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Sommario anno XII numero 11 - novembre 2003

 CULTURA E SCIENZA

Una “piccola” rivoluzione editoriale
(Silvia Cutuli) - La cultura non è sempre stata a buon mercato, anzi per lungo tempo privilegio esclusivo delle élite più elevate. Ancora oggi quante volte ci capita di “sentire” la nostra libreria piangere per un volume tanto desiderato, ma inaccessibile per il prezzo di copertina? Preso atto di ciò, cinque giovani ragazzi romani si sono fatti artefici di una rivoluzione, piccola come la loro casa editrice, la “Progetto Cultura”, ma significativa. Nelle loro intenzioni c’è un nuovo concetto di libro, “oggetto di prima necessità, che tutti possono avere la possibilità di acquistare”. Il prezzo dei volumi proposti si aggira infatti intorno ai due euro, variando a seconda del tipo di collana. Contattiamo via e-mail il presidente della società, il venticinquenne Marco Limiti, che coglie l’occasione per presentare l’ultimo progetto realizzato, in occasione della Fiera del libro di Torino. “Si tratta di un libro-concorso: un testo contiene degli errori, il primo che li corregge tutti, vince le nostre pubblicazioni”, ci spiega. Davvero originali gli espedienti, per fare del libro un sogno sempre realizzabile per il lettore. Lampi di genio che si traducono in nuove collane: “Leggendo una poesia di Gabriel Del Sarto, che ho molto apprezzato, si è accesa la lampadina: perché non pagare un libro per quanto piace, per quanto emoziona?” ci racconta Marco. La casa editrice inizia così a tessere “il filo della fiducia” con il lettore, dandogli la possibilità di scegliere un testo dal sito internet, riceverlo via posta, leggerlo e pagarlo per quanto gli è piaciuto. Del Sarto è uno degli autori che hanno aderito alla collana, insieme a Michele Ainzara, Federico Batini, John Donne e Evgenj Evtusenko.
“In più - aggiungono dalla Progetto Cultura - rifiutiamo l’editoria a pagamento: se un testo ci piace lo stampiamo gratis, dando all’autore la percentuale che gli spetta”. Amanti della lettura, sembrano aver fatto tesoro dell’insegnamento di un grande scrittore, Cesare Pavese, che così si rivolse ad una signora che offriva soldi per essere pubblicata dalla Einaudi: “Se un testo ci piace lo pubblichiamo, altrimenti neanche il Papa può farci cambiare idea”.
Dalla piccola “stanza” editrice, come i soci amano definire la “Progetto Cultura”, ci fanno sapere che tutti i libri sono curati nei dettagli, dalla carta pregiata, alla grafica e naturalmente al testo: “Noi siamo convinti che i nostri autori siano talmente bravi da coinvolgervi ed emozionarvi”. Come dire: provare per credere, e noi lasciamo il nostro indirizzo, in attesa di ricevere i testi.

 CULTURA E SCIENZA

Sommario anno XII numero 11 - novembre 2003