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Sommario anno XIII numero 5 - maggio 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 4

castelgandolfo
AISA Sport: sul lago a scuola di canoa
(Francesco Comandini) - L’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche (AISA) è impegnata nel campo del volontariato con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica sulle Atassie. Le Sindromi Atassiche colpiscono il sistema nervoso centrale alterando il coordinamento dei movimenti senza toccare le funzioni della mente. L’AISA Sport è la sezione che nell’ambito dell’associazione si occupa di promuove e organizzare progetti ed eventi sportivi a scopo terapeutico. Da circa un anno l’Aisa Sport ha iniziato le sue attività sul Lago di Castel Gandolfo con il principale obiettivo di offrire ai portatori di handicap diverse proposte nei settori della canoa olimpica e fluviale, nella polo, nella canoa polinesiana, nel dragon beat e nella canoa escursionistica e fluviale. Le uscite in canoa non si limitano infatti al lago ma riguardano anche itinerari fluviali di livello non impegnativo percorribili in canoa. In passato sono state organizzate escursioni fluviali sull’Aniene, sul Velino e sul Tirino in Abruzzo con la partecipazione sia di allievi disabili che normodotati. La canoa  è vista come uno strumento non solo di divertimento ma anche di terapia riabilitativa sulla base di esperienze sviluppate ormai da molto tempo in paesi come la Francia, l’Inghilterra e la Germania. Attraverso l’attività canoistica il disabile è in grado non solo di trovare uno stimolo legato agli aspetti del gioco e del divertimento ma anche realizzare miglioramenti fisici attraverso lo sviluppo muscolare, una maggior coordinazione e una maggior resistenza allo sforzo fisico. Accanto a questi aspetti bisogna inoltre aggiungere quello altrettanto importante della socializzazione che si realizza in occasione delle uscite e di altre attività sociali. Le attività canoistiche promosse dall’associazione, grazie al coinvolgimento di tecnici ed atleti esperti,  non si limitano all’ambito dilettantistico ma interessano anche quello agonistico con il coinvolgimento anche degli atleti disabili. Per quanto concerne le problematiche legate all’handicap, ogni atleta viene seguito personalmente da uno o più istruttori esperti e qualificati.
Accanto alle attività legate alla canoa l’associazione ha avviato altre iniziative come  l’apertura in via sperimentale delle sezioni di Atletica Leggera e di Nuoto con le prime esperienze condotte nel rettangolo del campo della Canoa Polo, nella piscina naturale costituita dal lago stesso. L’AISA Sport ha sede su un’area attrezzata avuta in gestione dal Comune di Castelgandolfo. La presenza di barriere architettoniche rende purtroppo alquanto problematici gli spostamenti dei disabili in particolare su sedia a ruote. L’associazione è in attesa dei permessi per la realizzazione del progetto per gli interventi di adeguamento. Attualmente sono in corso i lavori che renderanno accessibili in tempi brevi gli spogliatoi del centro. Si spera che iniziative come quelle promosse dall’AISA Sport trovino un sempre maggiore riscontro favorevole da parte sia degli abitanti della zona che del pubblico in genere.
Chiunque voglia informazioni più dettagliate può recarsi presso la sede dell’associazione in via dei Pescatori, Lato Tribune del Coni, (uno striscione dell’associazione indica il punto esatto), oppure inviare una email a: aisasport@atassia.it.


