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Sommario anno XIII numero 6 - giugno 2004

 COSTUME E ATTUALITÀ

Giorgio Armani Retrospettiva
(Silvia Cutuli) - Ha vestito star hollywoodiane, first lady ed artisti di tutto il mondo, ma soprattutto milioni di donne che hanno conquistato, grazie ad una giacca “destrutturata”, un look morbido e tuttavia autorevole. Si parla di Giorgio Armani, il Re della moda italiana, come ama celebrarlo la stampa.
Stavolta a celebrare la sua carriera è però Roma, terza tappa di un tour internazionale dopo Berlino e Londra. Le Terme di Diocleziano, primo museo italiano ad aprire le porte ad una retrospettiva dello stilista, fanno da cornice a questa cavalcata nella storia del costume  e della cultura dell’ultimo trentennio.
In mostra cinquecento abiti dello stilista, piccole orme che descrivono il suo percorso di moda, che va dagli anni’70 ad oggi. Negli ampi spazi delle Terme, tra colonne e volte polverose, si “affrontano” temi cari ad Armani che ha voluto presentare le sue creazioni, suddivise in sezioni narrative piuttosto che in ordine cronologico. Uno stile moderno semplice, puro, lineare, stemperato da tocchi di romantica femminilità nonché da influenze etniche, che lo stilista ama restituire filtrate dal suo concetto di comfort. Ad Armani è stato infatti riconosciuto di aver cambiato le regole della moda dei nostri giorni, eliminando gli eccessivi ornamenti e trasformando il tradizionale look sportivo in un abbigliamento informale ed elegante, contemporaneo. Iniziò “sgualcendo” il blazer da uomo ed utilizzando le stoffe dell’abbigliamento maschile per realizzare la stessa giacca destrutturata, per la donna. Il successo arriva negli anni’80: Richard Gere “American Gigolo” ed un intero guardaroba Armani spalancato davanti agli occhi dei telespettatori. Da lì una serie di collaborazioni con cinema, teatro, opera e danza, oltre che soprattutto con lo star-system.
Non ama essere definito un “classico” il signor Armani, preferisce un classico con la forza dell’innovazione. Ha infatti  eliminato i confini tra il design maschile e femminile, evocando sempre più un look androgino, che mescola stoffe, motivi e tagli dei vestiti maschili, nell’abbigliamento da donna e viceversa. Sorprende però Armani, fuggendo da ogni definizione, quando ci imbattiamo in abiti da sera che giocano con trasparenze e perline, tra motivi floreali e colori brillanti. Badate bene però, c’è solo l’illusione che il corpo venga mostrato.
Un applauso ad Armani, che è riuscito a vivere il presente della moda, restando fedele a sé stesso ed al suo stile.

 COSTUME E ATTUALITÀ

Sommario anno XIII numero 6 - giugno 2004