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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 5

castelli romani
Castelliadi
(Alessio Colacchi) - L’iniziativa Castelliadi, ciclo di visite guidate attraverso gli itinerari più entusiasmanti ed i panorami più caratteristici dei Castelli Romani, quest’anno alla sua seconda edizione, accompagnerà i visitatori più appassionati di storia, archeologia e natura, ad esplorare ben 11itinerari, svolti in 7 comuni della provincia di Roma: Genzano, Nemi, Lanuvio, Castel Gandolfo, Velletri, Marino e Rocca di Papa.
Durante il mese di Luglio i fine settimana saranno arricchiti proprio dalle guide turistiche delle associazioni Diacronica e ForTur, che svolgeranno questi itinerari all’insegna dell’esperienza e della passione per la storia di questi paesi.
Venerdì 2 Luglio riprenderà “Col naso in su…a guardar le stelle”, visita all’osservatorio astronomico dei pratoni del Vivaro, dove delle guide esperte in materia permetteranno ai turisti di gustarsi un cielo stellato purificato dall’inquinamento luminoso, in uno degli ambienti più suggestivi dei Castelli  Romani. L’itinerario verrà ripetuto il 16 Luglio.
Domenica 4 Luglio si effettueranno invece gli itinerari “Mito e miele”, escursione presso il bacino del lago di Nemi, tra le rovine del tempio della dea Diana ed il museo delle navi romane, ed il “Bosco del Cerquone”, uno dei due itinerari naturalistici che si snoda tra i sentieri di alcuni tra i boschi più suggestivi dei Castelli Romani. L’itinerario “Mito e miele” tornerà poi il 25 Luglio.
Invece sabato 10 Luglio è la volta de “Il sanguinario mito di Giunone Sospita a Lanuvio”, con il quale i visitatori verranno accompagnati in un’excursus storico attraverso la Lanuvium preromana e romana, e la Civita Lavinia medioevale.
Sempre nella stessa giornata presso Rocca di Papa si svolgeranno due affascinanti itinerari: “Il fascino di un borgo incontaminato tra murales e sculture rupestri: Rocca di Papa”, che farà conoscere i misteri più interessanti dei vicoli del borgo del più alto dei paesi dei Castelli Romani; l’itinerario ritorna poi il 31 Luglio. Il secondo appuntamento è “Da monte Cavo”, escursione naturalistica attraverso i cosiddetti “Campi di Annibale”.
Domenica 11 Luglio sarà possibile effettuare inoltre un’escursione attraverso i sentieri dell’antico Nemus Aricinum, con l’itinerario “Come Diana, tra i boschi del suo lago…”.
Invece sempre nella stessa giornata, con ripetizione domenica 18 Luglio, si tornerà alla scoperta della millenaria storia di Velletri con “Passeggiando tra storia ed arte: Velletri, la città dell’imperatore Augusto”.
Inoltre il 25 Luglio tornerà la visita turistica “Castel Gandolfo ieri e oggi”, viaggio attraverso la storia del borgo barocco reso celebre dalla presenza del palazzo pontificio.
Infine ,per tutti i fine settimana di Luglio, partendo da domenica 27 Giugno, per terminare il 10 Agosto, palazzo Sforza-Cesarini a Genzano riaprirà dando la possibilità di visitarlo accompagnati da una guida in abito seicentesco, a memoria degli antichi proprietari che lo abitavano.
Alla fine dell’itinerario sarà possibile poi degustare un fresco aperitivo nella terrazza del palazzo baronale, lanciando il proprio sguardo fino al mar Tirreno.
Tranne l’ultimo itinerario, per gli altri è prevista prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni contattare il Punto Informazioni Turistiche di Genzano, sito nella centralissima piazza Tommaso Frasconi, aperto nei fine settimana, al numero 0693953134, oppure quello di Nemi in piazza Roma al numero 069368548.
Oppure contattare i seguenti numeri: 3471035993-3288349922-3332671151-3286248282.