castelli romani
 “Castelli in coma?” Parlano gli esperti
(Giovanna Ardesi) - La Regione Lazio, nel predisporre il prossimo piano di tutela delle risorse idriche, si ispirerà al principio che l’acqua è di tutti, in quanto bene del Creato. Dunque, l’acqua non potrà diventare privata e qualunque suo prelievo abusivo sarà combattuto. Ad annunciarlo sono stati il dirigente dell’Area Risorse Idriche della Regione, Mauro Lasagna, e il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino regionale, Giovanni Merloni, relatori al convegno “Castelli in coma?!”, svoltosi lo scorso 3 aprile a Grottaferrata, e organizzato dal WWF dei Castelli Romani, e dal Coordinamento di alcune associazioni del territorio (C.I.As.Co) presieduto da Vincenzo Avalle.
Il piano di tutela delle acque a cura della Regione prevederà un gestore unico, una mappa delle aree critiche, un nuovo piano regolatore degli acquedotti, che regolamenterà il rilascio delle concessioni al prelievo d’acqua. Sarà questo lo strumento più importante di pianificazione delle risorse idriche. Per realizzarlo occorre innanzitutto che i Comuni si adoperino per far uscire dal sommerso gli abusi attraverso un puntuale censimento dei pozzi. E’ previsto che il lavoro dei Comuni venga fatto in collaborazione con le Autorità di Bacino, sia regionale che del Tevere, entro un periodo massimo di un anno e mezzo, durante il quale nelle zone più a rischio di deficit di acqua ci sarà una sospensione del giudizio sulle concessioni ai prelievi.
Un altro problema emerso nel corso del convegno è quello dell’abbassamento della falda acquifera (di 25 cm) dovuto in parte alla riduzione di piovosità ed in parte all’aumentato prelievo abusivo di acqua. La preoccupazione maggiore è, comunque, dovuta al fatto che gli acquiferi poggiano sull’edificio vulcanico, al di sotto del quale si trova la falda magmatica, tra i 5 ed i 6 chilometri di profondità. Dal magma si sprigionano i gas che, salendo, incontrano gli acquiferi: di conseguenza, più quest’ultimi sono ridotti, meno sono capaci di avere un effetto tampone sui gas. Negli ultimi venti anni si sono registrati diversi fenomeni eruttivi di gas, specie in zona Ciampino, con conseguente morte di piante ed animali. Questo grave problema è stato affrontato dal relatore dell’Istituto di geofisica e vulcanologia dei Colli Albani, Luca Pizzino. Lo studio presentato ha coperto un’area compresa tra Marino-Ciampino ed i Comuni dell’Ardeatino. I Comuni del restante territorio del Vulcano Laziale, fino all’asse viario della Casilina, non sono mai stati studiati in quanto le relative Amministrazioni finora non hanno commissionato a tale Istituto la raccolta sistematica dei dati. E questo ha destato maggiore preoccupazione per quel pubblico in sala che si trova a risiedere in questi Comuni.
Il terzo ordine di problemi ha riguardato i riflessi futuri del piano regolatore generale di Roma sul territorio a sud della città ed il traffico automobilistico nei Castelli Romani (con particolare riguardo al Nodo Squarciarelli).
Roma prevede di realizzare nuovi insediamenti tra la via Casilina e la via Ardeatina, che faranno aumentare gli abitanti di 350.000 unità. Questo è il risultato allarmante emerso dallo studio condotto dall’arch. Paolo Loria, che ha fatto presente, tra l’altro, che né Roma né gli altri Comuni finora si sono preoccupati di dotare i propri piani regolatori degli strumenti necessari per rispettare i vincoli urbanistici, quali ad esempio gli studi d’impatto sull’acqua e sulla rete stradale.
Per Loria le leggi di tutela ambientale ci sono ma nessuno le fa rispettare. Pertanto la sua proposta,  per conto del WWF e del C.I.As.Co., è che venga superata la dimensione locale comunale, per arrivare a fare un piano regolatore dei Castelli Romani, che preveda per tutti i Comuni un indice massimo di cubatura, piano che dovrà essere fatto rispettare da ufficiali di polizia giudiziaria. Questo piano intercomunale dovrà venire fuori da un tavolo di concertazione tra Regione, Province, Comuni ed Associazioni. Per quanto riguarda invece il problema del traffico automobilistico, Loria propone che venga preparato insieme alla Provincia ed i Comuni un piano organico di trasporto pubblico FS e COTRAL integrato, per rendere più efficiente il servizio. Si dovranno, pertanto, studiare meglio i percorsi e gli orari, sia dei treni che degli autobus per rendere possibile l’uso integrato dei due tipi di trasporto, nonché per coprire i percorsi carenti, come ad esempio il tratto da Frascati all’Università di Roma Tre.
Dunque, il coma si potrà evitare se le Autorità preposte saranno più attente alle soluzioni suggerite dalle Associazioni presenti sul territorio, nello spirito della partecipazione popolare sancita dall’art. 8 del Testo Unico degli Enti Locali. Per gli abitanti di questi luoghi, tuttavia, resta la consapevolezza che l’unico destinato a morire sarà il paesaggio, che pure costituiva un vincolo fondamentale per i permessi di edificazione. Il paesaggio, che per secoli ha ispirato poeti, scrittori ed artisti, è stato  nei progetti dei vari Comuni il grande assente. E di fronte a tanta cementificazione, la qualità della vita, che coinvolge anche il sentire spirituale, sarà inevitabilmente peggiore.


