gruppo Los Pacaminos (musicisti di fama internazionale che suonano con le più celebri star della musica), in esclusiva  nazionale sabato 6 settembre, organizzazione dell’Associazione l’Idea con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Labico.
La piazza del mercato, il grande spazio del paese adibito per i concerti, era stracolma di gente intervenuta per assistere allo spettacolo, perché, di un trascinante spettacolo si è trattato. Paul Young e i Los Pacaminos hanno presentato il loro repertorio musicale in salsa tex-mex, con passaggi di pura tequila e showgirl. Il folkloristico gruppo ha mostrato il suo stile molto movimentato e trascinante, ripagato da un alto gradimento di pubblico di tutte le età, che ha passato la serata in allegria, come, in allegria, questo gruppo si è formato, fare musica per puro divertimento. Il divertimento è continuato la mattina seguente nella piscina dell’hotel “La Meridienne” di Palestrina, dove il gruppo è stato raggiunto da curiosi, ammiratori e giornalisti. 
Dopo i Los Pacaminos, il giorno seguente si sono esibiti i Fluido Rosa, cover-band dei Pink Floyd, un insieme di musicisti affiatatissimi, tutti professionisti della scena musicale nazionale, collaboratori dei maggiori artisti nazionali. La loro bravura ha portato tutto il pubblico ad immergersi nelle atmosfere musicali dei Pink Floyd, rimanendo davvero estasiato.
Paul Antony Young nasce il 17 gennaio 1956. Secondo di tre figli, ha un fratello più vecchio, Mark, e una sorella più giovane, Joanne. Il suo interesse per la musica nasce fin da bambino, quando impara a suonare il piano e la chitarra, dopo la scuola comincia a lavorare con suo padre e di notte suona in varie bands (Kat Kool & il Kool Kats, Streeband, Q-Tips). Nella sua prima banda suona il basso,  ma desidera sempre di diventare un cantante, esegue concerti nel Regno Unito e in parte d’Europa.
Il primo singolo realizzato nel Regno Unito è ”Iron Out The Rough Spots” del novembre ’82, ma malgrado il forte supporto radiofonico non è un successo, inizialmente è lo stesso anche per il seguente brano. Il successo arriva invece con “Wherever I Lay My Hat”, che resta il numero uno per l’estate intera del 1983, l’album “No Parlez” spinge Paul ai vertici delle classifiche e rende Paul famoso, e durante la realizzazione del videoclip conosce la sua futura moglie Stacey Smith.
Con il secondo album “The Secret Of Association”, conferma il suo successo a livello mondiale, ”Every Time You Go Away”, è il brano più ascoltato. Nel 1987 negli studi di Milano registra il suo terzo album “Between Two Fires”, viene a contatto con il cantante italiano Zucchero e diventano buoni amici. Nel 1989 Paul partecipa al concerto in onore di Nelson Mandela e canta “Don’t Dream It’s Over”, che in seguito viene inserita nell’album “From Time To Time”. Segue un periodo di pausa in America con la sua famiglia dove, nel 1990, scrive e registra il materiale per il suo quarto album. Nel 1991 Paul regista con il suo amico Zucchero “Senza Una Donna”, nel ‘92 Paul partecipa magistralmente al “Freddie Mercury Tribute Concert”, cantando  “Radio Gaga”, mentre nel 1993 esce il suo ultimo album per la Sony “The Crossing”. Lavorando con il produttore Don Was, Paul  esplora nuovi stili musicali, mentre esce il singolo ”Otis Blue”, inoltre in questo periodo Paul si riunisce con alcuni amici in un gruppo informale (Tex-Mex band e Los Pacaminos), semplicemente per divertimento. Nel 1997 esce un nuovo singolo “I Wish You Love” e l’album “Paul Young”. Nel 1999 Paul si riunisce ancora con i suoi amici in “Los Pacaminos” e registrano con vecchi e nuovi materiali, chitarre acustiche, piano e fisarmoniche, l’album “Los Pacaminos”, uscito nel 2002. (Testi: Ass. l’Idea  Labico)

colleferro
Premio Letterario - Autori nel cassetto
(Tania Simonetti - Marco Cacciotti) - Riservato a te che scrivi, disegni, fotografi, fumetti, e che hai opere relegate nei “cassetti dei sogni non ancora realizzati”. Gli interessati potranno presentare i propri elaborati su supporto cartaceo o informatico, consistenti in massimo 25-30 pagine, presso l’urna collocata nella galleria del centro commerciale Colleferro, entro il 30-11-2003. Una giuria di esperti selezionerà tra quelli pervenuti, gli elaborati meritevoli di pubblicazione.
Per informazioni: 06-97710045          centrocommercialecolleferro@virgilio.it 

