Una “piccola”
rivoluzione editoriale
(Silvia Cutuli) - La cultura non è sempre stata a buon
mercato, anzi per lungo tempo privilegio esclusivo delle élite più
elevate. Ancora oggi quante volte ci capita di “sentire” la nostra
libreria piangere per un volume tanto desiderato, ma inaccessibile per il
prezzo di copertina? Preso atto di ciò, cinque giovani ragazzi romani si
sono fatti artefici di una rivoluzione, piccola come la loro casa
editrice, la “Progetto Cultura”, ma significativa. Nelle loro intenzioni
c’è un nuovo concetto di libro, “oggetto di prima necessità, che tutti
possono avere la possibilità di acquistare”. Il prezzo dei volumi proposti
si aggira infatti intorno ai due euro, variando a seconda del tipo di
collana. Contattiamo via e-mail il presidente della società, il
venticinquenne Marco Limiti, che coglie l’occasione per presentare
l’ultimo progetto realizzato, in occasione della Fiera del libro di
Torino. “Si tratta di un libro-concorso: un testo contiene degli errori,
il primo che li corregge tutti, vince le nostre pubblicazioni”, ci spiega.
Davvero originali gli espedienti, per fare del libro un sogno sempre
realizzabile per il lettore. Lampi di genio che si traducono in nuove
collane: “Leggendo una poesia di Gabriel Del Sarto, che ho molto
apprezzato, si è accesa la lampadina: perché non pagare un libro per
quanto piace, per quanto emoziona?” ci racconta Marco. La casa editrice
inizia così a tessere “il filo della fiducia” con il lettore, dandogli la
possibilità di scegliere un testo dal sito internet, riceverlo via posta,
leggerlo e pagarlo per quanto gli è piaciuto. Del Sarto è uno degli autori
che hanno aderito alla collana, insieme a Michele Ainzara, Federico Batini,
John Donne e Evgenj Evtusenko.
“In più - aggiungono dalla Progetto Cultura - rifiutiamo l’editoria a
pagamento: se un testo ci piace lo stampiamo gratis, dando all’autore la
percentuale che gli spetta”. Amanti della lettura, sembrano aver fatto
tesoro dell’insegnamento di un grande scrittore, Cesare Pavese, che così
si rivolse ad una signora che offriva soldi per essere pubblicata dalla
Einaudi: “Se un testo ci piace lo pubblichiamo, altrimenti neanche il Papa
può farci cambiare idea”.
Dalla piccola “stanza” editrice, come i soci amano definire la “Progetto
Cultura”, ci fanno sapere che tutti i libri sono curati nei dettagli,
dalla carta pregiata, alla grafica e naturalmente al testo: “Noi siamo
convinti che i nostri autori siano talmente bravi da coinvolgervi ed
emozionarvi”. Come dire: provare per credere, e noi lasciamo il nostro
indirizzo, in attesa di ricevere i testi. |