monte
compatri - rocca priora
Le
bande Musicali animano l’estate
(Paolo Bragatto) - L’inizio dell’estate si è mostrata
una stagione particolarmente propizia per la banda
musicale
di Monte Compatri. Il giorno 27 giugno, prima domenica d’estate, si è
rinnovato il gemellaggio con la banda lombarda di Busnago e dopo due
settimane, il giorno 11 luglio, quattro grandi bande, con i rispettivi
gruppi majorettes hanno invaso le vie di Monte Compatri per uno
spettacolare raduno bandistico. Infine il sabato e la domenica seguente un
altro raduno a Rocca Priora, organizzato dalla banda Corbium, ha ottenuto
un grande riscontro di pubblico. Ma andiamo per ordine. Il primo evento,
quello del gemellaggio, ha portato a Monte Compatri la Banda
dell’Oratorio San Luigi di Busnago che assieme al gruppo locale, la
Compatrum, ha sfilato per le vie cittadine. Alla conclusione della
giornata, inserita nella sagra della Ciambella organizzata dalla Pro Loco
2000, la banda lombarda ha offerto un concerto diretto dal maestro
Giancarlo Conti che ha spaziato dalla musica sinfonica fino al blues ed al
rock.
La banda Compatrum,
diretta dal Maestro Cantarini, si è esibita in un coinvolgente concerto
con una serie di evergreen di sicuro successo. Le bravissime majorettes
della Compatrum si sono sdoppiate accompagnando con le loro
coreografie entrambi i gruppi. Non erano passate due settimane e le strade
di Monte Compatri di nuovo risuonavano di note. Si trattava del raduno
Bandistico e majorettes, organizzato dalla Pro Azzurra Montecompatri ed
inserito nell’ambito di un ciclo di cinquanta raduni provinciali che
l’ANBIMA (associazione nazionale bande musicali italiane) ha organizzato
in tutta Italia con la sponsorizzazione dell’Enel.
Al raduno partecipavano
le bande di Albano (RM), Gallese (VT) e Montorio Romano (RM), i gruppi
majorettes Bomarzo (VT), “Shining Reds” di Gallese (VT), “Blue
Angels” di Montorio Romano (RM) e “Golden Stars Sabine” di Rieti.
Padroni di casa la banda ed il gruppo majorettes del Corpo Folkloristico
Musicale Compatrum. In mattina si vedevano le sfilate nelle frazioni, nel
primo pomeriggio i gruppi raggiungevano il capoluogo percorrendo strade
diverse per convergere tutte sotto l’alberata dove i gruppi si
alternavano sul palco con concerti che rispondevano ai diversi generi
musicali nei quali si specializzano le bande.
Al termine, come
tradizione, tutte le bande sotto la direzione del maestro ospitante,
Cantarini della Compatrum, eseguivano il concertone con l’inno nazionale
e la marcia pucciniana “La scossa elettrica”.
I padroni di casa
vincevano, come banda più giovane, una splendida grancassa da parata
messa in palio da Enel, mentre la banda Gallese vinceva un trofeo come la
banda più antica, facendo risalire la propria fondazione al 1819. Alla
premiazione presenziava il presidente dell’ANBIMA cav. Carlo Monguzzi ed
il direttore del progetto ENEL “Energia in banda” dr. Renato Palazzo.
I premi venivano consegnati dal sindaco di Monte Compatri Franco Monti,
che elogiava le bande per la loro bravura e l’Enel per aver
generosamente lanciato questa iniziativa che valorizza i giovani che
vogliono rinnovare le tradizioni della musica bandistica italiana. Un
grande pubblico seguiva fino a tardi le esibizioni dei gruppi, nonostante
la serata particolarmente fresca, affollando poi, assieme ai musicanti in
festa, l’ottimo stand predisposto dalla Pro Azzurra Montecompatri.
L’evento di Rocca
Priora della domenica successiva 18 luglio meriterebbe da solo un intero
articolo.
La banda locale, la
Corbium, mobilitava tutto il paese con un raduno al quale partecipavano la
Velocissima, la Compatrum, la Gallese, la fanfara dei bersaglieri in
congedo e la banda di Rehlingen, cittadina tedesca gemellata con il paese
castellano. Si potevano ascoltare generi molto diversi da quello
umoristico della Velocissima, a quello swing della Corbium e della
Compatrum; da quello militare della fanfara. Colpiva la ricchezza musicale
del gruppo tedesco che presentava un organico che in termini di varietà
di strumenti è difficile trovare nel circuito delle bande amatoriali.
