monte compatri
Lettera aperta al Comitato di gestione Centro Anziani
(I consiglieri Antonio Ciuffa e Franco Fattorossi) - In
particolari momenti, mentre riflettiamo su ciò che accade intorno a noi,
sentiamo venir meno quell’animo sereno che sempre ci accompagna quando
svolgiamo azioni di volontariato nelle quali crediamo profondamente e
queste riflessioni, a volte, ci portano sul punto di scalfire la fermezza
dei sentimenti che ci animano nello svolgere in prima persona l’azione
sociale.
Tuttavia ciò non accade, perché chi si impegna socialmente è certamente
non incline a farsi sopraffare da riflessioni negative, benché amareggiato
da certi orientamenti e convincimenti, come quelli che hanno determinato
una posizione di incomprensibile chiusura nella prima riunione del nuovo
Comitato di gestione, tenutasi per dibattere ed assegnare cariche ed
impegni da svolgere nell’ interesse di tutti i soci ed in generale del
nostro paese.
Con animo assolutamente sereno e senza alcun risentimento vogliamo
asserire che chiunque si trovi a capo di una pubblica associazione
dovrebbe dimostrare un’adeguata apertura mentale nonché un atteggiamento
giusto e razionale.
Certamente il primo obiettivo di un Centro Sociale Anziani deve essere
quello derivante dalle norme statutarie, che devono essere rispettate ed
attuate con equilibrio e senso di responsabilità ed il raggiungimento di
tale scopo si ottiene soltanto mediante il coinvolgimento di tutte quelle
persone che mettono lealmente a disposizione il proprio tempo, le proprie
forze, le proprie capacità, le proprie intelligenze e che costituiscono
l’espressione dell’ intera Assemblea. Un valore aggiunto è senza dubbio la
continuità, ma affinché diventi un valore positivo è necessario che essa
venga sempre arricchita e potenziata da nuove energie, in modo da aprirsi
al futuro e non rimanere bloccata al passato. È in questo spirito che
peraltro acquista rilevanza la partecipazione e il contributo di tutti
alle riunioni, per cui risultano del tutto incomprensibili affermazioni
secondo le quali nulla cambia se una componente è assente, salvo che già a
priori non si sia deciso di escluderla.
Operare con 1’aiuto di tutti è sicuramente il modo migliore per prendere
decisioni senz’altro più efficaci e condivisibili di quelle prese a
maggioranza ed a tal proposito ribadiamo la nostra più ampia
disponibilità, peraltro già espressa palesemente con la nostra candidatura
e fattivamente dimostrata negli anni scorsi.
Vi invitiamo quindi a superare atteggiamenti di chiusura non
sufficientemente meditati ed a lavorare insieme nell’interesse di tutti i
soci del Centro.
Ringraziando per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.
frascati
Il sindaco Posa inaugura una nuova scuola
(Massimo
Silvi) –
«A volte
anche un Sindaco si commuove, e oggi sono felice ed emozionato, perché
dopo la stupenda e
confortevole
biblioteca, questa mattina inauguriamo la scuola “Andrea Tudisco”, un
luogo per la formazione e la crescita di giovani generazioni di cittadini,
che in questo edificio, circondato da magnifici vigneti e uliveti,
studieranno per diventare giornalisti, insegnanti e magari anche
sindaci», queste le parole del Primo Cittadino di Frascati Francesco Paolo
Posa, durante l’inaugurazione dell’istituto elementare di
Cisternole-Pantano Secco, avvenuta lunedì 26 aprile. Davanti a Piero
Angela e al campione sportivo Max Biaggi, ospiti d’eccezione della
giornata, alla direttrice del I Circolo Didattico “E. Dandini” Lidia
Falconio, all’Assessore alle Politiche Educative Stefano di Tommaso,
all’Assessore ai Lavori Pubblici Roberto Buccione, alla mamma di Andrea
Tudisco”, Fiorella, e a moltissimi cittadini e residenti il Sindaco ha
ringraziato «il Comitato di Quartiere di Cisternole e le insegnanti della
scuola, che con il loro impegno hanno contribuito all’ampliamento dei
locali, che soltanto due anni fa sarebbe sembrato un sogno avere e che
adesso sono una concreta realtà».
Prima della performances dei bambini, Piero Angela ha ricordato come ha
conosciuto il piccolo Andrea Tudisco, mentre il campione del Motomondiale
GP Max Biaggi ha promesso di dedicare la sua prima vittoria all’istituto.
