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Sommario anno XIII numero 5 - maggio 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 8

monte compatri
Lettera aperta al Comitato di gestione  Centro Anziani
(I consiglieri Antonio Ciuffa e Franco Fattorossi) - In particolari momenti, mentre riflettiamo su ciò che accade intorno a noi, sentiamo venir meno quell’animo sereno che sempre ci accompagna quando svolgiamo azioni di volontariato nelle quali crediamo profondamente e queste riflessioni, a volte, ci portano sul punto di scalfire la fermezza dei sentimenti che ci animano nello svolgere in prima persona l’azione sociale.
Tuttavia ciò non accade, perché chi si impegna socialmente è certamente non incline a farsi sopraffare da riflessioni negative, benché amareggiato da certi orientamenti e convincimenti, come quelli che hanno determinato una posizione di incomprensibile chiusura nella prima riunione del nuovo Comitato di gestione, tenutasi per dibattere ed assegnare cariche ed impegni da svolgere nell’ interesse di tutti i soci ed in generale del nostro paese.
Con animo assolutamente sereno e senza alcun risentimento vogliamo asserire che chiunque si trovi a capo di una pubblica associazione dovrebbe dimostrare un’adeguata apertura mentale nonché un atteggiamento giusto e razionale.
Certamente il primo obiettivo di un Centro Sociale Anziani deve essere quello derivante dalle norme statutarie, che devono essere rispettate ed attuate con equilibrio e senso di responsabilità ed il raggiungimento di tale scopo si ottiene soltanto mediante il coinvolgimento di tutte quelle persone che mettono lealmente a disposizione il proprio tempo, le proprie forze, le proprie capacità, le proprie intelligenze e che costituiscono l’espressione dell’ intera Assemblea. Un valore aggiunto è senza dubbio la continuità, ma affinché diventi un valore positivo è necessario che essa venga sempre arricchita e potenziata da nuove energie, in modo da aprirsi al futuro e non rimanere bloccata al passato. È in questo spirito che peraltro acquista rilevanza la partecipazione e il contributo di tutti alle riunioni, per cui risultano del tutto incomprensibili affermazioni secondo le quali nulla cambia se una componente è assente, salvo che già a priori non si sia deciso di escluderla.
Operare con 1’aiuto di tutti è sicuramente il modo migliore per prendere decisioni senz’altro più efficaci e condivisibili di quelle prese a maggioranza ed a tal proposito ribadiamo la nostra più ampia disponibilità, peraltro già espressa palesemente con la nostra candidatura e fattivamente dimostrata negli anni scorsi.
Vi invitiamo quindi a superare atteggiamenti di chiusura non sufficientemente meditati ed a lavorare insieme nell’interesse di tutti i soci del Centro.
Ringraziando per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.


frascati
Il sindaco Posa inaugura una nuova scuola
(Massimo Silvi) – «A volte anche un Sindaco si commuove, e oggi sono felice ed emozionato, perché dopo la stupenda e Fiorella Tudisco, Piero Angela, il sindaco Posa, Max Biaggi, un clown-dottoreconfortevole biblioteca, questa mattina inauguriamo la scuola “Andrea Tudisco”, un luogo per la formazione e la crescita di giovani generazioni di cittadini, che in questo edificio, circondato da magnifici vigneti e uliveti, studieranno per diventare giornalisti, insegnanti e magari  anche sindaci», queste le parole del Primo Cittadino di Frascati Francesco Paolo Posa, durante l’inaugurazione dell’istituto elementare di Cisternole-Pantano Secco, avvenuta lunedì 26 aprile. Davanti a Piero Angela e al campione sportivo Max Biaggi, ospiti d’eccezione della giornata, alla direttrice del I Circolo Didattico “E. Dandini” Lidia Falconio, all’Assessore alle Politiche Educative Stefano di Tommaso, all’Assessore ai Lavori Pubblici Roberto Buccione, alla mamma di Andrea Tudisco”, Fiorella, e a moltissimi cittadini e residenti il Sindaco ha ringraziato «il Comitato di Quartiere di Cisternole e le insegnanti della scuola, che con il loro impegno hanno contribuito all’ampliamento dei locali, che soltanto due anni fa sarebbe sembrato un sogno avere e che adesso sono una concreta realtà».
Prima della performances dei bambini, Piero Angela ha ricordato come ha conosciuto il piccolo Andrea Tudisco, mentre il campione del Motomondiale GP Max Biaggi ha promesso di dedicare la sua prima vittoria all’istituto. Erano presenti in sala anche i clown-dottori dell’Associazione onlus “Andrea Tudisco”, che ogni giorno portano il buonumore ai tanti bambini, ricoverati nei reparti ospedalieri del Policlinico Gemelli.



