Manet
(di Silvia Coletti)
La vita. Edouard Manet nasce nel 1832 a Parigi. Figlio di un
dipendente del Ministero della Giustizia, riceve un’educazione tradizionale
e religiosa. Dopo aver frequentato per una diecina di anni alcuni collegi
come semiconvittore, Manet decide di iscriversi ad un corso di pittura
dove conosce Proust. Questi stringeranno in seguito una grande amicizia
fino alla morte. Terminati gli studi nel 1848, Edouard decide,
contrariamente alle aspettative del padre che lo voleva giurista, di
intraprendere la carriera della marina militare. Nello stesso anno si
imbarca per l’America, ma la sua passione per la pittura lo accompagnerà
per tutto il viaggio. Al suo ritorno, Manet ha con sé dei quaderni pieni
di disegni e di fronte ad una carriera non riuscita, il padre accetta le
inclinazioni artistiche del figlio, che nel 1850 decide di studiare la
tecnica del pittore di quadri storici: Couture. Da lui apprende
l’importanza delle sfumature di colore, i toni espressivi e l’importanza
del colore. Manet inizia a frequentare assiduamente i musei italiani. Si
dirige agli Uffizi e poi al Louvre, dove mostra grande interesse per le
pitture spagnole, in particolar modo per il Velazquez. A differenza del
suo primo maestro, Manet sceglie come soggetti dei suoi quadri il mondo
dei poveri, delle compagnie girovaghe degli artisti. All’enfasi e alla
maestosità arrogante dei quadri storici del Couture, sostituisce la
semplicità e la crudezza del realismo dei suoi personaggi. Colpito
drammaticamente dal suicidio del suo modello Alexandre, per il quale
dipinge il Ragazzo con le ciliegie. Dal 1861 conosce i primi successi.
Infatti il Salon accetta il Chitarrista spagnolo, quadro di colori e di
forme, significativo del passaggio della pittura da narrazione a
linguaggio autonomo. Nel 1862 trasferisce il suo studio e incontra
Victorine Meurent che sarà la modella di alcune delle sue opere più famose
tra cui Olympia. Nello stesso anno dipinge Lola di Valenza. La
soppressione dell’eloquenza e della retorica, la tecnica coloristica, che
abolisce il passaggio chiaroscurale, la luce diffusa e non diretta, ma
soprattutto la scelta del soggetto reale né mitologico né storico
incontrano l’ostilità del pubblico e della critica ufficiale. Manet crea
la pittura moderna: realismo della visione e della rappresentazione. Nel
1867 Manet viene escluso dalla sezione artistica dell’Esposizione
Universale e la giuria del Salon rifiuta il Piffero e l’Attore tragico.
Nel frattempo scompare dai quadri
di Manet la tragedia, mentre rimane l’indifferenza per il soggetto e
l’eleganza della stesura dei colori. Nel 1871, in seguito agli avvenimenti
politici, Manet lascia Parigi per raggiungere la famiglia. Manet viene
incluso nel manifesto del comitato provvisorio degli artisti aderenti alla
Comune. Dopo i quadri scuri e violenti del 1870-1871, Manet ritrova nel
1873 i colori chiari r le composizioni distese. Nel settembre 1875 dopo un
viaggio a Venezia, la sua pittura si modifica nella composizione dei
colori e della luce: Il Canal grande a Venezia. Nel 1879 propone al
prefetto della Senna e al presidente del Consiglio Municipale di
affrescare il nuovo Municipio con una serie di composizioni rappresentanti
il ventre di Parigi, cioè le zone popolari, ma non riceve risposta. Alla
fine del 1879 inizia ad accusare i primi sintomi dell’atassia, malattia
che lo porterà alla morte. Le sue condizioni si aggravano per la malattia
e le forze diminuiscono: Manet utilizza sempre di più l’acquarello e i
pastelli. Dopo aver subito l’amputazione della gamba destra, attaccata da
cancrena, muore alla fine di aprile del 1883.