Impeccabile l’ospitalità dei padroni di casa, che organizzavano in
proprio anche uno stand gastronomico per rinfrancare musicanti e pubblico
numerosissimo.
foto d’archivio - majorettes con fratel Mario Salvatori
san
cesareo
Harvest
Home Festival
(Luca
Marcantonio) - La terza edizione dell’Harvest Home Festival è
andata in archivio col massimo dei voti non solo perché è stata molto
apprezzata e seguita ma anche perchè si è chiusa con una gustosa ed
imprevista appendice, essendosi svolta su sei serate anziché sulle tre
inizialmente previste. Molto curata l’organizzazione dell’evento,
svoltosi quest’anno alla “Villetta”, portata avanti dalle
associazioni “77” e “La Strada a Chiocciola” con grande impegno,
sacrificio e lavoro, tre doti indispensabili per la riuscita di qualsiasi
manifestazione. E i risultati si sono infatti visti, perché oltre alla
grande affluenza di pubblico si è registrata un’elevata qualità
generale dell’intero evento non solo per quanto ha riguardato gli
avvenimenti principali, cioè i concerti. Le musiche irlandesi sono state
eseguite con grande bravura e professionalità dai gruppi invitati, band
molto note nel panorama di questo genere come la Lautari Open Band e i Fir
na-Mara, che si sono oltretutto avvalse della presenza del bravissimo
Davide “Davo”, strumentista e cantante eclettico, espertissimo di
questo tipo di melodie. Dicevamo che non solo la musica e
l’organizzazione hanno funzionato alla grande, ma anche il contorno è
stato all’altezza della situazione. Il servizio gastronomia ad esempio
ha fornito un’eccellente birra sia chiara sia scura, ingrediente
principe di una riunione di tal genere, e della carne di pecora cotta alla
brace che da sola sarebbe valsa il viaggio. Una festa insomma adatta a
tutti, esaltante per gli appassionati ma graditissima anche alle famiglie
con bambini che hanno passato serate allegre grazie alle strutture della
“Villetta” e ai giochi di magia presentati da Andrea Langiu. Infine,
è da segnalare ancora come già detto all’inizio l’ottima idea di
prolungare la permanenza del Festival per altri tre giorni, così da
offrire un’opportunità in più sia per chi non era riuscito ad essere
presente nel fine settimana sia per i tantissimi che sono voluti tornare
più volte a respirare l’atmosfera delle musiche irlandesi in una
splendida serata estiva sancesarese.
regione
lazio
Corridoio
tirrenico meridionale, una bocciatura
(Luca Ceccarelli) - Dopo aver ricevuto un’energica
opposizione delle popolazioni delle provincie di Roma e di Latina,
dell’associazionismo locale e del mondo agricolo, apprendiamo che la
“Nuova Bretella autostradale di Roma Sud A12-Appia”, vale a dire il
tanto sbandierato Corridoio tirrenico meridionale, l’autostrada
che, a detta degli amministratori della Giunta regionale del Lazio avrebbe
dovuto risolvere ogni problema, o quasi, di viabilità sul litorale
laziale tra Fiumicino e Formia, non potrà essere realizzato né adesso né
mai, a causa di un ulteriore opposizione, in alto loco. È vero che il
nuovo progetto, presentato di recente, appare alquanto modificato rispetto
al precedente, ma l’impatto ambientale resta tutt’altro che
sostenibile, poiché, come spiegato dal consigliere regionale dei Verdi
del Lazio Angelo Bonelli sul sito www.angelobonelli.it/ctm.htm,
anziché adeguare la Pontina si crea un nuovo tracciato parallelo che
viola le riserve di Castel Porziano e di Decima Malafede, aree di
altissimo pregio ambientale ed archeologico. A questo aggiungiamo,
continua Bonelli «l’inutile e disastroso passaggio sul Tevere (Riserva
del Litorale Romano)» a cui si aggiunge «il disastroso
attraversamento dei Monti Aurunci (Parco Regionale) e del Lago di Fondi».
E ora anche la
commissione europea Eurostat, con una lettera del suo commissario Frits
Bolkestein in data 7 aprile 2004, in risposta ad un’interpellanza delle
senatrici verdi Loredana De Petris e Anna Donati, dell’eurodeputata
verde Monica Frassoni e di Angelo Bonelli, ha comunicato la messa in mora
dell’opera per via della non congruenza del consorzio destinato a
realizzarla con i criteri dettati dalla Commissione Europea in materia.
C’è chi parla di un
“annuncio smentito dai fatti”. C’è da chiedersi se più che di un
annuncio non sarebbe il caso di parlare di una “minaccia”, smentita
dai fatti. Peccato che, corridoi a parte, il panorama delle realizzazioni
infrastrutturali viarie sembra piuttosto gramo: come osserva in un
comunicato di alcuni giorni fà Giovanni Hermanin, consigliere regionale
della Margherita e già assessore nella giunta Badaloni «si è perseguito
un progetto faraonico e inutile, privo di requisiti tecnici validi e
soprattutto senza finanziamenti, invece di utilizzare le risorse esistenti
per realizzare interventi puntuali e utili». E cita l’esempio della via
Pontina, sulla quale la Regione Lazio ha acquisito su di sé la competenza
per la manutenzione straordinaria, senza tuttavia realizzare dei lavori
che comportassero una sua messa in sicurezza, e continuando a lasciarla
nelle condizioni di pericolosità che tanti cittadini vivono
drammaticamente sulla propria pelle. |