velletri
Rapporto Ecomafia 2004
(
Legambientegiovani) - Secondo il Rapporto Ecomafia 2004 di Legambiente, il Lazio sale sul podio per le illegalità ambientali, guadagnando un pesante terzo posto, e avanzando di due posizioni rispetto all’anno precedente, ponendosi dopo la Regione  Campania e la Regione Calabria: 3.001 infrazioni accertate, 2.297 persone  denunciate o arrestate, 769 sequestri effettuati.
La crescita dell’illegalità è esponenziale: nella Regione Lazio, nel corso del 2003, si  sono registrati 3.001 reati ambientali, il 109% in più rispetto al  2002; 3.001 reati ambientali pari quest’anno al 12% del totale nazionale (25.798 reati ambientali totali). Il Lazio è, inoltre, in testa alla classifica nazionale per i reati legati al “ciclo del cemento”, cave abusive, cantieri per immobili abusivi, movimenti terra, etc.. Terzo posto in Italia per il Lazio per le infrazioni nel ciclo dei rifiuti (discariche abusive, bolle false per traffico rifiuti...), preceduto soltanto dalla Sicilia e dal Veneto, con 157 infrazioni, pari al 9% del totale nazionale, con un’impennata rispetto al 2002 in cui la nostra Regione si collocava al 5° posto, con 110 reati, pari ad un contributo in percentuale sul totale nazionale del 7%. Per Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio “L’illegalità ambientale nella nostra Regione è arrivata a livelli allarmanti. I dati del Rapporto Ecomafie mettono in evidenza una situazione gravissima nel Lazio, in tutti i settori legati all’illegalità ambientale, con una  crescita impressionante di quasi il 110% dei reati”. Secondo Mauro Veronesi, Responsabile Territorio e Ambiente urbano di Legambiente Lazio: “Il combinato disposto tra l’ormai famosa legge tagli parchi, l’effetto ‘annuncio del terzo condono’ e il comportamento ambiguo della Regione in  merito al ricorso al Consiglio di Stato prima annunciato e poi messo in  dubbio, ha indubbiamente contribuito al determinarsi di questa  situazione che allontana il Lazio dalle Regioni virtuose, ponendo la stessa  quale terra di frontiera per le nuove Ecomafie”.
Ma anche la nostra città, Velletri, viene citata nel Rapporto Ecomafie. Nella zona Colle Giorgi, la Guardia di finanza ha sequestrato una discarica abusiva di rifiuti speciali (con materiali di risulta, plastica, legno, ferro, parti di autoveicoli e pezzi di carrozzeria, accumulatori esausti e rifiuti urbani ingombranti e altri rifiuti pericolosi), estesa su un’area di 6mila metri quadrati, denunciando il proprietario del terreno. Un’altra discarica di rifiuti speciali è stata sequestrata, sempre dalla Fiamme gialle, in un’area a ridosso del nuovo depuratore di Velletri, inaugurato pochi giorni prima dal Presidente della Regione Lazio Francesco Storace e dal Sindaco di Velletri Bruno Cesaroni. La ditta che stava effettuando i lavori, infatti, invece di gettare gli scarti in depositi autorizzati, li aveva accatastati in un terreno comunale limitrofo. Gli accertamenti disposti dalla Guardia di finanza, attivata da una segnalazione di alcuni cittadini della zona, confermavano che scarti della lavorazione erano stati gettati anche in un torrente limitrofo usato dagli agricoltori per innaffiare le colture. Così la Procura di Velletri ha disposto il sequestro dei terreni ed ha diffidato il comune di Velletri, proprietario dell’area, a procedere alla bonifica, trasportando i rifiuti speciali in discariche autorizzate.
Data la gravità degli avvenimenti, il Circolo Legambiente Giovani “Peppino Impastato” chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Velletri una maggiore difesa del territorio affinché la legalità possa tornare anche a Velletri. Il primo passo in questa direzione è, sicuramente, la lotta all’abusivismo edilizio.
Per informazioni legambientegiovani@yahoo.it


rocca priora
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio
(Gli uscenti del comitato di gestione del centro anziani “A.Grisciotti” di Rocca Priora:
Erminio Luigi Tisbi, Giacomo Matano, Giuliano Teofani, Marcello Mollari, Giovanni Federici)

