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Sommario anno XIII numero 4 - aprile 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

frascati
Frascati deve qualcosa a Toffanello - 3.         
(Valentino Marcon) - Toffanello era un uomo di profonda cultura e documentatissimo e, se per caso gli capitava di non essere a conoscenza di alcuni avvenimenti, andava a studiarseli, come quella volta che dovendosi commemorare in cattedrale il 500esimo anniversario del cardinal Bessarione (1972), gli fu proposto di presentarne la figura, ma, non sapendone molto, andò a documentarsi con pignoleria all’Abazia di Grottaferrata, dopo di che, poter affrontare…la scena, alla presenza di ben quattro cardinali di santa romana Chiesa, tra cui Alfredo Ottaviani.
In quanto ai suoi articoli di taglio storico, questi vertevano sempre su momenti della storia frascatana o tuscolana e personaggi famosi che con questa storia ebbero a che fare (‘vip nel tuscolano’, aveva intitolato una sua rubrica giornalistica). Così  ebbe a ricordare  e descrivere le vicende di Catone, di Cicerone e il tusculanum, Publio Valerio Catone, Campanella e Calasanzio,  Pio II, Terenzio Mamiani, i cardinali Baronio, Bessarione, Pietro Juliano, Annibal Caro, Canova, don Bosco; senza tralasciare i ‘vip’ stranieri, come George Sand, Montesquieu, Federico Guglielmo III, contemporanei come Karamanlis,  Paolo VI, o il salesiano don Marescalchi (autore di diverse commedie per ragazzi), e anche alcuni ‘locali’ che, senza il suo ricordo, sarebbero senz’altro finiti nel dimenticatoio, come Amorino De Luca, Nazzareno Mennini, ed altri ancora. Se di alcuni di questi personaggi ne stilava brevemente alcune linee biografiche, magari cercando puntigliosamente anche quel piccolo dato che li aveva portati a contatto con il tuscolano e Frascati in particolare, di altri ne descriveva più a fondo le vicende personali ed umane oltre che la loro collocazione storica.
Negli anni ’50 e fino alla metà degli anni ‘60 le filodrammatiche nel tuscolano ebbero ancora un certo rilievo, grazie anche all’estro di Toffanello con la sua ‘Piccola Ribalta’, successivamente divenuta ‘Piccolo Teatro della Città di Frascati’(o ‘di Tuscolo’, altra dizione da lui usata, cui si aggiunsero anche alcune opere di cui era autore  Lucio De Felici, come esempio: ‘Le scempiaggini di Scarpino’, tre sketch per riviste). Tra le rappresentazioni sceniche, letture drammatiche, spesso di taglio religioso ed educativo, ne citiamo solo alcune, tra le tante che pubblicava con le editrici Ancora, LES (salesiani), o con le  ‘Edizioni Tuscolo’, per il teatro giovanile, ecc.: da ‘Lo sposo di madonna povertà’ (rappresentata il 4 ottobre del 1958 sul sagrato della Chiesa di san Bonaventura), a ‘L’albero di Natale’, da La Passione di Gesù (che lui aveva ricavato dal suo precedente trittico, “Io Barabba” nel 1969, seguito da “Io Pilato” del 1971 e poi da “Io Giuda” del 1972),  ‘Ci è nato un pargolo’ (presentata al teatro dell’Asilo Micara con la regia di Vittorio Nigrelli),  e poi, ‘Borgatella’, ‘Canaglie’, ecc…
Con l’inizio degli anni ’70, pur restando sulla scena cittadina con le sue ‘rappresentazioni’  e qualche articolo di taglio storico, ma non più sul suo giornale, non seguì più la politica tuscolana (anche se lui non ne fece mai parte se non come osservatore della cronaca amministrativa, spesso dando qualche frecciatina più che sacrosanta come quando se la prese con alcuni amministratori DC frascatani che decantavano… realizzazioni solo sulla… carta!). In un colloquio che ebbi con lui  nel’97, mi disse, che  dal momento che era uscito ‘Presenza’ (un ciclostilato sorto nel 1969, di taglio socio-ecclesiale, poi vicino all’area della sinistra DC),  non c’era più la necessità del suo giornale (Il Tuscolo), tanto più che non aveva fonti di finanziamento, ma in realtà forse non riusciva a condividere la politica del tempo.
Mandava  comunque i suoi ‘pezzi’ per la pagina settimanale di Avvenire (‘Lazio sette’). Dal 18 novembre del 1990  alla fine di marzo del 1991, in vista dell’ottavo centenario dalla distruzione della città, scrisse anche una storia di Tuscolo in 15 puntate. Pur non nascondendo le sue critiche non sempre velate, ed anche qualche puntatina polemica, l’amore per la città di Frascati era genuino, appassionato, quasi viscerale, ma non “’razzistico’ come quello di certe associazioni locali” - come mi disse una volta - così come fedele credente amava la chiesa tuscolana di Liverzani, ma anche di Matarrese. A Toffanello da vivo non sarebbero piaciute commemorazioni, ma ora che da qualche anno non è più, non sarebbe il caso che l’Amministrazione comunale e il mondo culturale tuscolano ricordassero degnamente quest’uomo che ha dato tutto sé stesso per la nostra città? (fine)
                                                                                                 


