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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 6

palestrina
Il Santuario della Fortuna Primigenia
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Il Tempio della Fortuna Primigenia, sia per mole che imponenza era tra le più grandiose opere del tempo. Esso occupava tutta l’area comprendente il centro storico di Palestrina ed era delimitato a valle dall’attuale via degli Arcioni, che rappresentava la zona inferiore dov’è tutt’oggi visibile una delle fontane che ornavano il propileo d’accesso centrale, oltre che una parte della cinta muraria. L’abbandono del culto della Dea Fortuna, a seguito dell’avvento del cristianesimo e la decadenza di Roma ne ridussero progressivamente il prestigio e la funzione fino a ridurlo ad un comodo luogo di rifugio e di estrazioni di materiali da costruzione, per cui, a parte le grandi opere murarie dei terrazzamenti e quelli inglobati nelle edificazioni che si susseguirono nei secoli, il resto è andato perduto, distrutto o trafugato. Non a caso la zona templare oggi fruibile èstata portata alla luce a seguito dei violenti bombardamenti subiti dalla nostra città nella primavera del 1944.
Il restauro del santuario, che fu effettuato nel primo dopoguerra sotto la guida dell’architetto Fasolo e dell’archeologo Gullini è stato documentato in un notevole volume degli stessi nel 1953. La rilevanza dell’opera è stata da decenni oggetto di studio e di ricerche che hanno permesso di fare una ricostruzione abbastanza attendibile del manufatto originale.
Meno certe appaiono, invece, l’epoca della costruzione e la collocazione del culto vero e proprio.
Circa la datazione dell’opera sono prevalse due tesi, una tendente a collocarla nel I sec. a.C.(età sillana), l’altra invece nella metà del II sec.La lunga polemica sembra ora definitivamente risolta in favore di una datazione intermedia, e cioè gli ultimi anni del II sec., grazie al contributo di un notevole studio di Attilio Digrassi. Questi infatti, ha messo a confronto i nomi delle famiglie Prenestine, dei liberti, dei collegi testimoniati sulle basi di dediche trovate nel tempio con quelli delle iscrizioni funerarie incise sulle “pigne”(cippi sepolcrali) della necropoli medio - repubblicana della Colombella.Da questo confronto è risultato il totale cambiamento dei gentilizi Prenestini che popolavano la città prima dell’82 a.C., anno in cui Silla fece mettere a morte i Prenestini che avevano patteggiato per Mario. Dopo questa data le famiglie locali furono rimpiazzate quasi totalmente da nuovi venuti, soldati e veterani cui il dittatore aveva donato le terre conquistate.Quindi il tempio doveva essere per forza antecedente l’82 a.C.
Un altro grande motivo di discussione tra gli studiosi è stato l’identificazione della collocazione del culto della dea. Negli ultimi anni sembra prevalere la tesi della collocazione nella parte alta del tempio (cosiddetto Santuario Superiore), mentre meno consensi riscuote l’antitesi che riteneva presenti nel complesso due zone di culto, una nella c.d. area Inferiore (comprendente l’antro delle sorti, l’erario, l’area sacra, l’aula absidata, lo iunonarium) e l’altra nella zona superiore(tempio). I resti del tempio oggi  visibili si concentrano in tre aree: quella periferica, quella centrale e quella apicale. Nella zona periferica sono visibili i grandi terrazzamenti che sono oggi inseriti nei giardini Barberini. Nella zona centrale sono visibili tutta una serie di monumenti che hanno permesso di identificare l’area come il complesso forense della città che ancora oggi ha conservato questa funzione (Piazza Regina Margherita). Dalla piazza sono visibili i resti della basilica inglobata nella facciata dell’ex Seminario Vescovile, l’erario, un tratto di basolato e i resti di alcuni gradini che facevano parte di un tempio, identificato come uno “iunonarium”, su cui è stata edificata la Cattedrale di Palestrina.
Nella parte apicale sono visibili i resti del tempio vero e proprio, esso attraverso cinque ripiani si estende da via del Borgo, lungo la quale è visibile il primo terrazzamento in opera poligonale, fino al palazzo Colonna-Barberini.
Bibliografia: (Palestrina,Guida storica-turistica-Circ.Cult.Prenestino “R.Simeoni”)