E Mario Vinci, nonostante l’età, è stato capace di esaltare al massimo le sue doti di fazioso cantore di licenze poetiche e voli pindarici, conditi di abbondanti dosi di veleno sociale.
Il suo pezzo sulla riscossa del centro anziani di Rocca Priora, condito di frasi senza senso e senza costrutto, ha il solo scopo di avvelenare il clima, denigrando il lavoro altrui attraverso una lettura faziosa e distorta dei fatti.
Sono cose che la sua veneranda età gli potevano consigliare di risparmiarsi, anche perché l’Assessore Pucci non ha certo bisogno delle sue adulazioni inutili per compiere bene il proprio dovere (Gli consigliamo anzi una grattatina, perché queste uscite di Mario Vinci non portano mai fortuna).
Fuor di metafora, alcune precisazioni le dobbiamo fare:
·Il 26 ottobre 2003 si sono tenute le elezioni per il rinnovo del comitato di gestione del centro anziani. Alcuni hanno voluto lasciare l’impegno precedente, altri hanno voluto ricandidarsi per un altro mandato. Nessuno era obbligato a restare, nessuno è stato obbligato ad uscire. Anzi. Proprio il Presidente uscente cav. Erminio Luigi Tisbi, dopo tanti anni d’impegno a servizio del centro ha indicato e sostenuto la nuova compagine, certamente anche allo scopo di rilanciare il centro con un nuovo ciclo di vitalità.
·Il centro anziani non è mai stato a circuito chiuso. Fanno da prova di questa nostra affermazione: il numero di soci, cresciuto da 70 ad oltre 700; la partecipazione di tanti soci che, volontariamente e senza incarichi ufficiali, hanno dedicato con passione il loro tempo alle attività di gestione del centro.
·Il centro anziani non ha mai operato discriminazioni politiche. Chiunque ha voluto, ha potuto iscriversi, partecipare, assumere incarichi all’interno. E il comitato di gestione ha sempre collaborato con tutte le amministrazioni, a prescindere dal colore.
Né poteva essere diversamente, se si tien conto della circostanza che i suoi componenti facevano riferimento, come anche oggi, a tutte le ispirazioni politiche in una conduzione unitaria nel solo interesse degli anziani di Rocca Priora.
·L’unica limitazione alla partecipazione è stata posta nei confronti di coloro che hanno voluto sempre e solo seminare zizzania e discredito. E se Mario Vinci continua così, corrobora ancora di più il nostro convincimento che ha fatto bene a frequentare poco il centro anziani: avrebbe solo seminato zizzania, come è suo costume.
Se questo atteggiamento di prudenza viene scambiato da Mario Vinci per “dispotismo, assolutismo e comportamento antidemocratico” non possiamo farci niente: dovrà imparare ancora che tra le virtù della democrazia c’è il rispetto degli altri ed il rispetto delle regole.
·Le molte attività del centro negli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti, portate avanti da noi che abbiamo lasciato, con quelli che hanno optato per restare: ben quattro su nove dei componenti del comitato di gestione sono uscenti riconfermati e le due vicepresidenti sono le stesse di prima (di che blatera Mario Vinci!).
E tutto questo risalterà meglio quando vedrà la luce il libro in corso di stampa edito dal centro anziani, che il precedente comitato di gestione ha fortemente voluto e sul quale l’attuale si è decisamente impegnato.
·Gli attuali componenti del comitato di gestione non sono “elementi semplici, alla bona”, come ci riporta Mario Vinci. Sono persone all’altezza della situazione, capaci di svolgere con la dovuta preparazione l’impegno loro affidato, che hanno riportato la fiducia degli anziani in libere elezioni. E lo spirito di Mario Vinci è sciocco e fuor di luogo: “semplice” sarà lui, non i componenti del comitato di gestione del centro anziani.

 I NOSTRI PAESI - pagina 8

Sommario anno XIII numero 5 - maggio 2004