rocca priora
Assemblea annuale della Banca del Tuscolo
(Nicola Pacini) - Domenica 25 si  è svolta l’Assemblea annuale della Banca di Credito Cooperativo del Tuscolo. All’o.d.g. “discussione ed approvazione del bilancio 2003 e della Nota integrativa, a seguito della relazione degli amministratori e dei sindaci, e destinazione dell’utile di esercizio”. Il presidente Claudio Ceccarelli ha letto la relazione del Consiglio d’Amministrazione, seguita dalla relazione della presidente del collegio sindacale Carla Federici. Presente all’assemblea il dr. Manara, presidente della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, anch’egli socio. Buoni i risultati del bilancio, che non va pesato per il suo valore economico, ha sottolineato Ceccarelli, ma quale strumento di crescita sociale, culturale e della solidarietà e partecipazione di tanti soci. Il totale dei soci nel 2003 è cresciuto di 273 unità, giungendo a quota 1.409. Molto intensa l’attività sociale e di rapporto con le associazioni e istituzioni locali, di sostegno alla cultura ed alle tradizioni popolari, oltre che al mondo produttivo ed economico. La Banca del Tuscolo gestisce le tesorerie dei comuni di Rocca Priora, Monte Porzio e Colonna, della XI Comunità Montana, dell’asilo mons. Giacci, del Consorzio Antigrandine Castelli Romani e Prenestini, e i servizi di cassa delle scuole di Rocca Priora, Colonna e S. Cesareo, del 37° Distretto Scolastico e del Circolo Didattico di Monte Porzio. L’utile del bilancio 2003 è stato di E. 1.564.774, destinato per  E. 1.550.691 alla riserva legale, e per E. 14.083 ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Molti investimenti sono stati effettuati nell’informatizzazione dell’azienda e nella formazione del personale, come ha rilevato con soddisfazione il presidente regionale Manara, perché se la Banca è dei soci, è il  personale  dipendente che dedica la propria attività di piena collaborazione con gli indirizzi del Consiglio d’Amministrazione. Attualmente i dipendenti della Banca sono 39, dei quali 1 direttore e 5 quadri direttivi. Il costo complessivo del personale nel 2003 è stato di E. 2.333.000. I compensi per gli amministratori sono stati di E. 65.000, per i sindaci E. 47.000. Il presidente onorario, Angelo Zaratti, si è complimentato per i brillanti risultati, sottolineando l’ampliamento  e la partecipazione della compagine sociale.


genzano
Punto Informazioni Turistiche
(Alessio Colacchi) - È attivo in piazza Tommaso Frasconi a Genzano di Roma il Punto Informazioni Turistiche, aperto lo scorso 1 Novembre  e gestito dall’associazione Diacronika, per conto del comune di Genzano. Il Punto è a disposizione degli utenti per informarli sui principali eventi culturali del paese e dei Castelli Romani tutti, con materiale informativo riguardante musei, iniziative, mostre, nonché hotel, ristoranti ed altre strutture ricettive per turisti appassionati della nostra zona.
Inoltre l’associazione Diacronika organizza anche visite guidate, che vengono effettuate in tutto il territorio di Genzano e Lanuvio. È possibile scoprire pezzi di storia del nostro territorio che sono visitabili su prenotazione o seguendo i programmi di visite che in vari periodi dell’anno l’associazione dispone per i visitatori
Il PIT è aperto tutti i fine settimana, e nei giorni festivi e prefestivi, con il seguente orario, in vigore per la stagione estiva da Aprile ad Ottobre: la mattina dalle 9:30 alle 13:00, il pomeriggio dalle 16:30 alle 20:30.

 I NOSTRI PAESI - pagina 4

Sommario anno XIII numero 5 - maggio 2004