frascati
Un “impastodiluce” nei dipinti di Corazza
(Eliana Rossi ) - Piazze dai colori tenui, vicoli inondati di luce, di “Impastidiluce”, come Guglielmo Corazza ha inteso denominare la sua personale di oli, che si è aperta sabato 29 maggio, presso la Galleria Desirèe, di Arte moderna e contemporanea, in via San Filippo Neri 16, a Frascati, curata dalla signora Giovanna La Barbera. Nella mostra, rimasta aperta fino al 13 giugno, sono stati esposti i dipinti più recenti di Corazza.
Con precisi colpi di spatola, con spruzzi di colore, ecco l’immagine plasmarsi; case, fiumi, uomini si materializzano, impregnandosi di luce, di colori caldi che rischiarano anche i vicoli più bui, le fraschette dimenticate. Degli impressionisti, il nostro coglie i soggetti della vita quotidiana, la sua è una pittura en plein air, che predilige le vedute di campagna e di città e, lo fa alla maniera dei realisti, prendendo tela e colori e recandosi sul luogo a dipingere i paesaggi, ma da acuto osservatore, coglie l’attimo della scena e immortala le figure nel loro movimento. E sì, questo è impressionismo, ma Corazza va oltre. Nei suoi boschi, ognuno con il proprio colore, con un’angolatura diversa, non ci sono screzi di luce, ma luminosità diffusa, che si insinua anche nei rami più nascosti, nel sasso coperto dall’erba. Un fulgore che gioca con l’ombra. L’oscurità non è più temuta, l’azzurro, frammisto con caldi colori, perde la sua austerità. Boschi aperti che inneggiano alla vita rigogliosa della natura.
Una vena di romanticismo è pur presente nel dipinto “Cipressi a Villa Torlonia”, laddove alla soffusa luce dei lampioni, il nostro ha immortalato in una coppietta l’attimo magico, forse quello di una futura promessa.
Guglielmo Corazza, pittore autodidatta, è fotografo professionista, ottico e Presidente del Consiglio Comunale di Frascati, la sua spontaneità e simpatia, mi hanno spinta a formulargli alcune domande.
Quando è iniziata la passione per la pittura?
“Esattamente una quarantina di anni fa, il mio primo maestro, colui che mi ha dato le prime nozioni di pittura, è stato un impiegato di banca, si chiamava Mario Ragni”.
Qual è il pittore o il movimento artistico al quale si sente più vicino?
“L’impressionismo, ma andando avanti con il tempo, cerco di trovare sempre qualcosa di nuovo, di personale da poter mettere nei quadri. Questi dipinti vengono definiti “Impastidiluce” perché mescolo i colori con il silicio, la sabbia, per creare un’atmosfera diversa. Tento di creare un quadro non troppo lineare, classico, per trovare uno stile personale”.
Ottico, Presidente del Consiglio Comunale e pittore, come fa a conciliare professione, politica e hobby?
“Sono tutte passioni, ci vuole dedizione per fare il politico e l’ottico”.
Che cosa intende esprimere attraverso la sua pittura?
“Quello che ho dentro, le emozioni che mi trasmettono alcuni vicoli della mia città, gli angoli, le luci, i boschi, tutto ciò che è inerente alla mia Frascati. Ho dipinto anche altri paesaggi, sono stato a Bruges, ma quelli che sento più profondamente sono i miei luoghi”.
In casa questa sua passione è accettata o Le vengono mosse delle critiche?
“Mia moglie è la prima a dare il suo giudizio, poi è la volta delle figlie, tutte apprezzano, comunque, la mia arte, non so se per compiacermi”.
C’è in famiglia un altro componente che dipinge? 
“Momentaneamente no”.
Lei è autodidatta, ma nei suoi dipinti si rileva anche una notevole tecnica, da dove l’ha appresa?
“Parlando con un pittore questi mi ha detto: “L’Accademia non l’hai fatta, ma nei tuoi quadri c’è qualcosa di tecnico. Come mai?” Gli ho spiegato che fin dall’età di dodici anni aiutavo mio padre nel negozio fotografico e attraverso la fotografia s’impara a vedere il primo, il secondo piano, le luci, le inclinazioni, la fotografia è un’arte. Mi piaceva disegnare e ho riportato in pittura quella esperienza tramandatami da mio padre. Dipingere vuol dire anche divertirsi, sta a significare che cerchi sempre delle tecniche nuove, qualcosa che ti appaghi di più del quadro dipinto in precedenza. Finisci il quadro, ti dici “è bello, ma poteva venir meglio”. Per me il dipinto non è mai finito, però arrivi ad un punto che dici “stop, mi devo fermare”; ne inizio ancora un altro e cerco di ricavare qualcosa di nuovo, magari una tecnica diversa”.


