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Sommario anno XIII numero 8 - agosto 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 12

monte compatri - rocca priora
Le bande Musicali animano l’estate
(Paolo Bragatto) - L’inizio dell’estate si è mostrata una stagione particolarmente propizia per la banda musicale di Monte Compatri. Il giorno 27 giugno, prima domenica d’estate, si è rinnovato il gemellaggio con la banda lombarda di Busnago e dopo due settimane, il giorno 11 luglio, quattro grandi bande, con i rispettivi gruppi majorettes hanno invaso le vie di Monte Compatri per uno spettacolare raduno bandistico. Infine il sabato e la domenica seguente un altro raduno a Rocca Priora, organizzato dalla banda Corbium, ha ottenuto un grande riscontro di pubblico. Ma andiamo per ordine. Il primo evento, quello del gemellaggio, ha portato a Monte Compatri la Banda dell’Oratorio San Luigi di Busnago che assieme al gruppo locale, la Compatrum, ha sfilato per le vie cittadine. Alla conclusione della giornata, inserita nella sagra della Ciambella organizzata dalla Pro Loco 2000, la banda lombarda ha offerto un concerto diretto dal maestro Giancarlo Conti che ha spaziato dalla musica sinfonica fino al blues ed al rock.

La banda Compatrum, diretta dal Maestro Cantarini, si è esibita in un coinvolgente concerto con una serie di evergreen di sicuro successo. Le bravissime majorettes  della Compatrum si sono sdoppiate accompagnando con le loro coreografie entrambi i gruppi. Non erano passate due settimane e le strade di Monte Compatri di nuovo risuonavano di note. Si trattava del raduno Bandistico e majorettes, organizzato dalla Pro Azzurra Montecompatri ed inserito nell’ambito di un ciclo di cinquanta raduni provinciali che l’ANBIMA (associazione nazionale bande musicali italiane) ha organizzato in tutta Italia con la sponsorizzazione dell’Enel.
Al raduno partecipavano le bande di Albano (RM), Gallese (VT) e Montorio Romano (RM), i gruppi majorettes Bomarzo (VT), “Shining Reds” di Gallese (VT), “Blue Angels” di Montorio Romano (RM) e “Golden Stars Sabine” di Rieti. Padroni di casa la banda ed il gruppo majorettes del Corpo Folkloristico Musicale Compatrum. In mattina si vedevano le sfilate nelle frazioni, nel primo pomeriggio i gruppi raggiungevano il capoluogo percorrendo strade diverse per convergere tutte sotto l’alberata dove i gruppi si alternavano sul palco con concerti che rispondevano ai diversi generi musicali nei quali si specializzano le bande.
Al termine, come tradizione, tutte le bande sotto la direzione del maestro ospitante, Cantarini della Compatrum, eseguivano il concertone con l’inno nazionale e la marcia pucciniana “La scossa elettrica”.
I padroni di casa vincevano, come banda più giovane, una splendida grancassa da parata messa in palio da Enel, mentre la banda Gallese vinceva un trofeo come la banda più antica, facendo risalire la propria fondazione al 1819. Alla premiazione presenziava il presidente dell’ANBIMA cav. Carlo Monguzzi ed il direttore del progetto ENEL “Energia in banda” dr. Renato Palazzo. I premi venivano consegnati dal sindaco di Monte Compatri Franco Monti, che elogiava le bande per la loro bravura e l’Enel per aver generosamente lanciato questa iniziativa che valorizza i giovani che vogliono rinnovare le tradizioni della musica bandistica italiana. Un grande pubblico seguiva fino a tardi le esibizioni dei gruppi, nonostante la serata particolarmente fresca, affollando poi, assieme ai musicanti in festa, l’ottimo stand predisposto dalla Pro Azzurra Montecompatri.
L’evento di Rocca Priora della domenica successiva 18 luglio meriterebbe da solo un intero articolo.
La banda locale, la Corbium, mobilitava tutto il paese con un raduno al quale partecipavano la Velocissima, la Compatrum, la Gallese, la fanfara dei bersaglieri in congedo e la banda di Rehlingen, cittadina tedesca gemellata con il paese castellano. Si potevano ascoltare generi molto diversi da quello umoristico della Velocissima, a quello swing della Corbium e della Compatrum; da quello militare della fanfara. Colpiva la ricchezza musicale del gruppo tedesco che presentava un organico che in termini di varietà di strumenti è difficile trovare nel circuito delle bande amatoriali. Impeccabile l’ospitalità dei padroni di casa, che organizzavano in proprio anche uno stand gastronomico per rinfrancare musicanti e pubblico numerosissimo.