velletri
Campo Estivo per bambini e ragazzi
(Gruppo Indaco) - Inizia a metà giugno l’attività del Gruppo Indaco dedicata ai più piccoli, un’esperienza formativa fuori dai soliti schemi.
TEMA DEL CAMPO ESTIVO 2004: GLI INDIANI D’AMERICA
Abbiamo scelto gli indiani d’america per la consapevolezza con cui vivono l’ambiente che li circonda, e perché sono il miglior simbolo di amore e rispetto per la natura. Inoltre sono molto amati dai bambini e… anche dagli adulti ! E pensare che in passato gli indiani erano i “cattivi” dei film! Vorremmo far avere ai bambini una esperienza di totale vita all’aperto e in gruppo. Dove la collaborazione e la gioia di stare insieme senza competizione diano loro la consapevolezza della crescita personale attraverso l’esperienza vissuta.
ORGANIZZAZIONE DEL CAMPO
Il gruppo sarà diviso in”tribù” di dieci bambini al massimo. Ci sarà un “capo tribù” e un vice che saranno l’aiuto degli operatori, “gli anziani” per la guida del gruppo tribù. Costruiremo un’accampamento sotto le querce del giardino, composto dai tipì e una radura al centro: sarà la nostra base. Ogni “tipì” sarà la tana della tribù, dove tenere le proprie cose, ritrovarsi, riposare. Ogni membro della tribù porterà le sue migliorie, per adornarlo e tenerlo in ordine. Ogni elemento della tribù avrà un nome e un compito inerente all’abilità preferita. Il tipì verrà montato il lunedì e smontato il venerdì per vivere l’esperienza del popolo nomade.
ATTIVITÀ SCELTE
Danze in cerchio; attività fisica; yoga per bambini; “momento degli animali”, “momento delle piante”, “approccio al cavallo”; corso di pittura per ragazzi; modellare e dipingere la creta; dalla carta riciclata al porta ritratto; maschere di carta pesta per rappresentazione; scrivere e disegnare sul legno con la lente d’ingrandimento al sole; dipingere su sassi; découpage; mosaico; origami; mandala; giardino in miniatura; acchiappa sogni; nodi; plastico del vulcano; telaio da stoffa; giocattoli creativi; orientamento. Le attività avranno un ritmo settimanale per garantire un’esperienza completa ai bambini che ci accompagneranno per una sola settimana e varietà per chi ci seguirà per più settimane.
CONOSCERE IL TERRITORIO
“ Noi siamo una parte della Terra ed essa fa parte di noi.” (Capo Seattle 1854)
- conoscere i boschi spontanei della zona
- riconoscere alberi e arbusti spontanei della zona
- imparare a vedere le erbe ed i frutti spontanei commestibili
- conoscere le erbe usate nella medicina e il loro effetto
- agricoltura biologica, compostaggio
- ciclo delle stagioni
- calendario lunare
- principali attività agricole della zona
- le nostre montagne
- vulcani, laghi vulcanici
- elencare zone umide, corsi d’acqua e specchi d’acqua della zona
- dalla sorgente al rubinetto: che strada fa l’acqua che bevo?
- l’acqua nei paesi affetti da siccità
- principali problemi ambientali della zona
- dove vanno a finire i nostri rifiuti/riciclaggio
- imparare ad evitare gli imballaggi
- energia solare
- animali selvatici della zona
- uccelli stanziali e migratori
- proverbi e storie delle nostre parti
- strumenti musicali e balli delle nostre parti (chiedete ai Nonni!)
- attività artigianali della zona
- feste tradizionali
LUOGHI - ORARI - MODALITÀ
Le attività si svolgeranno nel Casale Filippi, via Colle Ottone Basso 70.
Il campo inizia alle 8.30 e termina alle 16.30. Su richiesta si valuteranno casi particolari. Le attività si svolgeranno dal Lunedì al Venerdì. Il Sabato verranno saltuariamente proposte delle gite nei boschi e sui monti del nostro territorio.
I bambini formeranno delle “tribù”, di dieci elementi massimo. Potranno partecipare bambini che frequentano elementari e medie. Le tribù saranno di età mista e ogni bambino avrà un ruolo particolare. Gli organizzatori (detti “anziani”) hanno una funzione di responsabilità nei confronti dei bambini, di animatori nei momenti di gioco e vita collettiva, di educatori nelle attività di educazione ambientale e manuale, di assistenti nelle attività creative.
Info - Tel. / Fax:0039 06 96198065 - Cel 0039 3476482596 e-mail: gruppoindaco@virgilio.it

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