Erano presenti in sala anche i clown-dottori dell’Associazione onlus
“Andrea Tudisco”, che ogni giorno portano il buonumore ai tanti bambini,
ricoverati nei reparti ospedalieri del Policlinico Gemelli.
velletri
Rapporto Ecomafia 2004
(Legambientegiovani)
-
Secondo il Rapporto Ecomafia 2004 di Legambiente, il Lazio sale sul podio
per le illegalità ambientali, guadagnando un pesante terzo posto, e
avanzando di due posizioni rispetto all’anno precedente, ponendosi dopo la
Regione Campania e la Regione Calabria: 3.001 infrazioni accertate, 2.297
persone denunciate o arrestate, 769 sequestri effettuati.
La crescita dell’illegalità è esponenziale: nella Regione Lazio, nel corso
del 2003, si sono registrati 3.001 reati ambientali, il 109% in più
rispetto al 2002; 3.001 reati ambientali pari quest’anno al 12% del
totale nazionale (25.798 reati ambientali totali). Il Lazio è, inoltre, in
testa alla classifica nazionale per i reati legati al “ciclo del cemento”,
cave abusive, cantieri per immobili abusivi, movimenti terra, etc.. Terzo
posto in Italia per il Lazio per le infrazioni nel ciclo dei rifiuti
(discariche abusive, bolle false per traffico rifiuti...), preceduto
soltanto dalla Sicilia e dal Veneto, con 157 infrazioni, pari al 9% del
totale nazionale, con un’impennata rispetto al 2002 in cui la nostra
Regione si collocava al 5° posto, con 110 reati, pari ad un contributo in
percentuale sul totale nazionale del 7%. Per Lorenzo Parlati, Presidente
di Legambiente Lazio “L’illegalità ambientale nella nostra Regione è
arrivata a livelli allarmanti. I dati del Rapporto Ecomafie mettono in
evidenza una situazione gravissima nel Lazio, in tutti i settori legati
all’illegalità ambientale, con una crescita impressionante di quasi il
110% dei reati”. Secondo Mauro Veronesi, Responsabile Territorio e
Ambiente urbano di Legambiente Lazio: “Il combinato disposto tra l’ormai
famosa legge tagli parchi, l’effetto ‘annuncio del terzo condono’ e il
comportamento ambiguo della Regione in merito al ricorso al Consiglio di
Stato prima annunciato e poi messo in dubbio, ha indubbiamente
contribuito al determinarsi di questa situazione che allontana il Lazio
dalle Regioni virtuose, ponendo la stessa quale terra di frontiera per le
nuove Ecomafie”.
Ma anche la nostra città, Velletri, viene citata nel Rapporto Ecomafie.
Nella zona Colle Giorgi, la Guardia di finanza ha sequestrato una
discarica abusiva di rifiuti speciali (con materiali di risulta, plastica,
legno, ferro, parti di autoveicoli e pezzi di carrozzeria, accumulatori
esausti e rifiuti urbani ingombranti e altri rifiuti pericolosi), estesa
su un’area di 6mila metri quadrati, denunciando il proprietario del
terreno. Un’altra discarica di rifiuti speciali è stata sequestrata,
sempre dalla Fiamme gialle, in un’area a ridosso del nuovo depuratore di
Velletri, inaugurato pochi giorni prima dal Presidente della Regione Lazio
Francesco Storace e dal Sindaco di Velletri Bruno Cesaroni. La ditta che
stava effettuando i lavori, infatti, invece di gettare gli scarti in
depositi autorizzati, li aveva accatastati in un terreno comunale
limitrofo. Gli accertamenti disposti dalla Guardia di finanza, attivata da
una segnalazione di alcuni cittadini della zona, confermavano che scarti
della lavorazione erano stati gettati anche in un torrente limitrofo usato
dagli agricoltori per innaffiare le colture. Così la Procura di Velletri
ha disposto il sequestro dei terreni ed ha diffidato il comune di
Velletri, proprietario dell’area, a procedere alla bonifica, trasportando
i rifiuti speciali in discariche autorizzate.
Data la gravità degli avvenimenti, il Circolo Legambiente Giovani “Peppino
Impastato” chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Velletri
una maggiore difesa del territorio affinché la legalità possa tornare
anche a Velletri. Il primo passo in questa direzione è, sicuramente, la
lotta all’abusivismo edilizio.