genzano
Il Castello                                                                  
(Tania Simonetti - Marco Cacciotti) - Castello aggregato nel 1183 ad un’originaria torre saracena. Fu citato come castello per la prima volta in una bolla del 1255, da Alessandro IV che lo confermò all’Abazia delle Tre Fontane. Nel 1378 Clemente VIII lo diede a Giordano Orsini, che lo tenne per breve tempo, infatti lo perse l’anno successivo. Nel 1393, sempre per breve, tempo lo troviamo in possesso di Nicolò Colonna insieme a Buzio Savelli, che nel 1399, dopo la fuga del primo, ne rimase per breve tempo unico proprietario. In quello stesso anno i Genzanesi lo cacciarono e offrirono al papa il governo del castello e si diedero al capitano Piero Passarelli di Marino, cui il papa affidò il feudo. Nel 1402 il castello s’incendiò,  nel 1410 Giovanni XXII lo affittò ai Colonna, ma nel 1413 fu occupato dai Savelli. I monaci, dell’Abazia delle Tre Fontane, recuperato il castello nel 1417 (nel 1420 esso forse fu occupato anche dagli Annibaldi), lo diedero in locazione perpetua ai Colonna nel 1423, ai quali poi lo vendettero nel 1428. Eugenio IV nel 1433 lo confiscò. Tornò ai Colonna solo nel 1448.
Nel 1479 fu venduto al cardinale d’Estouteville, che l’anno successivo lo dona ai figli naturali Girolamo e Agostino, ai quali fu ripreso con le armi nel 1483. Dal 1486 al 1487 fu incamerato da Innocenzo VIII. Dal 1501 al 1502 venne preso da Alessandro VI per concederlo a Lucrezia Borgia, ma alla sua morte, nel 1503, la concessione ha termine. Dal 1541 al 1549 fu confiscato da Paolo III. Dal 1556 al 1562 fu confiscato da Paolo IV. Era il 1563, quando fu venduto ai Massimo. Fabrizio Massimo, nel 1564 lo vendette a Giuliano II Cesarini, ultimo barone feudatario di Genzano, che rimane proprietario del castello ancora per alcuni anni. Il barone, nel 1643, trasformò il castello in un palazzo, permettendo che sull’area circostante si addensassero piccole abitazioni.
Fu estaurato nel XIX secolo con rifacimento dei tetti e l’aggiunta di un cornicione in stucco. Con l’occasione furono costruite anche le scuderie con volte a crociera (ancora oggi visibili a destra del palazzo) e due ingressi indipendenti da quello del palazzo.
Nel 1840 Lorenzo Sforza Cesarini fece eseguire per sua moglie Carolina Shirley un meraviglioso parco, alle spalle del castello, che scende fino alla sponda del lago di Nemi, con enormi olmate in un classico stile inglese.
Il castello (oggi palazzo), doveva avere due muri di cinta, ora scomparsi. Per erigere il suo nucleo centrale fu utilizzata una preesistente costruzione romana rettangolare, ormai in rovina. Alla sua difesa esterna dovevano contribuire due torri, una quadrata del sec. XIII è ancora ben conservata, mentre l’altra non è più esistente
La facciata principale presenta tre ordini di finestre tutte decorate con cornici scolpite nel travertino (che al piano nobile  presentano timpani arcuati e triangoli alternati), interrotte al centro dal portone d’ingresso e da due logge sovrapposte. Il monumentale portale, ai lati, presenta due colonne d’appoggio unitamente ad una mensola centrale alla balconata del piano nobile. Altre due colonne più piccole e ravvicinate sono il sostegno, da questo punto, del balcone del terzo piano di dimensioni ridotte.
Oggi il palazzo Sforza Cesarini, dopo un lungo periodo d’abbandono, è stato restaurato dal comune ed è utilizzato per spettacoli teatrali e mostre (interessanti le visite guidate con le degustazioni di vini locali). Notevole è la vista dalle finestre e dall’area panoramica sul lago di Nemi.
Bibliografia: (Rendina-Bonechi - FIA-I.I.Castelli)

labico 
Alta Moda a Labico
(Tania Simonetti - Marco Cacciotti) - Una serata organizzata nello splendido scenario del Parco Agricolo Fontana Chiusa, la manifestazione all’insegna dello spettacolo e della moda, in scena giovani stilisti romani ed alcuni esercizi commerciali  della zona, esperti di moda come Norca  Donna di Palestrina, Nodi di Moda ed  Estela. Ottime scenografie, musica e giochi di luce, che facendo da sfondo alla sfilata di bellissime ragazze crea una atmosfera di grande suggestione, allietata da intrattenimenti di cabarettisti all’altezza della serata, ed il tutto accompagnato dallo sfizioso e gustoso buffet finale.   

 I NOSTRI PAESI - pagina 9

Sommario anno XII numero 10 - ottobre 2003