castelgandolfo
AISA Sport: sul lago a scuola di canoa
(Francesco Comandini) - L’Associazione Italiana per la lotta
alle Sindromi Atassiche (AISA) è impegnata nel campo del
volontariato
con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica sulle Atassie. Le
Sindromi Atassiche colpiscono il sistema nervoso centrale alterando il
coordinamento dei movimenti senza toccare le funzioni della mente. L’AISA
Sport è la sezione che nell’ambito dell’associazione si occupa di promuove
e organizzare progetti ed eventi sportivi a scopo terapeutico. Da circa un
anno l’Aisa Sport ha iniziato le sue attività sul Lago di Castel Gandolfo
con il principale obiettivo di offrire ai portatori di handicap diverse
proposte nei settori della canoa olimpica e fluviale, nella polo, nella
canoa polinesiana, nel dragon beat e nella canoa escursionistica e
fluviale. Le uscite in canoa non si limitano infatti al lago ma riguardano
anche itinerari fluviali di livello non impegnativo percorribili in canoa.
In passato sono state organizzate escursioni fluviali sull’Aniene, sul
Velino e sul Tirino in Abruzzo con la partecipazione sia di allievi
disabili che normodotati. La canoa è vista come uno strumento non solo di
divertimento ma anche di terapia riabilitativa sulla base di esperienze
sviluppate ormai da molto tempo in paesi come la Francia, l’Inghilterra e
la Germania. Attraverso l’attività canoistica il disabile è in grado non
solo di trovare uno stimolo legato agli aspetti del gioco e del
divertimento ma anche realizzare miglioramenti fisici attraverso lo
sviluppo muscolare, una maggior coordinazione e una maggior resistenza
allo sforzo fisico. Accanto a questi aspetti bisogna inoltre aggiungere
quello altrettanto importante della socializzazione che si realizza in
occasione delle uscite e di altre attività sociali. Le attività
canoistiche promosse dall’associazione, grazie al coinvolgimento di
tecnici ed atleti esperti, non si limitano all’ambito dilettantistico ma
interessano anche quello agonistico con il coinvolgimento anche degli
atleti disabili. Per quanto concerne le problematiche legate all’handicap,
ogni atleta viene seguito personalmente da uno o più istruttori esperti e
qualificati.
Accanto alle attività legate alla canoa l’associazione ha avviato altre
iniziative come l’apertura in via sperimentale delle sezioni di Atletica
Leggera e di Nuoto con le prime esperienze condotte nel rettangolo del
campo della Canoa Polo, nella piscina naturale costituita dal lago stesso.
L’AISA Sport ha sede su un’area attrezzata avuta in gestione dal Comune di
Castelgandolfo. La presenza di barriere architettoniche rende purtroppo
alquanto problematici gli spostamenti dei disabili in particolare su sedia
a ruote. L’associazione è in attesa dei permessi per la realizzazione del
progetto per gli interventi di adeguamento. Attualmente sono in corso i
lavori che renderanno accessibili in tempi brevi gli spogliatoi del
centro. Si spera che iniziative come quelle promosse dall’AISA Sport
trovino un sempre maggiore riscontro favorevole da parte sia degli
abitanti della zona che del pubblico in genere.
Chiunque voglia informazioni più dettagliate può recarsi presso la sede
dell’associazione in via dei Pescatori, Lato Tribune del Coni, (uno
striscione dell’associazione indica il punto esatto), oppure inviare una
email a:
aisasport@atassia.it.
castelli romani
“Castelli in coma?” Parlano gli esperti
(Giovanna
Ardesi)
- La Regione
Lazio, nel predisporre il prossimo piano di tutela delle risorse idriche,
si ispirerà al principio che l’acqua è di tutti, in quanto bene del
Creato. Dunque, l’acqua non potrà diventare privata e qualunque suo
prelievo abusivo sarà combattuto. Ad annunciarlo sono stati il dirigente
dell’Area Risorse Idriche della Regione, Mauro Lasagna, e il Segretario
Generale dell’Autorità di Bacino regionale, Giovanni Merloni, relatori al
convegno “Castelli in coma?!”, svoltosi lo scorso 3 aprile a
Grottaferrata, e organizzato dal WWF dei Castelli Romani, e dal
Coordinamento di alcune associazioni del territorio (C.I.As.Co) presieduto
da Vincenzo Avalle.