foto d’archivio - majorettes con fratel Mario Salvatori


san cesareo
Harvest Home Festival
(Luca Marcantonio) -
La terza edizione dell’Harvest Home Festival è andata in archivio col massimo dei voti non solo perché è stata molto apprezzata e seguita ma anche perchè si è chiusa con una gustosa ed imprevista appendice, essendosi svolta su sei serate anziché sulle tre inizialmente previste. Molto curata l’organizzazione dell’evento, svoltosi quest’anno alla “Villetta”, portata avanti dalle associazioni “77” e “La Strada a Chiocciola” con grande impegno, sacrificio e lavoro, tre doti indispensabili per la riuscita di qualsiasi manifestazione. E i risultati si sono infatti visti, perché oltre alla grande affluenza di pubblico si è registrata un’elevata qualità generale dell’intero evento non solo per quanto ha riguardato gli avvenimenti principali, cioè i concerti. Le musiche irlandesi sono state eseguite con grande bravura e professionalità dai gruppi invitati, band molto note nel panorama di questo genere come la Lautari Open Band e i Fir na-Mara, che si sono oltretutto avvalse della presenza del bravissimo Davide “Davo”, strumentista e cantante eclettico, espertissimo di questo tipo di melodie. Dicevamo che non solo la musica e l’organizzazione hanno funzionato alla grande, ma anche il contorno è stato all’altezza della situazione. Il servizio gastronomia ad esempio ha fornito un’eccellente birra sia chiara sia scura, ingrediente principe di una riunione di tal genere, e della carne di pecora cotta alla brace che da sola sarebbe valsa il viaggio. Una festa insomma adatta a tutti, esaltante per gli appassionati ma graditissima anche alle famiglie con bambini che hanno passato serate allegre grazie alle strutture della “Villetta” e ai giochi di magia presentati da Andrea Langiu. Infine, è da segnalare ancora come già detto all’inizio l’ottima idea di prolungare la permanenza del Festival per altri tre giorni, così da offrire un’opportunità in più sia per chi non era riuscito ad essere presente nel fine settimana sia per i tantissimi che sono voluti tornare più volte a respirare l’atmosfera delle musiche irlandesi in una splendida serata estiva sancesarese.


regione lazio

Corridoio tirrenico meridionale, una bocciatura
(Luca Ceccarelli) - Dopo aver ricevuto un’energica opposizione delle popolazioni delle provincie di Roma e di Latina, dell’associazionismo locale e del mondo agricolo, apprendiamo che la “Nuova Bretella autostradale di Roma Sud A12-Appia”, vale a dire il tanto sbandierato Corridoio tirrenico meridionale, l’autostrada che, a detta degli amministratori della Giunta regionale del Lazio avrebbe dovuto risolvere ogni problema, o quasi, di viabilità sul litorale laziale tra Fiumicino e Formia, non potrà essere realizzato né adesso né mai, a causa di un ulteriore opposizione, in alto loco. È vero che il nuovo progetto, presentato di recente, appare alquanto modificato rispetto al precedente, ma l’impatto ambientale resta tutt’altro che sostenibile, poiché, come spiegato dal consigliere regionale dei Verdi del Lazio Angelo Bonelli sul sito www.angelobonelli.it/ctm.htm, anziché adeguare la Pontina si crea un nuovo tracciato parallelo che viola le riserve di Castel Porziano e di Decima Malafede, aree di altissimo pregio ambientale ed archeologico. A questo aggiungiamo, continua Bonelli «l’inutile e disastroso passaggio sul Tevere (Riserva del Litorale Romano)» a cui si aggiunge «il disastroso attraversamento dei Monti Aurunci (Parco Regionale) e del Lago di Fondi».

E ora anche la commissione europea Eurostat, con una lettera del suo commissario Frits Bolkestein in data 7 aprile 2004, in risposta ad un’interpellanza delle senatrici verdi Loredana De Petris e Anna Donati, dell’eurodeputata verde Monica Frassoni e di Angelo Bonelli, ha comunicato la messa in mora dell’opera per via della non congruenza del consorzio destinato a realizzarla con i criteri dettati dalla Commissione Europea in materia.
C’è chi parla di un “annuncio smentito dai fatti”. C’è da chiedersi se più che di un annuncio non sarebbe il caso di parlare di una “minaccia”, smentita dai fatti. Peccato che, corridoi a parte, il panorama delle realizzazioni infrastrutturali viarie sembra piuttosto gramo: come osserva in un comunicato di alcuni giorni fà Giovanni Hermanin, consigliere regionale della Margherita e già assessore nella giunta Badaloni «si è perseguito un progetto faraonico e inutile, privo di requisiti tecnici validi e soprattutto senza finanziamenti, invece di utilizzare le risorse esistenti per realizzare interventi puntuali e utili». E cita l’esempio della via Pontina, sulla quale la Regione Lazio ha acquisito su di sé la competenza per la manutenzione straordinaria, senza tuttavia realizzare dei lavori che comportassero una sua messa in sicurezza, e continuando a lasciarla nelle condizioni di pericolosità che tanti cittadini vivono drammaticamente sulla propria pelle.

 I NOSTRI PAESI - pagina 12

Sommario anno XIII numero 8 - agosto 2004