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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004

 L'ANGOLO DELLA POESIA

Gli ulivi
Cammino nel mio oliveto
            Si contorce il corpo degli olivi
            Protesi in ogni spazio
            Con rami capaci di ogni angolo
Cambiano
Ripensano si corrugano
Si espandono ritornano
Si avvitano a volte
            Combattono gli olivi
            Tra diversi infiniti modi
            Di essere e di crescere
            Di andare o tornare
Più che un simbolo di pace
A me pare dell‚inquietudine
            Talvolta
            Invecchiano le foglie
            S‚inargentano canute
            Alla luce
E le piccole drupe ovali
Dei loro frutti
Già sanno dell‚unica pace
Di un‚estrema unzione
Davide Riccio


Sogno
Senso puro
assaporato
dell’essenzialità

Potere
di metamorfosi
in continua esercitazione

Duro è il rientro
al risveglio
in misera sfera materiale

Soggiace
la mia corporalità
al costante divenire della vita
Armando Guidoni


Notte
Nel ritiro
Della notte
Vago errante
Inseguo la memoria
Che un altro
Ama
La mia morte
La regalo a te
Nel crepuscolo
sonnacchioso
Marco Saya


Due ali
Acchetati
o corpo mio
aperto ai venti del pianto

Me ti osservo
e soffro con te

Il buio è annuncio di luce
ed è poggiato
sull’altr’ala
del volo della vita
Armando Guidoni


Al momento....      A Valentino
Al momento
il tuo problema
è un coccodrillo di gomma verde
e un pesce palla, giallo,
che gira su se stesso
per mezzo di una corda

Conosci il mondo
col piccolo indice
Mai stanco
ne infili pezzi diversi
in bocca
tra i pochi denti

Fai poesia senza parole
quando nel sole, per strada
rincorri la tua ombra
e aggrappato ad una mano
la reclami
virando rasente l’asfalto

il mio problema
al momento,
lo so bene, è un atro:
che ne sarà delle mie giornate
se passo ore ... ore (!)
a guardarti?
Serena Grizi


Serial Tv
Viviamo in uno scudo spaziale,
dentro una fetida e ridicola
astronave in cartapesta,
sopra un avanzo di scena
per vecchio serial televisivo
viviamo, soli e rifugiati,
persino un po’ arrangiati
tra immondizie passate
maternamente coccolati.
Enrico Pietrangeli


Mpo’ de pace
Oggi me ne vojo hanna pè cazzi mia,
fori dar monno a trovà ‘mposto ‘ndo
ce stà ancora ‘mpò de felicità.
             Ammazza quanto me tocca camminà
            pe’ arrivà ‘ndo ‘mpò de pace ha da regnà.
            Pare che sto monno piccolo commè
            nun se debba più fermà!
            Core come ‘mpazzo a cerca poi chissà che?
            Comunque ‘mposto de pace io l’ho trovato,
            solo che fà ‘mpò callo.
             Gelsino Martini


Amori di circostanza

E cade l’estate sul tuo sorriso
Forse verde ma già sfiorito
E sole nel sole le tue parole
Nell’afa dolci come sale scipito.

Ed io ascolto ma non sto a sentire
Penso alle battute che dovrei proferire
Penso al gioco mio inconcludente
Che poco mi regala del tuo niente.
Claudio Comandini
(Concorso 2000 versi/verso il 2000
Sindacato Nazionale Scrittori
Anche su “Un giorno lungo un sogno”, 2001)




A Mosaic
Stringhe alfanumeriche
attraversano lo schermo
in un trascorso secolo
di avari elettrici impulsi
per una nuova comunicazione.
E poi venne la grafica,
accattivante ed onnivora,
che rapida, ogni cosa divora.
Mosaic, suo primogenito,
nel pieno di beltˆ
giace archiviato,
ricordo sopra un tempo
non ancora compiuto.
Enrico Pietrangeli


Rovi di more
Acqua chiara nel vento,
attraverserò la vita
senza fermarmi ancora,
se niente oltre di te
può chiamarsi amore.
Desiderio di un giorno di festa
tu rimani nell’anima
racchiuso tra mille segreti
e quella voglia di essere noi
che ancora non c’è.
Rovi di more
e giochi di primavera
nella mente e nell’aria,
fantasia tu voli,
lo sai che i sogni
hanno paura del sole,
e così di un giorno
ti resta soltanto la notte.
Nunzio Gambuti                    


La sera prima del giorno dopo
La sera prima d’incontrarci
avevo incontrato un’altra, tu eri altrove,
l’amico si perse sotto la pioggia per un mio ritardo
e lo zaino che non avevi non conteneva niente.