genzano
“L’Infiorata in un abito”
(Silvia Cutuli) - “Il colore come immagine, l’immagine come colore”, questa la sfida creativa promossa dal team del concorso “L’infiorata in un abito”, che si è concluso nella serata evento “Sotto il cielo di Genzano”. Una serata dedicata al mondo della moda, o meglio al grande circo della moda, come ama precisare Filippo Lafontana, presenza importante sulla passerella di Genzano, nonché attivissimo organizzatore dello spettacolo. Condotta da Marina Furegon e Daniele Abbafati e con la partecipazione della show-girl Alessia Merz, la serata ha visto diciassette stilisti emergenti contendersi il premio, per la migliore realizzazione sartoriale ispirata all’universo floreale. Tulle, organza, chiffon, decorazioni di perline, ricami e soprattutto colori, hanno contraddistinto le creazioni degli stilisti provenienti da tutta Italia. Mix di primavera, romantica, fascino d’oriente, liberty floreale, fiori cibernetici sono alcuni dei fantasiosi nomi scelti per gli abiti in gara. In attesa del verdetto della giuria, hanno sfilato le creazioni di alta moda di Gay Mattiolo, Sabrina Minucci, Cinzia Proietti, Lucia Dell’Aquila, Linea 33 e Filippo Lafontana. Affascinante la collezione giapponese presentata da Edocity, all’insegna delle forme e dei tessuti orientali, con gli immancabili kimono, simbolo dell’abbigliamento giapponese per eccellenza. E poi spazio al pret-à-porter con le creazioni di Por Tigo e Fabio Di Nicola. A rendere più suggestivo lo spettacolo di moda, che non ha comunque deluso, hanno contribuito trampolieri post-moderni e storiche presenze in costume d’epoca, che hanno popolato la passerella. “Che siano strane presenze in visita dal Palazzo Sforza Cesarini?” ammiccano gli organizzatori, focalizzando l’attenzione su un altro importante evento che fa da cornice alla manifestazione dell’infiorata 2004, ossia l’esposizione dal titolo “I cinque sensi”, un percorso tra musica, pittura, scultura che si snoda nelle sale dello storico Palazzo. E veniamo ai vincitori del concorso: si è aggiudicato il primo premio l’abito “My way flower” di Casu Laura, secondo classificato “Sogno d’estate” di Gatti Claudia e terzo “Petali”, creazione di Russo Teresa.


tuscolo
Visite guidate gratuite al sito archeologico
(Laura Frangini) - Sito archeologico del Tuscolo aperto ai visitatori domenicali. Grazie ad una collaborazione ormai decennale con l’XI Comunità Montana proprietaria del sito, continuano anche in estate le visite guidate presso gli scavi archeologici, curate dal Gruppo Archeologico Latino (Gal). Tutte le domeniche mattina, un esperto del Gal guida i visitatori interessati sulle tracce dell’antica Tusculuum, un tempo temibile antagonista della Roma Repubblicana, illustrando i reperti archeologici emersi con le campagne di scavo della scuola spagnola.”È un’esperienza appassionante” assicura Enrico Devoti, presidente del Gal “ che riporta indietro nel tempo e ci fa rivivere un passato glorioso. Chi è nato in questa zona o comunque ci vive, non può ignorare la storia dell’antica città tuscolana, che ha segnato le origini dei nostri paesi e della nostra comunità”. Per tutti gli interessati, l’appuntamento con il Gal è ogni domenica mattina alle 10.00, sul piazzale del parcheggio del Tuscolo. La visita guidata agli scavi dura circa due ore ed totalmente gratuita. Data la stagione, l’occasione è particolarmente ghiotta per chi ama dare un senso al proprio tempo libero, unendo alla cultura il piacere per l’ambiente e il relax all’aria aperta, come sottolinea il presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi:”Con queste belle giornate estive, è un’occasione di divertimento economico e intelligente per tutta la famiglia. Chi vuole, può anche trattenersi a mangiare nella vicina area picnic che abbiamo allestito qualche anno fa, anche quella gratuita e aperta a tutti”.

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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004