Il piano di tutela delle acque a cura della Regione prevederà un gestore
unico, una mappa delle aree critiche, un nuovo piano regolatore degli
acquedotti, che regolamenterà il rilascio delle concessioni al prelievo
d’acqua. Sarà questo lo strumento più importante di pianificazione delle
risorse idriche. Per realizzarlo occorre innanzitutto che i Comuni si
adoperino per far uscire dal sommerso gli abusi attraverso un puntuale
censimento dei pozzi. E’ previsto che il lavoro dei Comuni venga fatto in
collaborazione con le Autorità di Bacino, sia regionale che del Tevere,
entro un periodo massimo di un anno e mezzo, durante il quale nelle zone
più a rischio di deficit di acqua ci sarà una sospensione del giudizio
sulle concessioni ai prelievi.
Un altro problema emerso nel corso del convegno è quello dell’abbassamento
della falda acquifera (di 25 cm) dovuto in parte alla riduzione di
piovosità ed in parte all’aumentato prelievo abusivo di acqua. La
preoccupazione maggiore è, comunque, dovuta al fatto che gli acquiferi
poggiano sull’edificio vulcanico, al di sotto del quale si trova la falda
magmatica, tra i 5 ed i 6 chilometri di profondità. Dal magma si
sprigionano i gas che, salendo, incontrano gli acquiferi: di conseguenza,
più quest’ultimi sono ridotti, meno sono capaci di avere un effetto
tampone sui gas. Negli ultimi venti anni si sono registrati diversi
fenomeni eruttivi di gas, specie in zona Ciampino, con conseguente morte
di piante ed animali. Questo grave problema è stato affrontato dal
relatore dell’Istituto di geofisica e vulcanologia dei Colli Albani, Luca
Pizzino. Lo studio presentato ha coperto un’area compresa tra
Marino-Ciampino ed i Comuni dell’Ardeatino. I Comuni del restante
territorio del Vulcano Laziale, fino all’asse viario della Casilina, non
sono mai stati studiati in quanto le relative Amministrazioni finora non
hanno commissionato a tale Istituto la raccolta sistematica dei dati. E
questo ha destato maggiore preoccupazione per quel pubblico in sala che si
trova a risiedere in questi Comuni.
Il terzo ordine di problemi ha riguardato i riflessi futuri del piano
regolatore generale di Roma sul territorio a sud della città ed il
traffico automobilistico nei Castelli Romani (con particolare riguardo al
Nodo Squarciarelli).
Roma prevede di realizzare nuovi insediamenti tra la via Casilina e la via
Ardeatina, che faranno aumentare gli abitanti di 350.000 unità. Questo è
il risultato allarmante emerso dallo studio condotto dall’arch. Paolo
Loria, che ha fatto presente, tra l’altro, che né Roma né gli altri Comuni
finora si sono preoccupati di dotare i propri piani regolatori degli
strumenti necessari per rispettare i vincoli urbanistici, quali ad esempio
gli studi d’impatto sull’acqua e sulla rete stradale.
Per Loria le leggi di tutela ambientale ci sono ma nessuno le fa
rispettare. Pertanto la sua proposta, per conto del WWF e del C.I.As.Co.,
è che venga superata la dimensione locale comunale, per arrivare a fare un
piano regolatore dei Castelli Romani, che preveda per tutti i Comuni un
indice massimo di cubatura, piano che dovrà essere fatto rispettare da
ufficiali di polizia giudiziaria. Questo piano intercomunale dovrà venire
fuori da un tavolo di concertazione tra Regione, Province, Comuni ed
Associazioni. Per quanto riguarda invece il problema del traffico
automobilistico, Loria propone che venga preparato insieme alla Provincia
ed i Comuni un piano organico di trasporto pubblico FS e COTRAL integrato,
per rendere più efficiente il servizio. Si dovranno, pertanto, studiare
meglio i percorsi e gli orari, sia dei treni che degli autobus per rendere
possibile l’uso integrato dei due tipi di trasporto, nonché per coprire i
percorsi carenti, come ad esempio il tratto da Frascati all’Università di
Roma Tre.
Dunque, il coma si potrà evitare se le Autorità preposte saranno più
attente alle soluzioni suggerite dalle Associazioni presenti sul
territorio, nello spirito della partecipazione popolare sancita dall’art.