La sera prima d’incontrarci
la candela ardeva in un diverso colore
e poi alle tre di notte avremmo mangiato
prosciutto e melone su un terrazzo fiorito.

La sera prima d’incontrarci
tu non mi avresti incontrato, io ero assente, e
tutto era come se fosse in attesa
di noi, come se tutto fosse presagio di

sfere prima che l’ora scocchi.
Claudio Comandini
(Premiata al premio “D’Annunzio e Michetti” 2000)


Felicità
Frammenti di vita volteggiano
nello spazio del tempo,
piume d’energia vitale,
occhi ridenti, sorrisi velati,
rubati al presente
dal vento dei ricordi.
Luca Nicotra


Incontri
Ogni idea
ogni pensiero
ogni cosa
esposta
in questi incontri
è musica per me
è musica che scende
dentro di me
e mentre
mi penetra
si espande
e modifica
con le sue note
il mio IO
in attesa che
metabolizzata
possa
suonarla e
risuonarla
con tutte le sue vibrazioni
per noi
Tarquinio Minotti


di ritrovar qui dentro la storia
e l’una e l’altra
d’emulazione
a sequenziar di coincidenza a fuori
s’avanza le mie mosse
            e della storia mia  
           
ch’adesso
            al suggerir dei quadri
            tra dentro e fuori e dentro
            a rispecchiar tra loro
            fanno adeguati
e pure tu
francesco
il corpo tuo fatto di mente
e le sue scene
a mostramento
            d’ognuno
            la stessa forma del corpo
            fatto di mente
            e sé
            da dentro d’esso
            antonio


Poesie di ottobre
Sono piccoli pensieri
veloci, veloci,
li prendo, li guardo, li osservo
e sorrido!
----------------
Lo sguardo va oltre l’immaginario,
si posa danzando sui fiori, sui bimbi,
sul bello del mondo, e non solo.
D’un tratto mi volto ed eccoti qui,
ti guardo, ti abbraccio e mi dico:
il mio mondo sei tu!
Jole Baroli


Gioco bifronte, giù e sù
ricordo
ancor fresco
dolore
nella mente accende
assenza
di suono allegro
tintinnio
di scene pieno
rumore
resta solamente
amore
evocazione surreale
ricordo
Armando Guidoni


Arpeggia
Arpeggia
sulla mia vita
ferma le tue mani
carezzevoli
sulle corde
di me
che muta
attende te
compositore esperto
Cinzia Tomassini


Guerra virtuale reale
Questa guerra ti uccide dentro
ma non lo senti
perchè dentro non sai più bene dove sia
perchè non sei tanto certo neppure di sentire
perchè forse già ti hanno ammazzato
e perchè questa guerra sarà quasi infinita
sicuramente più lunga di qualunque giornata
della tua vita.

Ogni cosa se stessa ha tradito.

ASPETTIAMO SOLO IL TUO CORPO COME SALDO
TUTTO IL RESTO È STATO CONSEGNATO.
SEI STATO GIÀ COMPIANTO, NON PREOCCUPARTI.
E PENSACI TU A SEPPELLIRE DIO.

Claudio Comandini
(poesia premiata al concorso
“ad un passo dalla poesia” 2002)



Tristezza
È un velo che appanna il sorriso,
una contrazione dell’anima,
la notte dell’entusiasmo.
Arriva in punta di piedi,
e non se ne vuole più andare.
O la combatti o ne esci sconfitto.
Lottare contro il dolore,
sperare contro la malattia,
gridare contro le infamie.
Resistere finché non torna a splendere
un raggio di sole
e una nuova vita inizia
a scorrere nelle vene.
Gabriella Dorato


Ostaggio in Medio Oriente
Egli sa
quanto è importante la sua testa
dal primo odore infantile nel parco
all’ultimo proposito di crescita

perciò egli piange
mentre per i carnefici è un numero

come in Occidente sono un numero
gli uomini che versano il voto
come lacrime disseccate nelle urne affilate

se proprio è necessario
questo chiedere e ricevere formale

Egli sa
quanto è importante la sua testa
Nicola D’Ugo


Tra me e te
C’è una sola differenza
tra me e te:

tu ami me
ed io amo te
Angelo Gabrielli

 L'ANGOLO DELLA POESIA

Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004