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Sommario anno XII numero 10 - ottobre 2003

 ATTUALITÀ E SOCIETÀ

Buongiorno, Notte
(Cristina Stillitano) - Buongiorno all’uomo carnefice che ha paura della propria anima. Quanta notte potrà attraversare tra le ossessioni che si è fabbricato e che non riusciranno a salvarlo.
La carnefice è una ragazza che cucina minestre e ripiega le calza di Aldo Moro. Piange le vittime di un mondo senza sentimenti, il mondo da cambiare, da odiare, con la rabbia di chi ritrova dentro di sé le stesse sciagurate contraddizioni.
I simboli non danno la forza di leggere a volto scoperto una condanna a morte. Sarebbe bello, sarebbe ciò che suggerisce il proprio cuore di soldato, che non ce la fa a dimenticare di essere anche il cuore di un uomo. La carceriera si aggrappa alla sua vittima e la conduce ad esplorare i meandri dolorosi della sua coscienza. Ma la misura di questo viaggio sono le quattro mura di un’anima e di una prigione. Può spingersi la fantasia ad immaginare il proprio ostaggio che cammina leggero sulle note di Schubert verso la libertà. Ma questo è solo ciò che potrebbe fare ogni uomo, se fosse semplicemente se stesso. Rimane l’orrore di ogni martirio, persino ricordato con troppa insistenza. Rimane il gelo di una panchina, dove la morte di Lenin non ha spento il sogno folle di poter cambiare il mondo e l’uomo.
La rabbia di Paolo VI non si spinge oltre le indicazioni del potere, che ha deciso di non trattare. L’ultimo omaggio alla salma è una parata bianca e nera di impassibili uomini di stato. Grida - dolce - la musica dei Pink Floyd. Liberamente tratto dal libro “Il prigioniero”, scritto dalla brigatista Anna Laura Braghetti, a cui si ispira il personaggio di Chiara, “Buongiorno, Notte” è dedicato al padre scomparso di un regista che legge E. Dickinson (suo è il verso del titolo) e che compare sullo sfondo, con le carte da gioco in mano, mentre uno spirito sagace ci comunica che Moro è sulla luna. Nessuna pretesa di raccontare l’oggettività dei fatti, ma la storia di Chiara colpisce con violenza. La verità s’avvera quando commuove e spaventa. Quando, semplicemente, ci appare comprensibile. Allora non possiamo negare che potrebbe anche essere la nostra.

Scheda del film
titolo: “Buongiorno, Notte”
regia:  Marco Bellocchio
durata: 105'
cast: Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Paolo Briguglia

 ATTUALITÀ E SOCIETÀ

Sommario anno XII numero 10 - ottobre 2003