8 del Testo Unico degli Enti Locali. Per gli abitanti di questi luoghi,
tuttavia, resta la consapevolezza che l’unico destinato a morire sarà il
paesaggio, che pure costituiva un vincolo fondamentale per i permessi di
edificazione. Il paesaggio, che per secoli ha ispirato poeti, scrittori ed
artisti, è stato nei progetti dei vari Comuni il grande assente. E di
fronte a tanta cementificazione, la qualità della vita, che coinvolge
anche il sentire spirituale, sarà inevitabilmente peggiore.
rocca priora
Assemblea annuale della Banca del Tuscolo
(Nicola
Pacini) -
Domenica 25 si è svolta l’Assemblea annuale della Banca di Credito
Cooperativo del Tuscolo. All’o.d.g. “discussione ed approvazione del
bilancio 2003 e della Nota integrativa, a seguito della relazione degli
amministratori e dei sindaci, e destinazione dell’utile di esercizio”. Il
presidente Claudio Ceccarelli ha letto la relazione del Consiglio
d’Amministrazione, seguita dalla relazione della presidente del collegio
sindacale Carla Federici. Presente all’assemblea il dr. Manara, presidente
della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, anch’egli
socio. Buoni i risultati del bilancio, che non va pesato per il suo valore
economico, ha sottolineato Ceccarelli, ma quale strumento di crescita
sociale, culturale e della solidarietà e partecipazione di tanti soci. Il
totale dei soci nel 2003 è cresciuto di 273 unità, giungendo a quota
1.409. Molto intensa l’attività sociale e di rapporto con le associazioni
e istituzioni locali, di sostegno alla cultura ed alle tradizioni
popolari, oltre che al mondo produttivo ed economico. La Banca del Tuscolo
gestisce le tesorerie dei comuni di Rocca Priora, Monte Porzio e Colonna,
della XI Comunità Montana, dell’asilo mons. Giacci, del Consorzio
Antigrandine Castelli Romani e Prenestini, e i servizi di cassa delle
scuole di Rocca Priora, Colonna e S. Cesareo, del 37° Distretto Scolastico
e del Circolo Didattico di Monte Porzio. L’utile del bilancio 2003 è stato
di E. 1.564.774, destinato per E. 1.550.691 alla riserva legale, e per E.
14.083 ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione. Molti investimenti sono stati effettuati
nell’informatizzazione dell’azienda e nella formazione del personale, come
ha rilevato con soddisfazione il presidente regionale Manara, perché se la
Banca è dei soci, è il personale dipendente che dedica la propria
attività di piena collaborazione con gli indirizzi del Consiglio
d’Amministrazione. Attualmente i dipendenti della Banca sono 39, dei quali
1 direttore e 5 quadri direttivi. Il costo complessivo del personale nel
2003 è stato di E. 2.333.000. I compensi per gli amministratori sono stati
di E. 65.000, per i sindaci E. 47.000. Il presidente onorario, Angelo
Zaratti, si è complimentato per i brillanti risultati, sottolineando
l’ampliamento e la partecipazione della compagine sociale.
genzano
Punto
Informazioni Turistiche
(Alessio
Colacchi) -
È attivo in
piazza Tommaso Frasconi a Genzano di Roma il Punto Informazioni
Turistiche, aperto lo scorso 1 Novembre e gestito dall’associazione
Diacronika, per conto del comune di Genzano. Il Punto è a disposizione
degli utenti per informarli sui principali eventi culturali del paese e
dei Castelli Romani tutti, con materiale informativo riguardante musei,
iniziative, mostre, nonché hotel, ristoranti ed altre strutture ricettive
per turisti appassionati della nostra zona.
Inoltre l’associazione Diacronika organizza anche visite guidate, che
vengono effettuate in tutto il territorio di Genzano e Lanuvio. È
possibile scoprire pezzi di storia del nostro territorio che sono
visitabili su prenotazione o seguendo i programmi di visite che in vari
periodi dell’anno l’associazione dispone per i visitatori
Il PIT è aperto tutti i fine settimana, e nei giorni festivi e prefestivi,
con il seguente orario, in vigore per la stagione estiva da Aprile ad
Ottobre: la mattina dalle 9:30 alle 13:00, il pomeriggio dalle 16:30 alle
20:30. |