La campana più antica di Roma
(Luca Ceccarelli) - La chiesa di San Benedetto in Piscinula
in Trastevere, così chiamata perché nelle vicinanze sorgevano un tempo
delle
piscine termali, per le sue minuscole dimensioni è stata chiamata nel
popolo “San Benedettino”, e sorge sui resti della Domus Aniciorum,
la dimora della nobile famiglia degli Anicii, a cui secondo la tradizione
apparteneva anche San Benedetto. Secondo la tradizione, il futuro padre
del monachesimo europeo soggiornò qui quando venne a Roma per
intraprendere gli studi che, com’è noto, furono interrotti per sempre
dalla sua decisione di ritirarsi a Subiaco a condurre vita da eremita. Né
il soggiorno di Benedetto da Norcia nel luogo dove sorge la chiesa, né la
sua stessa appartenenza alla famiglia degli Anicii sono suffragate da
documenti certi. Quel che è certo è che la chiesa sorse alcuni secoli più
tardi, tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo. Per diversi secoli
la chiesa fu parrocchia, dal 1386 al 1824, quando, con una bolla di Leone
XII, la dignità di chiesa parrocchiale venne trasferita alla vicina Santa
Maria della Luce. All’interno vi sono diversi affreschi di epoca
medievale, ma la chiesa viene aperta solo la mattina della domenica e in
occasione delle altre festività religiose.
La caratteristica interessante del campanile, in stile romanico, è quella
di essere il più piccolo di Roma, tanto che, incastonato tra i tetti,
sembra quasi un giocattolo. Anche la campana è la più piccola di Roma
(misura appena quarantacinque centimetri di diametro), ed è anche la più
antica, più del campanile e della chiesa, come attesta la data che vi è
incisa: Anno Domini Millesimo Sexagesimo
IX.
Nel 1069, dunque quindici anni prima che il Duca dei Normanni Roberto il
Guiscardo, chiamato dal Papa Gregorio VII, salisse a Roma per tenerne
lontano l’Imperatore Enrico IV, e con le sue truppe, in cui si distingueva
una folta schiera di saraceni, la mettesse al sacco facendo sparire quasi
tutte le campane dell’Urbe. Chissà dov’era custodita, la campana che poi
venne issata sul campanile di San Benedetto in Piscinula, per sfuggire
alla rapacità dei normanni… ma forse le giovarono anche le sue minuscole
dimensioni, che la salvarono dalla cupidigia di cui furono oggetto le
campane più grandi, dal suono più potente. |