La violenza sulle donne
(Alessio Colacchi) - “I diritti umani sono universali: la
violenza sulle donne è un abuso dei diritti umani su scala universale”.
Questa la denuncia che proviene dal rapporto che Amnesty International ha
promosso in occasione dell’inaugurazione della campagna “Mai più violenza
sulle donne”, volta a tutelare uno dei diritti più oltraggiati nella
storia dell’umanità.
Anche
il gruppo 140 di Amnesty International, operante dal 1990 nel territorio
dei Castelli Romani, condanna uno dei più grandi abusi ancora oggi diffusi
nel mondo.
D’altra parte
“la violenza sulle donne non è prerogativa di un determinato sistema
politico o economico, ma è presente a livello mondiale in qualsiasi
società, indipendentemente dal grado di benessere, dalla razza o dalla
cultura”.
È infatti lo
stesso Consiglio d’Europa a denunciare che nei paesi del nostro continente
la principale causa di morte delle donne tra i 16 ed i 44 anni è
rappresentata dalla violenza domestica. Quella stessa violenza di cui sono
state vittime 671.110 donne contro 120.000 uomini (l’85% dei casi) nel
1999 negli USA, secondo la Relatrice delle Nazioni Unite sulla violenza
contro le donne. Così come il governo russo ha dichiarato che nello stesso
anno ben 14.000 donne russe sono morte per violenza subìta in ambito
familiare. A ciò aggiungiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
denunciato che il 70% delle donne vittime sono uccise dal proprio partner.
Ma non solo di
violenza domestica si tratta. Spesso infatti lo stupro diventa uno dei
principali strumenti di cui un esercito fa uso per imporre il suo dominio
in una regione assoggettata, o viene utilizzato come mezzo di offesa per
spargere disonore nei confronti di un altro popolo.
Oltretutto le
donne diventano oggetto di violenza da parte degli uomini anche a causa
della loro fragilità, o per essere il caprio espiatorio della diffusione
di alcune malattie. Per esempio in Zimbabwe le vedove sono oggetto di una
vera e propria caccia alle streghe, perché accusate di diffondere il virus
HIV-AIDS nei villaggi del paese.
La campagna in
questione impegnerà le attività di Amnesty International per tutto il 2004
ed il 2005. Gli strumenti che verranno utilizzati consisteranno nella
firma di petizioni e nell’esercizio delle dovute pressioni contro le
autorità responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. Per ulteriori
informazioni visitare il sito www.amnesty.it, o contattare il
gruppo Amnesty 140 dei Castelli Romani, all’indirizzo e:mail gr140@amnesty.it. |