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Sommario anno XII numero 12 - dicembre 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 7

lariano
Inediti ritrovamenti del Medio Evo
(OPE - Testi di Angelo e Fiorella Capri - foto di Fernando Quarta)
Della storia del Castello d’Ariano non si sa quasi nulla, in alterne e bellicose vicende fu proprietà della Chiesa Romana, di Tolomeo conte Fig. 1: Scheletro umano in giacituradel Tuscolo, della famiglia degli Alberini, dei Conti, degli Annibaldi, per breve tempo degli Orsini, dei Savelli e dei Colonna.
«Il castello di Lariano era stimato, in quei tempi, come uno dei più forti, e si riteneva da tutti inespugnabile. Era stato fabbricato sul monte, con durissime pietre squadrate e di dentro era tutto un masso. Per la sua posizione, esso dominava, da una parte la provincia di Campagna e dall’altra quella di Marittima. Aveva dentro due grandi cisterne di acqua, ben lavorate, che assicuravano i rifornimenti necessari per lunghissimo tempo.» (Fernando De Mei. La Meravigliosa Storia di Velletri.  pag. 161).
La grande importanza strategica del castello è altresì confermata dalla presenza dell’Ordine del Tempio nella figura dei Cavalieri Templari di fra Raimondo (1260) e di fra Mauro (1301).
Il castello perdurò per più di tre secoli e mezzo ma la data della sua edificazione è a tutt’oggi incerta. Secondo alcune fonti storiche il castello venne fondato nel 1106, secondo altre fonti nel 1140, comunque nel 1465 fu, secondo gli storici classici, definitivamente distrutto dall’esercito papalino aiutato dai veliterni.
Tuttavia, in base ai nostri recenti studi ed ai frammenti di ceramica rinascimentale e post rinascimentale lassù raccolti, possiamo dire che il Maschio di Lariano, chissà in che forma e in che modo, non venne mai completamente abbandonato e che la vita tra le mura del distrutto castello continuò perlomeno fino al XVII – XVIII secolo.
Poco più di un anno fa, ci giunse notizia che clandestini muniti di inusuali cercametalli avevano scavato una grossa buca nell’area del castello. Fig. 2: Orecchino in oro visto al microscopio elettronicoPer competenza territoriale informammo del fatto sia la Soprintendenza Archeologica per il Lazio sia il vigile urbano sig. Gianni Bastianelli e ci mettemmo poi alla ricerca dello scavo. Finalmente dopo qualche mese di fatiche riuscimmo a trovare il posto, purtroppo però quello che vedemmo non fu affatto bello, infatti nella buca, misto alla terra c’erano parti di ossa umane sparse dappertutto. Pazientemente cercammo di raccogliere il più possibile di quello che restava degli antichi castellani e fortuna volle che tra i resti ci fossero anche dei reperti molto interessanti sfuggiti ai tombaroli!
Rimossa la terra già scavata, a circa un metro e mezzo di profondità della buca ci fermammo, avevamo infatti raggiunto uno strato solido del terreno e scoperto uno scheletro umano in giacitura.
Dall’insieme dei dati raccolti possiamo ipotizzare che i clandestini abbiano saccheggiato una fossa comune dove, a suo tempo, più persone di età e sesso diverso furono insieme seppellite, vittime forse di una pestilenza o più probabilmente di una delle distruzioni del castello.
Tra i reperti che abbiamo recuperato e consegnato su indicazioni della Soprintendenza Archeologica per Lazio al Museo Civico di Velletri ci sono 107 frammenti di vasellame medioevale e rinascimentale, un orecchino femminile in oro, una medaglietta in argento con croce incisa, parte di un anello od orecchino sempre in argento, un passante o parte di fibbia in ferro ed un puntale di fodero di spada anch’esso in ferro.
È importante osservare che tutti i materiali raccolti sono reperti inediti e testimoniano la ricchezza o quanto meno un certo benessere degli abitanti del Castello d’Ariano.
Adesso con il ritrovamento eccezionale di uno scheletro umano ancora perfettamente conservato e la possibilità di trovarne altri, attraverso lo studio del DNA da comparare con quello di odierni larianesi, sarà possibile appurare in modo scientifico la vera discendeza ed eredità del leggendario castello. La nostra associazione ha già preso contatti con docenti dell’Università di Tor Vergata ed esperti medioevalisti per approntare un serio ed innovativo piano di lavoro e di studio.
A questo punto è necessario che le promesse del Sig. Bruno Abbafati, presidente dell’Associazione del Fungo Porcino (al quale inoltre inoltrammo anche una richiesta di sovvenzionamento nel maggio scorso) vengano confermate, e che una parte dei profitti della sagra venga devoluta a questo scopo scientifico per scrivere una nuova e reale pagina storica su Lariano e sulle sue discendenze.
A suo tempo illustrammo il fatto anche ad alcuni consiglieri del Comune di Lariano ma purtroppo a tutt’oggi non abbiamo ancora ricevuto nessun riscontro.
Ci auguriamo che questo semplice articolo scuota le menti di chi di dovere e che il Comune di Lariano non si lasci sfuggire ancora una volta l’occasione di valorizzare il proprio territorio. Quello del Comune di Lariano è infatti un territorio ricco di antichissime testimonianze archeologiche ma finora non c’è stata la volontà di investire né in museo, né in un programma turistico ed archeologico per lo sviluppo e la salvaguardia dell’area montana del Maschio d’Ariano.
Tutte azioni non fatte che andranno solo a discapito delle generazioni future ...

