Giorgio
Armani Retrospettiva
(Silvia Cutuli) - Ha vestito star hollywoodiane, first lady
ed artisti di tutto il mondo, ma soprattutto milioni di donne che hanno
conquistato, grazie ad una giacca “destrutturata”, un look morbido e
tuttavia autorevole. Si parla di Giorgio Armani, il Re della moda
italiana, come ama celebrarlo la stampa.
Stavolta a celebrare la sua carriera è però Roma, terza tappa di un tour
internazionale dopo Berlino e Londra. Le Terme di Diocleziano, primo museo
italiano ad aprire le porte ad una retrospettiva dello stilista, fanno da
cornice a questa cavalcata nella storia del costume e della cultura
dell’ultimo trentennio.
In mostra cinquecento abiti dello stilista, piccole orme che descrivono il
suo percorso di moda, che va dagli anni’70 ad oggi. Negli ampi spazi delle
Terme, tra colonne e volte polverose, si “affrontano” temi cari ad Armani
che ha voluto presentare le sue creazioni, suddivise in sezioni narrative
piuttosto che in ordine cronologico. Uno stile moderno semplice, puro,
lineare, stemperato da tocchi di romantica femminilità nonché da influenze
etniche, che lo stilista ama restituire filtrate dal suo concetto di
comfort. Ad Armani è stato infatti riconosciuto di aver cambiato le regole
della moda dei nostri giorni, eliminando gli eccessivi ornamenti e
trasformando il tradizionale look sportivo in un abbigliamento informale
ed elegante, contemporaneo. Iniziò “sgualcendo” il blazer da uomo ed
utilizzando le stoffe dell’abbigliamento maschile per realizzare la stessa
giacca destrutturata, per la donna. Il successo arriva negli anni’80:
Richard Gere “American Gigolo” ed un intero guardaroba Armani spalancato
davanti agli occhi dei telespettatori. Da lì una serie di collaborazioni
con cinema, teatro, opera e danza, oltre che soprattutto con lo
star-system.
Non ama essere definito un “classico” il signor Armani, preferisce un
classico con la forza dell’innovazione. Ha infatti eliminato i confini
tra il design maschile e femminile, evocando sempre più un look androgino,
che mescola stoffe, motivi e tagli dei vestiti maschili,
nell’abbigliamento da donna e viceversa. Sorprende però Armani, fuggendo
da ogni definizione, quando ci imbattiamo in abiti da sera che giocano con
trasparenze e perline, tra motivi floreali e colori brillanti. Badate bene
però, c’è solo l’illusione che il corpo venga mostrato.
Un applauso ad Armani, che è riuscito a vivere il presente della moda,
restando fedele a sé stesso ed al suo stile. |