La formazione artistica. Delacroix rappresenta l’aspetto emotivo
del Romanticismo francese e vede nell’immaginazione la sola forza
creatrice capace di superare il passato. Anche con Rousseau c’è il rifiuto
delle convenzioni per un atteggiamento ancora più romantico, legato alla
natura, come modello di una società ideale. Il sentimento espresso dai
pittori nasce dall’esperienza diretta con la natura e filtra attraverso la
sensibilità e l’emozione. Il disegno è il mezzo per ricercare il bello
ideale nella relazione tra le cose. Il realismo di Courbet esprime la pura
e semplice costatazione del vero attraverso la natura. Nel 1857 Baudelaire
scrive I fiori del male; il poeta a differenza di Delacroix sente il
fascino misterioso della città. Manet, amico di Baudelaire è assiduo
frequentatore dei caffè e dei ritrovi eleganti. Per la maggior parte
Baudelaire apprezza dei quadri di Manet quelli ispirati alle compagnie
spagnole di girovaghi. Influenzato dall’opera e dalla figura di Baudelaire,
Manet riesce a liberarsi dell’accademismo di Couture. Insieme a Zola,
Astuc, critico d’arte, è il difensore delle opere di Manet, in quel
periodo oggetto della violenta indignazione del pubblico. Nel 1873 Manet
conosce Mallarmè, che nel 1875 traduce Il corvo di Poe e lo dedica a Manet.
Nel 1887, Manet prossimo alla fine, organizza serate musicali. Fra gli
assidui frequentatori c’è Proust che, diventato ministro delle Belle Arti,
dopo la morte di Manet scriverà la sua biografia.
La società del tempo. Dopo i moti del 1830 in Francia le forze
vittoriose pongono sul trono Luigi Filippo d’Orleans. La scintilla della
rivoluzione del ’30 si propaga in tutta Europa, ma alle insurrezioni segue
ovunque repressione continua. Dopo un periodo di crisi economica, a Parigi
cade la monarchia e viene proclamata la repubblica. Le elezioni del 10
dicembre 1848 vedono Luigi Bonaparte presidente. Dopo la vittoria
riportata dagli Austriaci in Italia con la I guerra d’indipendenza, viene
eletta una Costituente Romana, che proclama l’avvento della Repubblica
Romana. Nel 1851, in Francia, Bonaparte attua un colpo di stato.
L’attentato di Felice Orsini
contro
Napoleone III, affretta le trattative tra Francia e Piemonte con l’accordo
di Plombieres tra Cavour e Napoleone. Con l’armistizio di Villafranca, in
seguito. Napoleone preferisce porre fine alla guerra, che avrebbe
significato dare avvio ad un’Italia unita pericolosa contro la Francia.
Tuttavia il processo unitario dell’Italia continua con la spedizione dei
Mille volontari raccolti attorno a Garibaldi. Il 1861 il primo parlamento
nazionale proclama a Torino il Regno d’Italia. Intanto in America veniva
eletto Abramo Lincoln come presidente dello stato repubblicano. Nel 1862
ci fu la legge sulla abolizione della schiavitù. Lincoln rieletto
presidente, dopo lo scontro fra sudisti e nordisti, verrà assassinato nel
1865. Nel 1869 viene inaugurato il Canale di Suez, opera che rientra nel
quadro politico ed economico francese di sviluppo capitalistico. Intanto
in Inghilterra la regina Vittoria, simbolo del blocco conservatore, fa
apparire l’Inghilterra come una grandezza imperiale rispetto alle altre
nazioni.
L’ambiente culturale. Nello stesso anno in cui nasce Manet muore
Goethe e viene pubblicata la seconda parte del Faust. Quest’opera esprime
la drammatica conflittualità fra Uomo e Natura. Nello stesso periodo Marx
ed Engels scrivono il Manifesto del Partito Comunista, che analizza le
contraddizioni del sistema di produzione borghese. Durante la prima metà
dell’Ottocento, lo sviluppo industriale e la produzione sono favorite
dalle nuove conquiste scientifiche e dai nuovi ritrovati tecnici. Da ciò
nasce e si sviluppa l’approfondimento della realtà rispetto alla
metafisica e alla retorica. Nascono nuove discipline, come la psicologia e
la sociologia. Nuovi orizzonti si aprono nelle ricerche antropologiche con
il trattato Sull’origine della specie di Darwin del 1859. In letteratura
trionfa il realismo con Flaubert, Dostoevskij e Tolstoj: in loro prevale
la critica alla classe borghese. Parigi subisce una serie di
trasformazioni dovute al fenomeno dell’urbanizzazione voluto da Napoleone
per opera di Haussmann: secondo il nuovo piano urbanistico risulta una
netta separazione fra i quartieri operai e quelli borghesi. L’Esposizione
Universale di Parino del 1867 è il simbolo del progresso scientifico ed
economico. Contemporaneamente in Germania Nietzsche pubblica il suo primo
libro: Nascita della tragedia. Scienza ed esercizio dell’intelletto devono
essere sostituiti dalla poesia. |