marino
Manifestazioni per il Natale 2003
(Daniela Scaramella) - L’Istituto d’Arte di Marino e Ciampino in occasione delle festività natalizie e in concomitanza dell’Orientamento Scolastico, ha elaborato un nutrito programma di eventi e manifestazioni per far conoscere l’Offerta Formativa alle Scuole Medie del territorio, ma soprattutto alla cittadinanza dei Castelli Romani.
L’Istituto d’Arte di Marino con le due sezioni, Architettura e Arredamento e Metalli e Oreficeria, la sede staccata di Ciampino con le sezioni Arte del Tessuto e Arte della Ceramica, attraverso l’attivazione dei Laboratori specifici propone “SCUOLA APERTA”  Domenica 14 Dicembre dalle ore 9.00 alle ore 19.00, con manifestazioni in linea con la didattica delle specifiche sezioni.
Nella Sede di Marino nella mattinata verrà allestita una Mostra Didattica riferita “Alle opere in corso d’opera” lavori degli studenti realizzati nel corrente anno scolastico, elaborati non finiti, ma attinenti la programmazione didattica che vede impegnati docenti e alunni su tematiche interdisciplinari di particolare rilievo. Eventi sportivi coinvolgeranno professori e alunni in partite di Pallavolo maschile e femminile e un quadrangolare F/M di Under 14 e 15 organizzato dalla A.S. Marino Pallavolo.
Il pomeriggio sarà dedicato all’Opera Lirica. Studentesse della scuola canteranno dei brani in tema. Particolare rilievo sarà dato al “Trovatore” di G. Verdi, riproposizione di un lavoro didattico realizzato nella scuola negli anni 2001-2002, con l’allestimento delle scenografie realizzate nei laboratori della sezione Architettura e di una Mostra specifica sull’evento con disegni, manufatti della sezione di Oreficeria e con un lavoro in sinergia tra ex studenti e studenti dei corsi attuali. Figure professionali canteranno “pezzi” specifici dell’opera contornati da figure con costumi preziosi dell’epoca.
Nella Sede di Ciampino, nella mattinata del 14 Dicembre ci sarà l’inaugurazione della Mostra didattica degli allievi, nel pomeriggio alle ore 15.00 sarà allestito il “Presepe Vivente”. Studenti della sezione Tessuto e della sezione Ceramica attraverso la costruzione di “figure” realizzeranno una drammatizzazione mimata della natività.
In collaborazione con l’Assessorato P.I. del Comune di Ciampino, Venerdi 19 Dicembre dalle ore 16.00 alle ore 21.00, nella Piazza della Pace,  sarà collocata e mimata con scenografie attinenti al tema la “natività” realizzata dagli studenti dell’Istituto.
Di rilievo anche gli interventi sul territorio nella città di Marino. Il 13 Dicembre saranno inaugurati i “Presepi in GROTTA”, nella sede della Pro-Loco, e la partecipazione dell’Istituto come nella edizione passata è di particolare importanza: un Presepio Napoletano realizzato dagli studenti nella sezione di plastica, una natività pirografata dagli studenti di Disegno dal Vero, un Presepe simbolico con elementi ceramici preziosi.
Importante l’intervento nel Museo Civico. Gli studenti esporranno disegni e i rilievi su “Scorci di Marino” in sintonia con la ricerca etnologica e delle tradizioni popolari della città.
Particolare rilievo va dato all’allestimento e all’interpretazione del Natale da parte degli studenti, che come evento religioso coinvolge tutta la comunità, interpretazione suggetiva nella proposizione della natività ispirata a Gentile da Fabriano e al gotico fiorito, ma soprattutto il momento di riflessione spirituale, che li ha visti coinvolti nella realizzazione plastica dell’ANGELO vissuto, in questo particolare momento storico, con un pregnante significato simbolico, perché gli angeli sono, come dice Haziel: “… maestri di saggezza, di illuminazione, parlano e insegnano ad ogni singolo individuo”.

 I NOSTRI PAESI - pagina 7

Sommario anno XII numero 12 - dicembre 2003