Per informazioni
legambientegiovani@yahoo.it
rocca priora
Il lupo perde
il pelo, ma non il vizio
(Gli
uscenti del comitato di gestione del centro anziani “A.Grisciotti” di
Rocca Priora:
Erminio Luigi Tisbi, Giacomo Matano, Giuliano Teofani, Marcello Mollari,
Giovanni Federici)
E Mario Vinci, nonostante l’età, è stato capace di esaltare al massimo le
sue doti di fazioso cantore di licenze poetiche e voli pindarici, conditi
di abbondanti dosi di veleno sociale.
Il suo pezzo sulla riscossa del centro anziani di Rocca Priora, condito di
frasi senza senso e senza costrutto, ha il solo scopo di avvelenare il
clima, denigrando il lavoro altrui attraverso una lettura faziosa e
distorta dei fatti.
Sono cose che la sua veneranda età gli potevano consigliare di
risparmiarsi, anche perché l’Assessore Pucci non ha certo bisogno delle
sue adulazioni inutili per compiere bene il proprio dovere (Gli
consigliamo anzi una grattatina, perché queste uscite di Mario Vinci non
portano mai fortuna).
Fuor di metafora, alcune precisazioni le dobbiamo fare:
·Il 26 ottobre 2003 si sono tenute le elezioni per il rinnovo del comitato
di gestione del centro anziani. Alcuni hanno voluto lasciare l’impegno
precedente, altri hanno voluto ricandidarsi per un altro mandato. Nessuno
era obbligato a restare, nessuno è stato obbligato ad uscire. Anzi.
Proprio il Presidente uscente cav. Erminio Luigi Tisbi, dopo tanti anni
d’impegno a servizio del centro ha indicato e sostenuto la nuova
compagine, certamente anche allo scopo di rilanciare il centro con un
nuovo ciclo di vitalità.
·Il centro anziani non è mai stato a circuito chiuso. Fanno da prova di
questa nostra affermazione: il numero di soci, cresciuto da 70 ad oltre
700; la partecipazione di tanti soci che, volontariamente e senza
incarichi ufficiali, hanno dedicato con passione il loro tempo alle
attività di gestione del centro.
·Il centro anziani non ha mai operato discriminazioni politiche. Chiunque
ha voluto, ha potuto iscriversi, partecipare, assumere incarichi
all’interno. E il comitato di gestione ha sempre collaborato con tutte le
amministrazioni, a prescindere dal colore.
Né poteva essere diversamente, se si tien conto della circostanza che i
suoi componenti facevano riferimento, come anche oggi, a tutte le
ispirazioni politiche in una conduzione unitaria nel solo interesse degli
anziani di Rocca Priora.
·L’unica limitazione alla partecipazione è stata posta nei confronti di
coloro che hanno voluto sempre e solo seminare zizzania e discredito. E se
Mario Vinci continua così, corrobora ancora di più il nostro convincimento
che ha fatto bene a frequentare poco il centro anziani: avrebbe solo
seminato zizzania, come è suo costume.
Se questo atteggiamento di prudenza viene scambiato da Mario Vinci per
“dispotismo, assolutismo e comportamento antidemocratico” non possiamo
farci niente: dovrà imparare ancora che tra le virtù della democrazia c’è
il rispetto degli altri ed il rispetto delle regole.
·Le molte attività del centro negli ultimi anni sono sotto gli occhi di
tutti, portate avanti da noi che abbiamo lasciato, con quelli che hanno
optato per restare: ben quattro su nove dei componenti del comitato di
gestione sono uscenti riconfermati e le due vicepresidenti sono le stesse
di prima (di che blatera Mario Vinci!).
E tutto questo risalterà meglio quando vedrà la luce il libro in corso di
stampa edito dal centro anziani, che il precedente comitato di gestione ha
fortemente voluto e sul quale l’attuale si è decisamente impegnato.
·Gli attuali componenti del comitato di gestione non sono “elementi
semplici, alla bona”, come ci riporta Mario Vinci. Sono persone
all’altezza della situazione, capaci di svolgere con la dovuta
preparazione l’impegno loro affidato, che hanno riportato la fiducia degli
anziani in libere elezioni. E lo spirito di Mario Vinci è sciocco e fuor
di luogo: “semplice” sarà lui, non i componenti del comitato di gestione
del centro anziani. |