A
flash of art - fotografi d’azione a Roma, 1953-1973
(Cristina Stillitano) - Venti anni racchiusi in uno scatto.
Questo è il lasso di tempo che “A flash of art” ci fa attraversare.
Anni che sembrano cristalli sospesi nella piscina dei ricordi, di
un’Italia che appartiene alla dimensione oscura della memoria per molti,
del sogno e forse del rimpianto per chi non l’ha conosciuta ma -
ugualmente - ha imparato ad amarla.
Achille Bonito Oliva cura con maestria una selezione
di circa 400 scatti d’autore e, nell’obiettivo di Secchiaroli,
Geppetti, Nanni, Sorci e Coluzzi rivivono i vizi e i segreti delle
principali celebrità dell’epoca (fa sorridere vedere una Ava Gardner
presa nell’attimo della fuga in Mercedes in una Piazza di Spagna mai così
Felliniana), le glorie ed i sogni di un’intera generazione, bruscamente
affaciatasi al davanzale della felicità incontenibile ed inspiegabile.
Vent’anni in cui Roma sembrava essere davvero il centro del mondo, dove
i fasti hollywoodiani rivivevano tra una festa a Fregene ed un piatto di
pasta dal Bolognese. Vent’anni che segnano il cambiamento di un modo di
vivere e di raccontare la vita, se è vero che per la prima volta nel 1958
una notizia di cronaca “rosa” viene sbattuta in prima pagina. La
mostra ci riporta indietro ad un’epoca fatta di velocità e di pazienza,
di vita vissuta in strada (memorabile la sequenza di un fotografo
inseguito da Antony Steel entrambi immortalati da Secchiaroli) e di una
crescente frenesia. Dalle
immagini vintage selezionate appare più che mai l’apogeo di una
società che, al culmine della propria parabola ascendente, si specchia
negli obiettivi ammiccanti dei paparazzi di Via Veneto, la “strada”
per antonomasia. Fa effetto rivedere il ghigno di un Gianni Agnelli da
poco quarantenne, come ripassare quella lunga parte di storia italiana
raffigurata negli atteggiamenti più innocenti e involontari.
Il percorso della mostra, realizzata in
collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano,
con il Comune di Roma, con il patrocinio del Min. degli Affari Esteri e il
Min. dei Beni e delle Attività culturali, oltreché con il sostegno di
numerosi sponsor, è inserito nelle splendide sale di palazzo Venezia, ove
si snoda tra formati di opere che variano dal 3 x 3 al 60 x 50 cm, incluse
alcune installazioni multimediali prodotte
con l’ausilio dell’Istituto Luce.
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