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Nuova pista d’Atletica
(Gelsino Martini) - Frascati, campo Mamilio 22 febbraio 2004, è il giorno di precollaudo per la nuova pista d’Atletica. Sulla nuova base in Tartan troviamo gli atleti amatori della Tusculum ed i ragazzi dell’Atletica Castellana. Nonostante la giornata cupa, la passione ha il sopravvento, ed i primi passi di riscaldamento si stampano sulla pista.
L’amministrazione Comunale, promotrice della ristrutturazione del centro sportivo, è presente con l’Assessore allo sport Roberto Buccione, il Vice Sindaco Amedeo Frascatani, l’Assessore Angeloantoni ed il Consigliere Bernardo Iodice autore di un buon 5.000 (naturalmente in pista).
Il tempo si mostra clemente e collabora con gli atleti, permettendo agli amatori della Tusculum adi proporsi in due batterie sui 5.000. Coordinati dal Presidente (con un folto staff d’atleti e consiglieri della società), la competizione vede sigillare un tempo di tutto rispetto in 17’ 30" da Angelo Moschitti.
I ragazzi del prof. Sandro Di Paola, si sono cimentati nei 1.000 e 3.000, dove l’astro nascente castellano, Ermini Aurora (2° ai campionati Italiani di cross), fissa il tempo di 10’ 20" nei 3.000.
Vorrei esprimere un augurio al nuovo centro, un rispetto di convivenza tra il Calcio e l’Atletica, tale da proiettare in campo nazionale ed internazionale, atleti dei Castelli Romani.Per tutti gli amanti dello sport, ed in particolare l’Atletica, un invito a partecipare al 4° Slam Podistico Tusculum che con la gara delle Ville Tuscolane a Frascati il 25 Aprile, da il via alle competizioni, ritrovandosi il 1° Maggio a Rocca Priora con la Corsa del Narciso.


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30.000 euro per assicurare gli ultra sessantenni
(Massimo Silvi) - L’Amministrazione di Frascati ha stanziato 30.000 euro per la stipula di un’assicurazione in favore dei cittadini ultra sessantacinquenni. L’iniziativa, è stata inserita nel Bilancio di Previsione 2004, approvato nel Consiglio Comunale lo scorso febbraio. Il fondo consentirà agli over 65 di essere assistiti per i danni causati da un furto, un tentativo di furto o una rapina. In controtendenza dunque con quanto sta avvenendo a livello nazionale, Frascati prosegue la sua politica di attenzione nei confronti delle fasce più deboli.
L’assicurazione del Comune è stata progettata per offrire una vasta tipologia di assistenza, affinché possa portare un primo concreto aiuto agli anziani che hanno subito danni per scippo, furto o suo tentativo. Per fare solo qualche esempio, se si sono subiti tentativi di scasso e sia stata compromessa l’efficienza degli infissi, con il reale rischio di altri furti o atti vandalici, si potrà ottenere la sorveglianza di una guardia giurata, entro tre ore dalla richiesta con copertura fino a 10 ore, in attesa che vengano effettuate le riparazioni necessarie. Oppure si potrà ottenere l’assistenza di un fabbro se, a causa di uno scippo, sono state sottratte le chiavi della propria abitazione; o ancora il pronto intervento di un vetraio per il danneggiamento di porte o finestre; oppure l’invio di tecnici, come fabbri, falegnami, elettricisti, idraulici per garantire la sicurezza dei locali dell’abitazione nel caso di interventi di emergenza; la collaborazione domestica qualora la persona che ha subito il furto necessiti di un aiuto per sistemare la casa; e addirittura il trasferimento in albergo con le relative spese a carico della polizza assicurativa se, per questioni di inagibilità, sia necessario lasciare l’abitazione.  E ancora, sempre che il caso lo necessiti, l’invio di un medico entro le 24 ore dall’evento e di un infermiere a domicilio in caso di degenza post ricovero. Sempre in questo ultimo caso caso è prevista la copertura delle spese per la prestazione di una collaboratrice domestica per alcune ore la settimana (fino a un massimo di due settimane); e pareri medici immediati e informazioni sanitarie telefoniche.

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

Sommario anno XIII numero 4 - aprile 2004